SPETTACOLO IMPERDIBILE AL “BRANCATI” DI CATANIA CON TUCCIO MUSUMECI

Giovedì 10 maggio alle h 21 un debutto imperdibile al Teatro Vitaliano Brancati: Tuccio Musumeci in “ RAGAZZI PER SEMPRE. pazzi, cozze e rizzi!” conil Maestro Nino Lombardo per la regia di Antonello Capodici. Completano ilcast Ivano Falco, Enrico Manna, Giorgia Migliore e Claudio Musumeci. Scene Riccardo Perricone, costumi Sorelle Rinaldi.

branc.jpgCi fu un tempo febbrile d’attesa, per la città di Catania. Quando l’orrore del passato era ancora vicino, ma più vicino ancora s’apriva il futuro più gravido delle promesse migliori. E allora era dolce innamorarsi e ridere. Lo spettacolo era ancora quello di prima della Guerra, e la televisione – in fondo –non esisteva ancora. Gli eroi della scena erano i giganti : Dapporto, Taranto, Macario. Egià piccole soubrette poverissime sognavano la copertina ed il paparazzo. In questa Catania (ma in questo Paese) così ingenuo e tanto pulito, il grande Tuccio c’era.  Era un giovanotto magrissimo. Nero di capelli e profondo d’occhiata. Che già portava nel corpo e nel sorriso, le stimmate della grandezza. Avrebbe raccontato, nei decenni successivi, la lenta deriva di un boom mai veramente avvenuto. Imparava, il grande Tuccio, l’arte difficile del disincanto. I migliori registi e gli autori più grandi,avrebbero poi guardato a lui, come ad un mistero di complessa lettura: la fame e la sete, come parole di vetro, sulla pagina del far ridere. E’ veramente comico solo chi ha veramente sofferto.  In quella città, complice e arrendevole, Tuccio ebbe amici strepitosi : uno per tutti, Nino Lombardo. Se Tuccio di quelle strade, di quelle piazze,di quei lidi conserva intatti i languori e le risate, il maestro Nino potrebbe riprodurne al piano i sussurri più intensi; e lo fa, quando s’abbandona alla tastiera con il fervore del giovane amante. Uno spettacolo così comico e così leggero, che conserva il fremito degli anni cinquanta ed il gusto opulento dei sessanta : scenette, gag, canzoni, voci e ricordi.

Quel che di ieri abbiamo tutt’ oggi; quel che di oggi, ieri, ancor non sapevamo.

  G.C.

La Lupa con Guia Ielo

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Venerdì 4 maggio ore 21, al teatro Brancati di Catania in scena lo spettacolo di successo “La Lupa” di Giovanni Verga con Guia Jelo. Un adattamento a cura di Turi Giordano , che ne firma anche la regia, e della sua interprete d’eccezione Guia Jelo, che magistralmente da vita a una Gnà Pina, finita e sconfitta, folle, sola, increpata e scura come la sciara ma eterna come l’Etna . Accanto alla bravissima Guia Jelo, nel ruolo di Mara Ilena Maccarrone ; Andrea Galatà è Nanni Lasca. Completano il cast Elisabetta Alma,Fabio Costanzo,Franco Colaiemma , Roberto Fuzio, Iridiana Petrone, Giovanni Santangelo e con Emanuele Puglia nel ruolo di Malerba e la partecipazione di Nellina Laganà nel ruolo di zia Filomena. Una rilettura della novella in cui il rosso della lava riflette il sentimento della passione della Lupa, tumulto e immedesimazione che rivivono nelle musiche originali di Matteo Musumeci , nelle scene e costumi di Giuseppe Andolfo e nei movimenti coreografici di Silvana Lo Giudice.

Una produzione Teatro della Città, fino a domenica 6 maggio.

AL BRANCATI DI CATANIA, LA MUSICA E’ ASSASSINA, MA SI RIDE

Domani 13 Marzo alle h 21 debutta al Teatro Vitaliano Brancati di Catania , una prima nazionale assoluta : “Tu Musica assassina” di Manlio Santanelli (foto sotto) . Sul palco diretti da Angelo Tosto:Ileana Rigano, Filippo Brazzaventre , Camillo Mascolino, Valentina Ferrante e Giovanni Santangelo.

 

Manlio%20Santanelli.jpgLa tendenza al crimine, è una gramigna che, se sottoposta ai raggi solari di un forte movente, può germogliare anche all’interno di coloro di cui diresti: “Ma che brave persone!”  E tuttavia, ogni qual volta si verifica un evento più o meno efferato, i preposti alla sua indagine si accaniscono a cercare, nei precedenti dell’autore del crimine, elementi, dettagli o traumi infantili che ne possano aver condizionato la personalità. E’ il momento in cui anche i più inermi cittadini, magari per il solo fatto di trascorrere ore e ore davanti a una scacchiera, vengono sottoposti a un “terzo grado”. Se ne evince che per molti esponenti delle forze  di polizia anche il più innocuo hobby, coltivato in maniera smodata, prima o poi si tradurrà in una imprevedibile strage. E così , il paradosso diviene realtà ! Proprio come la vicenda che sconvolge la tranquilla esistenza di due coniugi colpevoli soltanto di amare la musica classica con un trasporto pressoché patologico. Aggiungasi che lui, direttore di banca, non solo è escluso dall’elenco degli abbonati all’Associazione Musicale della sua città, ma è anche costretto ad avere sotto gli occhi un subalterno e la sua consorte che, grazie a uno scherzo del caso, hanno ereditato una tessera che consente loro di assistere a tutti i concerti della stagione, tutto questo via via sospinge il direttore di banca e sua moglie verso l’abisso. Ma come sono buffi, quanto fanno ridere nel loro impaccio, coloro che dall’oggi al domani contano di trasformarsi in assassini s più o meno seriali! Dietro la comicità: la solitudine e l’amarezza. Dietro la rabbia e la frustrazione: la comicità, a tratti spinta sino al parossismo. Una girandola di emozioni multicolor!

Si replica sino a domenica 1°aprile 2012.

SUGO FINTO, ODIO E RISATE Al “BRANCATI” di CATANIA, fino al 26 febbaraio

 

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Dopo Grisù, Giuseppe e Maria  di Gianni Clementi,   in dialetto napoletano, rappresentato qualche giorno con successo al teatro Brancati di Catania, diretto da Tuccio Musumeci, in questi giorni si sta replicando con altrettanto successo, un’altra sapida commedia dello stesso Clementi, in vernacolo romanesco, con due autentiche attrici di razza, PaolaTiziana Cruciani e Alessandra Costanzo, nei panni di due sorelle, zitelle e sciancate, proprietarie nella capitale  di una piccola merceria che rischia la chiusura, come tanti altri piccoli negozi, a causa dell’invasione dei cinesi. L’azione si svolge, per due tempi, tutta nel modesto tinello dell’abitazione delle due che battibeccano continuamente, con battute al vetriolo, soprattutto per le ristrettezze economiche in cui la sorella maggiore, Rosaria,  vuole far vivere il piccolo universo domestico che sta per essere travolto. L’altra sorella è  Addolorata, un nome” parlante” potremmo dire, giacché ella trova conforto solo nel guardare programmi televisivi  trash (si sente, infatti, la voce di Maria De Filippi),   nell’acquisto di qualche elettrodomestico  per un maggiore comfort o nel desiderare  di usare una volta il tassì per recarsi al matrimonio del cugino “carnale”.  Le due donne, di probabile origine meridionale (come fanno intuire i loro nomi), sono le uniche  ad apparire sulla scena di questo chiuso universo, sordo al  mondo esterno, di cui si sente la voce irritata del vicino di casa, sordo anche allo squillo del telefono, ma non alla sirena  del tubo catodico. Come in ogni coppia,  compresa quella gemellare, c’è sempre chi è dominante rispetto all’altro: qui è Rosaria, che attribuisce a sé tutti i meriti e squalifica continuamente la sorella;  orgogliosa  di sé, non ammette repliche, persino nella preparazione del sugo di pomodoro, definito finto (da qui il titolo) quando non c’è la carne. La carne, ovviamente, costa troppo  e, allora, il sapore è dato dal sedano. “Non faccio mai il sugo senza sedano”, borbotta Rosaria, mentre la sorella, spaparanzata davanti al televisore l’accusa, appunto, di preparare solo “sugo finto. Anche  Addolorata  borbotta mentre recita il ruolo della vittima, finché un  ictus “provvidenziale” provoca il rovesciamento dei ruoli: Rosaria diventa la vittima silenziosa, immobile,  davanti al vituperato apparecchio televisivo, di un’Addolorata che ora domina l’universo domestico, ma senza spirito di vendetta, anzi con un affetto sorprendente giacché cura amorevolmente la sfortunata sorella, che imbocca come una bambina. Nella sventura ha scoperto il valore del legame fraterno. Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo, servite dalla regia di Ennio Coltorti, fanno trascorrere due ore di sano divertimento. Si replica al “Brancati” fino al 26 febbraio.

 

Giorgio Càsole – Nella foto: Alessandra Costanzo a sin. Paola T. Cruciani, a ds

 

SPETTACOLO IN APERTURA DI STAGIONE AL BRANCATI DI CATANIA, DIRETTO DA TUCCIO MUSUMECI

Giovedí 27 ottobre 2011 alle h 21 Miseria e Nobiltà, il capolavoro in tre atti di Edoardo Scarpetta

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Ambientata nella Napoli di fine ‘800, la storia nota a tutti, è quella di Felice Sciosciammocca lo squattrinato scrivano, interpretato da un esilarante Tuccio Musumeci, che vive alla giornata  condividendo la casa con il figlio Peppiniello, la compagna Luisella e  l’amico Pasquale, fotografo ambulante, con la moglie Concetta e la figlia Pupella. Una commedia che ruota tutta intorno alla fame e alla relativa pancia vuota dei suoi protagonisti.

Una situazione difficile, che un giorno viene stravolta dalla proposta del marchesino Eugenio, il quale vorrebbe sposare Gemma, ma  ha bisogno del consenso dei suoi genitori, contrari a tale unione. Il giovane nobile chiede allora a Felice e a Pasquale di  spacciarsi per i suoi aristocratici parenti. Travestimento che darà inizio a una serie di irresistibili equivoci, che si concluderanno con un lieto fine. Fame e scambio di identità , congegni comici del testo, di cui Scarpetta è maestro. Una storia che racconta un’ “Italietta” che parrebbe ormai scomparsa – ma che purtroppo oggi è più attuale che mai – fatta di uomini e personaggi costretti a reinvertarsi ogni giorno per la sopravvivenza, sbarcando il lunario.

Una storia vivace e briosa, resa sul palcoscenico da una cast d’eccellenza diretto da Nicasio Anzelmo: insieme a Tuccio Musumeci e Marcello Perracchio, Rossana Bonafede, Egle Doria, Barbara Gallo, Valentina Ferrante, Massimo Leggio, Plinio Milazzo,Giorgia Migliore, Margherita Mignemi,Claudio Musumeci, Aldo Toscano, Salvo Scuderi e il piccolo Giuseppe Testa. La regia è di Nicasio Anzelmo, le scene di Riccardo Perricone i costumi di Angela Gallaro, i movimenti coreografici di Silvana Lo Giudice.Per info abbonamenti Botteghino  TeatroV.Brancati via Sabotino 4 Catania aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 tel.095-530153 www.teatrodellacitta.it

 

C.C.  –  nella foto, il cast al completo