AUGUSTA, CITTA’ DELLA NOTTE SI CONFERMA TEATRO DI RICHIAMO

 

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Ci si è trovati immersi in un’atmosfera un po’ retrò venerdì 19 novembre al TEATRO “Cannata” di Città della Notte, sulla strada provinciale per Villasmundo,  che ha visto esibirsi il tenore Edoardo Guarnera e la soprano Daniela Rossello nello spettacolo Voci in concerto, secondo appuntamento della stagione teatrale 2010/2011.  I noti cantanti, accompagnati dalle voci di Emanuela Di Gregorio, giovane promessa della lirica, e del tenore catanese Antonio Alecci, hanno compiuto un piacevole  excursus nella musica lirica e strumentale, dalle più celebri arie d’opera e di operetta  alle classiche canzoni napoletane. L’evento si è articolato in due atti: nel primo sono state eseguite arie d’opera e di operetta, come E lucean le stelle dalla Tosca di Puccini, brani della Cavalleria rusticana di Mascagni, ma anche un passo de I  Pagliacci e  Mattinata di Leoncavallo. Nella seconda parte si è assistito a una carrellata di brani famosi degli anni ‘20/’30/’40 per poi passare al repertorio classico napoletano: fra le tante, Parlami d’amore Mariù, la celebre Malafemmina  scritta da Antonio De Curtis, alias Totò, Totò, l’immortale O sole mio che ha visto anche la partecipazione del timido pubblico augustano.  Ciascun brano era introdotto da quattro attori-presentatori che raccontavano la storia della sua realizzazione, del suo autore e degli anni in cui quel brano veniva ascoltato. A completare il quadro che, nei costumi e nella scenografia (sapientemente realizzata dal regista e produttore dello spettacolo Tony Musumeci) , appariva una cartolina dei primi anni del Novecento, un’orchestra composta da sedici elementi diretta dal giovane maestro Fabio Raciti. Dall’incontro di canto, teatro e musica il risultato è stato un appassionante e vivace concerto che ha permesso alla fascia più anziana del pubblico di vivere ognuno il proprio intimo amarcord, e ai più giovani di conoscere e godere di musica e atmosfere d’altri tempi.  Gongolanteper il successo, patron Cannata ci ha annunciato il prossimo spettacolo, Il giorno della civetta, riduzione drammaturgica del famoso romanzo di Leonardo Sciascia, il prossimo 16 dicembre.

Diletta Càsole   –   Nella foto: l’ampio teatro Cannata di Città della Notte       

Per l’ augustana Elisa Lisitano si conclude l’avventura del Grande Fratello

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elisalisitano01.jpgAUGUSTA. S’era fatta rossa per partecipare al “Grande Fratello”, la popolare trasmissione di Canale 5 , che, da dieci anni a questa parte, calamita l’attenzione di milioni di spettatori. I concorrenti per entrare nella “casa più famosa d’Italia” sono legioni, le selezioni ardue. Moltissimi sono spinti dal miraggio del premio finale cospicuo, ma anche dai riverberi della notorietà, dalla possibilità che la trasmissione offre di transitare stabilmente nel mondo dello spettacolo, senza troppe difficoltà. La 22enne augustana Elisa Lisitano, alcuni anni fa, non ancora diciottenne, s’era presentata al concorso per Miss Italia, entrando nella selezione  che le consentì di farsi ammirare da milioni di telespettatori attraverso gli schermi di Raiuno. Gli occhi verdissimi della giovane Elisa incantarono tanti che, oggi, sono rimasti delusi nel vedere i suoi capelli tinti di rosso, un colore non solo innaturale, ma troppo vistoso, che fa passare in secondo piano lo smeraldo degli occhi e fa apparire Elisa una come tante. Con il colore castano naturale e con il suo sorriso Elisa ha già fatto colpo, lavorando in alcuni film di caratura nazionale e in stazioni televisive locali. Pare che sia stato proprio il “Grande Fratello” a imporle di farsi rossa. Elisa, ovviamente, ha obbedito, è riuscita a entrare, è rimasta dignitosamente in gara per due settimane. Poi l’uscita e il mesto ritorno  nella casa familiare, qui ad Augusta.  Ah, se non si fosse tinti i capelli di rosso! Chissà? Ma, siamo certi, Elisa  ci riproverà ancora.

    Giorgio Càsole

Medaglie per i talenti al liceo di Augusta, fra canti, poesie e riflessioni

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Si è svolta  sabato scorso la cerimonia di fine anno del liceo classico “Mègara” di Augusta, nell’area della cittadella degli studi, alle spalle del plesso dell’ex classico, riprendendo una piccola tradizione ch’era stata avviata anni fa, sotto la dirigenza di Carmelo Gulino, in luogo della collaudata giornata della creatività, organizzata,  negli anni scorsi, in piazza Castello.  

12 giugno,b.jpgL’organizzazione è stata del prof. Alfio Castro, docente referente dei rapporti con gli alunni, con la fattiva collaborazione della professoressa Anna Lucia Daniele, responsabile dell’orientamento post diploma. In apertura,  il dirigente scolastico, Giuseppe Sebastiano Adònia,  ha porto il saluto a nome dell’istituzione scolastica  e ha rivolto  l’invito a osservare un minuto di silenzio per la recente e improvvisa scomparsa delle docenti Adele Croce e Cettina Conforte, già insegnanti  rispettivamente  di lettere al ginnasio e di storia  filosofia allo scientifico,  e  per la tragica e prematura morte di Melania Vaiasicca, la sedicenne morta sul cavalcavia di corso Sicilia mentre era alla guida del suo ciclomotore. La professoressa Croce era andata in pensione solo due anni fa. La professoressa Conforte, prima di andare in pensione, è stata dirigente scolastica del circolo didattico “Giovanni Pascoli.”  Dopo il  momento di raccoglimento è stata  presentata l’ex-alunna Mariaelena Latino, figlia del docente Pietro, ex alunna dello scientifico,  vincitrice del concorso “Crea il logo della tua scuola”.  Si è diplomata nell’ a.s. 2002/2003  al  “ Saluta”ed è laureanda della Facoltà di Architettura di Catania con sede a Siracusa . Ha  partecipato a uno stage della durata di un mese al “ College of Architecture, Art and Design”  al MISSISSIPI STATE UNIVERSITY  in America nell’ottobre del 2008.  Sono seguite le premiazioni degli alunni che si sono distinti per meriti sportivi e per lusinghiere classificazioni alle Olimpiadi di Matematica, Fisica, Chimica e Biologia. Inoltre,  sono stati  premiati per ogni classe tutti gli alunni che hanno conseguito un profitto eccellente. A tutti è stata consegnata una medaglia con  il  logo del Mègara.
I momenti di premiazione sono stati alternati da spettacoli realizzati da  alunni e docenti: interpretazioni di brani teatrali, canzoni e pezzi musicali e, naturalmente, di poesie, tra cui quella di Rudyard Kipling, SE-lettera a mio figlio, interpretata con il giusto pathos dal prof. Giorgio Càsole, la cui scelta per l’occasione è stata pubblicamente apprezzata dalla vicaria, prof.ssa Gabriella Rista.

Tutti possono cantare

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Come già preannunciato in questo questo weblog , si è svolto ieri all’hotel Venus Sea Garden di Augusta il primo incontro tra due ensemble musicali per un gemellaggio musicale inedito: la corale “Euterpe” di Augusta e la norvegese “Alle kan synge” (tutti possono cantare) di Oslo.

DSCN1498.JPGA fare da tramite tra queste due realtà musicali la sig.ra Padoin, italiana trapiantata in Norvegia da più di quarant’anni, che ci racconta come ha organizzato questo evento: nel suo duplice ruolo di organizzatrice di eventi culturali e viaggi della corale (di cui lei stessa fa parte come corista) visto il loro progetto di viaggio in Sicilia orientale, si è rivolta tramite internet a un noto musicista della zona che le ha dato i nomi delle corali di Augusta; dopo averne visitato i rispettivi siti si è soffermata con interesse sul curriculum artistico dell’ “Euterpe”, diretto dal maestro Rosy Messina, che le è sembrata subito all’altezza della situazione quindi adatta a questo “gemellaggio musicale”. Ci ha poi raccontato la storia della loro associazione: a Oslo il maestro Karl Hogset ha creato una vera e propria scuola di canto, aperta a tutti, anche a chi non ha mai cantato anzi, egli stesso sostiene: “tutti possono cantare solo che non hanno ancora conosciuto chi insegna loro il metodo.” Hogset è autore di un libro in cui si spiegano le tecniche di canto che è stato tradotto in più di 10 lingue e che è usato in molte scuole di canto; ci ha detto ancora che l’associazione, o scuola di canto, è nata a Oslo nel 2002, che bgli iscritti inizialmente erano 150, oggi più di 500 e che la loro età varia dai 17 agli 84 anni, il loro comune interesse: il canto. Ogni anno organizzano questo viaggio che ha un duplice scopo: quello di visitare altri paesi con il loro patrimonio artistico culturale e quello di fare, nello stesso periodo, prove e concerti; infatti in queste due settimane canteranno la mattina, diretti dal loro maestro Karl Hogset e accompagnati al piano dal giovane Mikael Ronnberg, e il pomeriggio andranno sull’Etna, visiteranno Siracusa,  Piazza Armerina e quant’altro c’è da vedere in questo angolo di Sicilia, il 10 e il 17 giugno canteranno insieme alla corale Euterpe. Il loro corso di canto dura 11 settimane, due volte la settimana, alla fine tutti gli oltre 500 allievi del maestro Hogset si esibiranno presso l’ Oslo Konserthus”, sede dell’orchestra filarmonica di Oslo. Ci racconta ancora che nell’associazione ci sono persone che rimagono portando mariti e figli, altri vanno via, in totale, questi 6 anni da quando propongono questo tipo viaggio si sono susseguite più di 1300 persone. Dell’Italia hanno visitato Volterra, Bassano del Grappa, Palermo, Erice, Trapani sempre con la stessa metodologia: la mattina prove e il pomeriggio le escursioni.

     Daniela Domenici

Roberto & friends ad Augusta

cittadellanotte.jpgSenza il cognome, basta solo il nome per tutti quelli che l’hanno conosciuto, apprezzato e che gli hanno voluto bene. E sono davvero tanti vista l’affluenza del pubblico ieri sera nel grande teatro di Cittàdellanotte ad Augusta e del numero degli artisti che hanno voluto esibirsi per ricordarlo: Roberto Di Chiara era un musicista augustano che è morto, all’improvviso per un tumore fulminante, esattamente un anno fa e il suo collega e amico carissimo, Seby Passanisi, ha organizzato questo memorial per cercare di colmare almeno un po’ il vuoto che la scomparsa del suo amico Roberto ha lasciato nel suo cuore. E ci è riuscito alla grande mettendo in movimento una tale “ondata” di musica, di cui la città di Augusta non ha memoria recente, che ha riempito di note per più di tre ore l’enorme “sala Cannata” del teatro con un’organizzazione pressoché perfetta di cui dobbiamo rendergli merito: è riuscito a far salire sul palco tanti gruppi e solisti, alcuni noti altri meno ma tutti uniti dalla voglia di dire “Roberto, ti regaliamo qualcosa di quello che sappiamo fare”. Nell’ ambito della serata il maestro Passanisi, che segue con attenzione i giovani talenti musicali locali, ha voluto, col premio “Di Chiara & children”, far conoscere tre giovanissime cantanti che hanno tutte le carte in regola per avere successo in questo campo: Federica Lombardo, Alessia Di Domenico e Gaia La Ferla. Ringraziamo Seby Passanisi per averci regalato questa serata-evento e ci auguriamo che questo vivaio di artisti possa essere messo “in vetrina” più spesso: se lo meritano.

         Daniela  Domenici

Elisa Lisitano, ancora un talento tutto augustano

lisitano.jpgSpazio televisivo alla bella augustana Elisa Lisitano, concorrente finalista al concorso Miss Italia 2006. La vedremo nel brillante programma condotto su Canale 5 a fianco di  Paolo Bonolis e Luca Laurenti , “Ciao Darwin”, e chissà se non riuscirà pure a superare le dure prove a cui verrà assoggettata durante il programma.

Elisa Lisitano ha recentemente finito di girare il film “L’ultima estate” di Eleonora Giorgi, in proiezione nelle sale cinematografiche dal 15 dicembre scorso, mentre ieri ha iniziato a lavorare da protagonista per un nuovo film che verrà girato interamente in Sicilia da un famoso regista e del quale per il momento vi è il massimo riserbo; per non parlare dei tanti lavori che la tengono costantemente impegnata nelle sfilate di moda e nei programmi televisivi di alcune emittenti locali.

Siamo certi che questa spumeggiante concittadina  un giorno riuscirà a varcare lo stretto non solo per la sua naturale bellezza ma soprattutto per il suo spiccato  talento,  così come è stato nel passato per tanti altri giovani augustani. Auguri alla nascente stella augustana!

   G T

Loretta Goggi a “CittaDellaNotte”

fig-loretta-g.jpgVILLASMUNDO. Era visibilmente soddisfatto patron Cannata,  dopo gli scroscianti e prolungati applausi che hanno suggellato la conclusione del varietà “televisivo” di Loretta Goggi,  realizzato sull’ampio palcoscenico del capiente teatro che porta il  nome dello stesso Cannata  all’interno del moderno complesso turistico-alberghiero denominato Città della notte, sorto in territorio del Comune di Melilli, a pochi chilometri da Augusta.
E quasi tutti augustani erano i numerosi spettatori che hanno assistito, domenica 28 febbraio,  alla rappresentazione pomeridiana dello spettacolo  “S.P.A. – Solo per Amore”, di e con Loretta Goggi, l’ex straripante show-girl di mamma RAI, capace di recitare, cantare, imitare e sgambettare ancora oggi a quasi sessant’anni, come oltre vent’anni fa, quando signoreggiava alla RAI, dove, negli ultimi tempi ,presentava pure, ma esagerando in mosse, mossettine, risate e risatine.

Loretta Goggi deve tutto a mamma RAI. Fu scelta, giovanissima, per interpretare la parte della Beatrice dantesca di nove anni, in uno sceneggiato dedicato al Sommo Poeta. Cresciuta , fu scritturata come deliziosa adolescente nel popolare sceneggiato di cappa e spada “La freccia nera”.  Sempre più sicura di sé delle sue doti, dell’affetto  di mamma RAI, divenne ben presto una beniamina del pubblico televisivo,  prima che esplodesse il fenomeno di Lorella Cuccarini, con cui entrò in competizione quando Lorella  passò alle reti  Mediaset.  La Goggi lavorò tanto da strafare e certamente da provare anche nausea pe ril mezzo, al contrario di Pippo Baudo, tant’è che, anni fa, decise d’un tratto di ritirarsi e di andare a vivere in barca, in giro per il mondo, con il su compagno, Gianni Brezza, ex coreografo che ora firma le regie dei suoi spettacoli. Senza figli, ma con molti ricordi, Loretta, dopo anni di inattività, ha deciso di rientrare in scena, per ora solo in teatro , con poche o nulle apparizioni televisive. E lo ha  fatto alla grande , con  uno spettacolo, “S.P.A.-Solo per amore”, che del varietà televisivo  ha tutto: l’orchestra dal vivo, le sei ballerine coscialunga e luccicanti, i  cinque elegantissimi  frenetici ballerini, capeggiati dal ballerino cantante,  e, naturalmente, la prima donna, lei, Loretta, che non si risparmia un momento e canta, balla, recita, imita, da sola, in duetto, in gruppo, dall’inizio alla fine in un crescendo fino al numero finale, quando riprende “Maledetta primavera”, la canzone sanremese che è diventata il suo cavallo di battaglia. Bravissima, Loretta. Il pubblico, composto da spettatori di  una certa età, ha avuto come un transfert: è come ridiventato giovane, ragazzino, quando ti ammirava attraverso lo schermo  del televisore in bianco e nero prima, a colori poi. Domenica lo schermo non c’era. Non c’erano le telecamere. Le luci, sì, intense e splendenti, come lo era lei, gratificata dagli applausi del pubblico, da lei ringraziata commossa, da lei che non conosceva questo teatro, dove si è trovata a suo agio, come fosse stata al Sistina di Roma o negli altri grandi teatri della Sicilia, dove ha portato in giro il suo spettacolo sempre trionfalmente. Il giro siciliano si è concluso proprio a Città della notte, dove non pochi spettatori si sono alzati in piedi per tributare l’omaggio più grande a una grande artista. Patron   Cannata gongolava . Lo gloria televisiva baciava il suo teatro, la creatura che porta il suo nome.  Gongolava, ed era commosso.

Giorgio Càsole

 

Alla grande, la chiusura dell’anno del Kiwanis Club di Augusta

Si è chiuso alla grande il 2009 per il Kiwanis club di Augusta, presieduto da Gaetano Paolo Russotto, con un concerto di fine anno per beneficenza tenuto al Vasquez di Siracusa,  con la regìa, la partecipazione e il supporto del tenore augustano Marcello Guagliardo, in arte Marcello Giordani. Giordani da un quarto di secolo calca i palcoscenici dei più prestigiosi teatri lirici del mondo, ma non ha dimenticato le sue origini (nel 1984, giovanissimo, chiese e ottenne di cantare in una delle  manifestazioni per anziani, organizzate e condotte da chi scrive), né  le sue radici (torna spesso ad  Augusta, dove ha casa, per ritrovare i fratelli e gli amici).

Marcello è talmente fiero della sua “augustanità” che, qualche anno addietro, pensò di organizzare nel suo paesello  un corso di specializzazione, in inglese master class, per giovani e promettenti cantanti da lanciare nel difficile mondo della lirica.

Giordani ha voluto fare come Pavarotti e, come il popolarissimo tenore modenese, ha aggiunto al proprio nome e cognome  la locuzione inglese and friends,   come logo per il  concerto di fine corso, realizzato a fine anno, in stretta collaborazione con il Kiwanis,  ad Augusta fino al 2008.   Per motivi logistici (e per altri che qui non mette conto di riassumere), l’edizione del 2009 si è svolta nel rinnovato cine-teatro Vasquez, diventato un multisala, con la sala maggiore  dotata dello stesso ampio palcoscenico che aveva prima della ristrutturazione. Le comodissime poltrone, tipiche dei multisala( con poggiatesta e braccioli in grado di ospitare lattine e bicchieri per popcorn), la sera del concerto, ospitavano tutti gli aficionados  augustani di Giordani (e sono tanti)  e dei suoi amici, in primo luogo Mariella Arghiracopulos, soprano, anch’ella augustana (di ascendenza greca).

Più che a un tradizionale concerto natalizio, il folto pubblico ha assistito a un festival del bel canto e della musica melodica italiana e napoletana: tre le ore di spettacolo, due i direttori d’orchestra, l’esuberante Francesco Ledda e  il compassato Leo Catalanotto, due i presentatori, Mimmo Contestabile, con il gilè abbottonatissimo, e Michela Italia, con una profonda scollatura,   4 i soprani, oltre l’Arghiracopulos, Luydmylla Porvatova, Alessandra Sanmarchi, Claudia Corona, 4 gli ospiti costituenti il “Trinakrius brass ensemble”,  la corposa  orchestra della città ucraina di Lugansk e il foltissimo coro  “Namae” di Acireale, diretto da Carmelo Pappalardo. Dobbiamo citare il baritono Salvatore Terrazzino, l’unico a esibirsi, stranamente,  in una sola prova, l’ aria  “Vostre toast” dalla Carmen di Bizet, mostrando grande bravura  interpretativa e senso dello spettacolo, le stesse qualità che hanno  contraddistinto  le  esibizioni della siracusana Claudia Corona. Tutti gli artisti hanno avuto modo di manifestare il loro talento e tutti sono stati premiati dal presidente Russotto, primo fra tutti Marcello Giordani,  che ha concluso con l’ aria “Nessun dorma” dal III atto della  pucciniana Turandot,  diventata celeberrima grazie a Pavarotti, che ne fece un suo cavallo di battaglia, banco di prova per ogni tenore. Giordani  meritava un’ovazione in piedi, ma solo in pochi ci siamo alzati. Le poltrone, evidentemente, erano troppo comode.

Giorgio Càsole