L’ ENEL TIFEO DI AUGUSTA CHIUDERA’ NEL 2015

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Come annunciato dalle colonne di “Augustanews”, quando fu pubblicata l’intervista di Giorgio Càsole   sul porto a Domenico Morello, direttore del settore ambiente della Provincia, L’ENEL Tifeo chiuderà nel 2015. Nella conferenza  tenuta al ministero dell’Ambiente, il rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per i tre gruppi della centrale che producono 210 MW di energia elettrica è stata concessa fino al 2015, dopo di che gli impianti saranno smantellati. Si sta pensando già da ora come sistemare gli oltre 60 dipendenti, tra quelli che otterranno il pensionamento e quelli che purtroppo rimarranno senza lavoro.  La zona industriale, quindi,  continua a perdere posti di lavoro. E se l’epilogo è solo rimandato di qualche anno, lo si deve all’impegno dell’Enel. Infatti, in un primo momento la commissione del ministero dell’Ambiente aveva dato appena un mese di tempo di esercizio in quanto le emissioni nell’atmosfera sono ormai diventati di gran lunga al di fuori della norma. L’impegno dell’Enel ha scongiurato la chiusura immediata e sono stati effettuati miglioramenti di carattere ambientale, e le emissioni sono state abbattute dell’80%.  Effettuati interventi su depolverizzatori e condotte gas; è stato realizzato un nuovo sistema di evacuazione delle ceneri . Poi, ci sono stati la sostituzione del sistema di regolazione e del controllo dei bruciatori; la modifica dei punti di prelievo per monitoraggio delle emissioni; la modifica sistema di trattamento delle acque di prima pioggia; la impermeabilizzazione dei serbatoi dell’olio combustibile.  Oltre a questi investimenti, è stato effettuato il cambio dell’olio combustibile per i forni: da quello a Btz (basso tenore di zolfo ) a Stz (senza tenore di zolfo). Intervento questo che già da solo riduce sia le polveri sia le emissioni. Negli anni Sessanta questa centrale fu costruita dalla società Tifeo, poi, venne ceduta alla Sges (Società generale elettrica siciliana) che la gestì fino alla nazionalizzazione ed al conseguente passaggio all’Enel.  Dopo oltre 50 anni, l’impianto Enel di Augusta, anche se nel passato non sono mancati guai ambientali (ma la società è stata in buonissima compagnia), continua a offrire il suo contributo per l’equilibrio del sistema elettrico siciliano. Un equilibrio che rischia di interrompersi dopo il 2015 e che porterà alla perdita di posti di lavoro sia dei dipendenti Enel sia dell’indotto.


Paolo Mangiafico