Salvare dal degrado i luoghi del centro storico

AUGUSTA, CLAUDIO FORESTIERE E l’ “EZRA POUND”  SCENDONO IN CAMPO PER VIA MARINA DI PONENTE

giovane-italia-logo.jpgAUGUSTA. Il circolo giovanile “Ezra Pound”, presieduto da Claudio Forestiere, figlio d’arte (suo padre è il noto penalista e uomo politico Puccio  ),  ha da tempo avviato una campagna di sensibilizzazione a favore di luoghi e monumenti del centro storico, sia per testimoniare l’impegno civile dei soci, sia per tentare di salvare dal degrado, dall’incuria, dall’insipienza le testimonianze di un passato da non dimenticare, testimonianze che rappresentano l’identità di questo centro storico, dove ha sede il comando di Marisicilia, uno dei comandi militari più importanti d’Italia, per arrivare al quale, spesso, si deve attraversare Via Marina di Ponente, che non fa certo onore agli augustani, che, un tempo, erano così rispettosi della cosa pubblica che lavano il marciapiede di fronte alla propria abitazione.

Dovrebbero arrossire di vergogna tutti quegli amministratori che non hanno risolto il problema di Via Marina di Ponente, oggi diventata importante arteria anche perché sede di un mercato rionale quotidiano, molto frequentato -“I segni del degrado sono evidenti. Ciò che resta delle mura portanti di una costruzione privata che sta per essere inghiottita dalla vegetazione e sterpaglie. Si tratta di un grave problema di sicurezza”-  ha evidenziato  Claudio Forestiere –“ per quei cittadini che transitano sotto le rovine per andare al mercato o per raggiungere la vicina scuola elementare. Si tratta anche di un evidente problema igienico-sanitario, più volte segnalato, la zona è ricettacolo di insetti e animali” Qualche  giorno fa, di mattina,  un   folto gruppo di giovani  dell’Ezra Pound  e non solo si è ritrovato nei pressi delle rovine di Via Marina Ponente, per manifestare contro il mancato intervento di messa in sicurezza di alcuni edifici privati in  stato di degrado avanzato. Tali edifici privati furono evacuati una ventina ‘anni fa perché il terreno era franato e non c’era la sicurezza per le persone che vi abitavano e che avevano anche esercizi commerciali. Uno dei proprietari vive oggi a Milano, è tornato più volte per tentare di avere un risarcimento danni, ma il Comune a tutt’oggi  non ha risarcito nessuno. La causa civile si protrae da anni e, probabilmente, com’è abitudine in Italia, si protrarrà per anni. Nel frattempo né il Comune né proprietari si prendono cura di elimiare il pericolo per i cittadini. Né una qualche autorità giudiziaria o sanitaria ha preso o prend eprovvedimenti, pur in presenza di un fatto visibile . Vedremo che succederà dopo queste pubbliche denunce dei giovani di Ezra Pound , cui stiamo dando il giusto risalto perché qualcuno intervenga.   Il presidente della circoscrizione Centro, Nunzio Lo Re, ha rsotlineato “di aver segnalato da tempo la situazione agli organi competenti. I Vigili del fuoco hanno dichiarato inagibili le strutture. Finora, però, non è stata presa nessun’iniziativa per porre rimedio al pericolo quotidiano, nulla di concreto. Di recente  il consiglio di circoscrizione ha deliberato per la presentazione di un esposto alla Procura di Siracusa. Pare ci siano le condizioni per l’applicazione dell’articolo 677 del codice penale riguardante “l’omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina”. Diciamo basta alle indifferenze, al menefreghismo e a tutto quello che è ignorato da chi dovrebbe tutelarci”.  Anche Giuseppe Scarpato rappresentante del Movimento per i diritti del cittadino e una rappresentanza dei residenti della via, si sono dimostrati  molto critici nei confronti di “un’Amministrazione distratta”. Il gruppo ha stazionato nei pressi delle case diroccate per un’attività di volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza  e gli uffici  comunali competenti e tutte le altre “autorità”.

     Diletta  Càsole

 

Ad Augusta, Rino Lazzari e Enzo Puntillo i due coordinatori cittadini del PdL

lazzari puntillo.jpgRino Lazzari (a sin. nel tondo, già esponente di Forza Italia, assessore al Bilancio, fino a pochi giorni fa, nella Giunta provinciale  guidata da Nicola Bono) ed Enzo Puntillo (a destra nel tondo, già in quota ad Alleanza Nazionale) sono i i coordinatori che dovrebbero condurre il PdL  al  1° congresso cittadino. Lo ha annunciato, bruciando le tappe, il capogruppo consiliare dello stesso partito al Consiglio Provinciale, Paolo Amato, il quale ha assicurato che “a breve il segretario provinciale Angelo Bellucci ufficializzerà la nomina”.  Paolo Amato era visibilmente soddisfatto per la ripresa del Pdl in Augusta che, qualche giorno fa, ha inaugurato in pompa magna, presente lo stesso Bellucci, la sede di Piazza D’Astorga, come sede unica del partito, mentre in precedenza era identificata come sede di una delle due anime del partito, quella di Forza Italia, dove si riunivano i componenti che facevano riferimento  a F.I., denominazione del partito berlusconiano originario. I componenti di altre anime, A.N., in primo luogo, si riunivano nelle loro vecchie sedi storiche. All’inaugurazione della sede unica, Amato ha detto che in questa sede si devono ormai riunire tutti dai vecchi forzisti i vecchi di AN., come Vinciullo, ai fuoriusciti da AN e fondatori di altri movimenti, come Puccio Forestiere, ai rappresentanti, come il generale in pensione dei CC Enzo Inzolia,  di altri movimenti,  come “L’Altra Augusta”, che nel partito berlusconiano,  ha trovato linfa e vita per nuove idee. Al PdL è transitato il consigliere comunale Carmelo Negro eletto nelle liste di Forza Italia, proprietario dell’immobile dove insiste la nuova sede e  come quello di Comunale Carmelo Negro, che lavorerà in quest’ultimo anno con il consigliere pidiellino Sebastiano Alois, . “Ci saranno altri ingressi”  – ha annunciato – commenta Amato – provenienti dal mondo dei movimenti”. I numeri del Pdl augustano fanno ben sperare per un’affermazione alle prossime amministrative. “Basti considerare i 925 iscritti al partito, che costituiscono il 5 per cento del bacino elettorale. Di questi il 25 per cento sono giovani dai 18 ai 26 anni”. “i giovani attiveranno un sito internet del Pdl, funzionale alla raccolta di idee e alla realizzazione di un programma capace di soddisfare le esigenze della città”. Il riferimento è a Grande Sud e Cantiere popolare. Amato non si dà pace per aver contribuito, con le sue preferenze, all’elezione di Bono, recentemente uscito dal Pdl. “Fuoriuscito e ingrato – secondo il capogruppo alla provincia – si sta prendendo meriti di progetti e opere concretizzati grazie all’apporto di validi uomini del Pdl”. Il riferimento è alle rubriche Lavori Pubblici e Bilancio. Più risentito il tono per la revoca di Bruno Ferreri dal Comitato dell’Autorità portuale. “Ferreri rappresentava la Provincia al Comitato portuale” ha chiarito Amato –, e, nonostante non fosse un nostro tesserato, avevamo salutato con entusiasmo la sua nomina per il profilo di alto spessore. Era stato indicato anche dall’amministrazione Marziano quale possibile presidente dell’autorità portuale. Oggi la revoca, illogica, ha suscitato incredulità in tutto il sistema che gravita attorno al porto. A partire dall’Assoporto che raccoglie, tra i suoi iscritti, tutti gli operatori portuali”. Il futuro del partito è “nelle mani degli uomini capaci. Mi appello a coloro che potrebbero dare un importante contributo alla crescita della città di Augusta. Che si facciano avanti. Lamentarsi” ha concluso Amato – non basta“.  

     Giulia Càsole

SPAZZATURA, MONTAGNE IN MEZZO ALLA CITTA’

colmo-di-spazzatura-470x352.jpg

I nostri soldi sono in cima a queste montagne di spazzatura!  Tasse su tasse pagate per veder svuotati quei cassonetti sempre pieni e il risultato non cambia mai. L’aria e il vento accompagnano quell’olezzo per le vie della città, le piante si piegano e muoiono davanti a tanto degrado e i cani fanno festa giocando a palla con tutti quei sacchetti buttati qua là. Non possiamo pensare ad Augusta come una città che va a mare con i suoi rifiuti! E in cima a questa montagne di spazzatura che si ergono in ogni via il grido dei cittadini è uno solo: “Vogliamo una città pulita”. Ma il primo passo a chi tocca?La situazione peggiora quando si astengono dal lavoro i dipendenti della ditta che ha l’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani o o RSU, come si dice in sigla. RSU  o spazzatura, la prima cosa da fare è la raccolta differenziata. Ma si fa correttamente, da parte di tutti?

   Marta Cannavò

 

IN CROCE I PUBBLICI DIPENDENTI

 fantozzi_croce[4].jpgLe dichiarazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, non lasciano possibilità di fraintendimento.  L’estensione della riforma del mercato del lavoro di Monti-Fornero alla Pubblica Amministrazione svela le vere intenzioni di questo Governo: il licenziamento di massa dei pubblici dipendenti entro l’estate. Applicare la possibilità di licenziamento per motivi economici nella Pubblica Amministrazione vuol dire mettere sotto ricatto tutti i dipendenti pubblici poiché non esiste un solo luogo di lavoro pubblico che, a causa delle politiche centrali e territoriali, non sia dichiarato in difficoltà economica.  A questo si aggiunga l’intenzione esplicitata al tavolo di confronto nazionale dai tecnici del Ministero di modificare la flessibilità in entrata, prevedendo di fatto il licenziamento di chi attualmente lavora nella P. A. con un contratto precario, nonché il tentativo esplicitato dal Ministro, che trova il consenso di tutti i sindacati concertativi, di procedere alla privatizzazione della previdenza, attraverso l’istituzione dei fondi pensionistici cosiddetti integrativi, attraverso lo scippo del trattamento di fine rapporto.  Spero che capiscano tutti” – ha affermato Patroni Griffi – “anche i sindacati. Devono accettare il meccanismo di mobilità obbligatoria per due anni che già esiste ma che ancora non è stato attuato. Noi andiamo avanti e in tempi brevi definiremo per ogni singola amministrazione, il quadro delle eccedenze del personale in servizio. E chiariremo” – ha aggiunto – “che questo non significa che dopo 24 mesi quei lavoratori dovranno essere licenziati. Prima proveremo a vedere se quel personale, riqualificato, potrà essere utilizzato meglio in altri settori. Poi, solo se alla fine non si troveranno alternative l’unica strada rimarrà quella del licenziamento. L’obiettivo è di fare tutto entro l’estate anche perché, già nella seconda metà di maggio dopo gli incontri che ho in corso con i sindacati, vorrei che si varasse il disegno di legge sulle nuove regole del pubblico impiego“.

Una vera manna dal cielo per l’attuazione della riforma nel Ministero della Difesa, tra le ultime, con la proposta dal Ministro Di Paola approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 aprile.  Si inizia con  l’abbattimento di 10.000 posti in organico per il personale civile della difesa (in Sicilia una significativa presenza ad Augusta, nei vari Enti lì dislocati) fino al raggiungimento di 20.000 unità con la mobilità interna ed esterna, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (part-time) e il ricorso a forme di lavoro a distanza.  L’ 11 maggio si inizia con la mobilitazione dei lavoratori del Ministero della Difesa e i lavoratori delle provincie, dove gli esuberi sono già una realtà per decine di migliaia di lavoratori.

  USB – DIFESA

 

A RISCHIO CHIUSURA L’ UFFICIO DI SANITA’ MARITTIMA DI AUGUSTA?

1626547156.jpg

Si torna a  parlare di chiusura dell’ufficio di Sanità Marittima di Augusta, alla luce della bozza del decreto ministeriale del 28/2/2012 del ministero della Salute. Decreto avente come oggetto l’accorpamento automatico degli uffici di sanità marittima di Augusta e Siracusa. Questa bozza di decreto  sarebbe un fatto molto grave per la comunità augustana, nei fatti questa dislocazione aprirebbe scenari nuovi e senza alcun dubbio comporterebbe una lievitazione di costi e di tempi a carico di chi si serve del porto di Augusta. Desidero ricordarvi che: l’ufficio di sanità marittima di Augusta supera di gran lunga per traffico l ‘insieme di quello di Siracusa –Pozzallo; il Porto di Augusta è per traffico il porto più importante del meridione d’Italia; nel Porto di Augusta c’ è il più grande insediamento industriale del meridione d’Italia; il Porto di Augusta a differenza di quello di Siracusa è dotato di una Port-Autority. Secondo il testo della bozza all’articolo 4, punto 9, quando si parla di uffici di Sanità Marittima risulterebbe esclusa dall’elenco Augusta. Se non si tratta di una dimenticanza il fatto sarebbe grave.  L’accorpamento sarebbe stato pensato per abbattere i costi. Ma già lo scorso anno l’ufficio di Sanità Marittima aveva chiesto alla Port Authority di Augusta disponibilità di locali all’interno dell’area commerciale di Punta Cugno, al fine di trasferire gli attuali uffici.  Gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera(USMAF), svolgono le proprie attività in corrispondenza dei principali porti, aeroporti e punti d’ingresso terrestri nazionali e svolgono compiti e funzioni di profilassi internazionale,riservati allo Stato dall’attuale assetto normativo nazionale, e permettano un’ immediata e puntuale registrazione delle attività svolte a richiesta e nell’interesse di utenti vari (controllo merci di importazione, controllo mezzi di trasporto, visite mediche e vaccinazioni). Hanno inoltre competenza al rilascio delle libere pratiche sanitarie obbligatorie per i mezzi di trasporto con provenienza dall’ estero al fine di controllare l’applicazione del regolamento sanitario nazionale 2005 e all’applicazione delle normative in materia di igiene ed abitabilità delle navi mercantili battenti bandiera italiana, incluse quelle relative alla verifica delle dotazioni di medicinale e materiale di medicazione. Tali uffici, hanno pure tra le altre attribuzioni quella delle visite a bordo per il rilascio della certificazione relativa alla ”SANIFICAZIONE” e “ ESENZIONE DALLA SANIFICAZIONE” delle navi, nonché della vidimazione delle richieste per l’imbarco dei narcotici di bordo e vidimazione dei relativi libri, della visita e rilascio della relativa certificazione delle ”CASSE ACQUA” di bordo.  Fra le varie funzioni hanno anche il compito di accertare l idoneità specifica allo svolgimento di determinate mansioni professionali (marittimi e lavoratori del porto, sommozzatori, pescatori subacquei professionisti, etc.). Queste attività sono fondamentali per il concreto svolgimento delle attività portuali di Augusta. Il trasferimento dell’ufficio di sanità marittima di Augusta a Siracusa comporterebbero ingiustificati oltre che onerosissimi ritardi al traffico navale mercantile

SI CHIEDE  al segretario nazionale del PDL Angelino Alfano e ai rispettivi capi gruppo di Camera e Senato, On. Claudio Cicchitto e Sen. Maurizio Gasparri, ai rappresentati della Provincia di Siracusa eletti al parlamento nazionale, a fare in modo che tutto ciò non accada e di battersi con tutti mezzi a loro disposizione.

SI CHIEDE  al presidente della Port Authority di Augusta di considerare in tempi brevi e dare il proprio assenso alla richiesta di locali avanzata dall’ufficio di Sanità di Augusta, già lo scorso anno.

 Certo che la ragione prevarrà si  ringrazia per l’attenzione

   Paolo Amato  Cons. Prov.le di Siracusa

LA DISGREGAZIONE DELLO STATO SOCIALE E IL NUOVO MEDIOEVO

L’ amaro sfogo di un onesto cittadino

disgregazione.jpgE’ da tempo che mi interrogo sui motivi che hanno portato l’ Egitto a diventare terzo mondo, dopo essere stata la culla della civiltà e soprattutto, l’interrogativo più inquietante e che più mi affligge, se la stessa storia possa mai ripetersi  in Italia.  Comunque la pensiate, sono  fermamente convinto che  “l’inviluppo” è già in atto…. Piano piano stiamo assistendo alla disgregazione ed al fallimento del nostro Bel Paese, tanto amato quanto sfruttato. Oggi,  molti Italiani per poter sopravvivere sono potenzialmente portati a delinquere, la risposta all’  esistenza di vere e proprie organizzazioni criminali, struttuati in grosse organizzazioni, che operano al condizionamento delle masse. Il vero dramma che molti italiani medi, loro malgrado, sono a loro volta indotti a delinquere per la reale inesistenza dello stato di diritto, l’assenza di giustizia, la certezza della pena,  l’incertezza della tutela dei diritti acquisiti: il quadro generale è una giungla e delinquere è diventata oggi prassi necessaria, quasi una legittima difesa,  per la sopravvivenza. Ma  d’altronde cosa ci si può aspettare da un paese dove a presiederlo ci sono una masnada di ladri, alcuni anche con sentenza definitive, vi pare forse questo l’aspetto di  un paese civile ??? Meno male che una parte di italiani fortunatamente rimane ancora onesta, alcuni per scelta altri per mancanza di opportunità; quest’ultimi, purtroppo, continuano a soffrire maledettamente un sistema sociale dove valori come l’onestà, la meritocrazia, le competenze, le eccellenze, la professionalità, la pulizia, il rispetto, il diritto, vengono sempre più calpestati e dove chi ancora crede viene deriso come un  povero illuso, che pensa ancora che possa essere possibile il cambiamento. I nostri rappresentanti “politici” a parte una strettissima minoranza, sono uomini di ventura venduti ai poteri forti delle lobby internazionali che dietro il paravento delle ideologie si scambiano favori e si spartiscono il malloppo. Ormai il potere in Italia e gestito da uomini che appartengono alla Grande Finanza, organizzati per creare ricchezze e potere per pochi, esclusivamente con  vigliacche operazioni di speculazione finanziaria. In Italia c’è posto per questi potentati e per  i decerebrati, i cosiddetti “Yesman”, che appoggiano e eseguono senza opporsi le immonde porcherie che gli vengano comandate, sono queste le persone che vengono portate avanti e piazzati nei posti di potere, mentre chi ha un reale valore viene defenestrato, sistematicamente distrutto, perché potenzialmente dannoso al sistema. Le Università che dovrebbero essere presiedute dai persone di indubbio valore culturale, “i saggi”, coloro che potrebbero curare ed incrementare il sapere, vengono sistematicamente occupate da amici o da figli di questo o quell’altro potente. Gente ignorante il cui unico titolo è “esser figlio di” o “ essere amico di”. I ricercatori e i professionisti,   che potrebbero dare un valore aggiunto alla nazione, sono delegati a lavori che niente hanno a che vedere con la loro professionalità,  con quello per cui hanno sacrificato gran parte della loro vita di studio, mentre un presentatore televisivo semianalfabeta, un imbonitore, o un calciatore, prende di ingaggio quanto un piano di finanziamento per la ricerca sul cancro. Il cittadino spende così gran parte del suo tempo e delle sue energie dedidandosi alla sopravvivenza, tanto che non avrà nè il tempo e nè la voglia di evolversi verso uno sistema migliore. Le tv e i media , nella maggior parte hanno una programmazione, volutamente, di scarsissimo livello culturale, dove i veri eroi, sono le veline, feroci assassini, squallidi speculatori, patetici psicopatici costretti a vivere, in diretta TV,  i più bassi istinti del genere umano. Non si parla mai di ricercatori, di umili e modeste casalinghe, di lavoratori, di famiglia, di studio, di arte vera, “I virtuosi non fanno audience” i truffatori si.   Che speranze abbiamo ??? L’imbarbarimento del sistema sociale sta per toccare il punto di non ritorno, a questo punto credo e penso che non ci siano molte soluzioni. Una è la disgregazione totale della società e l’involuzione verso il degrado medioevale,  con il rischio che la prima personalità, con un certo carisma, che si affaccerebbe sulla scena mondiale potrebbe riscuotere  un clamoroso successo (vedi Hitler). La seconda, quella per cui vale la pena di lottare, è di creare un sistema a prova di disonesti, un sistema dove si ha la consapevolezza che essendo potenzialmente TUTTI DISONESTI, ci si doti di meccanismi tali da tagliare sul nascere il più vigliacco degli istinti animali che un essere umano possa avere, quello della prevaricazione, per fare il capo branco. Ho trovato l’esatto incubatore, di questa nuova idea, all’interno del Comitato Cittadino Augustano, l’impresa è ardua ma ci voglio credere  perché  penso che sia l’ultimo baluardo dove le persone possano ancora scambiarsi informazioni, parlare, cercarsi, solidarizzare, costruire quell’isola da cui possa tornare a splendere una nuova luce di scienza, onestà e solidarietà.

Proviamoci …. tanto non abbiamo nulla da perdere, e ancora meno ci resterà se non facciamo qualcosa.

  A.D.

Pasqua, tempo di sorprese: la macelleria difesa

La questione investe la base militare di Augusta?

macelleria_difesa.jpgROMA – Un Ddl con il quale il Governo mira a riformare le strutture, l’organizzazione e gli organici  del personale militare e civile del Ministero della Difesa prevede la riduzione del personale militare, l’ introduzione di criteri di ”flessibilità” anche all’interno del bilancio della Difesa, la “razionalizzazione” delle strutture operative, logistiche e formative non inferiori al 30%, la riduzione delle attuali dotazioni del personale dirigente militare di Esercito, Marina e Aeronautica nella misura del 30% per quando riguarda generali e ammiragli e del 20% per il restante personale militare dirigente, la riduzione di 10.000 unità per il personale civile. Questo il contenuto dello schema di Disegno di legge delega di revisione dello strumento militare nazionale varato dal Consiglio dei ministri..  La riforma proposta dal Ministro Di Paola e approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 aprile perseguirebbe due obiettivi principali: l’attuazione di strumenti operativi qualitativamente e tecnologicamente progrediti e la necessità ‘di contenere i costi, a causa dell’attuale congiuntura economica e finanziaria’. Nel documento si conferma anche l’utilizzo di fondi derivanti dalla vendita di immobili e caserme da dismettere e che la rimodulazione dell’intero assetto delle nostre Forze armate avverrà’ entro il 2024.  Il conferimento della delega al Governo, per quanto riguarda il Disegno di legge di revisione dello strumento militare nazionale, dovrà’ essere esercitato entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso stesso strumento normativo.  Si prevede, poi, l’esclusione del Corpo delle Capitanerie di Porto dall’ambito applicativo della stessa revisione dello strumento militare. L’art. 2 tratta dei costi ”sostenuti dal Ministero della difesa, e in particolare, dall’Aeronautica militare, rispettivamente per i servizi di assistenza al volo sugli aeroporti militari aperti al traffico civile e per le infrastrutture e gli altri servizi forniti nell’ambito dei medesimi aeroporti” e, più  in generale, alle altre ipotesi in cui l’Amministrazione ”svolga attività, a titolo oneroso, in favore di altri soggetti pubblici o privati”. L’art.3 prevede la riduzione del personale militare a 150.000 mila unità con diverse modalità attuative e l’abbattimento di 10.000 posti in organico per il personale civile fino al raggiungimento di 20.000 unità entro il 2014. Per questa tipologia di personale si prevede la mobilità interna ed esterna, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (part-time) e il ricorso a forme di lavoro a distanza. L’art. 4 dello schema fa esplicito riferimento, ad esempio, alla necessità  di garantire ”il rimborso degli oneri sostenuti dalle Forze armate per i concorsi resi per attività di protezione civile”.  Il nuovo strumento militare italiano del futuro non contemplera’ piu’ il Consiglio superiore delle Forze armate che verrà, quindi, soppresso.  L’art. 5 del Ddl specifica che le funzioni di ”alta consulenza” oggi svolte dal Consiglio sono oggi ”ampiamente sviluppate nell’ambito dello Stato maggiore della difesa e coordinate nell’ambito del Comitato dei Capi di Stato Maggiore della difesa e coordinate nell’ambito del Comitato dei Capi di Stato maggiore, nonché  trattate dagli uffici di diretta collaborazione e dall’Ufficio centrale del bilancio e degli affari finanziari, direttamente dipendenti dal Ministero”. Il nuovo sistema di Difesa prevederà la possibilità di un rimborso per gli interventi delle Forze armate in ambiti non propri, come gli interventi di protezione civile o per l’utilizzo di aerei o mezzi di trasporto. Il Ministero della Difesa potrà, inoltre, in futuro, nell’ambito degli accordi di cooperazione o di reciproca assistenza tecnico-militare siglati con gli altri Stati, svolgere una ”attivita’ contrattuale per l’acquisto da parte di questi di materiali di armamento prodotti dall’industria nazionale” ma anche ”fornire il necessario supporto tecnico-amministrativo, nel rispetto della normativa in materia di esportazione di materiali d’armamento”. Si prevede, inoltre, che negli accordi possa essere contemplata la cessione anche di sistemi d’arma, mezzi ed equipaggiamenti in uso alle Forze armate ”che risultino in esubero” o obsoleti.

USB DIFESA

DEGRADO DI AUGUSTA, LE OSSERVAZIONI CRITICHE DEL GENERALE INZOLIA

enzo_inzolia.jpgAUGUSTA. Chili di troppo e, soprattutto i consigli di un amico medico per evitare problemi di ipertensione, mi hanno indotto a sostituire le gambe all’automobile per gli spostamenti cittadini. Non lo avessi mai fatto! Constatare alla velocità di una passeggiata il baratro in cui questa Città è sprofondata mi ha fatto innervosire tanto da sviluppare l’appetito e far schizzare verso l’alto i valori della pressione arteriosa. Infatti muovermi con l’auto, a parte i continui “smoccolamenti” causati dalle strade ridotte a trazzere, non mi faceva apprezzare a sufficienza lo spettacolo indecoroso che si offre alla vista calma e non affrettata di chi cammina a piedi. E’ impressionante la sporcizia in ogni angolo, in ogni via piccola e grande; per non parlare dei cumuli maleodoranti di immondizie deposte accanto ai cassonetti sempre insufficienti e malsani; e sì che ogni volta che abbiamo sollevato il problema la risposta è stata monotona e arrogante ad un tempo: non è vero, il servizio è molto migliorato e la città è pulita! Provoca una stretta al cuore la visione della “villa” ove diecine e diecine di alberi secolari rischiano seriamente di morire nel giro di qualche mese-e forse per alcuni non si può più parlare di rischio- assediati dal secco e dall’incuria; ma dove sono gli ambientalisti sempre pronti alle crociate? E cosa fanno i giardinieri comunali se, come si dice, ve ne sono ben sette fra i dipendenti in pianta organica? In compenso le erbacce prosperano anche sui marciapiede di ogni via, centrale o periferica che sia. Vogliamo citare i “ponti di campagna” con le protezioni laterali semidistrutte e, in qualche parte, divelte tanto da costituire un pericolo immanente di caduta in mare per qualche bambino che dovesse avventurarvisi? E i lampioni? Guardateli con attenzione!  Ancora, mai viste tante saracinesche desolatamente e definitivamente abbassate in pieno centro, lo stesso che starebbe rinascendo! Infine, ma l’elenco sarebbe lungo da riempire una enciclopedia, che dire di quei cipressi abbattuti dalla recente ondata di maltempo e che ancora ieri, oggi non ho controllato, ostruivano il viale di accesso al Cimitero la cui Cappella a distanza di ventidue anni dal terremoto del 1990 è chiusa e pericolante: il Duomo di Monreale, con la sua imponenza e i suoi seimila metri quadri di mosaici fu completato in venti anni! Uno sgarbo alla città ed ai suoi rappresentanti, grida il tapino! E chi sarebbero i rappresentanti di questa città?Suvvia, direbbe il simpatico Mughini.

   Enzo Inzolia

Il Presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, abbandona il PDL

amato.jpgLE CONSIDERAZIONI DELL’AUGUSTANO PAOLO AMATO, CAPOGRUPPO PDL  NELL’ENTE PROVINCIALE

 

AUGUSTA. Le dimissioni  di Cuffaro da Presidente della Regione Sicilia e quelle di Prodi da Presidente del Consiglio hanno anticipato  nel 2008  la nascita del grande contenitore politico frutto di un progetto di Silvio Berlusconi, il PDL,  un insieme di partiti che hanno contribuito nel 2008 a creare un grande partito  che è un punto di riferimento politico per milioni di moderati. PDL, partito questo dove il Presidente di AN Fini non voleva assolutamente  far parte né tanto meno entrarci, e che solo la forte volontà dei “Colonnelli” che davano con diversi sondaggi alla mano il suo partito AN Presidente al 3%, cioè in caduta libera, non aderire significava scomparire. Cosa che si è fatta pretendendo con forte pregiudiziale l’esclusione dal contenitore dalla “ Destra “ di Storace. Quando lei parla di  “transumanze” e dei “fasti della prima repubblica” forse dimentica che anche lei faceva parte di quel periodo considerando da quanto tempo è sulla scena politica.  Oppure questo discorso riguarda solo chi non la pensa come lei,  che è il solo detentore della verità assoluta?                                                                                                                                            

Nel 2006 a fine di scadenza naturale del  mandato, il Suo partito, AN, si presentava con due forti punte di diamante alle elezioni politiche che regionali, Lei presidente Bono in vesta di sottosegretario ai beni culturali e l’on. Fabio Granata da vice presidente a  Assessore alla Cultura della Regione Siciliana.  Mentre Lei è scattato eletto  GRAZIE solo alla nuova e vigente legge elettorale cosiddetta  “PORCELLUM”,  dove non è prevista la preferenza ai candidati e, pertanto,  non vengono eletti dal popolo ma dalle segreterie politiche che vi inseriscono solo persone meritevoli di attenzione, e solo dopo un mese dopo le elezioni politiche, si rivotava per il rinnovo dell’assemblea regionale, la lista  di AN naufragava, non raccogliendo i voti necessari nella provincia di Siracusa per conquistare il seggio e pertanto riconfermare il deputato regionale,  nonostante avesse visto per 5 anni l’on. Fabio Granata sempre assessore nelle varie giunte che si erano succedute. Molto probabilmente l’insuccesso è stato causato dalla fuga di molte figure storiche della destra moderna e storica che, hanno preferito lasciare per le troppe decisioni anti democratiche  e  calate dall’alto. Eventualmente se qualcuno non ricorda questo periodo degli abbandoni posso fornire gli articoli di stampa del tempo.

Oggi lei vorrebbe dare  lezione di alta politica, attribuendo ad  altri gli stessi concetti lasciando il PDL,  che ha contribuito a eleggerla  come presidente.

Se è coerente con le sue idee allora si dimetta e consenta agli elettori di scegliere.

Troppo semplice la manovra che lei si  per  qualche amico che le giurerà fedeltà…..fino a fine mandato…forse. Lei Presidente ha sempre dato l’impressione di vivere questa   sua esperienza amministrativa  in provincia  come un “Purgatorio”, in attesa di essere richiamato al “Paradiso” romano. Roma, città dove Lei si reca spesso, quasi settimanalmente per fini istituzionali, da Presidente della Provincia di Siracusa, “ la Interrogo chiedendo di sapere, non adesso ma con risposta scritta nei tempi consentiti della legge, con documentazione di spese allegate, quanti viaggi? i motivi di questi viaggi? i costi dei singoli e complessivi viaggi?  cosa hanno portato tutti questi suoi viaggi a ROMA  in termini di risorse, benefici e finanziamenti  alla provincia, alla nostra provincia  di Siracusa? Presidente, la gente si sta togliendo la vita per le troppe tasse, ha il problema di arrivare al  fine mese chi ha uno stipendio, considerando che la disoccupazione nella nostra provincia impera, e pertanto vuole sapere come vengono spese e investite le risorse pubbliche. Certo il partito, come lei afferma, non c’è mai stato, troppi ritardi organizzativi, specialmente in Sicilia, qui oltre tutto per ovvi motivi.  Un’anomalia tutta siciliana ha permesso di assistere impotenti allo spettacolo inopportuno del governo Lombardo, che si ritrova a governare con chi aveva perso le elezioni, forse grazie solo al fatto  che  nello statuto regionale non è prevista la mozione di sfiducia al presidente della regione, tutto ciò che è accaduto negli ultimi anni forse non ci sarebbe stato. Chi doveva decidere le mosse  del PDL all’interno della regione? Se grazie a questa anomalia solo siciliana ha portato a una scissione nel PDL,  Se il partito  non c’era, o quello che c’era era spaccato il due, PDL cosiddetti lealisti e PDL Sicilia, dove in questo consiglio otto consiglieri su nove  avevano aderito al PDL Sicilia, a chi dare la colpa delle scelte politiche fatte all’interno del governo Lombardo? Poi c’è stata  la prima scissione, quella  del FLI con l’uscita di Fini e dei suoi fedelissimi. Lo stesso Fini che ha imposto la sua candidatura alla provincia.  Poi è arrivata la seconda scissione, quella di Miccichè  che ha creato in SICILIA, Forza del Sud, fatto che ha lacerato fortemente la componente di FI, che ha messo in forte difficoltà la mia stessa persona, perché vi aderivano tanti amici certi e sinceri, compagne  di  tante battaglie.

Solo allora e dopo è arrivato l’ordine di nominare due coordinatori, ANGELO BELLUCCI e VINCENZO VINCIULLO, questo per porre rimedio alla continua emorragia di iscritti e amministratori locali, con un mandato ben preciso e limitato, doveva nascere il partito, pertanto campagna tesseramento per poi arrivare al congresso provinciale,  che poi si è concluso come lei e tutto il mondo politico sa.

Già l’indomani se non la stessa sera del congresso sapevamo che lei, signor Presidente, sarebbe andato via , si capiva, solo perché finalmente c’è un coordinatore, un vicario, un direttivo e delle regole democratiche a cui lei, evidentemente, è allergico. Ai cittadini non interessa chi è il presidente …la gente vuole risposte concrete, lavoro, strade asfaltate…le imprese chiedono opportunità di sviluppo.

La crisi economica ha iniziato a fare capolino nel 2008, guarda caso quando lei è stato eletto; sarà una coincidenza? Oggi in molti pensano che ci possa essere una connessione… Per tutte le opere che lei dice sono state completate, non deve auto celebrarsi, deve invece ringraziare gli assessori che  in questi anni si sono succeduti ai Lavori pubblici, deve ringraziare tutti quei dirigenti che hanno portato avanti le pratiche tra mille difficoltà.  Oggi sono io, a nome del partito che rappresento, il PDL, a ringraziarla pubblicamente di avere ricordato questo successo dell’amministrazione , perché è la prova dell’ottimo lavoro svolto dagli  assessori che le ricordo sono sempre stati sino all’11 febbraio 2011, data delle dimissioni dell’Assessore Caruso, del PDL, e da allora, non è stato  nominato nessun altro assessore del PDL,  partito che lei  ha lasciato, per iniziare una sua avventura personale alla ricerca di qualche paradiso  che tanto le manca e le è mancato. “Poi mi risponde per scritto di tutto quello che si è fatto di opere dall’11 febbraio a oggi?”. Oggi sono io che la ringrazio di avere ammesso pubblicamente del successo per il risanamento dei conti dell’ente, perché le rammento che l’assessore al bilancio e stato sempre sin dal suo insediamento  a ieri, del PDL, IL PARTITO CHE LEI HA DECISO DI LASCIARE, e come uomo vi sedeva ultimo, Rino Lazzari , da Assessore del PDL, uomo del PDL, ha lavorato bene fino a un momento prima di rassegnare le dimissioni a causa del suo voltafaccia.  Certo ha dimenticato altri successi, ma ciò che conta è fare capire agli elettori e a chi ci ascolta che i successi di un’amministrazione non sono solo del “capo”,  ma anche e soprattutto di chi gli sta attorno quotidianamente per 365 giorni l’anno. Glielo dice uno che vive e lavora sapendo che può contare sui propri collaboratori di cui non bisogna mai dimenticare l’importanza. Siamo certi che i nuovi assessori saranno molto vicini a consiglieri che hanno aderito al suo voltafaccia politico, assistiamo alla moltiplicazione  di biblica memoria di gruppi indipendenti. Così mentre lei accusa i dirigenti del PDL della sconveniente lista di nomi del 1° marzo, tre nomi di galantuomini, che sono stati scelti perché radicati bene nel territorio, oggi lei si appresta a decidere nomi e poltrone.  Lei poi non è tanto diverso da chi contesta, lei che fa  politica attiva dagli anni 70, che ha ricoperto tutti i ruoli amministrativi da consigliere comunale a deputato nazionale, passando per l’esperienza di sottosegretario, per finire a presidente di una importante provincia, si può considerare  “politico patentato della prima repubblica”. Di cosa si meraviglia? Di aver ricevuto una lista di nomi per iscritto? Sono cose , lecite, che in politica accadono tutti i giorni, magari in questo momento Monti sta ricevendo un appunto con dei nomi che potrebbero andare alla Rai, non faccia l’ingenuo…Forse la ragione del suo abbandono è da tutt’altra parte, magari un giorno ce lo racconterà  in un libro di memorie.  La verità è che lei assomiglia al “cuculo”..l’uccello che notoriamente fa covare ad altri le sue uova, evidentemente questa volta ha capito che doveva covare le uova di altri e ha fatto l’offeso. La verità è che lei ha vissuto dei sacrifici di altri e adesso vuole tutti i meriti per lei, dimenticando tutto il lavoro svolto da questo consiglio, da assessori  e funzionari che hanno lavorato per anni.

La verità è che riconoscere il ruolo degli altri è simbolo di grandezza, una pratica che lei sconosce….

 

   Paolo Amato  – –Capogruppo PDL Provincia di Siracusa

                                                                                                 

Giornata Provinciale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime delle mafie

La Giornata ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Presidente della Repubblica Italiana.

LOCANDINA_LA_BELLEZZA_CONTRO_LE_MAFIE.jpg

La XVII “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le Vittime delle mafie” quest’anno si articola in tre tappe. Si comincia il 21 marzo, alle ore 9.30, ad Avola presso l’Istituto Comprensivo “Vittorini” con una mostra itinerante sui temi della legalità, gestita dal Presidio di LIBERA e dalle associazioni: AFI-Associazione Famiglie Italiane, Aquanuvena, Consulta femminile, Società dell’Allegria, Superabili, e destinata agli studenti della scuola e ad una rappresentanza delle altre scuole. Nelle postazioni allestite saranno presentati i progetti, le varie esperienze ed attività svolte. Si continua a Siracusa il 21 e il 22 marzo, dalle ore 16.00 alle 23.00, al parco della Balza Akradina, dove il Comitato Studentesco Siracusano, SOS-Siracusa, LIBERA, ARCI, Volare Alto, CGIL, CISL, UIL, Associazione Antiracket “S. Raiti” di Siracusa, promuovono laboratori di animazione per bambini e ragazzi, concorsofotografico, proiezioni video, performance artistiche a cura delle scuole, concerti. Sono previste testimonianze dei familiari delle vittime delle mafie, dei volontari dell’associazione antiracket di Siracusa, dei Sindacati e della Cooperativa “Beppe Montana”. Sarà dedicato un particolare momento di riflessione sulla bellezza del patrimonio con un Tributo ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica assassinato dalla mafia il 6 settembre 2010 e la testimonianza di “Giovanni Impastato”. Si prosegue il 23 marzo ad Augusta, dove l’iniziativa è organizzata da: LIBERA-Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie, Coordinamento Provinciale delle Associazioni Antiracket di Siracusa, Comune di Augusta, Provincia Regionale di Siracusa, Ufficio Scolastico Territoriale, Cooperativa “Beppe Montana”, in collaborazione con le scuole megaresi: Liceo “Megara”, Istituto d’Istruzione Superiore “A. Ruiz”, I I. C. “P. di Napoli”, Circolo didattico “G. Pascoli”, II I. C. “O.M. Corbino”, III I. C. “D. Costa”, IV I. C. “S. Todaro”; le associazioni: Antiracket Augusta, Centro di Educazione Ambientale, Legambiente CIPA Augusta, Il Muro-Casa Comune, MASCI Augusta, Gruppo Spontaneo Donne e Mamme di Augusta, A.I.F.O., Fraternità Misericordia di Augusta; le realtà parrocchiali: Anime Sante, Madonna del Perpetuo Soccorso, Maria SS. Annunziata,  Maria SS. Assunta, Cristo Re, Sacro Cuore di Gesù, S. Andrea, S. Francesco di Paola, S. Giuseppe, S. Giuseppe Innografo, S. Lucia, S. Maria delle Grazie, S. Nicola di Bari, Famiglia Francescana; le realtà teatrali: Teatro stabile di Augusta, U Tiatru du suli; CGIL, CISL e UIL. Da Roma, dove vide la luce nel ’96, la manifestazione ha percorso tutta Italia, da Gela a Nuoro, da Torino a Bari, da Napoli a Milano. Quest’anno a livello nazionale si svolgerà a Genova, dove molte scuole e associazioni si recheranno. A livello provinciale abbiamo scelto la città di Augusta per riflettere sull’industria siciliana, fatta di luci ed ombre, di un’imprenditoria generalmente sana e laboriosa, nel ricordo dei suoi “martiri”, ma anche sui suoi errori.

La scelta di Augusta al fine di rafforzare  un percorso virtuoso avviato nelle scuole e nelle realtà associative, per consolidare il positivo presenti in questa meravigliosa Città. Un bene sorto nonostante i problemi e le contraddizioni, un bene che nasce dall’impegno di tanti cittadini onesti a cui dobbiamo riconoscenza e gratitudine. Pensiamo a quelle realtà laiche e cattoliche impegnate, radicate nel territorio, determinate nel costruire speranza. La scelta dell’inizio della primavera è un modo per sottolineare il valore e il sentimento della speranza, potente faro per la memoria e per indicare la strada e la voglia di futuro. La memoria diventa una proposta per rileggere quanto finora è stato realizzato come attuazione di quei desideri che ci apparivano, soltanto pochi anni fa, come impossibili o lontani dall’essere realizzati. Molti di quei sogni sono ora realtà: la legge inerente l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, la rinascita civile e il sorriso dei commercianti che si sono ribellati alla piaga del racket, i tanti percorsi di educazione alla legalità che hanno permesso a giovani, insegnanti, operatori del sociale, amministratori di questa provincia di confrontarsi con il tema della giustizia saldata alla legalità, sono solo alcuni dei “fiori” di primavera, nati e cresciuti nella nostra provincia, che le mafie non potranno più spezzare!

L’appuntamento è una dichiarazione di impegno e una proposta di legalità rivolta a tutti, un invito ai cittadini a partecipare, a dimostrare un coraggio non gridato, non esibito, semplicemente civile.

   Giusy Aprile