AIUTO! ll Castello svevo si muove!

 

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Ogni anno il Castello svevo si sposta di 3 millimetri a causa delle argille che ne sostengono la struttura. L’ instabilità del terreno sottostante ha reso necessari lavori di messa in sicurezza delle fondazioni, ciò nonostante permangono svariati problemi che ne impediscono la conoscenza e la fruizione.

    Dopo un periodo di stallo sono stati finalmente stanziati 2 milioni e 800 mila euro con i fondi della legge 433/91 post sisma  di Santa Lucia ( dicembre 90 ). Saranno sufficienti per dare un futuro al monumento che da secoli veglia sulla nostra città?

    Nato nel 1239-40, per più di 5 secoli è stato adibito a presidio militare per la strategica posizione della città, grazie al  porto che, ancora oggi, rappresenta l’ombelico del Mediterraneo. ,

    Il Castello dal 1896 rivestì la funzione di penitenziario per ergastolani condannati a lunghe pene, fino a quando, nel 1978, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ne ordinò l’evacuazione immediata. Infatti, il bagno penale era stato teatro di efferati atti di violenza, sicuramente annoverabili tra le pagine più cruente e tristi della storia augustana.

    E adesso? Che scenari si aprono per il nostro Castello?

                  Annalisa Farini – Miriam Carani

 

ALLA NOTTE DELLA CULTURA “I CANNONI DI CAPO PELORO”

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Grande affluenza a Palazzo “Zanca” di Messina, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, per la serie di iniziative realizzate dal Comune di Messina in occasione della “Notte della Cultura”. Fra queste, la mostra sui “Cannoni di Capo Peloro”, organizzata nell’atrio di ingresso della sede municipale, dal Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina “Forte Cavalli” in sinergia con gli assessorati alle Politiche del Mare e alla Cultura del capoluogo peloritano. 

FOTO%20N_%205.jpgPer l’occasione è stato esposto uno dei tre cannoni recuperati nel mese di gennaio di quest’anno sulla spiaggia di Capo Peloro e recentemente restaurato dalle maestranze specializzate dell’Arsenale Militare di Messina, che hanno operato sotto la supervisione e direzione dei tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della città dello Stretto.

A seguito degli studi finora condotti e alla luce dei dati acquisiti, grazie alla collaborazione di esperti ricercatori di storia militare e del Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria di Torino, è possibile indicare il reperto, vista la lunghezza (3,14 metri) e il diametro della bocca da fuoco (16 cm.), quale cannone da 32 libbre. Si tratta quindi di artiglieria navale ad avancarica in ferro, appartenuta alla Marina borbonica, utilizzata verosimilmente o a borbo delle “fregate” o, in alternativa, quale dotazione per la difesa costiera.

Nel corso della mostra è stato possibile consultare una scheda tecnica preliminare del cannone nonché la documentazione bibliografica finora raccolta circa l’edificazione di batterie costiere da parte delle truppe garibaldine nell’estate del 1860 nella zona del Faro.

Le tre bocche da fuoco furono recuperate nella spiaggia di Capo Peloro lo scorso 28 gennaio 2010. I lavori, durati circa cinque ore, furono condotti dagli operatori del Comune di Messina, con mezzi speciali, con il coordinamento della Capitaneria di Porto di Messina e sotto l’attenta guida dei referenti della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della città dello Stretto. Il supporto specialistico fu fornito dal personale qualificato dell’Arsenale Militare e della Brigata Meccanizzata “Aosta”.

Prosegue, dunque, il cammino della significativa iniziativa di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale della città dello Stretto, lanciata recentemente nel corso della trasmissione televisiva “Liberi e Forti” e subito recepita dalle Autorità civili e militari. Fine ultimo dell’intera attività sarà la realizzazione di un monumento nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione dell’area di Capo Peloro anche in prospettiva del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.

 

     Enrico Casale

Importanti ritrovamenti nel territorio di Augusta

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Una conferenza, tenuta al Circolo Unione di Augusta giorno 2 febbraio 2010 dallo studioso Italo Russo, è stata l’occasione per la comunicazione al pubblico di un importante ritrovamento  di altari preistorici nel territorio  della scomparsa città greca di Mègara Hyblaea.

La presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto e la presidente della FIDAPA Club di Augusta, Eloisa Di Blasi Romeo, entrambe organizzatrici dell’evento, hanno  sottolineato l’importanza di promuovere la conoscenza del nostro patrimonio archeologico e hanno presentato Rosa Lanteri e Italo Russo leggendone i rispettivi qualificati e corposi  curriculum vitae.

Riguardo al progetto per l’anno sociale in corso  della FIDAPA , “Rispetto”, è stato illustrato il programma di attività che il club intende portare avanti appunto all’insegna del rispetto di tutto ciò che costituisce il patrimonio storico-artistico monumentale di Augusta.

italo_russo_altari_2.jpgUn saluto commosso è stato rivolto a Domenico Salamone, appena scomparso e già presidente della Società Semplice Ionia  (proprietaria dell’immobile dove ha sede il circolo)  e componente del direttivo del Circolo Unione.

Dotta e specialistica  la relazione ,  introduttiva alla conferenza di Italo Russo, dell’ augustana Lanteri, funzionaria del  Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Siracusa.

La ricercatrice ha fatto una sintesi della situazione archeologica del territorio della provincia di Siracusa, descrivendone il ricco patrimonio che, a suo parere, non viene adeguatamente  valorizzato,  per la parte di propria competenza, dalla popolazione di Augusta e dai suoi rappresentanti istituzionali. Viceversa,  altre popolazioni,  che,  sulla carta,  risultano meno numerose e meno dotate di risorse, grazie al senso di aggregazione, di identità e di appartenenza  riescono, di fatto, a dedicare molta più attenzione e  risorse finanziarie con evidenti risultati nella  promozione del proprio patrimonio.

La studiosa ha poi  ringraziato Italo Russo per la disponibilità più volte dimostrata e ha dichiarato che è riuscita a raggiungere ottimi risultati nel settore archeologico   anche per il continuo scambio di informazioni  che  ha  caratterizzato, già da parecchi anni,  le rispettive attività  di ricerca in un clima di perfetta collaborazione ed amicizia.

italo_russo_altari_4.jpg Russo ha presentato i risultati delle sue ultime ricerche, che, grazie anche a un pizzico  di fortuna, hanno prodotto il brillante risultato del ritrovamento di importanti reperti, quali due altari preistorici, anche, se come ha osservato lo stesso Russo,  occorre

essere sempre cauti e aspettare conferme da parte di organi superiori istituzionalmente preposti.

Lo studioso, con molta passione e  professionalità , ha parlato dell’origine dell’uomo, descrivendone con dovuto rigore scientifico il  millenario percorso evolutivo, il rapporto con Dio e si è soffermato in particolare sulle forme di ringraziamento e di culto nel periodo   preistorico. Tutto ciò  è stato reso possibile grazie alle tracce lasciate e che, pur costituite in gran parte da pietre, sono risultate fondamentali grazie alla giusta lettura degli  archeologi.  Ogni pietra mi racconta una storia, che voglio ricordare”. Su quella pietra, su ogni pietra, è passata tutta la storia e la preistoria che si può leggere nella geologia del Tauro, storia scritta e non scritta, e ogni individuo, ogni animale, ogni soffio di vento, ogni granello di polvere, ogni goccia di pioggia vi ha lasciato un frammento di atomo di sé. Quella pietra può raccontare miliardi di storie, una diversa dell’altra e tutte originali, a scrivere le quali non basterebbe tutto lo spazio che la tua fantasia può costruirsi o inventarsi.”( Il Tunnel. Un viaggio attraverso i sotterranei del secondo medioevo di Xiphonìa).

Ovviamente l’oratore ha dato molta evidenza, con dettagliata  e puntigliosa descrizione di particolari tecnici, alle prime forme di altari e alla loro evoluzione  e, in tal senso, ha riferito che si è rivelata  di notevole aiuto  la Tavola in Bronzo dettaSIT SHAMSHI” del XII° secolo a.C. ritrovata a Susa(Iran), relativa al culto elamitico. Su questo pezzo probabilmente vi è la rappresentazione di una cerimonia e sembra che nessuna pagina liturgica sia mai stata costruita con maggior precisione ed esattezza.

Italo Russo ha  catturato pienamente l’attenzione del numeroso pubblico ospitato nel salone di rappresentanza del Circolo.

 Abbastanza animato è stato il dibattito finale che ha registrato un  intervento del prof. Alberto Terranova e un acceso dialogo tra l’Assessore alla Cultura del Comune di Augusta, avv. Gioacchino Aiello, e Rosa Lanteri. Questi ultimi si sono accusati reciprocamente di aver contribuito alla gestione, assolutamente insufficiente, , del patrimonio monumentale e archeologico. Alla fine pare sia prevalso il buon senso e, con una sincera stretta di mano i due professionisti hanno promesso, ognuno per le proprie competenze, di adoperarsi affinché, in un clima di fattiva e proficua collaborazione,  tutte le  attività, che, a detta dei due,  sono  già state previste e messe in programma,  possano avere una rapida attuazione.

Gaetano Gulino

1° PREMIO DI PITTURA “CASTELLO SVEVO”

 

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 L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “FIGLI DI AUGUSTA” ORGANIZZA IL

 1° PREMIO DI PITTURA “CASTELLO SVEVO”

 DAL 22 AL 28 GENNAIO, DALLE ORE 18 ALLE ORE 20, IN VIA ROMA 33 SARANNO ESPOSTE AL PUBBLICO LE OPERE DEI PITTORI:

SALVATORE ACCOLLA, VITO BITETTI, GIOVANNI BRUNO, ANTONINO CAMMARATA, PALMINO CIPRIANO, FRANCO CONDORELLI, GIUSEPPE DI SALVO, SANTO GALLO, GIUSEPPE INSOLIA, VITTORIO LUCCA, AMEDEO NICOTRA, BARTOLOMEO ORTISI, LUCIANO PAONE, GIACOMO PERTICONE, ENRICO PUGLIARES, SALVO PUGLIARES, RAIMONDO RAIMONDI, MARIA SALUSTRO, CLAUDIO SCHIFANO, CINZIA SCIOLTO.

Universo urbano e giovani sensi dell’essere

fabrizio vaccaro.jpgCon una netta affermazione di studenti delle ultime classi del nostro liceo classico, si è conclusa la seconda edizione di del concorso di cortometraggi e poesie a tema, rivolto agli studenti degli istituti scolastici di Augusta. Tema del concorso: “Space around ,space inside (spazio intorno, spazio interno): Universo urbano e giovani sensi dell’essere”.

 La serata conclusiva è stata  organizzata dalle associazioni del gruppo “Con vento : ‘Màrilighèa, Natura Sicula, Shloq e Fata Morgana”.

La serata è stata condotta dalla liceale  Salvina Mazzio che ha introdotto i premiati e le menzioni assegnati alle opere. Per la sezione “poesie”: “Senso?” di Martina Carrubba si aggiudica il 3° posto e il “Premio del pubblico”. Piazza d’onore  per “Volando vorace” di Fabrizio Vaccaro, cui è andata   la menzione  per la “miglior interpretazione”.

myriam carani al piano.jpgLa recitazione di questa poesia è stata accompagnata da un’esecuzione alle tastiere della studentessa Miriam Carani ( terza liceo classico), che ha ricevuto la menzione per il “miglior accompagnamento musicale” e “Premio speciale miglior colonna sonora originale”.

 Al 1° posto, “Premio della critica” e diritto a essere recitata durante la prossima edizione del “Premio Letterario Agorà” 2010 per “Riflessi”, di Giulio Amara, premiato anche per il “miglior accostamento musicale”. Per la sezione “cortometraggi” ha ricevuto la menzione “miglior fotografia” il film “L’iniziativa” del gruppo Patania, Marino, Sarri. Terzo posto per il film “Alive. Il senso della mia vita”, di Comis, Campisi, Giannotta, Di Franco, Vicchitto, Fazio, De Riggi, il cortometraggio è stato segnalato come “Miglior regia” a Denise Fazio e menzione “Miglior attrice”. Una menzione come “Miglior attore” è andata a Gabriele Longo nel film “Nonostante tutto” del gruppo Conti, Blancato, Longo, Passanisi, Vasco, Fanciulli, Tringali, classificatosi 2° posto. Infine numerose menzioni e premi per “In viaggio con l’anima” di Luca Musumeci che, oltre a classificarsi al 1° posto, ha conseguito i seguenti riconoscimenti: “Premio della critica”, “Migliore sceneggiatura”, “Premio speciale beni ambientali”, “Premio speciale beni culturali”, “Migliore accostamento musicale”.

A quest’ultima produzione verrà data la possibilità di essere proiettata durante il “Pentedattilo Film Festival” del 2010. Gli organizzatori ringraziano gli sponsor, tutti privati, impegnati nella cultura “per aver creduto nell’iniziativa sostenendone le spese necessarie, e i giurati, rappresentanti delle varie discipline che le due sezioni prevedevano”. Gli organizzatori ,inoltre, si ritengono “soddisfatti per la riuscita della manifestazione e dell’intero concorso che ha dato a circa venti giovani studenti augustani la possibilità e lo spazio per fare, esprimere, produrre, confrontarsi”.

A  margine della manifestazione una nota polemica degli organizzatori nei confronti dell’amministrazione che “stenta a mostrare un concreto impegno e sostegno dei giovani ed una efficace politica – concludono – volta alla valorizzazione e promozione delle risorse e delle attività culturali. E non incoraggia di certo l’assenza degli stessi amministratori in sala durante la manifestazione”.

        C.V

Un nuovo pregevole cimelio ha arricchito la collezione di cimeli del “Museo della Piazzaforte”

museo Piazzaforte, foto Castorina.jpgUn nuovo pregevole cimelio ha arricchito la collezione di cimeli del “Museo della Piazzaforte” del Comune di Augusta: si tratta di un pezzo di artiglieria, un obice da 105/22 modello 14-61, dismesso diversi anni addietro dall’esercito Italiano, adesso già collocato nel cortile del commissariato della polizia di Stato, a disposizione del pubblico.

L’obice è stato acquistato, restaurato, trasportato e collocato, del tutto gratuitamente dalla C.O.M.A.P.- Augusta dei Fratelli Fazio,  che ne ha fatto dono al museo cittadino.

Il cimelio è stato ufficialmente presentato sabato mattina al sindaco di Augusta, Massimo Carrubba e all’Assessore alla Cultura, Gioacchino Aiello, dal direttore del museo,  Antonello Forestiere, al termine di una conferenza stampa. ll’incontro hanno presenziato il dirigente del commissariato,  Pasquale Alongi, cui si deve  l’immediata fruibilità pubblica del cimelio, e  Filadelfo Fazio per la C.O.M.A.P.- Augusta.

Le caratteristiche e la storia del pezzo sono state esposte dall’Avv. Forestiere. L’obice è di fabbricazione Skoda, l’affusto risale al 1914 e la canna è di poco posteriore; nella II guerra mondiale la Germania ne cedette un certo numero al regio esercito italiano che li dislocò anche a difesa delle isole.

museo piazzaforte.jpgNel luglio 1943 alcuni di questi pezzi dislocati a Castelluccio (Brucoli) aprirono il fuoco contro gli inglesi in avanzata.

Nel dopoguerra questi obici furono ammodernati dall’esercito italiano, ricevendo le ruote gommate, il parafiamma sulla canna e la grossa ruota di punteria di origine britannica; furono posti fuori servizio nel 1975.

P.. Alongi ha sottolineato la particolare fecondità e specificità del rapporto di collaborazione che lega il museo e il commissariato che, grazie ai già numerosi cimeli armonicamente collocati nei suoi spazi esterni, si apre ai cittadini come luogo di visita e di interesse culturale. 

Il sindaco Carrubba ha rivolto parole di ringraziamento alla ditta donatrice del cimelio, al direttore per l’ incessante opera di rilancio e rafforzamento del museo, alla polizia  di Stato per questo nuovo atto di disponibilità nei confronti dell’istituzione museale. Carrubba  Ha ribadito l’attenzione e la volontà del Comune di impegnarsi per la riapertura al pubblico del museo, da tre anni riavviato in ogni attività interna, anche se  nella  sede provvisoria attualmente costituita dalle sale deposito dei cimeli.

Un cimelio che abbraccia quasi un secolo di storia e tecnologia militare  riportato a nuova vita dal consorzio  dal consorzio di Filadelo Fazio e fratelli, da oggi, innocuo e maestoso, monta la guardia al Castello Svevo,  ma restando ancora ben al di là del suo cancello d’ingresso.

E’ importante sottolineare quest’evento come uno dei primi tentativi, qui in Augusta, di sponsorizzazione di beni pubblici – acquisto e/o restauro – da parte di un’azienda privata. Negli USA è prassi comune. Certo, in questo caso il privato detrae dal reddito imponibile probabilmente l’intera somma destinata per il lavoro eseguito, anche se si tratta di una donazione.

Negli Stati Uniti, dove i  privati gestiscono quasi tutto, dalle  università  agli ospedali (e, infatti, Obama si sta battendo contro la privatizzazione speculativa), i privati aiutano università, scuole, ospedali, musei, ecc., con donazioni più o meno cospicue. Versano, si fanno pubblicità e detraggono dalle tasse. Evitano, però, le pastoie burocratiche e danno una mano alle casse pubbliche.

Con le nuove leggi, anche da noi le aziende private potrebbero fare donazioni alle scuole, ma a parte la ESSO, che annualmente, regala computer  alle scuole o viaggi premio agli studenti, non risulta che ci siano privati che, come i Fratelli Fazio,  danno gratuitamente, come abbiamo sottolineato sopra, a istituzioni pubbliche o private d’interesse culturale.

Speriamo, non solo per il museo della piazzaforte, ancora chiuso, nonostante gli sforzi di  Forestiere e dei suoi collaboratori, che l’esempio dei Fazio faccia scuola.

Cecilia Càsole  – Foto di Francesco Castorina

Riapre nel 2010 il Museo della piazzaforte di Augusta

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La riunione annuale del comitato dei collaboratori del “Museo della Piazzaforte” del Comune di Augusta, è stata l’occasione per fare il punto dell’attività svolta nel corso del 2009 e per ribadire l’impegno di mantenere e accrescere la collezione museale nella prospettiva finale della riapertura al pubblico del Museo. All’incontro, tenutosi nei locali dell’U.N.U.C.I. di Via 14 Ottobre, hanno presenziato il sindaco di Augusta,. Massimo Carrubba e l’assessore alla Cultura, Gioacchino Aiello, il direttore del museo, Antonello Forestiere, Angela Gigli Amato, Giorgio Bernardi,. Giuseppe Fazio, Vincenzo Italia (quest’ultimo anche quale Presidente della Sez. U.N.U.C.I.-Augusta) quali componenti del comitato di direzione del Museo, Domenico Strazzulla, quale componente del collegio di verifica e controllo del museo e una trentina di Collaboratori.

reperti museo.jpg Il direttore Forestiere ha rivolto un ringraziamento a tutti i numerosi collaboratori: primi fra tutti i componenti del “Gruppo Modellisti Città di Augusta”; oltre ai presenti. Garilli e . Catalano, segnatamente  a Collorafi, Iurato e Caruso per il recente e perfetto restauro di un siluro e di una zattera “Carley”; quindi ai modellisti Tempio e Saraceno, primi collaboratori del Museo sin dal 1990; ai subacquei Di Mauro, Sicuso, Bombara, Murianni, Tringali per la loro incessante opera di individuazione di reparti subacquei militari; all’onnipresente e generoso assistente della direzione, Sardo e all’archeologo Cacciaguerra, all’assistente Solarino,  al sempre disponibile Carriglio, per lo spazio ampiamente riservato al museo sul web da lui gestito, al presidente dell’Hangar team ,Saccomanno, che ha interagito con i subacquei, a Moscuzza, . Monticchio, a Ferraguto per l’individuazione, l’assistenza e le attività di manutenzione del settore uniformologico e armi; al fotografo Castorina, a  Francesco Migneco, testimone dei bombardamenti su Augusta del 13  maggio 1943.

Un ringraziamento è stato rivolto anche a quanti tra i collaboratori intervenuti non hanno potuto completamente attivarsi nei settori di loro competenza stante l’attuale indisponibilità per il pubblico del museo, con la certezza che il loro qualificato impegno eguaglierà quello di quanti stanno  già operando sebbene il museo sia ancora “a porte chiuse”. Un grazie per l’opera prestata è stata rivolta tra i collaboratori assential presidente Kiwanis, Gaetano Paolo, Russotto, responsabile dei rapporti con la M.M.

La serietà e produttività anche del lavoro di ricerca svolto è testimoniata dal numero di cimeli che ha raggiunto la collezione: sono stati 356 quelli presi in carico in vent’anni, dal 1986 alla fine del 2006; dal 2007 alla data della riunione se ne contano ben 570, testimonianza del grande e rapido arricchimento della collezione in appena tre anni di rilancio del museo.

E’ stato annunziato che il parco tematico di cimeli esterno al museo, reso possibile dall’ottima e meritoria collaborazione della polizia di Stato, si è arricchito di nuovi importanti pezzi, due B.A.S. cedute dalla M.M. e un obice Skoda 105/22 mod. 14-61 acquistato, restaurato e trasferito gratuitamente al Museo dalla C.O.M.A.P. – Augusta dei F.lli Fazio. Entro la primavera arriverà inoltre da Taranto un altro importante pezzo di artiglieria navale, già ufficialmente concesso al Museo dalla Marina Militare, che si aggiungerà ai grossi cimeli già direttamente fruibili dal pubblico in quanto collocati armonicamente nei cortili esterni del Commissariato della P.S..

Nel corso della riunione, Giacomo Casole, ospite, presidente dell’Associazione storico-culturale “Due Sicilie”, già donatore in passato di volumi e cimeli al museo, ha effettuato una nuova e pregevole donazione di cimeli cartacei, numismatici e filatelici risalenti al Regno delle Due Sicilie.

Forestiere,  in conclusione, ha ribadito la volontà di considerare il 2010 l’anno nel corso del quale la questione della riapertura al pubblico del museo dovrà necessariamente sbloccarsi. “Innanzitutto con una precisa e non più rinviabile verifica di ogni questione relativa ai rapporti con la Soprintendenza ai BB.CC. di Siracusa per quanto di sua competenza” –  ha sottolineato Forestiere – “oltre che con altri eventuali altri organi il cui coinvolgimento dovesse risultare necessario per consentire l ‘uso anche temporaneo delle attuali sale-deposito dei cimeli. Ciò consentirebbe l’avvio di un essenziale allestimento interno transitando dal museo che c’è ma non si vede al museo finalmente aperto a tutti”.

 

 C.C.                                               

“Paesaggi da raccontare”: proiettato ad Augusta il film realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico Tecnologico “Gaetano Arangio Ruiz” di Augusta.

alderuccio a SR per J. Di Venuta.jpgSi è svolto giovedì 14 gennaio 2010 la proiezione del video vincitore del concorso nazionale “paesaggi da raccontare”,  bandito da “Italia Nostra” in collaborazione con il MIUR ed il MiBAC . La manifestazione si è tenuta ad Augusta presso  lo storico edificio che ospita il “Circolo Unione” in piazza Duomo. L’iniziativa, promossa dai soci del circolo, che hanno elogiato l’elaborato realizzato dagli studenti in quanto esempio di professionalità ed impegno civile e sociale per la diffusione della cultura di un territorio e della sua promozione, ha avuto proprio come tema principale della serata la bellezza del nostro paesaggio. Ad aprire la serata la dr.ssa G. Bruno, presidente del circolo. Tra gli ospiti la prof.ssa Jessica Di Venuta, coordinatrice del progetto, che ha illustrato il tema del concorso e presentato il contenuto del video, nonchè l’attore di prosa Gianni Alderuccio (nella foto) che ha interpretato un brano selezionato dal testo di Luigi Vittorio Bertarelli “Sicilia 1898 . note di una passeggiata ciclistica”.

A conclusione di serata Alessandra Camizzi e Gianluca Malfitano hanno recitato una poesia

MAGICAMENTE ABILI

magicamente%20abili.jpgSei ragazzi diversamente abili selezionati dal “Mago” Salvo Testa, in arte Raptus, sono stati  i protagonisti dello spettacolo” Da Diversamente a Magicamente Abili” messo in scena a Città della Notte lunedì 21 dicembre .

La rappresentazione è stata fortemente voluta dal presidente  del Rotary Club di Augusta, Giuliano Ricciardi il quale ha vinto la scommessa confidando  nella possibilità di valorizzare le capacità latenti di questi ragazzi che, se opportunamente stimolati e sollecitati, riescono a esprimersi con grande forza e senza alcuna differenza rispetto ai normodotati. 

magic%20abili%201.jpg“La nostra scommessa”,- afferma il Ricciardi,-“ è quella aver mandato in scena questi ragazzi con esercizi, numeri ed esperimenti, di solito eseguiti soltanto da grandi illusionisti; vere e proprie magie anche per la maggior parte delle persone normodotate”. “Ci siamo avvalsi”,- ha continuato soddisfatto il presidente -, dell’esperienza di  Salvo  Testa, e siamo certi di aver collaborato nell’opera di  sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso le tematiche di integrazione sociale delle persone diversamente abili, mettendo agli atti una vera autentica testimonianza di condivisione e di servizio”.

magico%20abili%202.jpgLa manifestazione ha registrato una partecipazione diretta e calorosa del numeroso pubblico che ha riempito la grande “Sala Cannata” e che ha beneficiato della straordinaria performance del “Mago” che è riuscito a far   sparire nel nulla una sigaretta accesa, a rompere a distanza tre bicchieri di vetro, a togliere la giacca a due spettatori e a indossarle nonostante fosse stato adeguatamente legato, a tagliare a pezzi una cravatta e a riconsegnarla incredibilmente integra  a uno spettatore. 

Ma l’emozione è stata immensa quando simili attività di illusionismo e di prestidigitazione sono state eseguite dai ragazzi diversamente ma magicamente abili con lunghi, sentiti e accorati applausi, con punte di vera commozione laddove le lacrime si sono associate alle risate e  manifestazioni varie di gioia.

Dottore”- mi sono sentito addosso un signore di dietro che ha stento tratteneva il pianto, che con la voce accorata e abbracciandomi ha tenuto a dirmi- “veda, quello è mio fratello”.

Sì, credo proprio, che il presidente del Rotary di Augusta, unitamente ai suoi collaboratori, abbia perfettamente raggiunto l’obiettivo prefissato,  di far cadere così un altro tabù del lungo percorso, non privo di ostacoli e di difficoltà, per una piena e completa integrazione dei diversamente abili, nei vari aspetti della nostra realtà sociale.

Gaetano Gulino

Gesù nasce nella borgata di Augusta

Augusta – Domenica 20 dicembre 2009, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, nell’incantevole scenario di Piazza del  Sacro Cuore è stato allestito il presepe vivente del quartiere borgata,  una ricostruzione in costume della nascita di Gesù Cristo. 

presepe vivente s.cuore.jpgL’iniziativa promossa dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù  ha  coinvolto più di cento figuranti, appartenenti alle diverse realtà associative della comunità parrocchiale.    In questa suggestiva cornice, i numerosi visitatori hanno  ammirato una rappresentazione tipica del  presepe vivente,  dove è stata rievocata  l’atmosfera della tradizione contadina, con gli antichi mestieri tipici della nostra terra: contadini, mastri d’ascia, vasai, tessitrici e ricamatrici, nonché le botteghe di legumi, pasta di casa, uova e formaggi.   I visitatori hanno potuto degustare i prodotti  preparati dagli artigiani con rigidi sistemi della tradizione. Un’iniziativa che valorizza la spiritualità del Natale resa possibile grazie alla collaborazione di tanti volontari della comunità parrocchiale, coinvolgendo amici e conoscenti nel confezionare i costumi, reperire oggetti e utensili della tradizione contadina, per far sì che il presepe vivente della borgata possa dare testimonianza  storico – sacra  della nascita del Bambino Gesù.

  Alle diciotto in punto, al suono festoso delle campane, il corteo dei figuranti ha fatto ingresso nel presepe cui ha fatto seguito la deposizione del bambino Gesù nella mangiatoia e la benedizione del parroco , Davide Di Mare.  L’evento  ha  contribuito  alla rinascita spirituale e culturale del quartiere,  creando  un’ atmosfera  attenta a  temi quali il  valore cristiano della famiglia e la solidarietà.  Momento di riflessione e di aggregazione che va a beneficio di tutta la città. Molti i visitatori che si sono soffermati in raccoglimento.  Il presepe vivente sarà riproposto domenica 27 dicembre e domenica 3 gennaio in attesa della festa dell’epifania.

         Seby Gianino