NO ALLO SCONSIDERATO AUMENTO DEL 600% DEI CANONI DEMANIALI!

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L’aumento, indiscriminato, dei canoni concessori demaniali fino al 600% da parte del Governo della Regione rappresenta, a mio avviso, un grave pregiudizio per l’economia isolana, e anziche’ contribuire ad impinguare le casse regionali, provochera’ anche un danno erariale poiche’ la Legge 15 del 2005 prevede un aumento massimale nel ritocco dei canoni demaniali del 10%. Per tali ragioni, ho condiviso e votato favorevolmente la mozione n. 132 inerente la revoca del decreto del Presidente della Regione n.509/GAB del 3 aprile 2013, relativo all’aumento dei canoni demaniali.  In un momento di crisi economica, infatti, tale scelta si riverbererebbe con grave nocumento sul sistema occupazionale isolano poiche’ molte strutture balneari e porticcioli turistici, non sarebbero in grado di far fronte a tale aumento e si vedrebbero, loro mal grado, costretti a chiudere i battenti.  Il Governo della Regione, deve, pertanto, prende atto e valutare tale scelta, anche perche’,come detto, la Legge 15 del 2005 prevede un aumento massimo, dei canoni demaniali, del 10% e cio’, ineluttabilmente, offrirebbe il fianco ai molti concessionari di adire alle vie legali, rischiando, anche, di ottenere congrui risarcimenti, trasformando, cosi’, tale scelta, che nasce, comunque, dalla necessita’ di “far cassa”, in un danno per la Regione. A mio avviso, dunque, reputo che il Governo della Regione anziche’ intervenire, frettolosamente, con aumenti dei canoni concessori in modo sconsiderato, debba, piuttosto, incentivare la realizzazione, pur nel rispetto dei litorali e delle peculiarita’ territoriali, di strutture balneari, poiche’, oltre ad offrire importanti servizi necessari per lo sviluppo turistico, possono contribuire a creare economia ed occupazione, favorendo, cosi’, anche la ripresa economica.  Per tali ragioni, dunque, auspico che il Governo della Regione riparta nella valutazione dei canoni demaniali, proprio da queste considerazioni che rappresentano un buon punto di partenza per soddisfare le esigenze degli operatori, di coloro i quali vogliono investire nel settore del turismo ed anche del Governo perche’ un numero maggiore di strutture stagionali creerebbe un maggior gettito, e quindi maggior entrate per le casse della Regione, tenendo conto di quanto previsto dalla Legge 15 del 2005 che prevede un aumento massimo dei canoni concessori del 10%.

Giambattista Coltraro,  deputato regionale