A RISCHIO CHIUSURA L’ UFFICIO DI SANITA’ MARITTIMA DI AUGUSTA?

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Si torna a  parlare di chiusura dell’ufficio di Sanità Marittima di Augusta, alla luce della bozza del decreto ministeriale del 28/2/2012 del ministero della Salute. Decreto avente come oggetto l’accorpamento automatico degli uffici di sanità marittima di Augusta e Siracusa. Questa bozza di decreto  sarebbe un fatto molto grave per la comunità augustana, nei fatti questa dislocazione aprirebbe scenari nuovi e senza alcun dubbio comporterebbe una lievitazione di costi e di tempi a carico di chi si serve del porto di Augusta. Desidero ricordarvi che: l’ufficio di sanità marittima di Augusta supera di gran lunga per traffico l ‘insieme di quello di Siracusa –Pozzallo; il Porto di Augusta è per traffico il porto più importante del meridione d’Italia; nel Porto di Augusta c’ è il più grande insediamento industriale del meridione d’Italia; il Porto di Augusta a differenza di quello di Siracusa è dotato di una Port-Autority. Secondo il testo della bozza all’articolo 4, punto 9, quando si parla di uffici di Sanità Marittima risulterebbe esclusa dall’elenco Augusta. Se non si tratta di una dimenticanza il fatto sarebbe grave.  L’accorpamento sarebbe stato pensato per abbattere i costi. Ma già lo scorso anno l’ufficio di Sanità Marittima aveva chiesto alla Port Authority di Augusta disponibilità di locali all’interno dell’area commerciale di Punta Cugno, al fine di trasferire gli attuali uffici.  Gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera(USMAF), svolgono le proprie attività in corrispondenza dei principali porti, aeroporti e punti d’ingresso terrestri nazionali e svolgono compiti e funzioni di profilassi internazionale,riservati allo Stato dall’attuale assetto normativo nazionale, e permettano un’ immediata e puntuale registrazione delle attività svolte a richiesta e nell’interesse di utenti vari (controllo merci di importazione, controllo mezzi di trasporto, visite mediche e vaccinazioni). Hanno inoltre competenza al rilascio delle libere pratiche sanitarie obbligatorie per i mezzi di trasporto con provenienza dall’ estero al fine di controllare l’applicazione del regolamento sanitario nazionale 2005 e all’applicazione delle normative in materia di igiene ed abitabilità delle navi mercantili battenti bandiera italiana, incluse quelle relative alla verifica delle dotazioni di medicinale e materiale di medicazione. Tali uffici, hanno pure tra le altre attribuzioni quella delle visite a bordo per il rilascio della certificazione relativa alla ”SANIFICAZIONE” e “ ESENZIONE DALLA SANIFICAZIONE” delle navi, nonché della vidimazione delle richieste per l’imbarco dei narcotici di bordo e vidimazione dei relativi libri, della visita e rilascio della relativa certificazione delle ”CASSE ACQUA” di bordo.  Fra le varie funzioni hanno anche il compito di accertare l idoneità specifica allo svolgimento di determinate mansioni professionali (marittimi e lavoratori del porto, sommozzatori, pescatori subacquei professionisti, etc.). Queste attività sono fondamentali per il concreto svolgimento delle attività portuali di Augusta. Il trasferimento dell’ufficio di sanità marittima di Augusta a Siracusa comporterebbero ingiustificati oltre che onerosissimi ritardi al traffico navale mercantile

SI CHIEDE  al segretario nazionale del PDL Angelino Alfano e ai rispettivi capi gruppo di Camera e Senato, On. Claudio Cicchitto e Sen. Maurizio Gasparri, ai rappresentati della Provincia di Siracusa eletti al parlamento nazionale, a fare in modo che tutto ciò non accada e di battersi con tutti mezzi a loro disposizione.

SI CHIEDE  al presidente della Port Authority di Augusta di considerare in tempi brevi e dare il proprio assenso alla richiesta di locali avanzata dall’ufficio di Sanità di Augusta, già lo scorso anno.

 Certo che la ragione prevarrà si  ringrazia per l’attenzione

   Paolo Amato  Cons. Prov.le di Siracusa

LUIGI SOLARINO SUI PRIVILEGI DELLE FARMACIE

EQUITA’ E GIUSTIZIA: IN ITALIA C’E’?

  

farmac.jpgChiar.mo Signor Presidente,

apprezzo i principi ispiratori del Suo Governo e le Sue iniziative, davvero lodevoli e condivisibili, che danno speranza a tutti gli Italiani.

Mi permetta un’osservazione: in Italia è consentito intraprendere un’attività lavorativa (barbiere, idraulico, meccanico, etc.) e lo stesso avviene per la maggior parte delle attività professionali (avvocato, commercialista,agronomo, ingegnere, etc.), ma non per tutte: infatti è il caso di chi, avendo conseguito la laurea in farmacia, o titolo equipollente, pur in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista, non gli è consentito svolgere in proprio la sua professione.

Non pensa anche Lei che questo sia un clamoroso caso di Iniquità e di Ingiustizia?

E visto che il Suo è un Governo tecnico e non politico, non sarebbe il caso di applicare, finalmente, i principi di Equità e di Giustizia anche ai farmacisti?

Grato per l’attenzione e con l’augurio di buon governo, porgo distinti ossequi.

 

Luigi Solarino    solarino@unict.it

AUGUSTA DI NOTTE… E DI GIORNO

Qualche giorno prima delle elezioni europee, ad Augusta è corsa voce su un possibile trasferimento l (421).jpgdel deposito costiero Maxcom, trovandosi esso ubicato in pieno centro abitativo. Molto probabilmente chi  decise di impiantare il deposito nella centralissima via Giovanni Lavaggi, non poteva  all’epoca certo prevedere una così ampia espansione urbana, dal momento che quella, un tempo, era una zona di estrema periferia e questi grossi serbatoi industriali, oggi in bella vista, stavano collocati, diciamo, in “aperta campagna”, pur nel rispetto di quei minimi criteri di sicurezza all’epoca previsti. Nessuno avrebbe potuto immaginare che la zona, ancora oggi impropriamente denominata borgata, potesse un giorno essere così trafficata. Ormai tutti sanno che la borgata è divenuta il vero centro urbano, mentre l’attuale “centro storico”, fermo restante l’innegabile valore storico, sembra quasi in abbandono.

l (420).jpgIl centro storico, dal canto suo, non invita certo al passeggio serale, come avveniva un tempo per via Principe Umberto e ancor prima per i giardini pubblici, col suo cine-teatro Kursal, il suo secolare palco della musica, i suoi chioschi e i suoi bar. Tutto abbandonato insomma, mentre se vi capita di fare due passi da quelle parti la sera, dopo una certa ora, non meravigliatevi di quel “leggero” sentimento di profondo disagio che vi potrà assalire nel guardarvi attorno, per via di quei simpatici cani randagi che, dopo avere effettuato un lauto pasto tra i cassonetti dell’immondizia,  pare stiano lì ad attendervi per accerchiarvi, non certo per offesa, ma per accompagnarvi fedelmente durante quel frettoloso percorso che vi condurrà di rientro a casa o verso altri luoghi più sicuri.

Ecco brevemente spiegato come i giovani augustani del centro storico si ritrovano tutte le  sere al  “grande raduno piazzetta” di piazza America anziché alla villa comunale,  dopo avere attraversato via Giovanni Lavaggi o meglio,  la zona del deposito costiero Maxcom, per intenderci.

Image7.jpgVolendo voi stessi indicare la via giusta al passante in fuga dal centro storico che vorrà chiedere informazioni su come arrivare in “piazzetta”, potreste indicargli di proseguire “a naso”, per essere più dettagliati,  visto l’odore di cipolle soffritte che si sente da quelle parti la sera, quasi a volere rimembrare le prelibate pietanze delle nostre nonne, durante tutto il percorso, prima in via Lavaggi in prossimità appunto del deposito Maxcom, fino ad arrivare in piazzetta, in prossimità degli ambulanti paninari.

A questo punto mi chiedo: la ministra Stefania Prestigiacomo e il dirigente pdl Francesco Lombardo, promotori dell’iniziativa di delocalizzare il deposito costiero Maxcom, manterranno le decisioni prese poco prima delle elezioni europee? Come faranno in futuro i giovani a ritrovarsi in piazzetta senza più l’ausilio dell’odore delle cipolle?  

Una risposta a quest’ultimo quesito la darà certamente l’amministrazione comunale che ha già in previsione dei progetti per la  modernizzazione dei giardini pubblici e di tutto il centro storico; diversamente, se ciò non dovesse avvenire, pazienza, si potrà eventualmente ricorrere all’uso del tom tom.  

      GIUSEPPE  TRINGALI