DON PALMIRO PRISUTTO VINCE IL PREMIO NENNI 2015

prisutto cancroAUGUSTA – L’arciprete di Augusta, don Palmiro Prisutto,  è risultato vincitore del Premio Nenni 2015 e sarà insignito, il 19 di questo mese, presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, alla presenza del Presidente Pietro Grassi. Il premio, giunto alla sua seconda edizione, è destinato a politici, giornalisti ed attivisti che si sono contraddistinti per le loro qualità morali, umane e politiche, per la difesa dei diritti e dell’uguaglianza dei più deboli e per la lotta alle mafie, alla corruzione e la salvaguardia dell’ambiente. Don Palmiro è stato il candidato maggiormente votato sul sito della Fondazione, in rete, dal 1 marzo al 15 aprile 2015, dopo essere stato selezionato da un’apposita Commissione. Il sacerdote augustano sta conducendo da alcuni anni una grossa battaglia contro i danni ambientali creati dagli stabilimenti del polo industriale siracusano. Una volta al mese, durante le sue omelie, il sacerdote legge l’elenco delle persone decedute, segnalate dai familiari e dai cittadini comuni, ad oggi oltre 700, che avevano prima contratto malattie causate dall’inquinamento del petrolchimico siracusano. Informato della vittoria del Premio, da parte del presidente della fondazione Giorgio Benvenuto, il sacerdote ha ringraziato tutti coloro che lo hanno votato. “Ci tengo a sottolineare”- ha dichiarato – “che tale risultato non mira a un riconoscimento personale, ma a riportare all’attenzione nazionale il dramma di Augusta”.

  G.T.

AUGUSTA/PALMIRO PRISUTTO CI RIPROVA:LETTERA AL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

prisutto cancroAUGUSTA. Era prevedibile. Potremmo dire che era scontato. Nonostante le “non risposte” precedenti, Palmiro Prisutto, pugnace  e tenace sacerdote in quel di Augusta, in oggi riveste l’incarico di  arciprete-parroco della Chiesa madre, ha scritto un’altra lettera al nuovo presidente della Repubblica. Prisutto, praticamente, non ha dato respiro al  neo eletto Sergio Mattarella che già gli ha indirizzato la lettera che sostanzialmente ha inviato ad altri presidenti, da Cossiga a Giorgio Napolitano. A differenza della lettera inviata a quest’ultimo, il tono di quella indirizzata a Mattarella è diverso, almeno nell’esordio. Prisutto si rivolgeva a Napolitano appellandolo con un “Caro Giorgio”, mentre si  è rivolto al siciliano Mattarella con un più formale “Egregio Presidente”. Sollecitato da don Palmiro a presenziare alla messa per i morti di cancro, messa che egli celebra il 28 di ogni mese, Napolitano si limitò a inviare il prefetto Gradone. Sarà Mattarella più sensibile al grido di dolore dell’arciprete di Augusta? 

G. C.

Ecco il testo integrale della lettera:

Continua a leggere

AUGUSTA/ CONTINUA LA BATTAGLIA DI P. PRISUTTO. RESTA VUOTA LA SEDIA RISERVATA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Padre Palmiro Prisutto resta in attesa della visita del Presidente. Napolitano, ma il prefetto di Siracusa, Gradone, ha assicurato la sua presenza il 28 ottobre. 

Sedia Napolitano vuotaAUGUSTA. Chiesa  madre strapiena domenica sera, 28 settembre, giorno dedicato alla conta dei morti accertati per cancro ad Augusta, secondo il progetto di padre Palmiro Prisutto, parroco della stessa chiesa, di cui si stanno occupando i media locali e nazionali,  anche perché Prisutto  ha invitato ripetutamente il presidente Napolitano, a cui ha riservato una sedia con tanto di cartello. Il  28 di ogni mese  è diventato  ormai simbolo di una città in cui si muore di tumore, in cui l’inquinamento ambientale può  essere  considerato determinante per sedia napolitanol’abbattimento della longevità cittadina.  Nonostante  fosse  domenica, Prisutto ha deciso di dedicare la  Messa al ricordo dei morti di cancro della cittadina in cui insistono gli impianti petroliferi, e la lista delle vittime sembra sempre allungarsi, ogni mese, costantemente. Siamo arrivati a quota 7oo circa. La cittadinanza sta accogliendo di buon  grado l’iniziativa di don Palmiro , solo qualche voce fuori dal coro ha avuto lo spirito di inviare al prete il messaggio, via facebook, scrivendo “Padre si faccia il Prete come fanno tanti altri e la smetta di parlare sempre di disastri” a questo messaggio non ha fatto attendere la sua risposta l’Arciprete che risponde dicendo che “occuparsi della vita del pianeta fa parte del ruolo di un buon cristiano”. Il Presidente della Repubblica, invitato più volte da Padre Prisutto non si è fatto vedere, ma il prefetto Gradone ha assicurato che sarà presente il prossimo 28 . Don Palmiro ci confida che resta in attesa e non mollerà finché Giorgio Napolitano non prenderà realmente coscienza della catastrofica situazione ambientale che vive Augusta e i suoi Cittadini, provando ciò con la sua presenza alla  Messa.  Fino a oggi quella sedia resta vuota.

C.C.

AUGUSTA/ACCUSE A P. PRISUTTO; ” FACCIA IL PRETE”, LUI RISPONDE: “LO FACCIO GIA’!”

rastokedownloadAUGUSTA. L’arciprete di Augusta e parroco della Chiesa Madre,  largamente  noto ai nostri lettori, padre Palmiro Prisutto, ormai da tutti conosciuto come colui che, da anni,  ha ingaggiato una protesta contro l’inquinamento ambientale viene accusato da taluni personaggi di Augusta di non fare il suo dovere, perché accusa le industrie inquinanti e gli dico o gli mandano a dire: “Faccia il prete”. Lui, tranquillo, va avanti per la sua strada, senza farsi intimidire e risponde per le rime: “Lo faccio già” e cco le motivazioni profonde: “Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue. Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del mare periscono” Sembra scritta per i nostri tempi questa tremenda pagina di Osea. Raccoglie tante nostre dolorose analisi e ben descrive lo smarrimento che vivono molti territori inquinati in Italia e nel mondo. Se infatti viene spezzata l’armonia creata dall’alleanza con Dio, si spezza anche l’armonia con la terra che langue, si diventa nemici versando sangue su sangue e il nostro cuore si chiude in paura reciproca, con falsità e violenza. L’alleanza resta così la categoria fondamentale della nostra fede, come ci insegna tutto il cammino della Bibbia: la fedeltà a Dio garantisce la reciproca fraternità e si fa ancora più dolce la bellezza del creato, in luminosa armonia con tutti gli esseri viventi. È quel giardino in cui Dio ha collocato l’uomo, fin dall’inizio, perché lo custodisse e lo lavorasse. Scrive papa Francesco: “Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtà corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioni” (Evangelii gaudium 215).

Continua a leggere

ARCIPRETE DI AUGUSTA, INTERVISTATO DA TG2, CELEBRA MESSA PER RICORDARE I MORTI DI CANCRO

downloadAUGUSTA. Giovedì 28 agosto, messa vespertina nella Chiesa Madre della città federiciana. Celebrante: l’arciprete Palmiro Prisutto, prete battagliero da una trentina d’anni contro l’inquinamento provocato dalle industrie del polo petrolchimico più grande d’Europa.  Padre Prisutto non è un sacerdote comico. Come sostanzialmente viene fuori dalla figura di Don Camillo, il prete anticomunista della saga di Guareschi imperniata su Don Camillo e Peppone. N., Palmiro Prisutto è un prete molto serio e, potremmo dire, anche scomodo. Scomodo perché cerca di tenere sveglia la coscienza di tutti. E lo fa anche attraverso iniziative clamorose come quella, per esempio, di restituire la propria carta d’identità al presidente della repubblica di turno. O come quando indossa una maglietta con una scritta inequivocabile, in cui si accusa di omicidio chi provoca la morte per cancro. E per ricordare tutti i morti per cancro, padre Prisutto  celebra ogni 28 del mese una messa perché non vengano dimenticati dalla comunità e perché valga come mònito per tutti. Abbiamo intervistato il sacerdote più volte per RASSEGNA METROPOLITANA, ma l’arciprete vuole puntare più in alto. Ha provocato l’intervento qui in Augusta di inviati di FAMIGLIA CRISTIANA e di RAITRE. Ieri, 27 agosto, s’è fatto intervistare da un inviato del TG2 sullo stesso spinoso e doloroso argomento, con la  scritta sulla maglietta bene in vista. La battaglia continua.

Giorgio Càsole

AUGUSTA. L’ARCIPRETE PRISUTTO INTERVISATO DA RAI 3

ppAUGUSTA. Don Palmiro Prisutto, da otto mesi arciprete della Chiesa madre,  battagliero come in gioventù, NON DIMENTICA  i morti e gli ammalati per patologie tumorali.   Trascorso qualche mese dal suo insediamento, ha deciso di dedicare una giornata del mese, il 28, a ricordare i morti di tumore. Morti che sono tanti, che sono troppi. Li ricorda in  occasione di una messa che celebra la sera del 28 in suffragio della loro anima ma, nel frattempo, cerca di smuovere le acque per evitare che i mass media spengano i riflettori sul triangolo della morte Priolo- Augusta e Melilli. E non solo. Oltre a questo triangolo, in Italia ci sono altri siti inquinati: Tra i più inquinati sarebbero Porto Marghera, Priolo, Porto Torres, Bagnoli, Colleferro, Bari e Taranto, come ha precisato la giornalista di RAI3 Maria Rosaria Medici, conduttrice del nuovo programma di RA3 “Fuori da TG,” la cui prima puntata è stata trasmessa il 16 giugno in prima serata. Padre Prisutto non è nuovo a calamitare l’attenzione su Augusta e dintorni. Anni fa provocò l’intervento dell’inviato di FAMIGLIA CRISTIANA. Intanto continua a pregare per morti di cancro e ogni 28 legge i nomi di tutti di quelli che già si conoscono e di quelli che  saranno aggiunti entro il 28.

G. C. – P.Prisutto intervistato da Giorgio Càsole

AUGUSTA/INIZIA “L’ERA” PRISUTTO IN CHIESA MADRE

Insediamento PRISUTTO2AUGUSTA. Dalle ore 21°° di giovedì 28 novembre l’augustano Palmiro Prisutto, dopo circa vent’anni di servizio a Brùcoli, quale parroco dell’unica parrocchia dedicata a San Nicola di Bari, è ufficialmente il nuovo parroco della Chiesa  Madre di Augusta e, di conseguenza, arciprete. Succede al 74enne  Gaetano Incardona, originario di Buccheri, attualmente sub iudice. Poco dopo gli arresti di Incardona, ai domiciliari per via dell’età, l’arcivescovo Pappalardo aveva nominato un amministratore straordinario e solo dopo qualche mese ha scelto Prisutto quale nuovo parroco. Incardona era succeduto a don Matteo Pino, nativo di Francofonte, parroco della Chiesa Madre per un trentennio, mentre Incardona lo è stato per sei anni. Don Matteo era presente alla cerimonia solenne del 28 novembre. Incardona non poteva esserlo  perché  dalla magistratura aretusea è stato colpito dal divieto di mettere piede sul territorio del Comune di Augusta. Palmiro Prisutto è ufficialmente parroco  dalle 21 del 28 perché a quell’ora ha firmato il decreto di accettazione dell’incarico, letto solennemente e coram populo, poco dopo l’inizio della lunga cerimonia d’insediamento, avviatasi puntualmente alle 19°°, com’era previsto, anche se  tutte le confraternite cittadine sono state invitate a presentarsi alle 18,30. La cerimonia è durata due ore, con canti diretti da Anna Saia. Alla fine il nuovo parroco ha ringraziato il vescovo Pappalardo affermando: “I titoli sono una cosa, la realtà un’altra. Non mi metterò certo a controllare l’operato dei miei confratelli, con cui cercherò di condividere le responsabilità”.

Giorgio Càsole