“P²: prometeo e peppino impastato”, per la regia dell’augustano Alessio Di Modica.

Primavera all’insegna della legalità di Area Teatro

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Questo è il titolo dello spettacolo che in scena il 3 marzo al cine teatro Odeon di Lentini. Protagonisti gli studenti del Liceo Classico Gorgia di Lentini. Il progetto rientra nel Piano Operativo Regionale di Educazione alla legalità, è stato realizzato grazie all’impegno della scuola, della dirigente Maria Ada Mangiafico dell’istituto Gorgia progetto in rete con Il comprensivo G. Marconi del preside  Filadelfo Scamporrino referenti per i due Istituti rispettivamente il professore  Silvio Pellico e la prof.ssa Silvan Andronaco. Lo spettacolo è il momento conclusivo del progetto. In scena 15 ragazzi raccontano la storia di Prometeo e di Peppino Impastato entrambi traditori verso i padri, il primo perché donò il fuoco agli uomini e subì una punizione tremenda da parte di Zeus : incatenato su un monte un’aquila di giorno gli mangiava il fegato e di notte gli ricresceva, così tutti i giorni.  Il secondo  perché si schierò contro la mafia pur essendo figlio di un mafioso e pagò questa rottura “culturale” con la gogna mediatica seguita alla sua morte per mano della mafia, ma  per  molti  anni lo definto un terrorista suicida durante un attentato. Il linguaggio usato  è stato quello dei pupazzi , la tragedia greca e  la spregiudicatezza drammaturgica del teatro contemporaneo in una miscela innovativa, divertente ed efficace per veicolare messaggi e coinvolgere i ragazzi. A guidare il lavoro la compagnia AREATEATRO : Alessio Di Modica  che ha curato la regia e la scrittura dello spettacolo e Corrado Portuesi che ha curato la parte della scenografia  facendo costruire  ai ragazzi pupazzi, di cui alcuni giganti, con materiale di riciclo solido. Studenti e pupazzi  dunque si son mossi tra i toni drammatici della tragedia greca, e quelli ironici e grotteschi  dei pupazzi, in una messa in scena corale tra la danza  e l’espressività fisica teatrale personale di ognuno: gli Dei come i padrini lottano per il potere, le Oceanine corrono sul monte  in aiuto di Prometeo come gli amici di Peppino impastato sul luogo dell’omicidio, infine la voglia di sognare, di guardare in alto e di volare universale nei tempi  libera tutti: pupazzi incatenati, attori mascherati, corpi uniformati.  La compagnia  Area Teatro ormai ci ha abituati alla sua originale modalità di fare e  insegnare teatro a misura di studente, che fa del teatro un viaggio  di scoperta personale. Il liceo classico Gorgia vanta il primato di essere stata la prima scuola in Italia ad avere realizzato uno spettacolo su queste due figure una che proviene dal teatro antico e ci propone il tema dell’eroismo e l’altro che viene dall’impegno civile  e ci propone il tema della lotta alla mafia. Gli studenti in scena sono Alfio Brunno, Adriana Brunno, Ludovica Brunno, Giulia Catania, Alessia Commendatore, Elenia Centamore, Naomi Del Popolo, Giusy Dettori, Giovanni Gibilisco, Ylenia Ippolito, Giorgio Pistritto, Roberta Ristuccia, Federica Sapienza, Giordana Sicura, Alberto Vasile.

  AREATEATRO

Sci-Tech Challenge: laboratorio di Matematica, Scienza e Tecnologia

 

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Il Liceo “Megara” partecipa all’iniziativa di educazione matematica e tecnico-scientifica dal titolo Sci-Tech Challenge nata dalla collaborazione tra Junior Achievement e ExxonMobil. A essere coinvolte le classi III A, III B, III C e III D del liceo scientifico coordinate dalle docenti Anna Lucia Daniele, Elisabetta Patania e Rita Formica. Tra le attività previste dal programma, fondamentale e di notevole interesse per i ragazzi è risultata la lezione in classe tenuta da un “esperto d’azienda”. La fase successiva consiste nella selezione dei cinque  migliori alunni che andranno a rappresentare la nostra scuola alla competizione nazionale che si svolgerà a Roma il 2 e il 3 aprile. Giorno 7 marzo 2012 si è svolta nella sala conferenze di Via Adua la lezione tenuta da un esperto d’azienda per la classe III C. Gli alunni, coordinati dalla professoressa Daniele, hanno incontrato l due esperti, ingegneri e professionisti dell’energia pronti a condividere le proprie esperienze e competenze e a coinvolgere la classe in mini sfide scientifico-tecnologiche. I due esperti, che svolgono la propria attività lavorativa nel gruppo ExxonMobil,  nella raffineria Esso di  Augusta, sono stati Raimondo Distefano e Isabelle Molinà. Hanno promosso l’iniziativa Sci-Tech Challenge, che ha lo scopo di incrementare nei giovani l’interesse verso materie come Matematica, Scienza, Tecnologia e Ingegneria per poter comprendere e affrontare le sfide globali che il mondo e il settore energetico affrontano ogni giorno.

 

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I due esperti si sono presentati parlando della loro formazione scolastica e lavorativa, dei vantaggi che il settore in cui operano offre e hanno evidenziato alcuni parametri essenziali del loro lavoro come l’integrazione culturale e linguistica: la conoscenza dell’inglese, infatti, permette di relazionarsi e collaborare in ambiti internazionali. Gli ingegneri, testimoni del mondo economico e del settore energetico, attraverso una lezione coinvolgente e interattiva, hanno presentato una panoramica delle diverse energie e il loro aumento stimato nei prossimi trent’ anni. Le richieste incontrastate si indirizzano ancora sui combustibili fossili, ma alto è il tasso di crescita delle energie rinnovabili. È stato previsto, inoltre, che da oggi al 2040 notevole sarà l’aumento del settore demografico che accrescerà, di conseguenza, il numero delle domande di energia. Il problema che è stato discusso durante la conferenza è proprio questo: senza miglioramenti di efficacia delle fonti rinnovabili in futuro non si potrà soddisfare la domanda e, quindi,  non si potrà affrontare la sfida energetica. Sci-Tech si propone di trovare giovani menti il cui lavoro possa contribuire ad affrontarla con risultati favorevoli, in quanto l’efficienza passa per la ricerca applicata alle varie fonti di energia.  A conclusione di questo dibattito noi ragazzi abbiamo risposto ad alcune domande su come pensiamo di risparmiare energia all’interno della scuola, mantenendo efficienti i servizi che essa offre. Alla fine dell’incontro abbiamo potuto valutare positivamente questa esperienza molto formativa che è stata in grado di alimentare la nostra responsabilità e il nostro senso critico verso problematiche attuali e importanti per il futuro.

Benedetta

 

Le tre “maledizioni” dei poeti Siciliani

Federico II, fondatore di Augusta, voleva creare una lingua unitaria per aggregare politicamente i popoli a lui soggetti, ma…

Federico-II-.jpgFederico  II di Svevia,  fondatore di Augusta, stupor mundi, avviò una serie di riforme che non lasciarono nulla d’intentato ai fini di un risanamento morale, politico, economico, sociale e letterario del suo regno di Sicilia, fulcro del più ampio progetto imperiale, già in atto ma anche messo in crisi dalla lontananza della Germania, madrepatria, della quale l’isola mediterranea tendeva a sostituire la centralità in modo inversamente proporzionale alla coesione dell’Impero: tanto più la Sicilia era il centro della corte quanto più la corte stessa si frazionava finendo con l’esaltare la sua nazionalità relativa rispetto all’assolutezza del potere federiciano. In altre parole, Federico, nella sua riforma dell’Impero, seppe comprendere, anticipandola, la direzione che avrebbe preso la storia moderna d’Europa due secoli dopo, con la formazione degli Stati nazionali sulle ceneri degli ormai sgretolati poteri sovra-statali, Impero e Papato. Tanto più quanto proprio il pontificato romano si intrometteva geograficamente nella già debole coesione territoriale fra la Sicilia e la madrepatria tedesca. Questo, forse, comportò l’esasperata ricerca di un’identità linguistica cui Federico diede luogo e che pareva oltrepassare i consueti confini della letterarietà per configurarsi come una vera e propria progettualità politica. Dietro la poesia siciliana del Duecento si cela una fortissima, appunto quasi esasperata, ricerca della novità e della radicalità di una lingua che la rappresentasse e che a un tempo sapesse altresì rappresentare la presenza aggregatrice di più istanze politiche, all’apparenza disomogenee e disarticolate. Quindi, dietro questa ricerca più che letteraria si nascondeva ancor più la ricerca di un’identità politica statale che continuasse a dissimulare la centralità tedesca e di conseguenza la potenza imperiale, ormai – era un dato di fatto – vacillante. I poeti della scuola siciliana finirono col veicolare un progetto politico e in ciò fu plausibile configurarli come appartenenti a un movimento letterario, che di fatto non ci fu mai, ma che ben dissimulava a sua volta l’idea di una intenzionalità comune – a volte consistente anche nella preterintenzionalità -se non nelle cause, certamente negli effetti. E questa può essere intesa come una sorta di prima “maledizione” che cadde su questi poeti, asserviti a un progetto comune e assorbiti da esso, che li rese organici a una temperie culturale e storica, in cui rischiarono di perdersi i tratti spontanei e individuali, per annegarli tutti dentro una presunzione di scolasticità che altro non fosse che l’adesione anche involontaria alle necessità del dominus. Collegabile a questa è la seconda e determinante “maledizione” che rimane aderente a un fatto più squisitamente artistico, linguistico e letterario: la traduzione toscana che ne favorì la tradizione nella misura in cui ne spense l’originalità della trasmissione e, più erano accattivanti le liriche tradotte, più la loro trasmissione ne tradiva il testo originale rivestendosi di un  toscano che grazie al siciliano rifatto si faceva illustre e consegnava sé stesso a futuri destini prestigiosi.

Lo “stil novo” è figlio di questa tradizione siciliana non soltanto nei contenuti (dei quali la matrice comune risale all’arte trobadorica provenzale),  ma,  soprattutto nelle forme che imprigionò, violentò, lasciò a una posterità presto dimenticatasi del siciliano “illustre”. Uno stuprum mundi dunque avvenne nei confronti di tutta una tradizione (da cui andarono esenti pochissimi commoventi testi, resisi, dunque, uniche imprescindibili e preziosissime testimonianze di una lingua letteraria unica e irripetibile). Lo scopo politico di Federico fu in parte raggiunto ma il contrappasso della perdita di un’identificazione linguistica e letteraria, lo “stupro” di un mondo linguistico e figurativo immenso e unico, fu l’inevitabile contraltare. Se la prima “maledizione” è di tipo storico (l’asservimento anche involontario e preterintenzionale di una ricerca linguistica e tematica originali a un progetto politico) e la seconda di tipo artistico (la sostituzione di una lingua da parte di un’altra che ne prese il posto predestinandosi allo stesso ruolo egemone nei destini della letteratura nazionale), la terza “maledizione” è di tipo meramente filosofico: la necessità di cantare l’amor “fino” (raffinato, astratto, insensibile, assoluto) sulla scorta di una necessaria imitazione dei provenzali ma rafforzata dalla contingenza di un’annessione linguistica, quella toscana di cui si è detto, che ingenerava l’idea di una poesia artificiosa e incapace di relativizzarsi alle modificate condizioni sociali dei poeti stessi e della corte che li circondava. La poesia siciliana rifatta dai toscani sembrava esemplificare il modello di derivazione trobadorica e indugiare oltremisura verso forme di astrazione platonica, che anticipavano decisamente e unilateralmente la successiva stagione stilnovistica, nella misura in cui la lettura di quel poco che ci è pervenuto in originale siciliano lascerebbe intendere una più congrua e perspicace commistione di platonismo e aristotelismo (la cui tradizione era forte in Sicilia grazie all’inevitabile forte presenza araba), favorita da una aderenza maggiore alla res consistente anche nel volgare originario, che farebbe di questa poesia siciliana addirittura una degna anticipazione di temi petrarchisti e quindi della futura tradizione poetica italiana dominante per almeno altri due secoli e mezzo. La maledizione di una lettura unitariamente platonizzante (che già di per sé era intendibile come una “maledizione” almeno parallela e convertibile in quella opposta di una lettura unicamente sensuale e aristotelica di questa, quindi dirittamente “maledetta”) si sommava alla perdita di un’identità composita ed equilibrata della stessa, che sapesse contemperare l’idealismo asessuato e il realismo carnale nella stessa dimensione poetica, quella dei siciliani, ridati alla loro vera e pregnante essenza letteraria e non solo.

Francesco D’Isa

Derby interno al liceo Mègara. Scontro fra “titani”: big match al Palasasol.

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Augusta – Anche quest’anno gli studenti dei tre indirizzi – classico, scientifico e psicopedagogico – del liceo Megara hanno avuto modo di organizzare e di partecipare alla tanto desiderata “Settimana dello studente”, evento sportivo e ricreativo tanto atteso e da sempre oggetto di grande entusiasmo. Nonostante già il countdown delle settimane precedenti avesse trasmesso voglia e adrenalina nel cuore dei ragazzi, il via è stato dato ufficialmente dai rappresentati d’istituto solo giorno 13 febbraio. Per una settimana gli studenti si sono sbizzarriti nelle più varie attività pomeridiane, dal tanto sentito torneo di calcio a cinque a quello di beach volley, dal torneo di Play station a quello di calcio a due. Sfortunatamente i professori non hanno avuto altra scelta che quella di andare avanti con il programma mentre i registri piangevano per i voti che tardavano ad arrivare. La settimana dello studente 2011/2012 si è conclusa in bellezza con un incontro più che acceso avvenuto giorno 20 febbraio durante l’assemblea di istituto tenutasi presso il Palasasol. Gli studenti sono accorsi numerosi per assistere alla finale e, munitisi di grande ardore, hanno tifato e assistito i loro beniamini.  A contendersi il terzo e il quarto posto per la finale di calcio a cinque sono scesi in campo la VC del liceo scientifico contro la squadra del Classico e dopo una grande partita, il podio è stato raggiunto dalla classe dello scientifico. Ma la tensione non si era conclusa lì perché a sfidarsi per il primo posto sono scesi in campo la VD e la IVD, da sempre buone rivali, regalando agli spettatori un vero e proprio calcio spettacolo e grande gioco di squadra. E dopo questo scontro tra titani, dopo aver lottato per ben cinquanta minuti con le unghie e con i denti, o meglio, con i calci e con gli stinchi, si è aggiudicata la vittoria la VD divenendo, per l’ennesima volta, vincitrice della Settimana dello studente. Applausi e ammirazione anche per la IVD, classificatasi meritatamente al secondo posto, della quale si è lodata la grande forza di attacco e le strategie adottate dagli attaccanti. E così urla di gioia, delusioni, impegno e lavoro di squadra sono stati ancora una volta gli ingredienti fondamentali che hanno reso quest’ennesima settimana dello studente unica, dando ai ragazzi un po’ di brio e di vitalità in più per affrontare al meglio quest’ultima parte di anno scolastico.

Silvia  Mattei

 

AUGUSTA, GALILEO ATTIRA STUDENTI E ADULTI

Scienza: Curiosità, Dubbio, Audacia intellettuale

 

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Giorno 28 febbraio si è tenuta nell’aula Vallet del Liceo Classico Megara la conferenza “Galileo: non solo scienza” organizzata dalla professoressa Anna Lucia Daniele. Hanno partecipato, tra gli altri, il  dirigente scolastico del nostro  liceo Mègara, Maria Concetta Castorina, il  dirigente  dell’Arangio Ruiz, Carmelo Gulino,  il dirigente del Domenico Costa e assessore comunale all’ecologia, Michele Accolla e l’assessore comunale all’Istruzione, Giuseppe Cassisi Nella presentazione la professoressa Daniele è stata affiancata dall’esimio astronomo e ricercatore in servizio all’osservatorio di Catania  Maurizio Ternullo.  Da Galileo ad Einstein, Ternullo ha illustrato in maniera originale ed esaustiva il lungo e travagliato viaggio della scienza, con particolare attenzione alle caratteristiche “trasgressive” e innovative che il nuovo modo di vedere la realtà delle cose portò a cospetto di una società fondata sui rigidi dogmi della religione cattolica.  Fu proprio Galileo il fautore di una scienza di tipo sperimentale, quando  il sapere non era fondato sull’ipse dixit, sull’autorità del maestro e non sui dati sensibili.  Il coraggio di guardare verso il cielo  provocò a Galileo  inimicizie di sorta, e, nonostante la sofferta abiura delle proprie opere,  il suo nome rimane tuttora immortale. Ma la sua genialità sta proprio nell’aver rigettato   la scienza dogmatica del tempo per  una tutta nuova: la  curiosità, il dubbio, la disponibilità verso il nuovo,  la capacità di riconoscere i propri pregiudizi, il senso critico sono i nuovissimi valori etici portati avanti dalla nuova scienza.  Galileo Galilei è simbolo dell’uomo moderno, il suo continuo dissidio interiore è quello comune a tutti gli uomini.  Sta a noi cittadini metterci ancora una volta in discussione per consentire al genere umano di progredire in nome della scienza, ricordandoci che non vi è nulla di certo a questo mondo: tutto è migliorabile, tutto è perfettibile. Dio ci ha dato un grande dono: l’intelletto. Se non lo usassimo e non allargassimo le nostre vedute, non sarebbe che una mancanza di rispetto nei Suoi confronti. Sulla scia galileiana, allora, possiamo anche noi scardinare quegli infruttuosi pregiudizi che tuttora esistono in modo da aprire le porte a un universo di sapere puramente culturale. Alla fine della conferenza è stato proiettato il cortometraggio su Galileo Galilei realizzato dagli alunni delle professoresse Daniele,  Di Venuta e Romano, che ha riscosso un’ovazione da parte degli spettatori.                                                                                                                                                              

    Federica Fiume –  nel tondo della foto,  da sin. Maria Concetta Castorina, Anna L. Daniele, Maurizio Ternullo

 

AUGUSTA, ADDIO ALLA SCUOLA DEI “CAPPUCCINI”

 

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AUGUSTA. Era la scuola elementare per antonomasia del centro storico, una volta frequentata da tutti i bambini di Augusta, con una bella e grande palestra, con un ampio salone per varie manifestazioni, costruita subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale. Ora sarà un plesso come tanti, aggregato all’unico istituto comprensivo rimasto in zona. Ci riferiamo al  Circolo didattico «Giovanni Pascoli» col suo plesso di via Generale La Ferla, detto dei “Cappuccini”, perché costruito nell’area di un ex convento,  l’unico che insiste nel centro storico che, dal prossimo anno scolastico farà parte integrante  del I Istituto Comprensivo di base «Principe di Napoli», cui ora è accorpato.  Cesserà dunque di esistere come istituzione scolastica. Si tratta di un passo inevitabile che sarà compiuto in virtù di quanto previsto da Stato e Regione. Tempo addietro si parlava della possibilità di trasformare il Pascoli in istituto comprensivo, ma per diventare tale la scuola avrebbe dovuto registrare il doppio del numero degli iscritti che conta attualmente.
La razionalizzazione della rete scolastica siciliana prevede, infatti, che un istituto comprensivo debba registrare un numero di iscritti non inferiore ai mille alunni e attualmente il primo e unico circolo didattico di Augusta, è frequentato da 430 alunni. Gli scolari continueranno ad andare a scuola nello stesso edificio. La proposta di razionalizzazione così formulata dal Comune è stata integralmente accolta dalla Regione. Nei mesi scorsi, ha  riferito l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Cassisi, era stata redatta dall’ Amministrazione comunale, con il  coinvolgimento delle varie istituzioni scolastiche.
    Cecilia   Càsole

VERSO L’UNIVERSITA’ … E OLTRE

 

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Giorno scorso ,  si è svolto presso l’aula Vallet del Liceo “Mègara” un interessante incontro tra gli attuali studenti del liceo e gli ex-alunni che hanno intrapreso da poco il complesso iter universitario. A tale attività, organizzata e presentata dalla prof.ssa Anna Lucia Daniele e dal prof. Alfio Castro, sono stati coinvolti gli alunni delle classi quarte e quinte di tutti e tre i licei, che hanno avuto modo di rivolgere i propri quesiti circa gli atenei che prossimamente dovranno scegliere. Dopo la presentazione dei questionari on-line, servizio offerto dalla scuola tramite il quaLe ogni alunno ha la possibilità di scoprire in anticipo che tipo di inclinazione presenta e quale potrebbe essere la sua futura facoltà, l’intervento della dirigente scolastica  Maria Concetta Castorina ha inaugurato l’evento e ancora una volta si è dimostrata aperta e disponibile alle eventuali richieste da parte dei giovani alunni e ha accolto calorosamente i ragazzi universitari. Ben diciassette, di cui tre in videoconferenza, si sono succeduti nel raccontare le loro esperienze e illustrando agli attuali studenti i vantaggi e gli svantaggi delle proprie facoltà, delineandone il percorso di studi e gli sbocchi lavorativi. A iniziare questo lungo incontro, Michela Italia, che ha già conseguito due lauree rispettivamente in lettere moderne (triennale) e in filologia (specialistica) e adesso perfettamente integrata nel campo teatrale, ha presentato il suo iter di studi incoraggiando gli alunni ad essere imprenditori di loro stessi e sottolineando il motto “io speriamo che me la cavo”, molto apprezzato dai ragazzi; di seguito sono intervenuti: Antonino Barresi, studente di Scienze motorie, che ha raccontato la propria esperienza correlata alla sua passione per lo sport; Maica Daniele, frequentante il corso di laurea di Economia aziendale a Catania, ha presentato in modo chiaro e conciso le opportunità che offre la sua facoltà e i possibili sbocchi lavorativi; direttamente dal Politecnico di Torino, Davide di Mare, facoltà di Architettura, ha potuto essere relativamente presente tramite una videochiamata che ha permesso di annullare le distanze così da poter rispondere ai quesiti ugualmente; allo stesso modo si è svolta la video-conversazione con Luca Santoro e Simone Tosatto, frequentanti il primo anno del corso di laurea rispettivamente in Giurisprudenza e Scienze Politiche all’università la Sapienza di Roma, che hanno intrattenuto i ragazzi rispondendo anche in modo ironico alle loro domande; Valentina Ragaglia, studentessa di Lettere moderne, ha sottolineato le motivazioni che l’hanno spinta a iscriversi a tale facoltà e i vantaggi che ne ha ricavato; Fabrizio Vaccaro, ben noto agli studenti del liceo, ha invece descritto la sua esperienza alla facoltà di Medicina all’università  Cattolica di Roma ed è stato possibile effettuare un confronto con gli altrettanti iscritti in Medicina all’università di Catania, Davide Landolina e Salvo Ternullo; Clarissa Pugliares, al sesto anno di Medicina, ha fornito consigli e link utili per i giovani interessati; Sergio Fichera, frequentante il corso di laurea in Scienze Infermieristiche, ha manifestato il suo interesse nei confronti della facoltà frequentante e ha invitato i giovani a riflettere; Ciro Sesto, studente di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Serena Amara, iscritta alla facoltà di Lingue, Francesco Scionti, frequentante la facoltà di Giurisprudenza e Annalisa Barcio, iscritta alla facoltà di Ingegneria civile hanno esposto con grande entusiasmo tutti gli aspetti dei loro corsi; a chiudere gli interventi Gianfranco Scatà, laureato in Ingegneria Telematica all’’università Kore di Enna e già ricercatore nella la medesima università. I liceali sono stati decisamente entusiasti della vasta gamma di opportunità loro offerta, e adesso guarderanno con più fiducia il futuro che  si prospetta. Una bellissima esperienza da condividere nuovamente l’anno venturo. Decisamente soddisfatta la prof.ssa Daniele, la quale, al termine dell’incontro durato ben tre ore, si è sentita in dovere di complimentarsi con gli alunni che fino a tarda ora avevano assistito e ringraziare calorosamente gli universitari che ogni anno sempre più numerosi si offrono spontaneamente per “orientare” le future matricole.

Silvia Mattei

CONCORSO A PREMI PER IL LICEO MÈGARA DI AUGUSTA, «IL MARE NELL’ARTE, NELLA LETTERATURA E NELLA TRADIZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO»

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Il liceo «Mègara», con la collaborazione della Marina Militare, ha organizzato il concorso «Il mare nell’arte, nella letteratura e nella tradizione del nostro territorio». Un concorso aperto a tutti gli studenti del liceo per sensibilizzare i temi legati alla conoscenza del proprio territorio, con particolare riferimento al mare e a ciò che esso significa nella storia e nella tradizione di Augusta. Gli alunni, autori delle migliori opere realizzate, sono stati premiati a bordo dela nave-pattugliatore «Comandante Borsini», presente il comandante della flotta Corvette, contrammiraglio Compiani, che ha accolto alunni, professori, dirigente scolastica e genitori, ricordando gli stretti rapporti di collaborazione fra la M. M. e la città di Augusta, rapporti che il concorso rinsalda e che si spera possa continuare ancora per cent’anni

La Commissione, con giudizio insindacabile, ha decretato i vincitori:Greco Roberto Greco per la  categoria fotografie, classe 1^A LC ( punti 13) – Monia  Giudice per la  categoria poesie, 4^B LS ( punti 13) – Maria Bonavoglia  per la categoria opere grafico- pittoriche,  4^C LS ( punti  13) . Per la categoria video (punti 12): Laura Di Mauro, 5^B SPP –   

La dirigente scolastica Castorina si è rivolta alla platea con questo breve discorso: Gentili rappresentanti della Marina Militare, gentili ospiti, studenti e familiari , in qualità di Dirigente Scolastico del Liceo Megara vi porgo il benvenuto a questa manifestazione conclusiva del concorso “ Il mare nell’arte, nella letteratura e nella tradizione del vostro territorio”, che il nostro istituto ha voluto realizzare nella sua prima edizione per sensibilizzare i nostri studenti alla conoscenza del proprio territorio con particolare riferimento al mare e a ciò che esso significa nella storia e nella tradizione di Augusta che vede anche la Marina Militare, quale presenza storica e significativa per lo sviluppo della nostra città. Alla Marina va il nostro più sentito ringraziamento per averci permesso di svolgere questo evento in questa splendida location e quella ancora più significativa costituita della nave dove avverrà la premiazione dei vincitori .  In particolare si ringrazia l’ammiraglio Raffaele Caruso, il capitano di vascello Giuseppe Barbera , Comandante di Maribase , e in particolare il comandante Raffaele leoncini che ha fattivamente e , con grande pazienza, collaborato alla realizzazione di questa giornata.  Ringrazio inoltre i docenti referenti e soprattutto gli studenti che hanno aderito al concorso con entusiasmo e attiva partecipazione.  L’apprezzabile adesione al concorso e le opere realizzate, esposte in sala, testimoniano che i ragazzi, se culturalmente sollecitati,dimostrano sempre alte capacità di creatività ed espressione oltre che a sensibilità e competenze in campi non strettamente scolastici quali la fotografia, la pittura, la poesia e li lavori grafici e multimediali.”  Al fine di valorizzare l’iniziativa è stata organizzata una mostra-evento di tutti i lavori prodotti, cui è seguita la proiezione del video «Le coste di Augusta», vincitore della terza edizione del concorso nazionale bandito da Italia Nostra in collaborazione con vari ministeri.  All’evento presente il capitano di vascello Giuseppe Barbera, comandante di Maribase, che ha elogiato i ragazzi.
   G.C.

A NATALE CORRONO SEMPRE BELLE NOTIZIE: sarà completato il plesso Costa 1 e realizzato il piazzale della Misericordia

amamorell.jpgAUGUSTA. Il plesso Costa 1, di proprietà del Comune, dal 1995 abbandonato, degradato e luogo d’incontro per raduni di animali e di tossicodipendenti  sarà messo in condizione di ospitare dodici classi del liceo scientifico, attualmente ospiti del plesso Capuano, in Via Aduua, per cui la ProvinciaRegionale di Siracusa paga 320 mila euro l’anno e le quattro classi dell’Arangio Ruiz, attualmente in un vecchio edificio di Via Pirandello per cui lo stesso ente provinciale sborsa la somma di o mila euro l’anno. Dovremmo risparmiare così circa 4oo mila euro l’anno, anche se resterà il profondo disagio per gli alunni del “Mègara” costretti a essere lontani dai plessi centrali, ubicati alla cittadella degli studi.  E’ stato chiarito che non si poteva agire diversamente né è stato fatto prima perché ancoranon s’era concluso un contenzioso che, per tanti anni, ha impedito la prosecuzione dei lavori al Costa !. La notizia è stata ufficialmente comunicata da Palo Amato, capogruppo PdL al consiglio provinciale. Amato ha detto: «Nel 2006 venne sottoscritto il protocollo di intesa tra l’Amministrazione Carrubba e l’Amministrazione Marziano; oggi la Provincia, guidata da Nicola Bono, mantiene fede agli impegni assunti dai suoi predecessori nello scorso mandato . Con il completamento del Costa 1 si risolveranno totalmente i problemi di edilizia scolastica e la Provincia potrà così risparmiare le somme attualmente impiegate per la locazione di edifici privati che ospitano alcune classi delle scuole di istruzione superiore di Augusta. Il progetto è già stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e sarà finanziato con un mutuo attinto con la Cassa Depositi e prestiti». Anche il sindaco è intervenuto sull’argomento, affermando: «Abbiamo approvato il progetto esecutivo che è già stato trasmesso dai nostri uffici alla Provincia regionale- la somma necessaria al completamento della costruzione è pari a oltre duemilioni di euro e sarà stanziata, mi auguro, anche se non ho dubbio al riguardo, dall’Amministrazione provinciale, così come stabilito dalla convenzione firmata qualche anno addietro»

Cittadini e studenti soprattutto aspettano l’inizio dei lavori.

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All’interno del Kiwanis club, invece,  di fronte al sindaco, Domenico  Morello, ingegnere responsabile del settore Ambiente della Provincia Regionale di Siracusa e luogotenente governatore kiwaniano del precedente anno sociale, ha  posto l’accento sulle iniziative del Kiwanis nell’ambito territoriale con la realizzazione del piazzale della Misericordia,  che necessitava di urgenti lavori di manutenzione e sulle iniziative internazionali come il service «Eliminate», progetto che prevede l’eliminazione su scala mondiale del tetano materno-infantile , sostenuto da tempo, in collaborazione conll’Unicef e volto all’acquisto dei vaccini necessari a debellare il tetano nel terzo mondo. Nell’ ambito della cerimonia interna al Kiwanis  o sono stati  realizzati sorteggi, il cui incasso, di oltre 500 euro, è stato devoluto allo stesso  progetto di beneficenza,  “Eliminate”

G. C.

ORIENTAMENTO GIOVANI, SCUOLA O LAVORO?

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Quale percorso universitario intraprendere? C’è  chi ha già la risposta e chi è ancora indeciso. Per cercare quindi di comprendere meglio quale potrebbe essere la facoltà più adatta,  giorno 14 dicembre  noi, classi quinte del liceo, ci siamo recati, accompagnati dai docenti incaricati, alle Ciminiere di Catania per visitare il salone di orientamento all’istruzione, alla formazione e al lavoro. C’erano istalla stand  per informazioni e ognuno di noi, assecondando quelli che sono i propri interessi, ha potuto fermarsi e chiedere delucidazioni ai ragazzi volontari, iscritti alle Facoltà universitarie , i cui percorsi erano illustrati negli stessi stand

C’è stato chi ha chiesto maggiori notizie per quanto riguarda la facoltà d’ingegneria, chi per medicina e chi ha ascoltato il seminario tenuto dall’esercito. Il tutto si è svolto in un clima di grande partecipazione e, anche se questa giornata non ha chiarito tutti i dubbi riguardo al percorso universitario da intraprendere, certamente è stata il punto di partenza per una decisione che dovremo prendere tra un paio di mesi.

        Martina Serra