TANTO RUMORE PER NULLA: LA CHIUSURA TEMPORANEA DEI LIDI DELLA MARINA MILITARE DI AUGUSTA – di Francesco Migneco

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 È nota la vicenda, in pieno agosto, della chiusura dei tre lidi elioterapici della Marina Militare di Punta Izzo. Chiusura suggerita dagli eventi alluvionali del 23 luglio scorso, per revisionare l’impianto elettrico e relativo sistema di sicurezza rimasto degradato in alcune parti. L’amministrazione militare, opportunamente, per provvedere ai lavori di messa in sicurezza, decideva di sospendere temporaneamente l’ingresso al pubblico. Quindi, chiusura prettamente tecnica per l’esecuzione di lavori specifici, che i comandi operativi hanno risolto in meno di una settimana restituendo in piena efficienza ed agibilità i lidi ai frequentatori, non solo militari ma anche alle numerose famiglie di civili che ne usufruiscono. Però, il problema dei lidi della Marina Militare di Punta Izzo, è un vecchio e monotono ritornello. L’occasione ha dato luogo di mettersi in mostra ai soliti tromboni e tribuni di turno a sfoderare le loro donchisciottesce lance e partire all’assalto “dell’esproprio proletario e dello smantellamento dell’area in questione”. Per questo argomento, suggeriamo ai nuovi paladini di attardarsi sulle varie legislazioni e altri disposti di legge che regolano la materia. Invece, ancor oggi ci sorprendiamo come certi capipopolo hanno il coraggio di gridare “agli sbocchi a mare”. Ci limitiamo, per onor di cronaca, agli ultimi dieci anni della presente amministrazione comunale, ove essi sono inutilmente acquartierati. Cosa è stato fatto per l’individuazione degli sbocchi a mare per la città, ben sapendo che la nostra giurisdizione amministrativa consta di ben otto miglia di costa? E, perché non si è pensato di bonificare siti balneabili reperibili nel porto Xifonio? Perché, quindi, sempre Punta Izzo, fra l’altro costiera frastagliata? Perché è più facile sfoggiare demagogia politica ed elettorale specialmente quando si è nell’area. Un assessore, a parte di quell’altro più bellicoso di voler cacciare i militari da Punta Izzo proletariamente, ha dichiarato ad un quotidiano isolano che “… è vero che la Marina Militare ha permesso a molte persone di entrare, ma non c’è niente da ringraziare”. Altro che, signor assessore, c’è invece tanto da ringraziare e sino ad oggi perché l’ente militare oltre ad aver permesso e permette ai civili la fruizione delle strutture, ha mantenuto e mantiene l’intera area efficiente, che se per avventura fosse stata in altre mani, oggi non resterebbero che le sterpaglie di stagione. E, infine, non va taciuto l’impegno ed il buon senso profuso nell’evento dall’Ammiraglio Raffaele Caruso, comandante di Marisicilia, per la sollecita riapertura dei tre lidi e che, al contempo, ha inteso migliorare e disciplinare “favorevolmente” l’affluenza dei civili alla fruizione degli stabilimenti in premessa.

   Francesco Migneco