MADRE ACCUSATA DI LASCIARE I FIGLI SOLI PIANGENTI A CASA

bimbo.jpgAugusta. Mattina del 15 febbraio, ore 9,30 circa, appartamento di un condominio nella periferia cittadina.   Tre bambini  piccoli piangono incessantemente. In séguito al pianto prolungato, i vicini di casa, preoccupati,  bussano con insistenza alla porta. Nessuna risposta. I bambini continuano a strillare, anzi urlano più di prima, come per richiamare maggiormente l’attenzione. Forse, hanno avvertito i rumori esterni. Ancora nessuna risposta. Poiché le urla di richiamo non cessano, i vicini telefonano al 112 per reclamare la presenza dei carabinieri. Una pattuglia, infatti, si precipita, forza la porta e scopre i tre pargoletti urlanti e piangenti, soli in casa. I militi decidono di  cercare la madre, l’augustana  35enne A.B. , cui contestano il reato di abbandono dei minori ottenendo per lei gli arresti domiciliari. La donna, difesa da Angela Bonanno, si presenta davanti al giudice siracusano per le indagini preliminari, Alessandra Gigli, che ne dispone la scarcerazione con l’unico obbligo di presentarsi in caserma per firmare il foglio di presenza.

Giorgio Càsole

QUANDO AL MUSCATELLO NASCEVANO PIU’ BAMBINI CHE ALTROVE IN PROVINCIA

RSCN0165.JPGAugusta. Sono trascorsi poco più di quarant’anni anni da quando il reparto di ginecologia-ostetricia dell’ospedale Muscatello di Augusta mieteva i primi successi divenendo in breve tempo un Centro Parto di eccellenza, paragonabile per la qualità delle prestazioni mediche ai migliori Centri Parto regionali. Un successo dovuto non al caso ma esclusivamente alla professionalità ed alla dedizione del Personale medico e paramedico guidato dal primario prof Salvatore Paci, abile professionista, apprezzato non solo per la sua alta preparazione scientifica ma anche per le sue doti morali ed umane. Il Centro Parto del Muscatello era diventato il fiore all’occhiello della Sanità provinciale di cui gli augustani andavano orgogliosi. Dal 1970 al 1979 (10 anni) al Centro Parto di Augusta sono nati 7507 bambini con una media di 750,7/anno, raggiungendo il massimo nel 1975 con 868 nuovi nati; nel decennio successivo (1980- 1989) si è registrata una lieve flessione con 6984 nuovi nati (698,4/anno), ma nulla di preoccupante perché dovuta al fenomeno generale del calo delle nascite, in linea con l’andamento nazionale; dal 1990 al 2000 (11 anni) le nascite sono state 6945 (631/anno), un calo più marcato che fa scattare il primo allarme, attribuito all’andata in quiescenza del primario; il calo è continuato ad aumentare nel decennio successivo, dovuto a diversi motivi, quali il rinvio, sine die, dell’assetto della pianta organica e la fuga di alcuni medici, attestandosi alla fine del 2006 a circa 500 nascite l’anno. Negli anni 2007-2008 c’è stata una flessione verticale dovuta ad un evento del tutto contingente quale la ristrutturazione dei locali, raggiungendo il minimo storico con circa 300 nuovi nati/anno.

Questo evento, è stata la causa del declino del Muscatello.  E’ chiaro che 300 nascite/anno sono poche per mantenere un Centro Parto, motivo per cui l’assessorato alla sanità regionale, nel preparare il nuovo piano di riordino ospedaliero della provincia, senza tenere conto del passato ed ignorando che il riferimento di circa 300 parti/anno era un valore assolutamente privo di rappresentatività statistica, (essendo la domanda del bacino naturale di utenza del Muscatello, secondo i dati ISTAT, di circa 650 parti/anno e non 300), decreta l’eliminazione del Centro Parto di Augusta con una motivazione che sa di cinismo: costa troppo, si deve chiudere.  Una scelta non condivisa dai cittadini di Augusta, ritenuta ingiusta perché non supportata da elementi di valutazione oggettivi, ed anomala perché è incomprensibile che si possa chiudere, anziché riconoscerne il merito, una struttura che per decenni si è distinta per qualità ed efficienza. Il decreto, infatti oltre alla presunta illegalità per la mancata applicazione dell’art. 6 della legge 5, per cui il comune di Augusta ha fatto ricorso al TAR di Catania, presenta, a giudizio del sottoscritto, altre anomalie riconducibili al metodo di valutazione usato per il riordino ospedaliero, metodo che non ha tenuto conto né di alcuni Indicatori epidemiologici né dei reali Indicatori demografici del territorio, indici che hanno un ruolo determinante nel processo decisionale per la distribuzione delle risorse economiche nel territorio. Indignati per tale ingiustizia, i cittadini di Augusta si sono rivolti alle parti politiche chiedendo loro di far luce sulle molte ombre che il decreto assessoriale presenta, ma fino ad ora sono arrivate soltanto risposte ambigue e fuorvianti. Pare che i giochi siano stati fatti e per il Centro Parto di Augusta non c’è scampo: deve chiudere. Dall’altare alla polvere.
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 Giuseppe Moschitto   Chimico industriale

Iniziativa umanitaria a favore di bambini di Augusta

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L’ Associazione UNITRE – Augusta, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Augusta, ha ottenuto l’assenso della Dirigente e del Consiglio di Istituto del I° Circolo Direttivo “G. Pascoli”, per una iniziativa congiunta umanitaria a favore dei bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni frequentanti il detto Circolo Didattico.

Per prevenire gravi problemi visivi che potrebbero insorgere nell’immediato futuro, ai detti  bambini si vorrebbe data l’opportunità di una speciale visita oculistica gratuita.

 Università delle Tre Età –   Accademia di Cultura, Umanità e Solidarietà

unitresedeaugusta@gmail.com