INAUGURAZIONE DELLA SEDE DI AUGUSTA. EZIO LA GIOIA: “RISPOSTE CONCRETE ALLA GENTE!”

400 mila euro per due edifici adibiti a plessi scolastici pagati dalla Provincia nella città federiciana

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la gioia.jpgAugusta. Ezio La Gioia, giovane imprenditore siracusano trapiantato ad Augusta, ce l’aveva preannunciato: il suo partito,  il “Grande Sud”, ex “Forza del Sud”, il partito che lo ha designato oltre un mese fa alla poltrona di assessore provinciale alla cultura, doveva aprire una sede nel centro storico. E così è  stato. Sabato scorso, 26 novembre, intorno alle  sette di sera un nugolo di persone affollava la sala di Via XIV  Ottobre, sede di questo nuovo partito nato per volontà dell’ex berlusconiano Micciché e che in pochi mesi ha già reclutato nelle sue fila i consiglieri comunali Mario Marino, Fabio Cannavà e Carmelo Ranno e il consigliere provinciale  Maurizio Ranno, tutti presenti, con Ezio La Gioia, all’inaugurazione della sede, con i maggiorenti siracusani del partito, fra cui  Titti Bufardeci, ex sindaco di Siracusa e ex assessore regionale della prima Giunta Lombardo. “Vogliamo dare risposte concrete alla gente”, ha sottolineato La Gioia, che già si è speso e si sta spendendo per Augusta oltre i confini ristretti della sua rubrica, coinvolgendo i suoi colleghi di Giunta, per eliminare gravi disagi derivanti dalla viabilità e per alleviare i disagi agli studenti ospiti di plessi non concepiti per l’edilizia scolastica, il cui costo complessivo per l’ente Provincia e, in sostanza, per i contribuenti, è di circa 400 mila euro l’anno. Una cifra colossale in tempi di vacche magre come l’attuale. Se consideriamo che il plesso di Via Adua, che ospita appena 12 classi del liceo Mègara dall’anno scorso, il cui costo, da sette anni, grava sulle spalle dei contribuenti, facendo appena due conti, ci si rende conto che la Provincia avrebbe potuto realizzare ben due nuovi edifici di zecca,che sarebbero rimasti di pubblica utilità. Si potrebbe pensare sin d’ora a progettare un nuovo edificio per il Mègara e da sùbito si potrebbero trasferire le 4 classi del Commerciale da Via Pirandello in Via Adua: avremmo immediatamente un risparmio di 60 mila euro l’anno.

 Giulia  Càsole    Nelle foto: Ezio La Gioia e il plesso di Via Adua

“L’ARANGIO RUIZ ATTIVERA’ IL “NAUTICO”

gulino.jpgAUGUSTA. La notizia è ufficiale. Ce l’ha confermata il dirigente scolastico, l’augustano Carmelo Gulino: il secondo istituto di istruzione superiore di Augusta, l’Arangio Ruiz,, articolato finora in 8 indirizzi, dal prossimo anno attiverà l’indirizzo denominato “Dei Trasporti e della Logistica”, nuova denominazione di quello che è stato tradizionalmente indicato come il Nautico, con unica sede a Siracusa, frequentato, però, da molti ragazzi di Augusta, città con un porto più importante di quello di Siracusa.  Per evitare questo disagevole pendolarismo, Gulino, insediatosi come dirigente appena l’anno scorso, ha pensato bene di chiedere l’autorizzazione per questo nuovo indirizzo, che si aggiunge a quello del liceo delle “Scienze applicate”, fino allo scorso anno chiamato liceo tecnologico. Quindi, i ragazzi di Augusta, dopo la terza media avranno un’ampia gamma di scelta all’interno di quest’istituto che ha i suoi plessi nella zona cosiddetta della Borgata.
Oltre al plesso principale, da decenni sede dell’Industriale, sussiste ancora  la sede di Via Pirandello, sede quanto mai disagiata e disagevole, che grava sulla Provincia siracusana per un costo di 60 mila euro l’anno, costo che potrebbe essere risparmiato se le classi fossero trasferite nell’enorme plesso, semivuoto, di Via Adua, che ospita appena 12 classi del “Mègara”, per l’affitto del quale edificio la Provincia continua a sborsare l’enorme cifra di 320 mila euro l’anno. Il dirigente Gulino è favorevolissimo al trasferimento per un’economia di gestione e non potrebbe essere diversamente, visto che, lo scorso anno, appena insediatosi, Gulino fece chiudere il plesso di Via Cytrus, storica sede del Commerciale, in affitto, per trasferire le classi nelle aule vuote del plesso dell’Industriale. I ragazzi di Augusta ora lo sanno: dal prossimo anno scolastico potranno frequentare il “Nautico” ad Augusta.

Cecilia Càsole –   Nella foto Carmelo  Gulino

LA SCUOLA COMPRENSIVA “O.M.CORBINO” INAUGURA UN NUOVO PLESSO IN CONTRADA PIETRE ROSSE

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AUGUSTA.  Quando viene inaugurata una nuova scuola, non si può fare che festa. E festa è stata la mattina del 25 novembre per la solenne, ufficiale, inaugurazione del nuovo plesso, il sesto, in cui è articolato l’istituto comprensivo “Orso Mario Corbino”, intitolato all’illustre scienziato, nativo di Augusta, ministro mussoliniano,  fisico, direttore di quella famosa scuola di  Via Panisperna  a Roma,  vivaio di  fisici famosi quali Enrico Fermi, Ettore corbino1.jpgMaiorana e altri. Il plesso, costruito in contrada “Pietre rosse” all’interno della vasta ’area di Campolato,  era in funzione già da  due anni, ma soltanto l’altro giorno si è proceduto all’inaugurazione alla presenza del sindaco Carubba, del parroco di San Giuseppe Innografo, Mazzotta, di rappresentanti della Marina Militare, dei dirigenti scolastici cittadini e di un folto pubblico di genitori, tra i quali, un po’ defilato, Giovanni Spadaro, per dieci anni presidente del Consiglio d’Istituto, che per tutto il tempo del suo mandato si è battuto vigorosamente perché l’autentico quartiere dormitorio di contrada Pietre rosse (in latino si direbbe Saxa rubra) avesse almeno un plesso scolastico per venire incontro  alle famiglie dell’area densamente popolata, evitando i disagi del pendolarismo e per incentivare la vitalità del quartiere dove ci sono soltanto palazzi, palazzine e palazzoni, ville e villette di vario stile.  La parte cerimoniale della festa è stata preceduta dall’esecuzione dell’ inno europeo,  il bellissimo Inno alla gioia di Beethoven, interpretato da  una nutrita banda di giovanissimi “professori d’orchestra”, sostenuti dai loro insegnanti di educazione musicale. Il nuovo capo d’istituto, Marcello Pisani, di prima nomina quale dirigente scolastico, ha fatto da “conduttore” pronunciando il discorso di prammatica e dando la parola ai ari ospiti, secondo l’accorta regìa, come riconosciuto dallo stesso dirigente, dell’insegnante Graziella Filippone, colonna portante della “Corbino  per la  partecipazione intelligente e attenta in molte iniziative realizzate dalla scuola. Il sindaco Carrubba ha fatto manifestato pieno orgoglio per l’inaugurazione del plesso, la seconda dopo quella del plesso “La Face”, sempre della “Corbino” in un’area più vicina ad Augusta che a Brucoli, essendo l’area di Campolato  contigua alla Frazione marinara. L’assessore all’istruzione, Cassisi, ha riconosciuto che ha colto il frutto del lavoro di chi lo ha preceduto, il parroco Mazzotta ha benedetto astanti e locali e poi sono stati premiati due giovanissimi alunni,   Edoardo Caramagno e Vanessa Girgenti, il primo per aver vinto il concorso  interno per realizzare il logo della scuola, la seconda per aver composto i versi dell’inno della scuola stessa, l’inno alla Corbino,  dalla musica orecchiabilissima, idonea per un inno, composta dalla pianista-concertista Michela Trovato,  docente di educazione musicale della stessa scuola.  E con la gradevole esecuzione dell’inno si è conclusa la cerimonia all’aperto, seguita, come d’obbligo, da un rinfresco  all’interno.

Giorgio Càsole  –  Nelle foto: momenti della cerimonia

AUGUSTA, II ISTITUTO SUPERIORE: SCAMBIO CON ALUNNI OLANDESI PER VALORIZZARE LE DIFFERENZE CULTURALI

scuola.jpgAugusta. In merito al progetto di Educazione Interculturale  previsto come attività inserita nel POF per l’anno scolastico 2011- 2012,  venti studenti del  2° Istituto Istruzione  Superiore “G. Arangio Ruiz” –, diretto da Carmelo Gulino, – hanno effettuato il progetto  “Scambi di classe” con la  scuola europea ULEHNOFCOLLEGE” di Doetinchem – Paesi Bassi    in collaborazione con l’associazione Onlus INTERCULTURA. La prima fase di scambio ha previsto l’ospitalità dei venti  studenti stranieri e dei loro due insegnanti accompagnatori, da parte venti alunni augustani  nella settimana    dal  5  al 12 novembre , durante  la quale,  insieme  ai loro “ospiti” sono stati impegnati in una serie di attività che si sono svolti  a scuola  nel normale orario scolastico. Tali attività sono state svolte in collaborazione con docenti impegnati nel progetto . Gli scambi di classe sono validissime esperienze di formazione interculturale. Il soggiorno in un altro Paese  e il rapporto di dialogo e di amicizia con coetanei che vivono e studiano in un’altra parte del mondo rappresentano un’esperienza che fa crescere nei giovani e nelle famiglie la comprensione internazionale, la conoscenza di altre abitudini di vita e di altre culture, insieme alla scoperta dei valori della propria cultura di appartenenza. Scoprire, accettare, apprezzare, valorizzare le differenze delle diverse culture, scoprendo i propri pregiudizi o falsi stereotipi ed evitando di giudicare sulla base dei propri valori culturali: questa sarà senz’altro l’esperienza ”forte” dello scambio. Gli alunni di Augusta  nel mese di aprile verranno a sua volta ospitati nella città di Doetinchem, dove trascorreranno una settimana in compagnia dei nuovi amici olandesi.

   G.C.  –  nel tondo, la scuola europea  ULEHNOFCOLLEGE

12 ALUNNI DEL II ISTITUTO SUPERIORE DI AUGUSTA PARTECIPERANNO ALLA MARCIA DELLA PACE AD ASSISI

liceo.jpgAUGUSTA. Daniel Albano, Alessio Assenza, Alessandro Blanco, Gabriele Capasso, Valentina Donzella, Antonino Marmoreo, Giulia L. Mendola, Giuseppe Ortisi, Marco Passanisi, Giuseppe Rizza, Marika Savarino, Adriano Vindigni,  tutti alunni frequentanti la IIII B  del II Istituto di Istruzione superiore, che riunisce l’istituto tecnico industriale e il commerciale sotto la direzione di Carmelo Gulino, si sono aggiudicati un premio in campo nazionale per aver partecipato, con la realizzazione di un DVD,  al concorso “Il Volontariato fa la differenza”, coordinati dalla loro insegnante di religione cattolica, Rosa Anna Bellistri.

Come premio,  i  ragazzi  hanno l’opportunità di partire per Assisi e partecipare alla marcia per la pace, che si svolgerà da Perugia ad Assisi nei primi giorni della prossima settimana.

Cecilia Càsole    Nel tondo, il ds Carmelo Gulino

ESAMI DI STATO CON… ASSAGGIO

Succede all’Alberghiero di Siracusa “Federico II di Svevia Imperatore”

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Sabato 9 luglio, ore 8 del mattino, terza prova suppletiva per il candidato Santaera di Augusta, alunno della  V A Servizi turistici dell’istituto alberghiero  di Siracusa che porta il nome di “Federico II di Svevia imperatore”. Santaera, candidato per gli esami di Stato conclusivi del ciclo di studi, ha sostenuto la I e la II prova, ma non ha potuto sostenere la terza,  il cosiddetto quizzone, e, quindi, nemmeno la prova orale, comunemente chiamato colloquio. La legge, però, prevede prove suppletive entro termini precisi e il 9 luglio è la data prevista. La commissione esaminatrice di Santaera ha già esaminato tutti gli altri candidati sia della VA classe per il turismo sia della V C –Cucina. Gli esami si sono svolti con regolarità e in un ambiente sereno, ancorché senza climatizzatore. Una candidata della VA, Daniela Pinna Rizzo, come abbiamo avuto modo già di ricordare, la scorsa settimana, ha esordito cantando “Zombie”una ballata contro ogni forma di violenza, accompagnandosi con la chitarra.

 

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Alcuni alunni della V C cucina, invece, hanno  stupito la commissione presentando veri e propri buffet a tema, invitando gli stessi commissari alla degustazione, com’è successo giovedì 7,  quando Alessandro Puglisi e Pierpaolo Corrado Trebisonda hanno presentato  come tema della loro tesina rispettivamente “Cioccolato, cibo degli dei” e “L’olio”. I due candidati, che hanno preparato il buffet a proprie spese, non si sono limitati a esporre, per esempio,  vari tipi  di cioccolato, tra cui  alcune varietà del famoso cioccolato  di  Modica, la cui ricetta risale agli antichi Aztechi (la parola cioccolato deriva dal loro idioma), ma lo hanno fatto con senso del decoro e del gusto, apparecchiando la tavola secondo gl’insegnamenti dei loro docenti e con un pizzico di personale inventiva. L’iniziativa del buffet con degustazione, ovviamente, è stata  gradita dai commissari Luigi Attardo, Rosa Bordonaro  e Teresa Scapellato (interni) e Mariella Dell’Ali, Rosaria Giunta e Gabriella Gramillano (esterni), coordinati dal presidente Giorgio Càsole.

 

P.A.  –  Nelle foto: buffet avente come tema il cioccolato: da sin.: Bordonaro, Labella (docente di supporto), il candidato Puglisi, Càsole, Attardo, Giunta, Scapellato, Gramillano;  buffet avente come tema l’olio: da sin.: candidato Trebisonda,  commissari Bordonaro, Labella, Gramellano, Dell’Ali, Scapellato, Attardo,  Giunta,  presidente Càsole.

Esami di stato a suon di chitarra presso l’ Istituto Alberghiero di Siracusa

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Giovedì 30 giugno 2011, istituto alberghiero di Siracusa, plesso di Via Polibio, ex scuola Verga, esami di Stato:  sono in corso i colloqui degli alunni della VA per i servizi turistici nell’ampio salone, lo stesso dove si sono svolte le tre prove scritte.  A un certo punto fa il suo ingresso una giovane diciottenne con una vistosa chitarra. Chiede e ottiene di accordare lo strumento in un’aula appartata: è Daniela Rizzo Pinna, la terza candidata del giorno. Sono le dieci e dieci quando  Daniela prende posto sulla sedia girevole collocata davanti alla commissione composta dai  professori Maria Moscatt (Italiano e Storia), Salvatore Tringali (Matematica),  Laura Pitruzzello (Inglese), commissari interni e da Maria Panebianco   (Pubbliche relazioni), Rosaria Giunta (Economia e Diritto), Maria Russo (Geografia turistica, commissari esterni, come, ovviamente, esterno è il presidente, il nostro  Giorgio Càsole, docente di lettere al liceo Mègara di Augusta.  Daniela Rizzo Pinna presenta la  sua tesina che ha come titolo “Il razzismo”, firma la scheda-verbale della seduta, accorda ancora, ma superficialmente, lo strumento e, accompagnandosi con la chitarra,  attacca a cantare in inglese “Zombie”, una ballata contro ogni forma di violenza, che va per la maggiore.  L’esame di Stato, varato una dozzina d’anni fa, prevede che il candidato o candidata possa “esibirsi” in forma di canto o recitativa  o in altro modo artistico il candidato ritenga di potersi esprimere per introdurre quello che viene definito percorso autonomo e a cui si dà, di norma il  tempo di un quarto d’ora. La bella voce dell’alunna riecheggia nell’ampio salone e attira un nugolo di curiosi, che rimangono sino alla fine dell’esibizione e del colloqui. Alla fine del canto, il pubblico applaude spontaneamente e la commissione non si esime dall’applaudire anch’essa. La professoressa, Moscatti, colonna dell’istituto, commenta: “Conoscevamo le inclinazioni artistiche di Daniela, ma non sapevamo che fosse così abile. E’ stata una sorpresa anche per noi interni”. Una piacevole sorpresa, una sorpresa musicale che ha inaugura sotto una  buona stella la sessione di esami orali all’alberghiero di Siracusa.

P.A.

Nella foto di Luana Saia: un momento dell’esibizione di Daniela Pinna Rixxo davanti alla commissione (da sin: Russo, Pitruzzello, Moscatt, Càsole, Tringali, Giunta, Panebianco)

L’ “hotel Patria” e la tassa d’ istituto

 

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È la prima volta che scrivo al tuo giornale. Scrivo perché sono certo della tua ospitalità e perché sono spinto dal bisogno di dire che tutte le cose che stanno nel nostro “Hotel Patria”, oggi più che mai devono ritornare a essere chiamate col loro nome. Soprattutto se vogliamo recuperare il nostro Paese. Le cose, infatti, non vengono più chiamate volutamente col loro nome. Per trasmetterti meglio il senso di quel che dico, racconto un breve episodio. Quest’anno mio figlio è tornato a casa con un modulo di pre-iscrizione al prossimo anno scolastico 2011-2012 e con due bollettini postali. Il primo intestato all’Agenzia delle Entrate per le Tasse Scolastiche e il secondo intestato alla scuola con la seguente causale: “Tassa d’istituto”. Ho capito subito che dietro la “Tassa d’istituto” si nascondeva la richiesta di un contributo che ormai da tutte le scuole pubbliche sono, loro malgrado, costrette a elemosinare alle famiglie per far fronte alle spese di cancelleria, fotocopie e piccole necessità didattiche. Ma questo non mi ha trattenuto dal telefonare al Preside per chiedergli in base a quale Legge italiana la scuola istituiva ed esigeva una tassa del genere. Il Preside con grande civiltà e con non poco imbarazzo mi ha confermato quello che pensavo. Mi ha detto che si trattava di una definizione generica e che se volevo, potevo non pagarla perché non ero affatto obbligato. Di fronte a tanta cordialità e chiarezza e per il bene della scuola l’ho rassicurato che avrei dato il mio contributo, ma permettendomi d’invitarlo a non abusare del termine “Tassa d’istituto” e di chiamare le cose col loro nome altrimenti noi cittadini andremo sempre più fuori strada e non costateremo mai i danni fatti da questo Governo alla Scuola Pubblica Italiana a vantaggio della scuola privata. Perché le Tasse le esige solo lo Stato e se noi crediamo che quella sia veramente una tassa, la subiamo come tante altre tasse e non capiremo mai che invece si tratta di un’offerta o se preferiamo di una colletta che la Scuola e costretta a chiedere con grande umiliazione dietro una definizione generica.   

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Ma il non chiamare le cose col loro nome sono convinto che rispecchi la volontà di questa classe politica che oramai con grande abilità manipola il linguaggio degli Italiani per disorientarli e metterli volutamente tutti contro tutti. Per istillare e consolidare nelle nostre piccole menti, concetti diseducativi e anticivici. In questi anni per esempio ha preso una notevole consistenza, nel linguaggio d’uso comune parlato e scritto, forse grazie anche al giornalismo, il termine più economico di “Premier” al posto del nostro più lungo “Presidente del Consiglio dei Ministri”. Berlusconi ha poi completato l’opera aggiungendo e propinando che lui è stato eletto dagli Italiani. Che il suo essere Capo del Governo rispecchia non più la volontà del Parlamento, ma del Popolo. Deviando in tal modo gli Italiani da come veramente si svolgono non solo le elezioni, ma anche all’iter che porta alla nomina del nostro Presidente del Consiglio, dei Ministri e dei Sottosegretari. Per quanto mi riguarda, ho sempre spiegato ai miei figli che si tratta di una carica che viene dal Parlamento e non direttamente dal popolo, anche se il Parlamento esprime la volontà popolare.  Che le dimissioni del Presidente del Consiglio non prevedono necessariamente nuove elezioni, ma il dovere da parte del Capo dello Stato di verificare se ci sono i termini di un nuovo governo e semmai, in caso contrario, in base ai poteri sanciti dalla Costituzione, di sciogliere il Parlamento e indire le nuove elezioni. In breve ho fatto capire loro, con la Costituzione alla mano, come stanno le cose. Devo purtroppo costatare, e qui Tu  concorderai con me, che gran parte dell’opinione pubblica crede ormai che in Italia ci sia il “Premier” e che questi è eletto direttamente dal Popolo! E che in conformità a questo falso concetto egli deve fare quel che fa!

La stessa classe politica ha tentato, anche se ha fallito, di non chiarire che l’esercizio del voto referendario non è un’invenzione né un vezzo dei promotori dei referendum, ma un diritto e un dovere del cittadino italiano che gode dei diritti politici. Dire che è un diritto sottrarsi dalla chiamata alle urne per i referendum vuol dire non aver rispetto di quanto è scritto nella Costituzione, in questa carta fondamentale frutto del sacrificio del sangue e del lavoro dei nostri nonni e dei nostri genitori.

Qualche mese fa ho partecipato alla discussione della tesi di laurea di una mia nipote all’Università di Catania. Prima di lei, ha discusso la sua tesi uno studente straniero, credo filippino, e sono rimasto sorpreso e commosso dall’essere venuto a conoscenza che la carta fondamentale della sua nazione è stata scritta col sangue al posto del tradizionale inchiostro nero (sic). Un fatto intenzionale voluto da quei padri costituenti per dare una forte aurea di sacralità a quelle leggi.  Allora io in questi giorni mi son chiesto:- forse la nostra Costituzione doveva essere scritta anch’essa col sangue versato dagli Italiani perché ne riuscissimo a comprendere il suo valore? Perché i giuramenti fatti dai nostri politici su di essa non vengano intesi come una formalità, un atto dovuto di cui un minuto dopo possano infischiarsene?

Tu cosa ne pensi?

  S. R.

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Menzione d’onore allo scientifico

Certamen Latinum Syracusarum: menzione d’onore per Alessia Moggi,  alunna del biennio dello scientifico.

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AUGUSTA. Il 28 marzo 2011 si è svolto,  al liceo “Gargallo” di Siracusa,  il Certamen Latinum Syracusarum ,  prestigiosa competizione di traduzione dal latino, cui hanno partecipato 180 candidati provenienti da più di 30 licei classici e scientifici di tutta Italia. La prova consisteva, oltre che nella  traduzione in italiano  di un passo di un autore studiato a scuola, nella  parafrasi del passo  stesso.

  Gli alunni partecipanti  avevano a disposizione 6 ore dall’inizio della prova. I ragazzi del  biennio hanno  affrontato un passo di De viris illustribus  di Cornelio Nepote ,riguardante  la tragica fine del tiranno Dione ; la prova per i candidati del  triennio  prevedeva la traduzione di un passo tratto dagli Annales  di Cornelio Tacito. Entrambi gli autori  erano storici.  

Il nostro liceo è stata rappresentata da diversi alunni del triennio del liceo classico: Katia Dragotta,Giuliana Pieri,Veronica Campisi,Fabio Montano e Francesca Villanti ( III B),  Leandra di Grande (I A) e del biennio del liceo scientifico: Naomi Luglio,Davide Perrotta e Barbara Serra ( II A), Manuela Dragotta,Alessia Moggi, Benedetta Nobile e Giulia Sicuso (II C).  Ad Alessia Moggi,  preparata dalla professoressa Pina Arangio, è stata  consegnata a menzione d’onore. L’esperienza è stata vissuta da tutti gli alunni , ben consci di rappresentare la propria scuola , con  grande partecipazione ed entusiasmo.

 M. N –   Nella foto: Alessia Moggi