Il Circolo Unione per il Castello di Brucoli – di Gaetano Gulino

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Dietro le giostre, nella piazzetta  che delimita a nord il borgo marinaro, il visitatore occasionale riesce ad intravedere il vulcano dell’Etna,  quasi sempre sormontato da un pinnacolo di fumo e, con  grande    meraviglia, l’ imponente sagoma di un  vecchio castello. Schiamazzo,  risate, un vocio continuo ed un misto di rumori e suoni contraddistinguono la prima zona dell’estremità nord del borgo, poi il silenzio, il senso di solitudine ed abbandono che dominano sull’austero maniero. La gente del luogo,  alle domande del visitatore risponde che anticamente il castello rappresentava per Brucoli una fortificazione di difesa del territorio e che è stato abitato da diversi signorotti e potenti di turno, ma soprattutto da una regina, anche se pazza e segregata, la regina Giovanna. In ogni caso deve essere stato qualcosa di importante tanto è vero che la Soprintendenza ha provveduto ad un decoroso intervento di ristrutturazione. Il lungo silenzio è stato poi  interrotto solo per qualche giorno, riferiscono ancora gli abitanti del borgo, da un evento che una qualificata associazione di fotografi è riuscito a mettere in atto, superando miracolosamente le numerose difficoltà ed ostacoli per le autorizzazioni richieste delle varie istituzioni, soprintendenza per prima.

Poi il nulla. Silenzio, indifferenza.

Ad un tratto un risveglio…. un piccolo ritorno di memoria, di senso di appartenenza, di amore e rispetto per le proprie radici, una capacità di ritrovare nella storia di una popolazione e di un territorio elementi , fatti, eventi che possano conferire loro valore e dignità.

Ed ecco che nella ventilata serata del 23 luglio,un pubblico di circa due centinaia di attenti e qualificati ospiti, luci e fari illuminanti il castello, musiche, costumi medioevali indossati con orgoglio da eccellenti ragazzi liceali e una rievocazione storica, a cura di valenti conferenzieri, di fatti, eventi commerciali, abitudini alimentari e costumi d’epoca, riescono a vincere questo stato di torpore, di sonno profondo. E’ come uscire da un coma..  L’iniziativa è del Circolo Unione di Augusta che, nell’ambito delle molteplici attività culturali messe in programma estivo, ha voluto dare un contributo per fare luce sulla vera storia del castello e far sì che potesse essere dignitosamente valorizzato, fruito ed inserito nei progetti di sviluppo  culturale ed economico della popolazione indigena.   La prof.ssa, Gemma Colesanti, ricercatrice all’Istituto di studi sulle società del mediterraneo del CNR e docente presso l’Università Orientale   di Napoli ad hoc interpellata e convocata a Brucoli, è riuscita a trovare presso la biblioteca dei Gesuiti di Barcellona n. 4 libri di contabilità, di cui n. 2 mastri (definitivi) e n. 2 manuali (preparatori , appunti) ed un carteggio di corrispondenza tra due sorelle Johanna e Catarina Sabastida. Dalla traduzione di queste lettere e di un libro mastro, scritti in catalano, misto a siciliano,  finalmente viene documentato con il dovuto rigore scientifico un periodo storico, seconda metà del 400, che vedeva il Caricatore di Brucoli come uno dei più importanti nell’ambito degli scambi commerciali che avvenivano all’epoca dei fatti tra la Sicilia, il Nord Africa, Barcellona, Venezia ed altre città.

Catarina, moglie del governatore della camera reginale  di Spagna, Giovanni Sabastida, continuò a svolgerne le funzioni dopo la morte del marito, rivelandosi una vera e propria donna manager oltre che madre. Mercanteggiava: panni, frumento, carni, pelli, schiavi; Produceva frumento, pane e vino; Era prestatrice di denaro e proprietaria di un hostal a Brucoli dove si fittavano camere e si vendevano al dettaglio pane vino e carni.

La Colesanti fornisce ancora molti interessanti dettagli della vita civile, degli scambi commerciali che condizionavano l’economia di Brucoli, di Siracusa, della Val di Noto del 400, ma afferma” nessuna regina, nessuna Giovanna la pazza è stata mai  a Brucoli, sono tutte leggende” Il pubblico  è un po’ perplesso ma  entusiasta e consapevole finalmente di attingere notizie da fonti documentabili e certe.

La serata che ha  registrato l’interessante intervento del prof. Luigi Lombardo sulle abitudini alimentari dello stesso periodo,-  la presentazione e ringraziamento alle autorità intervenute da parte della presidente del Circolo, dott.ssa Bruno Gaetana, – l’introduzione ed il coordinamento da parte del prof. Piero Castro,-  la mostra fotografica “Brucoli e il suo hinterland”’ dell’associazione Augusta Photo Freelance,-   è stata completata con il sorteggio di una maxifoto del castello di Brucoli,-   con la video proiezione di un filmato, vincitore a livello nazionale, sulla storia  mediovale di Augusta e Brucoli dei ragazzi del liceo Megara coordinati dalla prof.ssa Jessica Di Venuta,-   ed infine con una raffinata cena nel cortile della attigua Capitaneria di Porto, grazie soprattutto alla disponibilità del Presidente dell’Associazione Welfare della Gente di Mare, comandante Rosario Litrico.   

Riflessione finale: speriamo che non si vada avanti a via di episodici risvegli…. e  che si possa uscire da questo stato di coma profondo.

          Gaetano Gulino

Al “NH Venus Sea Garden” inaugurata la stagione estiva del Circolo Unione Augusta.

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Per la prima volta nella sua storia, Il Circolo Unione di Augusta ha programmato una serie di attività culturali e ricreative anche nella stagione estiva.  La Presidente, dott.ssa Gaetana Bruno ed il Direttivo non hanno spento i motori, e, come previsto,  hanno riscosso il consenso  dei numerosi Soci con  l’originale spettacolo teatrale “Morir di fama”.  Giovedì 30 giugno, sulla terrazza del Venus, nel  magico scenario del ristrutturato anfiteatro, dell’incantevole piscina  e dell’ azzurro mare che dal Faro Santa Croce raggiunge il golfo catanese con il suggestivo vulcano dell’Etna, un numeroso e competente pubblico ha così potuto apprezzare la ottima performance dell’attrice  Evelyn Famà. Lo spettacolo, della durata di un’ora e venti minuti, non ha lasciato attimi di pausa grazie alla bravura dell’artista che ha messo in evidenza tutte le proprie virtù giocando con la voce, rendendo omaggio all’antica passione per la danza e inscenando repertori di cabaret e di avanspettacolo. “Morir di fama”, scritto ed interpretato da Evelyn Famà, per la regia di Carlo Ferreri, è, infatti, uno spettacolo ricco di parodie di persone e storie, pescate per caso nella quotidianità e assemblate tra loro, che si alternano e si susseguono attraverso le “elaborazioni vocali” di questa artista che nel suo rispettabile curriculum vanta partecipazioni a spettacoli di altissimo livello.   A seguire, una squisita cena nell’elegante salone,  un gradito momento musicale, sia al chiuso che all’aperto, con le dolci note  di due maestri di  pianoforte, e poi, tutti soddisfatti di ritorno a casa, non prima di aver immortalato  con  scatti fotografici questi indimenticabili momenti.

   Gaetano Gulino

IL NOSTRO LICEO FA IL PIENO

 

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Il Circolo Unione di Augusta, con sede in Piazza Duomo, angolo Via Principe Umberto, ha bandito la I edizione di un concorso, rivolto agli studenti dai 13 ai 18 anni, sul tema “Augusta, dalle tradizioni allo sviluppo ecosostenibile. Numerosi nostri alunni hanno partecipato e molti hanno vinto premi e riconoscimenti. Partiamo dalle menzioni speciali andate a Giulio Amara, Katia Dragotta, Simona Giardina, Fulvia Saraceno, Paola Solano del classico e a Gabriele Gianino dello scientifico. Due premi speciali ex aequo, per la sezione A, sono andati a Miriam Carani e a Annalisa Farini , i cui elaborati sono stati pubblicati qui,  e a Anna Vinci e a Anna Chiara Perrucci per la sezione B, tutte studentesse del classico. Per la sezione B il I premio è andato a Maria Modica, I E liceo scientifico, per la sezione C il I premio è stato attribuito a Cristina Gentile, IV anno del socio-psico-pedagogico, e a Mattia De Riggi (liceo tecnologico), coautore dell’elaborato, una foto, con Cristina Gentile.

La  cerimonia di premiazione si è svolta il 27 maggio, condotta, professionalmente,  dal prof. Giorgio Càsole, dopo una. Serie di interventi di Roberto Meloni, presidente del consorzio universitario “Archimede”, di Sebastiano Brusca, ingegnere, dottore di ricerca a Catania, e di Gianni Alderuccio, attore di prosa, residente in Augusta.. Il prof. Càsole ha presentato pure un video tratto da un più lungo filmato sui paesaggi sensibili, realizzato lo scorso anno dalla professoressa Jessica Di  Venuta, che si è aggiudicato il l premio in campo nazionale.

  Giorgio  Càsole

Geometria e numeri nelle cose del Divino

Conferenza dell’Avv. Elio Salerno su “Geometria e numeri nelle cose del Divino” al Circolo Unione di Augusta.

 

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Giovedì 21 gennaio, nel salone del Circolo Unione,  lo storico locale  Elio  Salerno, presidente della commissione comunale di storia patria, ha dato un’ ulteriore prova della riconosciuta preparazione culturale nel campo storico, artistico e  teologico-letterario  con una  personale  lettura di Dio attraverso la geometria e i numeri.

Elio Salerno ha incantato il pubblico, molto attento e interessato alla tematica, descrivendo le varie figure geometriche che intrecciate e sovrapposte simboleggiano  Dio, il mondo con i quattro elementi essenziali,  l’uomo e la donna, e si è soffermato in particolare nelle figure del punto, del cerchio, del triangolo( con vertice in alto per l’uomo e vertice in basso per la donna), del quadrato, dell’esagono e infine dell’ottagono, simbolo della perfezione,  con un lato che, confinante con Dio, aprendosi offre all’uomo il privilegio di vedere la luce di Dio e quindi di partecipare alla Sua Gloria.

 Il relatore ha descritto i numeri come espressioni e manifestazioni del divino, –   tre per la Trinità…., 4 per gli elementi primi….., 6 per i giorni della Creazione…., 7 per i doni dello Spirito Santo, per i sacramenti, per la somma delle virtù teologali e cardinali ….,  8 per  le beatitudini….., –  e ha affermato che Dio è  l’Amore( a-mors) che  sconfigge la morte,  è l’Universo,  è  l’Infinito,  è il cerchio il cui centro è dappertutto, ma la cui circonferenza non è in alcun luogo (Ermete Trismegisto)”,  è il Padre, che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza infondendogli un soffio divino e concedendogli, nonostante le imperfezioni e i  peccati,  di ritornare a Lui.

 Il relatore ha concluso asserendo che Dio è  Amore che comprende l’Eros, il Pathos e l’Ethos, è padrone del bene e del male e da Padre ha concesso  Il libero arbitrio all’uomo  quale utile strumento per fargli meritare la dignità di figlio.

La conferenza è stata preceduta da una video proiezione a cura del socio Gaetano Gulino che ha fatto scorrere, accompagnate da toccanti pezzi musicali, due serie di incisive immagini rispettivamente  raffiguranti il Male e il Bene. Naturalmente, ha concluso la presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno, i Credenti, in questo eterno dualismo, vogliamo il  trionfo del Bene e in tal senso dobbiamo quindi adoperarci.

               G.G.