SBARCO DI MIGRANTI SULL’ISOLA DI VENDICARI

vendicariVENDICARI / NOTO – Nella serata di martedì’ 9 settembre,  la sala operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa riceveva una chiamata telefonica in merito a uno sbarco di migranti irregolari avvenuto in una località non meglio precisata. Mantenendo un continuo contatto telefonico con uno dei migranti, il personale della sala operativa, riusciva a tranquillizzare l’interlocutore e a individuare, con non poche difficoltà,  il punto di sbarco che è risultato essere l’Isola di Vendicari., famosa riserva naturale nel comune di Noto. Venivano quindi inviati sul luogo i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Portopalo di Capo Passero, e la Motovedetta CP 323 di Siracusa. Giunti in zona le unità recuperavano 39 migranti, di cui: 25 uomini, 7 donne e 7 minori, di dichiarata nazionalità siriana, irachena, afghana e somala. Contemporaneamente, un’unità del Reparto Navale della Guardia di Finanza di Siracusa  intercettava, al largo di Vendicari, una imbarcazione a vela, di circa venti metri, presumibilmente utilizzata per il trasporto dei migranti, con a bordo due uomini.  L’unità veniva scortata nel porto di Siracusa e i due presunti scafisti messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

        U. S. 

CHIESA, POLITICA E SOCIETA’, A FAVORE O CONTRO L’IMMIGRAZIONE

3834054413Correva l’anno 1935 e in Italia “faccetta nera” era la canzone più in alto nelle classifiche, scritta in occasione della propaganda fascista per l’Etiopia, contro la schiavitù ancora vigente su parte della popolazione abissina. La famosa canzone sarebbe servita a porre fine alla condizione di degrado della popolazione ..….. e a giustificare l’intervento militare. “Se tu dall’altipiano guardi il mare,  moretta che sei schiava  fra gli schiavi,  vedrai come in un sogno tante navi e un tricolore sventolar per te. ….. La legge nostra è schiavitù d’amore,  il nostro motto è libertà e dovere, vendicheremo noi Camicie Nere, gli eroi caduti liberando te!“. Otto anni dopo, nel 1943, nell’Italia della propaganda di Salò nasce una delle invenzioni in assoluto più riuscite della propaganda anticomunista: la leggenda dei comunisti che mangiano i bambini. Sessant’anni dopo, nel 2013, quasi per ironia della sorte, assistiamo allo sbarco di un flusso infinito di migranti provenienti dall’ Africa e, tra questi, migliaia di minorenni non accompagnati. L’opinione pubblica si divide a metà e i cartelli, le proteste e i rifiuti sono sempre più numerosi di quanto le porte aperte di famiglie e comunità, secondo quanto appreso dalla “Fondazione Migrantes”, l’organismo pastorale della CEI che si prende cura degli immigrati e rifugiati. La moretta abissina del ventunesimo secolo, beneficiata alla “schiavitù d’amore” dalle camicie nere, viene oggi nuovamente “liberata” da questa forma di benevola schiavitù, potremmo dire in controtendenza, dai partiti di destra, mentre i partiti di centro sinistra vanno incontro ai migranti, probabilmente per salvarli dal pasto dei loro antenati comunisti, servendosi delle navi impegnate nell’ operazione “mare nostrum”, che continuano a sventolare lo stesso tricolore di sempre. Tra i partiti e la chiesa, invece, succede quanto più lontanamente si possa immaginare. Ancora una volta ‘morte e vita’ si affrontano come in un duello nell’opinione pubblica, il più delle volte viziata dalle letture ideologiche e strumentali del fenomeno migratorio. Molte iniziative politiche si contrappongono, pur di anticipare campagne elettorali, continuando a speculare su quei disgraziati uomini tirati in salvo e procurando infondati allarmismi e paure tra le popolazioni interessate all’accoglienza. Vengono denunciati “speculatori senza scrupoli che si ostinano a negare o minimizzare i gravi rischi per l’ordine pubblico, la sicurezza e la sanità collettiva, oltre agli enormi costi dell’ operazione mare nostrum” e tutto questo succede a fronte di una vera e propria emergenza che, in realtà, sostanzialmente vede uomini in fuga dalla miseria, dalla guerra e scampati alla morte, in cerca di un futuro migliore e basta, ovvero verso altri paesi all’ infuori dell’ Italia. I gravi rischi per la sanità pubblica? A oggi nessun pericolo riscontrato, ad eccezione di qualche raro caso di malattia della pelle curabile nel giro di qualche giorno. “Cosa dire allora del prezzo che i cittadini siracusani stanno pagando per il benessere effimero portato dalle industrie con malattie e morte” – così come si legge in un comunicato  fatto circolare dalle comunità parrocchiali augustane a Pasqua, volantino che ha fatto imbestialire alcuni partiti politici. Non l’avessero mai scritto, dicono i buonisti, e in effetti quel manifesto ha provocato una immediata reazione contro gli esponenti del clero, e non solo quello locale, stante a quanto ci si permette di evidenziare nell’altro vistoso manifesto apparso in Piazza Duomo di Augusta, in pieno centro, in risposta allo stampato delle comunità parrocchiali, addirittura contro il Vaticano colpevole di destinare “al terzo mondo solo il 7% dei miliardi incassati con l’otto per mille”. Mi permetto allora di rincarare la dose e aggiungere: clero colpevole di essersi impegnato in prima fila con una schiera di liberi cittadini e libere associazioni, ad arte definite dai soliti contestatari “lobby del caro immigrato”,  di avere prontamente assistito i profughi e continuato la loro opera umanitaria?

E pensare che gli uni e gli altri, in Italia si chiamano tutti fratelli!

  Giuseppe  Tringali

AUGUSTA/ GARA DI SOLIDARIETÀ DI C5 PER MIGRANTI

c5AUGUSTA – E’ stata organizzata da Giuseppe Abbate, insegnante di religione ed ex presidente della sezione arbitri Siracusa, la gara di solidarietà di calcio a 5 tra una rappresentanza di giovani augustani e una rappresentanza di extracomunitari, svoltasi giovedì presso il campo Carrubba del quartiere Paradiso. La gara è stata denominata “ero forestiero e mi avete ospitato” per evidenziare il grande rapporto umano e di solidarietà tra la comunità locale e persone di differente nazionalità. All’ evento ha partecipato la dottoressa Maria Rita Cocciufa, della commissione comunale straordinaria, nella veste di madrina per il calcio di inizio, alla quale è stato donato un pallone ricordo con le firme di tutti i partecipanti al gioco. Per la cronaca sportiva, la gara è arrivata ai tiri di rigore, dopo la chiusura dei tempi, in perfetta parità, con la prevalenza in campo dei giovani profughi, concludendosi con il risultato di 9-8. Al termine sono stai consegnati palloni ricordo e gagdet  a tutti i partecipanti. Giuseppe abbate ha ringraziato altresì Filippo Zanerolli che ha contribuito alla realizzazione dei completini, distribuiti gratuitamente ai giovani partecipanti.

   G.A.

AUGUSTA/PER I MIGRANTI, MEGLIO L’ESERCITO? Se lo domanda A. Di Silvestro

gggAUGUSTA. La situazione attuale di Augusta, diventata  una seconda Lampedusa, per le continue ondate migratorie, ha richiamato l’attenzione dei media televisivi nazionali. La sera di mercoledì 16 il popolare programma “Le Iene”, trasmesso da Italia1, ha mostrato un servizio, girato  lunedì 14, sullo stato dei migranti minori che nei centri di accoglienza, approntati dal Comune, non ricevono un trattamento adeguato all’età e previsto dalle leggi in vigore nel nostro Paese. Probabilmente la troupe delle Iene è stata sollecita a precipitarsi quaggiù dall’organizzazione umanitaria Save the Children, che aveva già inviato una rappresentante quando i minori sono stati ricoverati nel palazzetto dello sport di Brucoli: soluzione infelicissima  non solo per i ragazzi ricoverati, ma perché privava tutti i giovani di Augusta del diritto di usufruire dell’unica struttura comunale per praticare legittimamente  sport. L’inviato delle Iene ha intervistato un altro rappresentante di Save the Children, che ha stigmatizzato anche l’ultima soluzione, cioè di ospitare i profughi minori nel plesso delle cosiddette scuole verdi, il plesso denominato Falcone-Borsellino”, in Via Dessiè, plesso inagibile per i nostri scolari  da oltre un anno, tanto che i nostri alunni sono stati dirottati nel plesso “Cappuccini”. Come sappiamo, contro quella scelta si sono pronunziati già oltre 500 cittadini, che hanno firmato una petizione da trasmettere anche al Ministero degli Interni. La troupe delle Iene s’è recata in municipio, nell’ufficio  del sindaco, dov’è stata intervistata la commissaria Librizzi. La commissaria, in un primo momento, ha fatto buon viso a cattivo gioco, poi si è chiaramente infastidita, mettendo fine all’intervista, con l’affermazione: “Questo Comune non ha soldi, noi stiamo facendo fronte all’emergenza”. Inutilmente, l’inviato di Italia1 ha cercato di ricordare le leggi a tutela dei minori e ha chiuso il servizio. Le Iene si sono preoccupati delle condizioni di questi ragazzi che il Comune è costretto a ospitare, con un aggravio di spesa di trena euro per ciascuno (cifra che, forse, lo Stato non rimborserà), i cittadini di Augusta sono invece preoccupati , come lo erano e lo sono stati i lampedusani, perché Augusta non ha le risorse economiche e logistiche per affrontare queste massicce ondate di migranti. Le leggi sacrosante cui si riferiscono le Iene e Save the children certamente non erano state pensate per simili  esodi biblici. Sono state pensate per circostanze eccezionali, per casi sparuti, per profughi isolati o per gruppi, non certamente per questo tipo di fenomeni. “Forse occorrerebbe reclamare l’intervento dell’esercito” – ci dice Antonino Di Silvestro, portavoce del movimento “Il popolo della rete”. “L’esercito è sempre intervenuto in occasioni di calamità naturali per approntare veri e propri campi per l’emergenza. Anche se non ci troviamo di fronte a una catastrofe della natura, certamente queste ondate migratorie rappresentano una calamità per un Comune come quello di Augusta, pesantemente indebitato e senza risorse. L’esercito potrebbe  rappresentare l’aiuto giusto, fino a quando l’emergenza non sarà finita”.

    Giorgio Càsole    –  nella foto,Italiani impegnati nell’operazione Mare nostrum

IL DRAMMA DEI MIGRANTI MINORI NON ACCOMPAGNATI

IL DEPUTATO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO VISITA IL PALASPORT DI BRUCOLI DOVE SONO OSPITATI MIGRANTI E MINORI NON ACCOMPAGNATI. INTERROGAZIONE AL GOVERNO

PALAUGUSTA. La tristissima vicenda dei tanti migranti minori, che sono ospitati nel palazzetto dello sport a Brucoli, con la conseguente espulsione dal palazzetto di tanti ragazzi che praticavano sport e delle persone che ci lavoravano ha suscitato interesse a livello nazionale, tanto che se ne sta occupando l’organizzazione umanitaria “Save the children” la stessa che ha provocato l’arrivo a Brucoli di un inviato del TG2 per un servizio particolare, che, nell’edizione principale della sera di domenica 23,  ha mostrato in tutta la sua crudezza la sistemazione di questi minori. Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato del PD, Pippo Zappulla, che lunedì 24  ha visitato il palazzetto con tutto il suo carico di umanità dolente. Ecco che cosa ha denunciato Zappulla:  “La visita al Palasport di Brucoli ha rappresentato la cocente conferma che la brucolisituazione organizzativa e dei servizi di accoglienza ai migranti, e ai minori non accompagnati in particolare, continua a essere largamente insufficiente. SI continua a lasciare nelle mani e nel cuore delle associazioni di volontariato, laiche e cattoliche (e dei singoli cittadini), il carico maggiore di solidarietà e di accoglienza. La scelta, peraltro, di utilizzare il Palasport di Augusta risulta infelice perché palesemente inadeguata e perché impedisce a tenti giovani, famiglie e associazioni di continuare a svolgere le attività sportive.  Non può essere accettata la logica della coperta troppo corta che si tira da una parte lasciando scoperti dall’altra. Così proprio non va. Si continua a gestire la situazione con la logica dell’emergenza quando, da quasi un anno, è ormai chiaro a tutti che le nostre coste sono diventate rotte fisse per gli sbarchi, così come il Porto di Augusta, con l’operazione Mare Nostrum, è diventato sito fisso per gli sbarchi pilotati. Bisogna affrontare il tutto con strutture e servizi adeguati o altrimenti il rischio di tensioni sociali e di problemi sanitari sarà davvero reale. Non finirò di ringraziare il mondo del volontariato laico e cattolico, ma il fenomeno è di tali dimensioni che c’è la necessità di una maggiore e più forte presenza dello Stato e delle Istituzioni. Ho avuto modo di apprezzare l’egregio ed encomiabile ruolo e impegno svolto dalla prefettura e dal Prefetto, ma nel confermare il giudizio positivo, non posso non evidenziare che, soprattutto per i minori non accompagnati, si rimane ancora lontani  da una soluzione appena dignitosa. Non credo che L’Europa, il governo nazionale e la Regione Siciliana possano tirarsi fuori dai giochi confidando sulla solidarietà e finanziando la pur importantissima operazione Mare Nostrum. Pare siano ancora utilizzabili 60 milioni di euro del fondo speciale per i minori non accompagnati. Bene, chiederò domani stesso conferma al vice ministro Bubbico e, in caso positivo, farò richiesta che vengano versati ai comuni interessati a partire da quello di Augusta.  Ci vuole una politica europea per l’accoglienza e per la gestione dei flussi migratori: Augusta, la provincia di Siracusa, l’intera Sicilia non è e non potrà essere in grado di soddisfare le esigenze crescenti. In tal senso, presenterò una specifica interrogazione al Ministro competente per sapere come intende intervenire sull’intera vicenda, per impedire che Augusta e l’intero territorio diventino una nuova Lampedusa e proporrò l’immediata definizione di un Accordo Quadro tra Stato-Regione-Enti Locali per definire procedure e risorse certe ed esigibili. “Zappulla prosegue informando che ci sono strutture comunali, come le cosiddette scuole verdi di Via Dessiè, chiuse da tempo, che potrebbero ospitare le classi dei due istituti superiori cittadini attualmente allogate in Via Adua per ospitare molto meglio che a Brucoli i migranti minori.. e non solo.  Domandiamo ancora: “Ma perché non si è pensato all’Hangar per dirigibili, enorme antro ciclopico dove poter installare un campo profughi per l’emergenza?”

  Giorgio Casole

MARE NOSTRUM: 2128 MIGRANTI SOCCORSI IN 48 ORE

_MAG9105AUGUSTA – Sono 2128 i migranti provenienti dalle coste africane che nelle ultime 48 ore sono stati soccorsi dalle navi della Marina Militare impegnate nel dispositivo interforze Mare Nostrum in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto e con tre navi mercantili. Ai 596 migranti salvati dalla fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge il 17 marzo, e in arrivo questa mattina nel porto di Augusta, si aggiungono gli interventi effettuati dalla nave anfibia San Giusto, dalla fregata Euro e dal pattugliatore Cigala Fulgosi della Marina Militare in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto 302 e 315. Agli interventi di soccorso si sono aggiunte tre unità mercantili dirottate dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

M.M.

AUGUSTA E’ LA NUOVA LAMPEDUSA. ANCORA 105 MIGRANTI SBARCATI DA NAVE FOSCARI AD AUGUSTA

NUOVA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE  CONTRO IL DEGRADO DEL TENSOSTATICO

e04859b3-b584-481b-9be8-5a2c16b1bec302MediumAUGUSTA – Sono sbarcati ad Augusta nella tarda mattinata di sabato 1 marzo, 105 migranti soccorsi da nave Foscari la notte del 28 febbraio, nelle acque dello Stretto di Sicilia. Le ventitré donne, di cui quattro incinte, e gli ottantadue uomini (quarantasei minori e un neonato) soccorsi dal pattugliatore della Marina militare del dispositivo Mare Nostrum,  sono prevalentemente di nazionalità somala. Il bambino di solo un mese di vita e la sua mamma sono stati trasferiti con l’ ambulanza, in via cautelativa, a Siracusa. Tra venerdì 28 febbraio e sabato 1 marzo, ad Augusta sono sbarcati 794 migranti: 689 trasportati da nave San Giusto, soccorsi con la collaborazione della fregata Grecale, e  105 salvati da nave Foscari.

brande-Palajonio

Oltre un centinaio di minori non accompagnati sono stati condotti  nel Tensostatico di Augusta e sono aggiunti agli altri (una cinquantina) rimasti nella struttura sportiva in attesa, da 3 settimane, di trasferimento verso altri centri. Legambiente prende atto che, dopo la sollecitazione del 19 febbraio, con il fondamentale supporto del volontariato, sono stati in una certa misura potenziati i servizi sanitari d’igiene, di prevenzione e cura, e torna a segnalare che  lo stato in cui sono ospitati  e mantenuti i minori non accompagnati rimane comunque inaccettabile dal punto di vista abitativo, igienico-sanitario e umano.

Continua a leggere

Petizione contro l’abolizione del reato di clandestinità a Solarino

imagesCACEAIH6

Solarino – “La costituente territoriale Solarino-Floridia di Fratelli d’Italia, Domenica 9 Febbraio dalle ore 9,00 alle ore 13,00, in Piazza del Plebiscito a Solarino (SR) si è attivata in una <<raccolta firme>> a sostegno della Petizione promossa a livello nazionale da Fratelli d’Italia contro l’abolizione del reato di clandestinità”. A darne notizia uno dei referenti Fratelli d’Italia della costituente Solarino-Floridia, Salvatore Papa. “Questa iniziativa – aggiunge Papa – fa da pendant con le parole del presidente di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni,”  “siamo scesi in piazza per impedire la cancellazione del reato di immigrazione clandestina e siamo pronti ad avviare una raccolta firme per chiedere l’indizione di un referendum” . La Meloni fa anche presente come “attraverso il nostro sito ufficiale www.fratelli-italia.it è già possibile sottoscrivere la petizione popolare, che si aggiunge a quelle già da tempo avviate contro la vergogna delle pensioni d’oro e contro indulto e amnistia”. La compagine FdI Solarino-Floridia, già attiva settimane addietro per la petizione contro le pensioni d’oro, ancora una volta scende in piazza a chiedere l’appoggio della cittadinanza anche in quest’altra battaglia.

    S.P. 

AUGUSTA/ CARENZA STRUTTURE SPORTIVE

brande Palajonio

palazzetto brucoliAUGUSTA– A seguito dei continui arrivi, sulle nostre coste degli immigrati, quasi prelevati dalle nostre navi e portati nel porto di Augusta, con conseguente uso di ampi spazi per la identificazione e lo smistamento in altri luoghi, le autorità comunali hanno chiesto la disponibilità della palestra di Brucoli, oltre al già occupato Palajonio (foto in alto). Per fortuna, ieri pomeriggio, in coincidenza con la partita femminile Under 16, è stato scongiurato il pericolo anche per la protesta dei dirigenti della società. Non si può gestire una società sportiva che milita in campionati nazionali, regionali e provinciali, con il pericolo della non disponibilità della struttura, come è successo un mese fa, quando la locale squadra femminile ha dovuto disputare la gara interna, valevole per le fasi finali di coppa Sicilia, nel campo di Floridia, gentilmente concessoci. Per quanto sopra, una delegazione di dirigenti sportivi, formata dai sigg. Roberto Di Mare, Giuseppe Peluso e Mimmo Di Franco, accompagnati dal fiduciario locale del CONI, si è recata presso la sede del Coni per esporre il caso al delegato provinciale, avv. Pino Corso, pregandolo di  farsi interprete presso le autorità affinchè le strutture sportive siano tirate fuori dal contesto, utilizzando altri spazi alternativi. Ciò eviterebbe di far morire tutti gli sport ad Augusta, di disgregare i ragazzi, lasciandoli girovagare per le strade, in una città  già sconvolta per lo scioglimento per sospetta infiltrazione mafiosa, per un enorme indebitamento e per la mancanza di sicurezza, poiché i tutori dell’ordine sono impegnati in operazione relative agli sbarchi.

   Mimmo Di Franco

“MIGRANTI, LA GENTE DI QUESTA TERRA HA DATO PROVA DI GENEROSITA’ E CAPACITA’ OPERATIVA” – intervista al prefetto di Siracusa, Armando Gradone

gradonbe VILLASMUNDO/ CITTA’ DELLA NOTTE. In occasione del  convegno provinciale dei Maestri del Lavoro, tenutosi recentemente nel salone ricevimento del complesso Città della notte, poniamo alcune domande al prefetto di Siracusa, Armando Gradone.  – Nella sua allocuzione all’assemblea, Lei, ricordando il linguista  siciliano Tullio De Mauro, ha detto che in questo  momento non si possono  trovare le parole per definire la condizione di crisi che stiamo attraversando e ha aggiunto che i giovani si sentono privi del  loro futuro. E’ davvero così drammatico il periodo che stiamo vivendo?  “Certo, il momento è difficilissimo. E un concetto questo ormai di comune consapevolezza in tutti gli Italiani. Credo, però, che il pessimismo che oggi sta colpendo tutte le coscienze non abbia ragion d’essere. Gli Italiani possono ritrovare la forza per uscire da questa situazione di difficoltà. L’Italia l’ha già dimostrato nella sua storia”. -Infatti, Lei ha ricordato lo sforzo compiuto nel passato dagli Italiani, costretti anche all’emigrazione pur di lavorare. “I Maestri del Lavoro ce l’hanno fatta. Hanno dato prova concreta che noi abbiamo risorse, energie, valori, cultura che ci consentono di uscire da una situazione così difficile. Occorre che il Paese ritrovi una guida  salda, affidabile. Credo che quello che oggi manca sia la fiducia, fiducia nella politica, nel parlamento, nel governo, nelle istituzioni e, più n  generale, la fiducia l’uno verso l’altro, la fiducia come cittadini. Qui a Siracusa abbiamo avuto prova che questo si può fare. – Lei,  certo, si riferisce alle prove di solidarietà verso i migranti. Lei ha ricordato che siamo passati dai mille migranti del 2012 ai quindicimila del 2013. Lo sforzo, dunque, è stato enorme. Ci sono, però, cittadini che domandano se possiamo permetterci di mantenere tutti questi migranti, che, secondo taluni, sono più protetti degli italiani, visto che  ci sono italiani che vivono e dormono dentro l’automobile, mentre ai migranti viene offerto un tetto. Lei pensa che ci possa essere un rigurgito di razzismo in  noi che siamo stati un popolo di emigranti? No, questo non lo vedo. Credo, tuttavia, che Lei abbia ragione nel dire che questo sforzo non lo possiamo compiere da soli, come Italiani. Stiamo facendo fronte al nostro compito in maniera straordinaria. La gente di questa terra  ha dato  dimostrazione di generosità, umanità,  dico di più,  anche di capacità operativa, capacità di fare, giacché non è facile far fronte a un compito così complesso e difficile e l’Italia da sola non può farsi carico di un problema così complesso anche per ciò che riguarda le prospettive di un futuro. L’esperienza del 2013 ci aiuterà senz’altro a superare un fenomeno di così vaste proporzioni in modo più sereno.”

Giorgio Càsole