ANCHE L’EX VICE SINDACO PERROTTA DOVRA’ RISPONDERE

AUGUSTA. Accogliendo il ricorso del sostituto procuratore generale Domenico Platania, che aveva fatto proprie le istanze del pubblico ministero Maurizio Musco, la Corte di Cassazione, VI sezione penale, ha annullato la sentenza con cui il Gup Alessandra Gigli aveva prosciolto l’allora vicesindaco e assessore all’Ecologia, Nunzio Perrotta dall’accusa di concorso in tentata concussione ai danni dell’ex dirigente dell’Ufficio Ecologia del Comune, Roberto Passanisi. La decisione della Suprema Corte è stata presa alla pubblica udienza del 12 dicembre 2011, ma soltanto ora è stata resa di pubblico dominio. Tra l’altro il riserbo sull’annullamento del proscioglimento dell’avvocato Perrotta è caduto a seguito della decisione del coordinatore dell’Ufficio Gip del Tribunale di Siracusa, Giuseppina Storaci, di fissare a maggio l’udienza in cui verrà deciso il rinvio a giudizio dell’ex vicesindaco di Augusta. Perrotta, pertanto, risponderà dell’accusa di tentata concussione a lui contestata in concorso con il sindaco, Massimo Carrubba, già sotto processo davanti ai giudici del Tribunale penale (presidente, Giancarlo Cascino; a latere, Simona Ragazzi e Angela Gerardi). Nei confronti dell’avvocato Perrotta la Procura di Siracusa aveva chiesto il rinvio a giudizio per il reato di tentata concussione in concorso con Carrubba, perché avrebbero cercato di impedire all’ex dirigente dell’Ufficio Ecologia Passanisi di esprimere liberamente il proprio parere negativo alla realizzazione della piattaforma polifunzionale Oikothen. Anzi, per la sua contrarietà alla realizzazione della piattaforma Passanisi, secondo l’ipotesi accusatoria, fu costretto a mettersi anzitempo in pensione.


   Pino  Guastella

Intensificata ad Augusta la lotta all’evasione fiscale. Recuperati 3 milioni di €uro e scoperte fatture false per 800 mila €uro.

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La Compagnia della Guardia di Finanza di Augusta, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Provinciale di Siracusa, ha ulteriormente intensificato le attività di controllo economico del territorio della parte Nord della provincia aretusea, tese a ricercare e a reprimere le diverse forme di evasione e, quindi, a riportare a tassazione le ingenti somme illecitamente sottratte allo Stato. In tale contesto, solo nei primi giorni del 2012, sono state eseguite dalla Compagnia di Augusta ben 6 ispezioni fiscali nei confronti di soggetti economici operanti in diversi settori tra i quali l’edilizia, la fabbricazione di strutture metalliche, la manutenzione e riparazione di macchine industriali e la ristorazione. La penetrante attività di contrasto all’evasione fiscale, sostenuta da una preliminare e complessa analisi informatico-investigativa, ha consentito di individuare, tra gli altri, anche due  soggetti completamente sconosciuti al Fisco (evasori totali) perché non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi e/o IVA, portando così alla luce un imponibile evaso pari a circa € 2.500.000 e I.V.A. dovuta pari a € 500.000. Le attività inoltre, hanno permesso di individuare una società “cartiera”, ufficialmente impegnata nell’attività di ristorazione, in realtà costituita al solo scopo di emettere fatture false ad altri soggetti compiacenti. E’ stato possibile pertanto accertare l’emissione e l’uso di fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa € 800.000.  In capo al responsabile di questa società “fantasma”, grazie a una specifica disposizione contenuta nella Legge n. 537/1993 che consente di tassare la ricchezza derivante dalla commissione di reati di qualunque genere, è stata proposta la tassazione dei proventi illeciti derivanti dall’emissione di fatture false, per un imponibile totale di circa € 150.000.

A conclusione di questi primi interventi ispettivi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa  un  soggetto per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, due soggetti per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, due soggetti per il reato di omessa presentazione della dichiarazione e per distruzione di documentazione contabile.

   F. G.

 

AUGUSTA, DISCARICA ABUSIVA E INQUINANTE SEQUESTRATA DALLE FIAMME GIALLE

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Finanzieri della Compagnia di Augusta, nel corso di una vasta operazione finalizzata alla tutela dell’ambiente, hanno scoperto una discarica abusiva ubicata in prossimità della città federiciana,  all’interno della quale  erano stati accumulati ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi. In particolare, i militari hanno accertato che all’interno della vasta area recintata erano presenti vari cumuli di pneumatici usurati. cronaca,augusta,augustanewsIl materiale, ammontante a circa n. 2.000 pneumatici fuori uso, era disperso sul terreno e risultava palesemente destinato allo smaltimento in quanto privo di caratteristiche idonee per un eventuale riutilizzo. La porzione di area sulla quale erano ammassati i rifiuti, inoltre, era priva di strutture e accorgimenti tecnici idonei a evitare il diretto contatto con il terreno o eventuali infiltrazioni nel suolo;  i pneumatici inoltre erano privi di coperture e, quindi, soggetti all’effetto usurante delle condizioni climatiche.

La zona inquinata dai rifiuti speciali, che si estende su un’area complessiva di oltre 1.500 mq, è stata sottoposta a sequestro dai Finanzieri, i quali hanno segnalato il responsabile dell’ illecito alla Procura della Repubblica di Siracusa.

 

 

F. G.    nelle foto, la discarica abusiva

LICENZIATO, S’ INCATENA IN PIAZZA DUOMO

INCATEN.jpgAUGUSTA. Antonino Aparo, dipendente della società Pastorino, concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti in città, si è incatenato sotto l’albero di Natale di piazza Duomo per protestare contro il licenziamento da parte dell’azienda, ritienuta una ritorsione legata alla sua attività sindacale. Dopo alcune ore, è giunto in piazza il titolare dell’azienda Pastorino, Anton Quercioli, che ha chiarito come il provvedimento di licenziamento sia la conseguenza di una serie di comportamenti sanzionabili, culminati con l’aggressione fisica di Aparo a un funzionario dell’azienda. Quercioli, che ha negato ogni relazione con la sua attività sindacale, ha anche parlato di un accordo, garantito dal sindacato di cui Aparo è esponente, la Cgil, che avrebbe portato alla sua riassunzione entro poche settimane, a condizione che il dipendente avesse abbassato i toni dello scontro.  Invece, Aparo ha  risposto denunciando l’azienda ai carabinieri per aver emesso assegni postdatati ai dipendenti,  a garanzia del pagamento dello stipendio nei primissimi giorni dopo il Natale. Dopo una lunga mediazione svolta dal segretario locale Cgil Carmelo Lo Turco e, per l’amministrazione comunale,  dall’assessore all’ambiente Michele Accolla,  la questione si è sbloccata con l’impegno dell’azienda a incontrare il sindacato nei prossimi giorni, per discutere la vicenda e valutare la possibilità di rivedere il provvedimento di licenziamento. In perfetto clima natalizio, una stretta di mano tra il dipendente e il titolare dell’azienda (nella foto) ha sancito l’impegno reciproco e permesso ad Aparo di tornare in famiglia con un filo in più di speranza e serenità.

   G.d.S.

COLONNE DI FUMO DALLO STABILIMENTO ERG di Priolo

Ancora incidenti presso lo stabilimento ERG di Priolo.

Attorno alle ore 10.30 di ieri 20 dicembre, un incendio si è sviluppato nell’area SG10 dello stabilimento ERG, provocato dalla fuoruscita di combustibile da un oleodotto.

I Vigili del fuoco, prontamente intervenuti, hanno lavorato per oltre un’ora. 

Indagini in corso.

    G.T.

Sequestrato un totale di Kg. 300 di GPL ad Augusta

gas.jpgAUGUSTA La Guardia di Finanza di Augusta, nell’àmbito dell’ordinaria attività di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria, in armonia  con le  direttive operative impartite dal comando provinciale di Siracusa, ha sottoposto a controllo un’attività commerciale (impianto di distribuzione stradale di carburante)  localizzata nella Frazione di Brucoli e inerente la vendita al minuto di bombole contenti Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). Nel corso dell’attività di controllo, è stata posta l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche su eventuali profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. I depositi, infatti, devono necessariamente rispondere a tassativi standard di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce . Le Fiamme Gialle,  a seguito dell’intervento ispettivo, hanno accertato la detenzione di un quantitativo di prodotto di gran lunga superiore a quello indicato nel certificato di prevenzione incendi e la mancanza della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio dell’attività e dell’autorizzazione  rilasciata dall’Agenzia delle Dogane; intanto i militari procedevano al sequestro di 300 Kg di GPL denunciando a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale e segnalando lo stesso all’Agenzia delle Dogane e alla Regione Sicilia.

 G.d.A.

L’ ACQUA, IL BENE PIU’ PREZIOSO. PER CHI?

acqua.jpgDisavventura di una commerciante augustana di via Giovanni Lavaggi, che si vede staccare l’utenza dell’acqua  dalla Sai 8, per 2 volte nel giro di pochi mesi, per una morosità imputabile al vecchio proprietario dell’immobile. La commerciante amareggiata preannuncia l’intenzione di rivolgersi ad un legale per presentare un esposto e chiedere i danni per il disagi arrecati. “Per due volte nel giro di pochi mesi, lo scorso mese di ottobre prima e ora da circa una settimana – dice Giusy Amenta,  titolare di un noto atelier di mobili con annesso laboratorio di restauro – ci siamo visti mettere i sigilli ai contatori per una morosità di cui non siamo responsabili tanto che è imputabile ad un contatore che reca un numero diverso da quello della nostra utenza. Nel luglio del 1999 abbiamo acquistato i locali dove è ubicato il negozio. Abbiamo poi pagato regolarmente alla tesoreria comunale la somma richiesta a titolo di allaccio dell’acqua. Ora a distanza di 12 anni la Sai 8, che gestisce il servizio idrico, pretende da noi quanto dovuto dal vecchio proprietario. Già una prima volta ad ottobre, dopo il primo distacco dell’utenza, abbiamo prodotto ai responsabili dell’ufficio che cura i contenziosi la documentazione necessaria dalla quale si evince inequivocabilmente che siamo in regola con quanto dovuto per la fornitura all’utenza di cui siamo intestatari. Sembrava allora che la situazione si fosse definitivamente chiarita e ci erano state date dai funzionari della società concessionaria precise assicurazione in questo senso – commenta Giusy Amenta -. Invece con nostro rammarico lo scorso 7 dicembre siamo ripiombati in quello che ci sembra come un vero incubo. Si è presentato in negozio un operatore della Sai 8 che nonostante le nostre rimostranze ha provveduto a staccare l’utenza. Ora siamo davvero stufi ed indignati per questa situazione che ci arreca notevoli disagi. Sicuramente si tratta di un problema di mancata trasmissione di documentazione tra il Comune e la Sai 8, ma noi ci chiediamo che colpa abbiamo di tutto ciò? Abbiamo perciò deciso di rivolgersi ad un legale per far rispettare i nostri diritti”.
   G.C.

Il 16 dicembre nuovo processo per Gianfranco Bari, l’augustano che uccise la sua ragazza

bari.jpgAUGUSTA. Si terrà il 16 dicembre prossimo il processo d’appello a carico di Gianfranco Bari, condannato in primo grado a 20 anni di reclusione perché colpevole di avere ucciso la fidanzata Francesca Ferraguto.
L’uomo ha poi fatto a pezzi il suo cadavere con il flex, seppellendone successivamente i resti nel giardino di proprietà del suoi genitori. L’appello contro la condanna a 20 anni di reclusione è stato proposto dal Pm Antonino Nicastro, che ha ritenuto fin troppo mite la pena inflitta a Bari. Il processo di secondo grado, sempre con rito abbreviato, sarà celebrato davanti ai giudici della terza sezione della Corte d’Assise di Appello di Catania. Bari è difeso dall’avvocato Giuseppe Cristiano, mentre i congiunti della malcapitata Francesca Ferraguto, che si sono costituiti parte civile contro l’imputato, sono tutelati dall’avvocato Beniamino D’Augusta. L’atroce delitto di Francesca Ferraguto fu commesso il 25 maggio 2009 all’interno dell’abitazione di Ganfranco Bari. Quest’ultimo, al termine di un litigio scaturito dal rifiuto di Francesca di voler accudire i suoi tre figli nati dal precedente matrimonio, prima la colpì con un corpo contundente, provocandone la morte e, successivamente, armatosi flex, tagliò a pezzi il cadavere. A far ritrovare i miseri resti della ragazza è stato lo stesso Bari, nel successivo mese di ottobre, dopo che aveva reso ampia e circostanziata confessione ai Carabinieri che ormai lo avevano incastrato.
  Pino Guastella

UN MALE INCURABILE HA STRONCATO ROSARIA GULINO, docente di Lettere per 30 anni alla media “Corbino”

imagesCAXL8HAE.jpgAUGUSTA – Commovente partecipazione di folla ai funerali, svoltisi nel pomeriggio di giovedì 17, un grigio piovoso pomeriggio, per dare l’ultimo saluto a Rosaria,  da tutti conosciuta come Rina, Gulino, scomparsa improvvisamente, stroncata da un male incurabile –  espressione burocratica e eufemistica per indicare il cancro, terribile male, che si fa, quasi, fatica a pronunciare, per gli scenari di lutto, di tragedie e di pianti che la parola evoca.  Rina Gulino, sposata, quattro figli, due maschi e due femmine, ha dedicato la vita alla scuola e alla famiglia.

Dopo trent’anni spesi per la scuola,  nell’insegnamento di materie letterarie alla scuola media “Corbino”, mai trascurando gli affetti coniugali e familiari, Rina, da qualche anno in pensione, s’era dedicata a tempo pieno a svolgere il delicato compito di nonna, che, svolgeva molto bene, come un angelo custode.

L’immagine dell’angelo è stata rievocata da una delle nipoti che ha preso la parola alla conclusione del rito funebre per ricordare la nonna. Lo ha fatto dopo il lungo, ma vibrante di commozione, elogio funebre pronunciato dalla figlia Vittoria. La nipotina ha dato a sé stessa e agli astanti la spiegazione di questa morte improvvisa. “Si vede” – ha detto – “che Iddio aveva bisogno di un altro angelo in cielo”.

 Ci associamo al dolore di  Carmelo Gulino, dirigente del II istituto superiore, e  di  Massimo Scuderi, presidente dell’associazione sportiva Megara, rispettivamente fratello e figlio di Rina Gulino.

  Giorgio Càsole