MARINA MILITARE: IN CALABRIA SOCCORSO UN NATANTE IN DIFFICOLTA’

d5d5a1e0-cc4d-4d7b-8f06-41ca60e698c18MediumLa Marina Militare e la Capitaneria di Porto sono impegnate, al largo delle coste calabre – fin da ieri – nel soccorso di un natante con a bordo circa 120 migranti tra cui molte donne e bambini. L’allarme è stato lanciato da un cittadino egiziano con una telefonata satellitare giunta al Comando generale delle Capitanerie di porto.   Nella serata di ieri la fregata Grecale della Marina Militare, impegnata nell’Operazione Mare Nostrum, ha raggiunto il natante, ma le avverse condizioni del mare non hanno consentito fino ad ora il trasbordo del personale sui mezzi di soccorso. Per tutto il periodo aerei, pattugliatori ed elicotteri della Marina Militare – decollati dalle unità del dispositivo Mare Nostrum – un elicottero AW139  ed un velivolo ATR 42 della Capitaneria di Porto e un velivolo Atlantic dell’Aereonautica Militare con equipaggio misto Marina-Aereonautica, si sono alternati per monitorare le condizioni del natante nell’eventualità di intervenire, qualora necessario, con il lancio di battelli autogonfiabili e salvagenti individuali. Sul posto sono intervenuti sette navi mercantili in transito che, navigando intorno al peschereccio, offrono riparo dalle onde e maggiore sicurezza per la stabilità. Nell’area sono presenti la fregata Grecale che ha assunto il compito di coordinatore delle operazioni e che sta trasbordando, tramite la CP 323 della Capitaneria di Porto, salvagenti individuali a bordo del peschereccio oltre a diversi generi alimentari.

MARINA MILITARE: ATTIVITA’ DUAL USE – CINQUE MESI DI ATTIVITA’ IN MARE E PER MARE

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Cinque mesi di operazioni, da giugno a ottobre: 12 navi della Marina Militare coinvolte in 39 attività fortemente stimolanti a fianco di 16 tra Dicasteri, Enti Universitari e Scientifici e Associazioni umanitarie, ambientaliste e impegnate nel settore didattico e terapeutico compresa la Scuola Italiana Cani da Salvataggio (SICS). Si chiama dual-use: si traduce in un prezioso lavoro di collaborazione e coordinamento con il mondo civile, al di là dei compiti d’istituto e delle convenzioni stipulate.  È il bilancio di una “speciale” campagna navale che ha visto impegnata la Marina Militare con i suoi mezzi e personale in una variegata serie di operazioni ricche di contenuti scientifici, compresa la ricerca e l’investigazione subacquea, e la messa a disposizione delle proprie attrezzature specialistiche, fino all’offerta dell’ospitalità per il lancio di eventi.  Il 2013, per volontà dello Stato Maggiore della Marina, è stato caratterizzato da un notevole impulso nel varo di collaborazioni e coordinamento di attività dual-use. L’amministrazione Difesa, senza costi aggiuntivi, ha così supportato le attività di altre amministrazioni, enti, organizzazioni pubbliche e private.  In prima fila la portaerei Cavour ma anche le filanti linee degli scafi da regata Stella Polare, Chaplin, Orsa Maggiore e Capricia passando per le navi idrografiche Galatea, Aretusa e Magnaghi, al cacciamine Numana, al pattugliatore Libra, fino ai grandi velieri e navi scuola Vespucci e Palinuro.  Un impegno che è stato reso possibile dall’intrinseca natura che caratterizza le unità della Marina: elevate capacità di autosufficienza logistica, rapidità di movimento, flessibilità d’impiego e possibilità di fornire molteplici tipologie di supporto e di servizi, soprattutto in termini di Protezione Civile e servizio alla popolazione, grazie all’elevata professionalità degli equipaggi.  Dalla salvaguardia dell’ambiente e lo studio dei delfini con l’associazione Marevivo, alla disponibilità di una camera operatoria e di supporto sanitario per la Fondazione Operation Smile Italia Onlus, alla formazione marinara dei giovani di Arciragazzi. È questo in rapida sintesi il lavoro che s’è potuto svolgere grazie al supporto e disponibilità delle navi della Marina. A bordo sono saliti i ricercatori dei Ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo (MIBACT) e dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), del CNR con l’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) e l’Istituto per l’Ambiente Marino e Costiero (IAMC), dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), delle università di Messina e Siena, del Policlinico di Bari, Enea e WWF Italia.  Un impegno che la Marina Militare, da sempre in prima fila nel complesso e articolato contesto dell’ambiente marittimo, si propone ora di proseguire e intensificare, anche pianificando nuovi progetti.

MARINA MILITARE: CONCLUSO IL WORKSHOP “FLOTTA VERDE”

logoMMROMA – Si è conclusa ieri la giornata di lavoro sul Ruolo della Marina Militare per l’impiego del GNL (Gas Naturale Liquefatto) nella propulsione navale, svoltasi presso il circolo sottufficiali della Marina Militare di Roma, in preparazione della seconda conferenza nazionale Italia – Mediterraneo (aprile 2014). La Marina Militare insieme al W.E.C. Italia (World Energy Council), ha lanciato il progetto “Marina verde” che farà da cornice all’iniziativa della Forza Armata in un settore, quello energetico, strategico e vitale per l’economia del comparto marittimo. “Sono convinto che la Marina Militare debba essere d’esempio e guida per la salvaguardia dell’ambiente marino, contribuendo con le sue navi nel futuro della ‘green Navy’. Le navi avranno una propulsione ad impatto zero grazie al trattamento dei gas di scarico e all’utilizzo di gas liquefatto” –  ha dichiarato nel suo discorso di benvenuto il Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe De Giorgi.  La Marina Militare nel corso della conferenza ha illustrato i progressi ottenuti nell’impiego dei combustibili alternativi a quelli di derivazione petrolifera e l’ambizioso obiettivo di ridurre entro il  2020 fino al 40% delle emissioni di CO2. Questo traguardo sarà perseguito sia attraverso la progressiva sostituzione del combustibile convenzionale con GNL e biocombustibili a basso impatto ambientale che tramite la progettazione eco-efficiente delle nuove navi e gli interventi di miglioramento di quelle in servizio. Particolare attenzione è stata rivolta alla propulsione dei sommergibili classe Todaro. I primi sommergibili al mondo con un impianto di propulsione basato sulle Fuel Cell ad impatto ambientale nullo quando naviga in immersione. Un sincero apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto, è stato rivolto dal ministro della Difesa Mario Mauro in una lettera letta durante il workshop.

Vedi sul sito della Marina Militare l’intervista al capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe De Giorgi sulla nostra WEBTV.

 

LA MARINA MILITARE LANCIA IL PROGETTO “FLOTTA VERDE”

0258c203-4bfd-4d09-adcc-c3ee282e75fe06MediumGiovedì 21 novembre a Roma dalle 10.00 presso il Circolo Sottufficiali della Marina Militare, si svolgerà la seconda conferenza nazionale Italia – Mediterraneo sul Ruolo della Marina Militare per l’impiego del GNL (Gas Naturale Liquefatto) nella propulsione navale. L’utilizzo del GNL nei trasporti navali ha suscitato l’attenzione della Marina Militare, che guarda al gas naturale liquefatto in una prospettiva futura di minori costi di carburante, minor impatto ambientale e tutela dell’ambiente marino. Durante la conferenza verrà illustrata la strategia energetica della Marina Militare tesa a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra entro il 2020, rispetto ai livelli attuali. La Marina Militare partecipa con i suoi ingegneri militari e tecnici civili in servizio presso lo Stato Maggiore Marina al fianco dell’industria cantieristica nazionale nel percorso di recupero della competitività nel settore delle costruzioni navali. A tal proposito sono state sviluppate soluzioni tecnologiche per la propulsione e la generazione elettrica che garantiranno alle nuove navi maggiori prestazioni con minor impiego energetico. La Marina Militare metterà a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze nella gestione di carburanti ad elevata volatilità a supporto della fase di studio delle normativa che precede e accompagnerà la diffusione del GNL nello shipping. Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione fino a esaurimento posti. Per iscriversi, compilare scheda allegata ed inviarla alla segreteria organizzativa Symposia via fax al numero 06.39725541 o via mail all’indirizzo segreteria@conferenzagnl.com.

“MARE NOSTRUM”, 4 NOVEMBRE: TERZO SBARCO DI IMMIGRATI AD AUGUSTA

Interviste esclusive al prefetto Gradone, ai comandanti di Mare nostrum e di Marisicilia


gradone-prefetto-1.jpgAUGUSTA. Lunedì 4 novembre, giornata in cui le forze armate celebrano la loro festa, al porto commerciale di Augusta, assistiamo a un altro sbarco  di migranti, il terzo dopo quello di domenica 27 e di giovedì 31 ottobre. Anche oggi, come giovedì 31, lo  sbarco avviene di sera, ancora più tardi rispetto alla volta precedente, tanto che restiamo alcune ore  sul molo in attesa dell’arrivo della nave San Marco, la stessa che il 27 aveva attraccato al molo intorno alle 8 del mattino, facendo sbarcare i migranti davanti ai nostri occhi.  Scenario diverso, questa volta, se possibile ancora più spettacolare, più cinematografico. La San Marco non attracca al molo, ma getta l’ancora a distanza. I migranti, 414 (303 uomini, 78 donne e 33 minori), saranno imbarcati in un mezzo anfibio, un mezzo in dotazione della nave, come quelli americani che nella seconda guerra mondiale trasportavano i marine a terra, pronti all’assalto. Chiediamo spiegazione della mutata situazione al comandante in seconda della locale Guardia Costiera, l’augustano Ennio Garro, che ci risponde: “la volta precedente la San Marco ha attraccato al molo perché poteva restare ad Augusta qualche tempo, ora, invece, deve ripartire e, per velocizzare, è stato deciso lo sbarco dei migranti attraverso il mezzo anfibio, a gruppi di ottanta/cento alla volta”.  In effetti, i primi  profughi, tutti muniti di salvagente, acquattati nel mezzo, che giungono al molo, sono oltre cento e vengono fatti sbarcare con la massima precauzione possibile, istruiti alla bisogna da un interprete a bordo del mezzo stesso. Sbarca anche il comandante dell’operazione “Mare nostrum”, il contrammiraglio Guido Rando, accolto subito dal suo  pari grado Roberto Camerini, comandante di Marisicilia. Da noi intervistato riguardo a quest’operazione, l’ammiraglio Rando risponde che il salvataggio è avvenuto in due tempi, prima imbarcando circa duecento persone e successivamente gli altri. “Finché le condizioni meteomarine rimarranno” – preconizza l’ammiraglio – “queste persone continueranno a lasciare le coste libiche, finché il governo non troverà situazioni diplomatiche per risolvere la situazione. Osserviamo: “Abbiamo visto che sfidano il mare aperto anche con avverse condizioni “  “E noi, con i nostri oltre mille fra uomini e donne pattuglieremo il Mediterraneo per fare il nostro dovere, che è quello di salvare le vite umane in mare”. I migranti vengono indirizzati in una sorta di tendopoli allestita, nei pressi della sede dell’Autorità portuale,  dalla fraternità Misericordia, il cui governatore provinciale, Rosario Danieli, ci informa che per l’occasione sono venuti al porto anche personale e mezzi delle città vicine: Melilli, Sortino, pronti a prestare soccorso anche fino a tarda notte, quando è previsto l’arrivo della nave Sirio che sbarcherà altri 93 migranti. Danieli ci fa sapere che tutti questi profughi saranno trasferiti nei centri di accoglienza fuori della Sicilia, essendo i nostri ormai strapieni. I minori non accompagnati, portati in un primo momento al Palajonio di Via I maggio ad Augusta, saranno  ricoverati al Centro Utopia che fa capo alla parrocchia di S. Lucia.  Vivissimo apprezzamento sull’efficienza organizzativa della Marina Militare e sulla capacità di accoglienza della provincia siracusana ci era stata espressa dal prefetto di Siracusa, Gradone, da noi intervistato in Piazza Castello sùbito dopo la conclusione della cerimonia celebrativa del 4 novembre. Non tutti i migranti vengono dalle coste libiche e non tutti hanno l’aspetto di chi ha patito la fame. Ci sono coloro, come i siriani, che non sono nelle condizioni dei somali, degli eritrei, dei libici. Alcuni di questi siriani, salvati dalla nave Chimera, hanno lanciato accuse infamanti ai loro salvatori: hanno accusati d’essere stati derubati. L’accusa è rimbalzata in campo europeo perché il quotidiano “la Repubblica” l’ha strombazzata ai quattro venti. In sèguito all’accusa,  è scattata un’inchiesta giudiziaria che sta seguendo il suo iter. Ci dice al riguardo l’ammiraglio Camerini: “In un’altra  occasione ci fu un’inchiesta come questa e si risolse rapidamente senza lasciare traccia. Io conosco bene gli uomini che formano gli equipaggi di queste navi per essere stato al comando, alcuni anni fa, della flotta di pattugliamento. Se questi siriani non ritrovano le loro cose è perché, in occasione del salvataggio, avranno dimenticate nel barcone dov’ erano ammassati. E vorrei aggiungere che certe persone sono indottrinate in un certo modo e certe accuse risultano essere strumentali”. Compiuta  l’operazione, la nave San marco prenderà il largo per un’altra missione di salvataggio.

   Giorgio Càsole –  nella foto, il prefetto Gradone

OPERAZIONE MARE NOSTRUM: DUPLICE INTERVENTO DELLA MARINA MILITARE CHE PORTA IN SALVO 318 MIGRANTI

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AUGUSTA – Nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, due navi della Marina Militare, il pattugliatore d’altura Cigala Fulgosi e la corvetta Chimera, sono intervenute in soccorso a due imbarcazioni con a bordo dei migranti. Il pattugliatore Cigala Fulgosi ha monitorato le condizione di un natante a oltre 100 miglia nautiche a sud di Lampedusa. L’imbarcazione, con a bordo 99 persone tra cui 2 donne e 10 minori, era alla deriva e senza dispositivi di salvataggio. I migranti sono stati trasferiti a bordo della nave della Marina Militare. Un altro barcone nelle medesime condizioni è stato soccorso dalla corvetta Chimera a 37 miglia nautiche dall’isola; i migranti trasbordati sulla nave della Marina sono stati 219 tra cui 37 bambini e 43 donne.  Allo scopo di permettere alle due navi della Marina Militare di riprendere rapidamente le operazioni di monitoraggio del Canale di Sicilia, considerata la presenza a bordo di Nave San Marco del team di Pubblica Sicurezza in grado di identificare gli immigrati, è stato effettuato il trasferimento sulla nave anfibia delle 318 persone salvate durante la notte per il successivo sbarco.

NEL CENTENERIO DELL’AVIAZIONE NAVALE, LA STAZIONE ELICOTTERI DELLA MARINA MILITARE DI CATANIA CELEBRA 50 ANNI DI SERVIZIO

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Venerdì 11 ottobre 2013, alle 16:30, nell’anno del Centenario dell’Aviazione Navale, la Marina Militare festeggerà in forma sobria e contenuta i cinquant’anni di servizio della Stazione Elicotteri M.M. di Catania (Maristaeli Ct), alla presenza del Comandante delle Forze Aeree della Marina, Contrammiraglio Giorgio Gomma. Alla cerimonia, che vedrà la presenza anche di autorità civili, militari e religiose, farà seguito l’intitolazione dell’Hangar del 2° Gruppo Elicotteri al Sottocapo Davide Di Cara, deceduto nel dicembre 2009 e l’inaugurazione del monumento commemorativo ai Caduti dell’Aviazione Navale.Nella stessa giornata verrà inaugurata presso il piazzale antistante i Gruppi di Volo, una mostra statica di modelli di aerei e Unità Navali, di oggetti e immagini storiche dell’Aviazione Navale.Inoltre, sabato 12 ottobre 2013, dalle 10.00 alle 16.00, la Stazione Elicotteri M.M. di Catania sarà aperta alla cittadinanza che potrà visitarne le aree di addestramento e formazione, gli elicotteri in mostra ed il museo allestito per l’occasione. I cinquant’anni di Maristaeli Ct segnano una tappa di rilevante importanza nella centenaria storia della Forza Aerea della Marina e la Stazione Elicotteri di Catania, prima base della Forza Aerea della Marina Militare, nasce a Fontanarossa nel 1963 accanto all’aeroporto civile con lo scopo di formare equipaggi di volo in grado di operare da bordo delle Unità Navali M.M., per la salvaguardia degli interessi nazionali e della vita umana. La Stazione Elicotteri è intitolata al Sottotenente di Vascello Mario Calderara che nel 1909 ricevette per primo, in Italia, il brevetto di pilota di aereo.

Centenario dell’Aviazione Navale

L’Aviazione Navale ha radici lontane che risalgono agli albori dell’avventura dell’uomo nei cieli e sui mari.  Nel 1913, quando i primi audaci pionieri iniziarono ad impiegare, con grande lungimiranza, il mezzo aereo a sostegno della Squadra Navale, l’Ammiraglio Paolo Thaon di Revel costituì il “Servizio Aeronautico della Regia Marina”.  Lo stesso anno venne fondata la “Regia Scuola di Aviazione della Marina” per l’addestramento degli equipaggi di volo ed istituito il “Quadro del Naviglio Aereo”, ove le aeronavi al servizio della Regia Marina furono iscritte in uno speciale elenco, equiparandole alle navi iscritte nel “Quadro del Naviglio di Guerra dello Stato”. Di qui le ragioni per cui il 1913 è stato preso a riferimento quale anno di nascita dell’Aviazione Navale.  Nel “logo” scelto per la celebrazione del Centenario, al di sotto delle ali che simboleggiano l’era moderna dell’Aviazione Navale, spicca il deciso richiamo alle origini rappresentato dallo storico emblema della Prima Squadriglia Navale Siluranti Aeree, raffigurante lo sperone di una nave sorretto da due ali di aquila. Tale emblema fu realizzato dall’artista Adolfo De Carolis su richiesta di Gabriele D’Annunzio, cui fu affidato il comando di quella leggendaria Squadriglia nel marzo del 1918. Oggi le Forze Aeree della Marina sono composte da circa 2000 uomini e donne che impiegano gli aerei AV8 B+ e Piaggio P180, gli elicotteri EH 101, AB 212, SH 90 da bordo delle Unità Navali, dalle Basi di Luni, Grottaglie, Catania e nei teatri operativi d’impiego. Operando dalle navi, i mezzi delle Forze Aeree hanno la capacità di raggiungere le aree di crisi in tutto il mondo. L’aeromobile è un moltiplicatore di forza della Nave, il suo braccio lungo.

In particolare preme evidenziare la spiccata capacità “dual use” degli elicotteri M.M. che consentono di essere assolutamente efficaci sia in operazioni prettamente militari che in attività di supporto umanitario e soccorso, al servizio della collettività nazionale ed internazionale. 

MARINA MILITARE: TERMINA L’ESERCITAZIONE NATO “BRILLIANT MARINER – MARE APERTO 2013”

images.jpgSi è conclusa ieri la “Brilliant Mariner – Mare Aperto 2013”,  esercitazione Nato a guida italiana iniziata lo scorso 26 Settembre svolta al largo delle coste della Sardegna. “Una grande prova di capacità militari, una prova della quale l’Italia e non solo la Marina Militare può essere straordinariamente orgogliosa, una attestazione concreta del rango internazionale che merita il Paese ed una dimostrazione di un’Italia che funziona. Tuttavia si tratta di capacità che potrebbe rapidamente scomparire se non viene assicurato il necessario sostegno finanziario, considerato che all’importante esercitazione internazionale hanno partecipato molte navi che tra cinque anni non saranno più in grado di navigare e che non verranno sostituite” queste le parole dell’ammiraglio di divisione Paolo Treu, Comandante delle Forze d’Altura e Commander Italian Maritime Forces, nel commentare gli undici giorni di esercitazione durante i quali, sotto il suo comando, le navi, i sommergibili e gli aeromobili di ben 6 nazioni della NATO si sono cimentate in un realistico ed impegnativo scenario di crisi. Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Turchia, hanno infatti inviato i propri uomini e mezzi allo scopo di partecipare a questa esercitazione volta al raggiungimento di un elevato livello di addestramento, coesione ed integrazione di parte delle forze che dal 1° gennaio 2014 faranno parte della Componente Marittima della NATO Response Force a guida italiana. Così, mentre in alto mare la portaerei Cavour, flagship della forza navale, si addestrava con le unità maggiori, cacciatorpediniere, fregate, una rifornitrice di squadra e due sommergibili, in attività operative di controllo del traffico mercantile, tiro navale, difesa aerea, difesa antisommergibile, rifornimento in mare, gestione di situazione di crisi e ricerca e soccorso, sei cacciamine operavano nei pressi del porto di Cagliari esercitandosi in attività di ricerca mine, rinvenendo peraltro 15 mine della Seconda Guerra Mondiale. Il tutto grazie alla complessa attività di gestione svolta da bordo di nave Cavour da parte di uno staff internazionale composto da 188 uomini e donne alle dipendenze dell’ammiraglio Treu. Considerevole il contributo dell’Italia, che ha partecipato con 3150 uomini e donne, tra cui il personale delle componenti specialistiche degli aeromobili e 380 fanti della Brigata Marina San Marco, la portaerei Cavour, i cacciatorpediniere Duilio e Mimbelli, la nave anfibia San Marco, le fregate Aliseo, Espero e Grecale, la rifornitrice Stromboli, la corvetta Fenice, i pattugliatori d’altura Foscari e Cigala Fulgosi, i cacciamine Crotone e Milazzo, il portacqua Levanzo ed il sommergibile Pelosi, nonché 8 elicotteri di cui 5 EH 101, 2 AB 212 e 1 SH90, oltre a 8 Harrier AV8B. Fanno, quindi, rientro in porto le navi, con i loro equipaggi, pronti ad affrontare le sfide della importante partecipazione alla Componente Marittima della NATO Responce Force 2014, ed essere impiegati in qualsiasi missione a sostegno della stabilità globale e della pace.  

IL CACCIATORPEDINIERE LANCIAMISSILI DUILIO PARTECIPA ALL’ESERCITAZIONE NATO STEADFAST JAZZ 2013

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Domani 9 ottobre, il cacciatorpediniere lanciamissili Caio Duilio, della Marina Militare, partirà da La Spezia per raggiungere il Mar Baltico in Nord Europa dove prenderà parte dal 2 al 9 novembre 2013 all’esercitazione NATO “Steadfast Jazz 2013”. Lo scopo dell’esercitazione,  è quello di addestrare e verificare la preparazione della Forza di Reazione della NATO nonché la cooperazione tra le Marine dei Paesi NATO  coinvolti: Polonia, Olanda, Gran Bretagna, Belgio, Germania, Estonia, Canada, Norvegia, Lituania, Francia, USA, Repubblica Ceca, Ungheria. Al comando del capitano di vascello Fabio Agostini e con un equipaggio di 240 militari, il cacciatorpediniere lanciamissili Caio Duilio, oltre all’attività addestrativa, ha il compito di rappresentare il sistema Italia e l’eccellenza della sua cantieristica navale e tecnologica nel mondo. Nave Caio Duilio è stata varata il 23 ottobre 2007 e consegnata alla Marina Militare il 3 aprile 2009. Durante il periodo di verifica dei sistemi imbarcati, ha avuto il suo esordio in ambito internazionale durante l’esercitazione NATO Proud Manta nel febbraio 2011, nelle acque del Mar Ionio, operando insieme a navi, sommergibili ed aeromobili di nove Nazioni alleate. Il motto di nave Caio Duilio è “Nomen Numen” che si può tradurre con “il nome significa potenza”: probabilmente il motto fu creato per rievocare la potenza associata al nome Caio Duilio.


PROVVEDIMENTI DI RIORDINO DI ENTI DELLA MARINA MILITARE PREVISTI PER L’ANNO 2013 INTERESSANO ANCHE LA BASE DI AUGUSTA

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ROMA – Il 3 ottobre si è svolta una riunione tecnica tra le OO.SS Nazionali e lo Stato Maggiore Marina nella quale sono stati discussi alcuni provvedimenti di riordino di enti della marina previsti per l’anno 2013. Il neo costituito Comando Logistico per riconfigurazione dell’ex Navispelog si trasferirà a Nisida entro il 31/10/2013.   L’attuale Maridist Napoli sarà riconfigurato come Quartier Generale Marina entro il 31.12.2013 nel quale troveranno impiego circa 150/160 unità e farà da supporto al Comlog, che invece prevede un’ organico di circa 60 unità.  Lo Stato Maggiore Marina prevede la collocazione di tutto il personale civile tra Quartier Generale Marina e Comlog, evidenziando per quest’ultimo la necessità di disporre del personale già a partire dal 1 nov 2013.  Il processo di riordino della Marina  prevede la costituzione dei Comandi Stazione Navale (Comstanav) per riconfigurazione dei Maribase,  che assorbiranno le funzioni di supporto diretto attualmente inserite negli Arsenali, e avranno sede  a Taranto, Spezia e Augusta e dipendenza da un Comando Forze.  La costituzione dei Comstanav sarà effettiva dal 31.12.2013. Infine, il riordino della F.A. prevede la riconfigurazione entro il 31.12.2013 dei Maridipart di Taranto e La Spezia, di Maricapitale e di Marisicilia in Comandi Logistici Di Area. 

 

  Massimo Solferini