RIGASSIFICATORE ADDIO – LUIGI SOLARINO RINGRAZIA FRA SINCERITÀ E IRONIA

rigas.jpgAUGUSTA. Dopo sette anni di lotta ìmpari, fra l’alternarsi di successi e delusioni, sostenuta strenuamente da AugustAmbiente, Decontaminazione Sicilia,  e dai Comitati cittadini No Rigassificatore di Melilli e Priolo, finalmente è stata pronunciata la parola NO alla realizzazione del Rigassificatore della Ionio Gas. Un sentito grazie va al saggio temporeggiatore Raffaele Lombardo che ha mantenuto la promessa “non sarò io a uccidere i miei figli”. Un sentito biasimo va a quanti per vari motivi sostenevano la realizzazione di detto mostro dalle tre corna, tanti quanti erano i pericolosissimi serbatoi da 150.000 mc di metano liquido previsti dall’impianto; fra questi i sindacati tutti, gli amministratori dei comuni interessati e in particolare l’ex sindaco Carrubba, che già patteggiava le compensazioni del baratto rigassificatore – sicurezza dei cittadini, che si rifiutò di indire per Augusta il referendum sul rigassificatore, in questo sostenuto unanimemente dalla Giunta e da parte del Consiglio Comunale. Un particolare posto da irresponsabile nella vicenda spetta all’ex ministra Prestigiacomo, a Lo Bello di Confindustria, agli onorevoli De Benedictis e Marziano, quest’ultimo recentemente scriveva al neo presidente Crocetta di attivarsi per autorizzare il rigassificatore, ignorando quanto dichiarato in campagna elettorale dal Crocetta “Non ho niente contro i rigassificatori perché so che sono sicuri, però, sono contrario alla loro presenza dentro un’area satura di impianti che hanno i loro problemi di sicurezza”. Tutti questi hanno sempre ignorato le nostre denunce e scientemente non hanno tenuto conto dell’infame delibera del 3° governo Berlusconi, la n. 178 (G.U. 29/8/2005), che prevedeva il pagamento alle aziende gasiere del 71% dei ricavi di riferimento per 20 anni anche se non avessero prodotto un solo metro cubo di gas, non interessandosi alla salute e alla sicurezza dei residenti e solo per favorire quelli della Ionio Gas. Ora l’Autorità italiana per l’Energia e il Gas, con delibera n.451 del 31.10.2012, ha sospeso gli aiuti di Stato, definiti “fattore di Garanzia (FG)”, alle aziende che costruiscono e gestiscono i rigassificatori. Tale sospensione è intervenuta dopo che la Commissione Europea ha richiesto chiarimenti alla rappresentanza italiana al Parlamento Europeo con lettere del 14 ottobre 2010 e del 15 maggio 2012, denunciando la violazione del principio della libera concorrenza del mercato sancito dal Trattato Europeo.

Luigi Solarino

TERREMOTO NELL’AREA DI AUGUSTA-PRIOLO E MELILLI: ALLARMISMI NO, PREOCCUPAZIONI SI’

IL RIGASSIFICATORE DA INSTALLARE PERICOLOSO E NON FAVORISCE L’OCCUPAZIONE : UNA CLASSE POLITICA MIOPE

RIGASSIF.jpg

AUGUSTA. In merito alla diatriba sulle previsioni sismiche intercorsa fra i prof.ri Alessandro Martelli e Stefano Gresta, dove quest’ultimo accusa il Martelli di allarmismo, noi sottoscritti residenti nell’area del triangolo industriale siracusano ci permettiamo di dare la nostra lettura su detta polemica.  Che la nostra zona fosse un’area ad alto rischio sismico lo avevamo già sperimentato nel ’90 sulla nostra pelle e lo conoscevamo dalla visura dei documenti della Regione e del GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Dai Terremoti) da dove si evinceva come sismi, di intensità pari a quello del 1693 (7,6 Richter), avessero un periodo di ritorno di 322 anni e pertanto eravamo coscienti di essere già vicini al capolinea. Pertanto,  non ci siamo meravigliati delle dichiarazioni del prof. Martelli, piuttosto, quello che ci ha colpiti è stato l’apprendere, circa 4 mesi fa, “in maniera confidenziale” che erano stati lanciati 3 allarmi riguardanti la nostra area (centri di sismologia di Mosca, Trieste e Roma) e contemporaneamente essere “bonariamente diffidati” dal divulgare la notizia per non incorrere in una più che probabile denuncia “per procurato allarme”, in pratica ciò che oggi il prof. Gresta rimprovera ora al prof. Martelli.

E’ chiaro che non si possono indicare data e ora precisa di un sisma, ma solo periodi e aree più o meno vaste, ed è altrettanto chiaro che, su tali previsioni, anche se basate su nuovi algoritmi, non si può bloccare ogni attività e spostare migliaia di persone, nemmeno, però,  si può restare con le mani in mano senza predisporre interventi tecnici, specifici per area, che ne limitino i danni. L’area del triangolo industriale siracusano è un’area in piena crisi ambientale e ad alto rischio di incidente rilevante, dal momento che in essa esistono contemporaneamente tre rischi che si potrebbero combinare: rischio sismico di 1° grado, rischio industriale aggravato dalla presenza di impianti vetusti che datano oltre 50 anni, oggetto di numerosissimi incidenti anche gravi, e infine il rischio militare legato alla presenza della Base Navale Italiana e della Nato con stoccaggi di armamenti. In detta area niente a oggi è stato fatto per la tutela della salute, dell’incolumità dei lavoratori dell’area industriale e delle popolazioni residenti, al contrario da anni si porta pervicacemente avanti il progetto di un rigassificatore da 12 miliardi di m3 di metano, nonostante due referendum negativi (oltre il 90% di NO). Progetto dove viene rifiutata, dalla Jonio Gas, anche la richiesta Regionale di interramento e isolamento sismico dei tre serbatoi da 150 mila m3di metano liquido. A nostro avviso la polemica di Gresta nei riguardi di Martelli è solo strumentale in quanto quest’ultimo, quale profondo conoscitore dell’area industriale siracusana, oltre a voler mettere in guardia sui probabili futuri rischi, ha voluto focalizzare l’attenzione su come niente viene fatto in tema di messa in sicurezza di tutta l’area industriale, al fine di ridurne i rischi. A nostro avviso la polemica innescata va nel senso di distogliere e abbassare la soglia di attenzione sulla sicurezza, e così favorire l’autorizzazione concessoria al rigassificatore, sostenuta da una precisa classe politica e sindacale che solo, per carità di patria, definiamo miope, alla quale vorremmo far presente che i problemi occupazionali dell’area si risolvono potenziando l’attività commerciale portuale (che invece sarebbe depressa dal rigassificatore), mettendo in sicurezza impianti e stoccaggi, delocalizzando quelli pericolosi, bonificando e lavorando i prodotti finiti in loco invece di trasferirli altrove, e la lista non finisce qua. Di certo il problema occupazionale non sarà risolto dai 40-50 posti di lavoro a regime offerti dal rigassificatore a fronte dei rischi gravi ad esso connessi e legati esclusivamente alla scellerata scelta del sito.

 

Giacinto FRANCO  Luigi SOLARINO

RIGASSIFICATORE: UN ALTRO INCONTRO AL “SAN BIAGIO”. PREVISTA LA PRESENZA DEL “GOVERNATORE” LOMBARDO

rigassificatori.jpg

AUGUSTA.  Dopo la presentazione a palazzo San Biagio del libro bianco , curato dalla locale sezione di Sinistra Ecologia e Libertà, SEL,  sul rigassificatore della Jonio-Gas nel porto di Augusta. ma in territorio di Melilli, le associazioni AugustAmbiente, Decontaminazione Sicilia e di Comitati No Rigassificatore di Priolo e di Melilli sono riusciti organizzare la promessa tavola rotonda su “Rigassificatore Ionio-Gas: requisiti di sicurezza in un’area a rischio di incidenti rilevanti” che avrà luogo il 18 febbraio nell’’auditorium di palazzo San Biagio di via Roma in Augusta, con inizio alle 16,30.  Relazioneranno autorevoli esperti, non di parte, dell’’Università e dell’Enea.  La conferenza è finalizzata allo scopo di acquisire pareri e valutazioni che servano a fugare o confermare i dubbi e le preoccupazioni delle popolazioni che con il rigassificatore dovrebbero convivere, mentre il ministro Passera rimprovera proprio la Sicilia per il mancato avvio dei rigassificatori.  Ecco il programma dettagliato della conferenza

Interventi:

17,00 prof. Vittorio MAZZA Socio onorario dell’’associazione GLIS (Isolamento e altre Strategie di Progettazione Antisismica, già Gruppo di Lavoro Isolamento Sismico)

17,15 prof. Nunzio SCIBILIA Docente di Ingegneria Civile e Ambientale all’Università Palermo e socio del GLIS

17,45 prof. Alessandro MARTELLI Direttore Centro Ricerche ENEA di Bologna, docente di ingegneria sismica nei corsi di dottorato in Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio, Edile e in Chimica del Politecnico di Bari e Presidente del GLIS

18,30 On. Dott. Raffaele Lombardo Presidente Regione Sicilia

19,00 Domande brevi e programmate ai relatori.

Moderatore: Avv. Mario Michele Giarrusso Rappresentante Fondazione Antonino Caponnetto

 

LETTERA APERTA DI UNA MAMMA AUGUSTANA

Caro Pres. Della Regione Sicilia On.le Raffaele Lombardo

Caro Pres. del Consiglio della nostra amata Italia Prof. Mario Monti

e per conoscenza al nostro Carissimo Presidente dello Stato Giorgio Napolitano

 

rigassificatori.jpgNell’augurare a tutti un “buon Dialogo”, sento l’importanza di farVi sentire la vicinanza, la Voce, dei tanti cittadini silenziosamente attenti e prontia fare il proprio Dovere, soprattutto di uomini e donne, genitori e figli. Siamo “armati solo di matita”, una piccola matita che pure ha un grande Potere, frutto del lavoro dei tanti che credettero e ci donarono un futuro di unità, uno stato repubblicano e democratico, la nostra Italia. Vogliamo anche noi essere fieri e dare il nostro contributo affinché si possa “riprendere la rotta” e “navigare” tutti insieme nella giusta direzione, trasformando anche l’attuale crisi in un momento di crescita condivisa. Soprattutto per la nostra giovane democrazia affinché possa diventare sempre più  “matura” e longeva, grazie ad una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità, ognuno del proprio ruolo, cittadini e istituzioni. Grazie al nostro caro Presidente Napolitano, per tutto il suo impegno e lavoro soprattutto orientato al rispetto reciproco e al dialogo, grande insegnamento di un Nonno saggio, premuroso e amorevole per noi. Al nostro attuale Pres. della Regione Sicilia e al Pres. Monti chiediamo di tenere presenti tutti noi, augustanesi, siciliani e italiani che confidiamo in un futuro di Vero Sviluppo capace di guardare oltre gli interessi dei singoli e dare invece a Tutti le giuste opportunità per poter contribuire alla crescita sociale, economica e umana del nostro Bel Paese. Aiutateci ad imboccare la strada migliore, dateci gli strumenti necessari per un nuovo sistema di convivenza più civile, lasciando poi alla sinergia di tanti lungimiranti e coscienziosi imprenditori e cittadini la possibilità di continuare il “cammino”.

E sono tanti coloro che nella quotidianità ancora credono, sperano e fanno il loro Dovere, umilmente e silenziosamente, impegnati e attivi nei diversi contesti sociali intenti a operare per dare lustro a questa terra (associazioni culturali, laiche e cristiane, imprenditori). Ci preoccupano soprattutto le pressioni dettate da “locali egoismi e interessi” spesso al servizio di antichi “falsi tutori”, che necessitano di un chiaro intervento di arresto, con la Buona Volontà di Tutti, Noi e Voi, Voi e Noi. Questo è il nuovo circolo virtuoso … che ci porterà lontani! E la Sicilia di oggi è ricca di uomini e donne di Buona Volontà desiderosi di nuove stagioni e di cambiamento Vero. L’autorizzazione all’impianto di un “rigassificatore”, in una terra come la nostra, è l’ennesima testimonianza dell’arroganza, il disprezzo e l’avida ignoranza locale e nazionale di falsi imprenditori senza etica né morale. Io, ma sento anche tante altre donne e mamme di Augusta, Priolo e Melilli, e uomini e giovani, Vi preghiamo di tenere in debita considerazione le motivazioni espresse dai diversi comitati cittadini nati per esprimere contrarietà a questo ennesimo impianto ad alto rischio di incidente rilevante. Ci preoccupa innanzitutto la localizzazione nel cuore dell’area industriale forse più grande d’Europa, spesso teatro di incidenti o fuoriuscite di sostanze tossiche e pericolose per la salute di tutti noi in primis ma sicuramente anche di quanti vivono lontano, perché venti e acque non si possono ostacolare. Siamo consapevoli inoltre dell’alto rischio sismico del territorio in cui viviamo. Come lei ben sa non sempre le autorizzazioni in regola hanno impedito disastri (tanti gli esempi di catastrofi annunciate o prevenibili da Giampilieri al Giappone, fino alla “Nave” di questi nostri giorni). Per noi, Prevenire è doveroso vista la già critica situazione ambientale di quest’area dichiarata da tempo ad “alto rischio di crisi ambientale”. A tutto ciò si aggiungono le tante motivazioni ben espresse nei diversi documenti e nelle sedi più opportune anche da organi della regione. Non siamo affatto tranquille e soddisfatte di come l’argomento sia stato affrontato, divulgato e sostenuto dalla classe politica. La stragrande maggioranza di cittadini subirà ancora una volta il sentirsi “solo”. Al bisogno di lavoro, puro e legittimo di questa terra, cui da troppo tempo si risponde con poche opportunità, forse proprio al fine di attuare un ricatto occupazionale e fare passare per “benefattori” coloro che vogliono solo continuare a sfruttarlo e umiliarlo, bisogna ora dare risposte diverse e vicinanza. L’attuale “area industriale” potrebbe aprirsi a tanti tipi di industria: chimica verde, trasformazione e imballaggio materie finite, produzioni eco-sostenibili, trasformazione rifiuti riciclati, manifattura e artigianato, ecc.ecc. per non parlare dello sviluppo commerciale del nostro meraviglioso porto che dovrebbe essere più funzionale a tutte le attività produttive interne e valorizzato anziché sacrificato, come avverrebbe con il rigassificatore. Molti non sanno infatti che quando opererà una mega-gasiera la legge Seveso prevede, per motivi di sicurezza, lo stop di tutte le altre attività nel raggio di qualche chilometro e a meno che, i sostenitori, non stiano già prevedendo di eludere la legge o non aspettarsi alcun controllo, sarà tardi poi piangersi addosso per le possibili conseguenze e ripercussioni di ciò. Credo sia chiaro ormai a Tutti gli italiani che superficialità, illegalità e omertà non portano a nulla di Buono. E noi vogliamo fare tesoro dell’esperienza e progredire. Questo è il lavoro, lo sviluppo, a cui inoltre potrebbe aggiungersi tutto un mondo ancora inesplorato: il turismo e la sua “industria eco-sostenibile”. Parola tabù per la vecchia politica cieca e suddita, ma grande opportunità di crescita per le nuove generazioni a cui dobbiamo dare spazio e soprattutto … ascolto. Aiutateci, ascoltateci: Noi vogliamo poter guardare al futuro con fiducia e speranza, dare nuove opportunità al capitale umano, investire sulle immense ricchezze architettoniche,monumentali, paesaggistiche, storiche e culturali per dare lustro alla nostra Sicilia e Italia, richiamando, qui nel cuore del Mediterraneo, i tanti che nel mondo verranno in cerca di cultura e storia. Il nostro territorio ha già pagato un caro prezzo allo sviluppo economico-energetico dell’intero Paese, tutte le conseguenze negative sono ricadute e rimarranno qui in eredità a lungo ma adesso sono mature le condizioni per invertire la marcia, non per tornare indietro (cosa impossibile) ma per cambiare direzione. Abbiamo “sole” ed “energia pulita”, dentro e fuori di noi, da mettere a disposizione di tutti. Pertanto è opportuno bloccare la nascita di impianti altamente rischiosi come il rigassificatore, controllare le emissioni di quelli già esistenti (raffinerie, inceneritore, ecc.), bonificare i siti dismessi, incentivare nuove industrie eco-sostenibili, togliere gli scarichi fognari a mare per promuovere la balneabilità delle coste e lo sviluppo turistico e ricettivo nel centro storico e lungo tutto il meraviglioso litorale. E’ possibile diversificare l’economia e valorizzare le tante risorse disponibili per “donarle” e goderne noi stessi che qui vogliamo continuare a vivere, e soprattutto i nostri figli, non costretti più ad “emigrare”.

Cari Presidenti consentiteci di contribuire alla “rinascita” della Sicilia e dell’Italia intera. Buon dialogo e lavoro anche a Voi.

   A.C.   Una donna e mamma di Augusta

RIGASSIFICATORE ? DOPO L’ INCENDIO DELLA ERG? A TARANTO HANNO GIA’ DETTO DI NO

 

 

On. Ministra Prestigiacomo,

 

luigisolarino.jpggiacinto franco.jpgalle ore 11:08 di giovedì 09 Giugno 2011 si è verificato, all’interno della raffineria Erg Nord in territorio di Marina di Melilli, proprio nella zona in cui dovrebbe sorgere il rigassificatore della Jonio Gas, di cui Lei  sollecita la realizzazione, l’ennesimo incidente rilevante, un vasto incendio che ha coinvolto un gruppo di operai, per fortuna senza morti ma con quattro feriti.

Il numero di questi incidenti, con gli impianti obsoleti del polo industriale siracusano, è destinato ad aumentare sempre di più: non dimentichiamo quello catastrofico del 25 maggio 1985 che distrusse praticamente l’Icam, adiacente al sito destinato al rigassificatore e quello rilevante del 30.4.2006 . Quello che ci preoccupa è l’effetto dòmino che tali eventi possano determinare, ed è stato questo che, assieme al rischio militare e sismico, ha indotto l’ex assessore regionale all’Ambiente avv. Interlandi a esprimere, assieme al dotr. Cuspilici, responsabile dell’Ufficio Speciale per le Aree a Elevato Rischio di Crisi Ambientale, parere negativo sul progettato rigassificatore.

Che il rigassificatore nel polo industriale siracusano non sia necessario, lo afferma il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, che nel corso di una conferenza stampa dell’8.6.11, a chi gli chiedeva di quanti impianti di rigassificazione abbia bisogno l’Italia, Saglia ha risposto ”dal punto di vista della sicurezza energetica non ne serve nessuno, ma dal punto di vista del mercato ne servono tanti. Dal punto di vista del mercato, secondo me, dei progetti in corso ce ne sono almeno tre che hanno probabilità di essere cantierati nei prossimi mesi”. Signora Ministra, l’on. Saglia, suo collega di partito, fra i “tanti rigassificatori per il mercato” contava anche quello di Melilli?

Signora Ministra, sa che se dovesse realizzarsi il rigassificatore Jonio Gas, tra gasiera (130.000 mc) e tre serbatoi a terra (da 150.000 mc ciascuno) aggiungeremmo, a una zona già ad alto rischio come la nostra (3 raffinerie e diversi petrolchimici), oltre 500.000 mc di metano allo stato liquido, pari a 5.000 carri cisterna da 100 mc ciascuno di Gpl? Non si ricorda del grave disastro ferroviario (29 giugno2009) di Viareggio in cui lo scoppio di un solo carro cisterna di gpl causò 32 morti e distruzione di diversi edifici?

Gianfranco Chiarelli, consigliere e vice coordinatore regionale del Pdl, registra con grande soddisfazione che il rigassificatore destinato a Taranto non si realizza più, afferma: “L’orientamento assunto dal Governo nazionale, che finalmente ha fatto chiarezza sulla inopportunità di progettare la nascita del rigassificatore sul territorio di Taranto, … che rischiava di mettere Taranto di nuovo di fronte alla realtà di dover accettare l’arrivo di un nuovo indesiderato colosso che avrebbe probabilmente distrutto definitivamente ogni ambizione di alternativa alla monocultura industriale…”.

On. Prestigiacomo, un comportamento come quello del Suo collega di partito Chiarelli ce lo saremmo aspettato da Lei, come perfetta conoscitrice del petrolchimico siracusano che, per industrie, non ha nulla da invidiare a Taranto, ora non ci resta che attendere gli sviluppi della recente inchiesta sul rigassificatore (27/05/2011), affidata alla Guardia di Finanza, dal Procuratore della Repubblica di Siracusa Dr. Ugo Rossi.

Ed anche Lei condividerà che per il problema occupazionale, per investimenti duraturi e significativi di milioni di euro, basterebbe attivarsi in prima persona nella bonifica del porto di Augusta e dei siti inquinati della nostra zona industriale e, della riconversione di quest’ultima, per il rispetto dell’ambiente e di chi ci lavora e ci vive.

Non comprendiamo come si possa insistere sulla realizzazione di un rigassificatore proprio in quella zona, barattando sicurezza e incolumità di un’intera provincia per 100 milioni di euro come “compensazioni del rischio”.

Giacinto Franco per AugustAmbiente e Luigi Solarino per Decontaminazione Sicilia

Rigassificatori secondo i sindacati

images.jpgChiediamo ai sindacati di rivedere la loro posizione. Apprendiamo con dispiacere che le organizzazioni Cgil –Cisl – Uil si sono espresse sulla questione del rigassificatore con una posizione tutta ideologica senza tener conto sia delle valutazioni scientifiche, sia dell’opinione dei comitati che si sono costituiti ad Augusta, Melilli e Priolo per la salvaguardia della salute e della sicurezza delle comunità. Le organizzazioni sindacali non considerano le volontà già espresse da intere comunità, come ad esempio quella di Priolo e Melilli, nè da quanto espresso dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente. Le organizzazioni sindacali diventano così gli assertori di un paradigma economicamente non conveniente e socialmente intollerabile da parte delle popolazioni residenti. E’ una idea energetica ideologica insostenibile poiché non volta all’autonomia ed alla non dipendenza energetica, al risparmio ed all’efficienza, ma punta ancora alla crescita dei consumi energetici. E’ una posizione antimoderna e nostalgica che si riconduce ad una visione obsoleta e subalterna della zona industriale sul modello anni ’50. Una logica arretrata che non tiene conto della svolta che molti Paesi hanno già fatto in Europa verso le energie rinnovabili, sicure e pulite, che significa innovazione ed occupazione. La stessa Europa invece ci indica di raggiungere la quota del 20 per cento di energie rinnovabili anche come fattore di sviluppo endogeno ed autonomo”.

    Luigi  Solarino

Coordinamento dei Comitati No Rigassificatore

sirene3.jpgIl 7-02-2010 si è riunito il coordinamento dei Comitati di Augusta, Priolo e Melilli contrari al Rigassificatore per fare il punto su una vicenda che sembrava ormai definita, dopo il netto parere negativo dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.

E’ bastato risentire le “sirene” della Ionio Gas perché politici, pubblicamente schierati contro, improvvisamente si convertissero al SI o diventassero possibilisti. Altrettanto dicasi dei sindaci che, all’epoca dei referendum avevano cavalcato il NO, adesso si dichiarano favorevoli o possibilisti, sbandierando le “compensazioni” che ne verrebbero in cambio. Infine i sindacati dichiaratisi favorevoli, non per gli effettivi 50 posti di lavoro generati dal rigassificatore in esercizio, ma perché, come riportato dalla stampa, ricattati dagli eventuali licenziamenti prospettati.

Tutti insieme si sono “democraticamente dimenticati” dei referendum popolari e delle rigide direttive Seveso, in materia di sicurezza industriale, del tutto disattesi.

rigassificatore-melilli-.jpg

Il canto delle “Sirene” della Ionio Gas è stato talmente ammaliante che improvvisamente i suindicati soggetti, responsabili della nostra salute e della nostra sicurezza, hanno minimizzato e messo in dubbio il parere negativo dell’Assessorato Regionale, relativo al sito in cui verrebbe a ricadere l’impianto:

 

a)      un’area industriale ad alto rischio di incidente rilevante distante circa 200 metri da dove si verificò la disastrosa esplosione dell’Icam nel 1985 (che per puro caso non creò effetti domino) ed all’interno della raffineria Erg Nord, nelle quale si sono verificati gravi incidenti, solo per fortuna, senza conseguenze per le persone;

b)      un’area sismica di primo grado con conseguente rischio maremoto;

c)      un’area militare sia italiana che Nato, con i relativi stoccaggi di armamenti di Cava Sorciaro. La metaniera attraccherebbe vicino al pontile Nato, dove ormeggiano anche sommergibili a propulsione nucleare e, considerati i tempi che corrono, essa rappresenterebbe un target ideale per attentati terroristici.

Ci siamo limitati ad elencare solo i principali tre rischi in atto presenti nell’area industriale, ma ne esistono parecchi altri, non meno pericolosi, elencati nel parere negativo dell’Assessorato Regionale.

Contro tali rischi, pur consapevoli degli alti livelli di sicurezza del rigassificatore, nessuno, tanto meno la Ionio Gas con le sue perizie di parte, può garantire una sicurezza assoluta!

Una controindicazione a tale impianto sarebbe quella di limitare, all’interno del porto di Augusta, l’attività commerciale, contrariamente a quanto asserisce la ministra Prestigiacomo. Infatti durante lo scarico del metano liquido, operazione che dura circa 20 ore e si ripete più volte alla settimana, tutte le attività portuali verrebbero di fatto impedite dalle rigide disposizioni di sicurezza che prescrivono il blocco di qualsiasi attività nel raggio di 2 km dall’impianto.

Di fatto in presenza del rigassificatore il porto hub non potrebbe più realizzarsi né ampliarsi, e sicuramente i posti persi sarebbero molto di più di quelli prodotti dal rigassificatore.

Infine ai Sindacati vorremmo ricordare che, con l’avvio delle bonifiche del Porto di Augusta, dei siti inquinati, degli ammodernamenti e della manutenzione degli impianti esistenti, il problema occupazionale sarebbe sicuramente risolto senza ricorrere ad un impianto tanto pericoloso per il sito un cui dovrebbe sorgere.

Se in un impianto alimentato a gas naturale, in fase di collaudo, è successo quello che è successo a Middletown, ci chiediamo cosa succederebbe se un incidente dovesse verificarsi nel deposito di 450.000 m3 di metano liquido (pari a 270 milioni di mc3 di metano gassoso) posto fra Melilli, Priolo ed Augusta.

Il Coordinamento dei Comitati dichiara lo stato di agitazione e preannuncia il ricorso a manifestazioni democratiche contro la scellerata determinazione di realizzare il rigassificatore ignorando il parere negativo dell’Assessorato Regionale e la volontà dei cittadini.

  

LUIGI SOLARINO

 

____________________

 

 

Lettera aperta al Governatore On. Raffaele Lombardo sul rigassificatore

 

On. Governatore, le Associazioni “Decontaminazione Sicilia” e AugustAmbiente, in relazione alla realizzazione del rigassificatore Ionio Gas di Melilli, esprimono dissenso per i seguenti motivi:

1) Trattandosi di impianto a rischio di incidente rilavante, come da direttive “Seveso” tutt’ora vigenti, ne è vietata la realizzazione in siti in cui già insistono impianti dello stesso tipo e dove si sono verificati numerosi incidenti come quello devastante dell’Icam nel 1985 e quelli più recenti della raffineria Erg Nord.

2) L’area nella quale si vorrebbe collocare l’impianto è zona sismica di primo grado che, come ricordato Barberi, è soggetta a terremoti disastrosi.

3) La zona in cui dovrebbe sorgere il rigassificatore, assieme al porto di Augusta, è anche zona militare italiana e della NATO, a rischio di attentati, ed è poco distante dall’autostrada, dalla ferrovia e dai Comuni di Augusta, Priolo e Melilli.

4) Dalla situazione energetica della Sicilia risulta che l’impianto in questione non è necessario: in Sicilia arrivano 41 miliardi anno di metano algerino e libico che solo in piccola parte (circa il 15%) viene utilizzato per i consumi regionali, mentre la maggior parte viene trasferito nel resto d’Italia.

5) Danno economico che si concretizzerebbe per i cittadini in quanto, grazie alla delibera 178/2005 dell’Autorità per l’Energia e il Gas (“Misure per incentivare la realizzazione e l’utilizzo di nuovi terminali”), lo Stato italiano “assicura, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80% di ricavi di riferimento per un periodo di 20 anni”.

6) I benefici ambientali relativi all’uso del metano, in sostituzione di olio combustibile, si otterrebbero lo stesso se le poche aziende ancora non metanizzate decidessero di utilizzare il metano che arriva via gasdotti.

7) Non si tiene in conto la volontà espressa dalla totalità dei cittadini di Priolo e Melilli che, nei referendum sul rigassificatore, hanno votato No a tale impianto.

8) Nel porto di Augusta, ogni tre giorni, una metaniera effettuerebbe lo scarico del metano liquido, operazione che dura 20 ore e durante la quale tutte le attività portuali verrebbero di fatto bloccate dalle rigide disposizioni di sicurezza. Di fatto in presenza del rigassificatore il porto hub non potrebbe più realizzarsi né ampliarsi.

Alcuni pennivendoli sono arrivati a paventare, in quotidiani compiacenti, che senza il rigassificatore ci sarebbero 20.000 licenziamenti, cioè più del doppio dei posti di lavoro esistenti.

Nessuno dei sostenitori del rigassificatore, pennivendoli, sindacati, politici ed amministratori ha compreso che, con l’avvio delle bonifiche del Porto di Augusta, dei siti inquinati e con gli ammodernamenti e la manutenzione degli impianti esistenti il problema occupazionale potrebbe essere risolto senza ricorrere al rigassificatore.

Nessuno ha sostenuto il diritto, rivendicato dai cittadini della zona, di vivere senza l’incubo di essere coinvolti in un possibile evento catastrofico.

Onorevole Governatore i Cittadini confidano nella Sua comprensione.

Augusta 07.02.2010.

 

 

 

NO AL RIGASSIFICATORE DI MELILLI!!

E’ FINITO L’INCUBO

L’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ha dato parere negativo al rigassificatore di Melilli

bambino.jpgAlla conferenza di servizi sul rigassificatore di Melilli del 26/11/09, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ha depositato un provvedimento con cui ha testualmente deciso che: “…per quanto sopra rappresentato, nell’ottica della prevenzione, della sicurezza e del contenimento e riduzione degli incidenti derivanti dai rischi prima evidenziati, si esprime parere negativo alla realizzazione dell’opera prevista dal progetto…(RIGASSIFICATORE)”.

Sono state accolte e condivise dall’Assessorato tutte le nostre osservazioni, assieme ai referendum dei cittadini di Priolo e Melilli che si sono espressi a larghissima maggioranza contro la costruzione del Rigassificatore, in zona ad altissimo rischio sismico, chimico e militare.

         La maggioranza delle forze politiche e sindacali, e gran parte della stampa che hanno sostenuto il Rigassificatore, non curanti dei costi sociali e sanitari delle popolazioni, sono stati sconfitti.

Fra i perdenti vanno annoverati i Comuni di Priolo, Melilli e Augusta, impegnatissimi nel contrattare con la Ionia Gas le compensazioni (= monetizzazione del danno al territorio ed alla salute).

Il sindaco di Augusta, consapevole delle gravi patologie che affliggono i suoi cittadini (dati OMS del 5.11.2009), intervistato il giorno precedente la conferenza dei servizi da Riccardo Bedogni, del Quotidiano di Sicilia, ha dato una risposta secca, inequivocabile e coerente: “Sono convinto che il rigassificatore nel medio e lungo termine possa innescare un meccanismo virtuoso per il rilancio della zona industriale”.

QUATTRO ANNI DI GRAVOSO SACRIFICIO DI POCHI CORAGGIOSI PADRI DI FAMIGLIA, OGGI, A ONTA DEI BOICOTTAGGI DI AMMINISTRATORI E POLITICANTI PRIVI DI AUTENTICA FEDE, SONO CORONATI DA MERITATO SUCCESSO. MELILLI, PRIOLO, AUGUSTA E ALMENO META’ DELLA SICILIA ORIENTALE SONO OGGI LIBERATE DALL’INCUBO RIGASSIFICATORE.

AugustaAmbiente: Comitato Cittadino contro gli Inceneritori e per il Diritto alla Vita e Decontaminazione Sicilia, esprimendo grande soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziano quanti si sono impegnati in questa battaglia.

    LUIGI SOLARINO – Ordinario di Esercitazioni di Chimica industriale all’Università di Catania