AUGUSTA VIVE ANCORA LA TRADIZIONE DEI PANI DI SAN BIAGIO NELLA CHIESA DEL CARMINE

San Biagio benedizione golaAUGUSTA. Chiesa del Carmine, grande partecipazione di fedeli la sera del 3 febbraio, giorno in cui la Chiesa ricorda il vescovo San Biagio martire, per la messa officiata  dall’arciprete augustano, don Palmiro Prisutto, che ha centrato la sua omelia sulla virtù cristiana della pazienza. Al termine della celebrazione, c’è stata la benedizione, da parte dello stesso, dei tradizionali “pani” di san Biagio (in realtà biscotti in forma di ciambelline) che alcuni affezionati fedeli donano alla comunità e che vengono donati a tutti i fedeli presenti nel momento in cui ricevono la benedizione della gola dalle mani del sacerdote officiante, essendo san Biagio il santo  “protettore della gola”. La benedizione viene impartita poggiando due candele spente, incrociate a X, sulla gola del fedele.

C. C.  – Nella foto: un momento della “benedizione”

IL MOVIMENTO DEL “CURSILLOS” DI SIRACUSA AL MEETING EUROPEO CON PAPA FRANCESCO – di Giuseppe Tringali

DSCN0026DSCN0055ROMA –  Giorno 30 aprile, gli amici del “Movimento Cursillos di Cristianità”, della Diocesi di Siracusa, si sono recati a Roma per essere ricevuti in Vaticano da Papa Francesco, presso l’aula Paolo VI, meglio conosciuta come “Sala Nervi”, dal nome del suo progettista Pier Luigi Nervi, lì dove al centro della grande sala è posta una maestosa scultura in bronzo rappresentante la “Resurrezione”, realizzata dallo scultore marchigiano Pericle Fazzini. L’evento, organizzato in ambito europeo, per festeggiare il 50° anniversario del Cursillos in Italia, (a Siracusa presente da 30 anni), un Movimento di Chiesa diffusosi rapidamente in IMG-20150430-WA0084tutto il mondo, specie in America Latina, e che trae le sue origini negli anni ‘40 a Palma de Majorca, per opera del suo fondatore, Edoardo Bonnin, recentemente tornato alla casa del padre. Al Cursillos, che nasce con un carisma in “uscita”, missionario, teso allo studio e alla fermentazione cristiana degli ambienti quali la famiglia, i luoghi di lavoro e le strade, si accede attraverso un corso della durata di 3 giorni. Attualmente il Movimento conta nella sola provincia di Siracusa oltre 1500 adepti di tutte le età e di ogni estrazione sociale e culturale, dei quali circa 400 solo ad Augusta. Sostanzialmente, quella del 30 aprile è stata una giornata di festa, all’insegna dell’amicizia e della fratellanza, in un’ ambiente colorato da più di seimila foulard, uno per partecipante, di svariati e vivaci colori, con  l’immagine stampata del Santo Padre, foulard che, allo stesso tempo, è servito ai partecipanti da pass per l’ingresso in sala. Puntualissimo, come da programma, alle 18 è entrato il Santo Padre, salutato con i 6000 tessuti colorati che, improvvisamente, hanno iniziato  a sventolare con piena forza mentre il coro, composto da giovani ragusani, ha intonato il canto tipico del Movimento, non a caso titolato “De Colores”.

Del meeting europeo, trasmesso in diretta satellitare dalle emittenti televisive vaticane, pubblichiamo le domande formulate, nelle varie lingue, dai rappresentanti dei diversi paesi, nonché il testo integrale del discorso del Santo Padre:

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AUGUSTA RIVIVE AL CARMINE L’ANTICA TRADIZIONE DELLA “VELATIO”

CARMINEAUGUSTA – “Viviamo nell’inflazione delle parole, delle immagini… Mi sembra che il tempo della Quaresima potrebbe proprio essere anche un tempo di digiuno dalle parole e dalle immagini. Abbiamo bisogno di un po’ di silenzio, abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini. In questo senso, rendere accessibile e comprensibile oggi il significato di quaranta giorni di disciplina esteriore e interiore è molto importante per aiutarci a capire che una dimensione della nostra Quaresima, di questa disciplina corporale e spirituale, è crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all’Immagine vera e alla Parola vera.” Le parole dal Santo Padre Benedetto XVI, rivolte ai sacerdoti della Curia Romana nel discorso per la Quaresima 2008, divengono la migliore chiave di lettura per poter chiaramente comprendere il significato della Velatio, antica prassi liturgica che era propria del tempo di Quaresima, facendo emergere ed attualizzando il significato di una pratica antica ed affascinante quale quella della velatura delle immagini nelle due settimane che precedevano la Pasqua di Risurrezione; una pratica che, seppur caduta in disuso dopo la riforma liturgica post conciliare, non è mai stata del tutto abbandonata ( perché, in realtà, mai abolita) sopravvivendo ancora in molte chiese, seppur separata dall’originale contesto liturgico di cui era parte integrante, ma il cui significato e, sopratutto, messaggio spirituale, ai nostri giorni, resta ai più sconosciuto. Se rimangono incerte e controverse le origini storiche di questa pratica, da alcuni  fatta risalire addirittura al IX secolo, è invece chiarissimo il contenuto spirituale di cui era portatrice e che, laddove mantenuta, continua a  trasmette; un contenuto di straordinaria attualità, paradossalmente più utile al credente del XXI secolo che a quello di un secolo addietro.

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AUGUSTA, L’ASSISTENZA IN ONCOLOGIA L’11 MARZO AL CIRCOLO UNIONE

Augusta_vistaAUGUSTA. Mercoledì 11 marzo alle ore 18,00 , nel salone del Circolo Unione di Augusta, con la collaborazione delle Associazioni “Cireneo” e “Içoβ” si svolgerà un incontro sul tema “ I percorsi assistenziali in oncologia”. Il dott. Paolo Tralongo, Direttore U.O.C. Oncologia Medica R.A.O. dell’ A.S.P 8,  il prof. Vanni Trombatore, Direttore U.O.C. Chirurgia Generale di Lentini e l’IP Marinella Colizzi   daranno  le necessarie e preziose informazioni sulla rete di assistenza in campo oncologico comprensiva della Unità Operativa dell’Ospedale ”E Muscatello” di Augusta. Ritengo che, per il nostro territorio, dove viene registrata un’alta mortalità per tumori e viceversa non è ancora completata un’assistenza integrata territorio-ospedale con conseguenti  difficoltà di informazioni  e di accesso alle strutture pubbliche, detto incontro rappresenti una vera attività di carità e di servizio a salvaguardia sia della salute che della dignità e rispetto di molte persone bisognose e sofferenti.

Gaetano Gulino

AUGUSTA/CHIESA DEL CARMINE, 24 MARZO; CANTI E LETTURE BIBLICHE PER LA VELATIO

ods1AUGUSTA. Ritorna la tradizionale della Velatio alla Chiesa del Carmine con canti e letture bibliche. L’orario della ” Velatio” è fissato alle 19,30 di martedì 24 marzo, quando canterà la corale ANTHEA ODES e reciterà Giorgio Càsole, che interpreterà brani nell’ambito del tema della serata ( la Passione di Cisto, il dolore della Madre, la Settimana Santa, ecc. ), spaziando liberamente tra testi sacri e profani e lo  struggente salmo  di Isaia 52,13 su Cristo sofferente.

IL SALUTO DELLA CORALE IUBILAEUM DI AUGUSTA ALLA MARTIRE SIRACUSANA, PRIMA DEL SUO RIENTRO

DSC_2996santa lucia 1SIRACUSA –  Domenica 21, Cattedrale gremita in religioso silenzio, alle 19,00 in punto questo viene rotto dal maestoso suono dell’organo e della campana che segna l’inizio della celebrazione eucaristica in onore alla Vergine e Martire siracusana, presieduta dal Cardinale Paolo Romeo – Arcivescovo di Palermo. La Corale IUBILAEUM, orgogliosa di cotanta responsabilità, ha intonato il lungo canto di ingresso che ha accompagnato la processione dei concelebranti verso il presbiterio.  Solennità, eleganza, precisione, preparazione, emozione e commozione davanti al corpo della “Santuzza” solennemente esposto. Una tunica rossa ed una maschera argentea che copre il viso, visibili le mani, i piedi e parte delle caviglie dell’esile corporatura di Lucia: era una ragazza Lucia quando venne martirizzata. Il messaggio di quel martirio oggi, rapportato nella nostra società, risuona  più attuale che mai.  Lunga ma accorata l’omelia del Cardinale Romeo, più volte soffermatosi sul binomio Lucia – Cristo. Un programma musicale d’eccezione quello concordato con l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo che ha fermamente voluto che fosse  la Corale Augustana ad animare la celebrazione, tutto curato nei minimi dettagli senza lasciare nulla all’improvvisazione. La Cattedrale ha risuonato delle note di Mozart, Bach, Zardini, non sono certo mancati brani di compositori contemporanei che hanno coinvolto la folta assemblea. Accompagnata all’Organo da Salvo Passanisi, le parti solistiche sono state affidate al soprano Silvana Caldarella, magistralmente diretta da Luigi Trigilio. Commovente il momento del congedo dei concelebranti, che ha visto l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo, Mons. Giuseppe Costanzo – Arcivescovo Emerito – e il Cardinale Paolo Romeo stringersi attorno all’urna della Patrona sulle note dell’Inno a Santa Lucia ed al caratteristico grido di «SIRAUSANA JE’». Sentiti e sinceri i complimenti rivolti alla Corale dal Presidente della Deputazione e dai concelebranti. Importante pagina di storia per la Città di Siracusa, che ha visto, dopo 10 anni dalla prima volta, il rientro della “Santuzza” nella Sua Città d’origine, alla quale la Corale IUBILAEUM ha avuto l’onore ed il privilegio di prendevi parte.

  Luigi Trigilio

INCONTRO DI FORMAZIONE SUL SERVIZIO CRISTIANO CON DON PALMIRO PRISUTTO

CIRENEOAUGUSTA – Nell’ambito del percorso di formazione permanente, prevista per statuto dal “Cireneo”, una neo associazione nata come aggregazione laica di fede cattolica cristiana,  mercoledì 22 ottobre, in Chiesa Madre, Don Palmiro Prisutto ha svolto un’interessante relazione sul significato del servizio cristiano.    Presenti oltre cento fedeli, che accorsi in Chiesa nonostante l’orario ed il clima non tanto favorevoli, hanno seguito con molta attenzione ed in religioso silenzio la semplice ma allo stesso tempo dotta ed efficace relazione dell’Arciprete. “Il Servizio Cristiano – ha evidenziato tra l’altro don Palmiro – consiste nel  seguire l’esempio di nostro Signore Gesù Cristo che è venuto tra di noi non per essere servito ma per servire e rivolgendo l’attenzione soprattutto ai più deboli, agli esclusi agli svantaggiati, agli ultimi.” Il presidente del “Cireneo” ha successivamente sorteggiato gratuitamente dieci copie del testo dell’esortazione apostolica di Papa Francesco “Evangelii Gaudium” in quanto oggetto del prossimo incontro di formazione, sempre in Chiesa Madre venerdì 14 novembre c.a.,  che sarà tenuto da Padre Miguel Cavallè.  L’incontro si è concluso con gli affettuosi auguri rivolti  a due soci in concomitanza  del loro compleanno ed un ulteriore annuncio su una iniziativa a favore dei diversamente abili, che il “Cireneo” ha programmato per il 9 novembre alle ore 20,00 in un noto locale della zona e che prevede una serata, “Regaliamoci un sorriso”,  da trascorrere tutti insieme  all’insegna della fratellanza e della solidarietà.

    Gaetano Gulino

FESTA DELLA MADONNA DI OGNINA: IL CONTRIBUTO DEL TEATRO STABILE DI CATANIA CON IL CONCERTO DEI DIOSCURI

497CATANIA – Per il secondo anno consecutivo il Teatro Stabile di Catania rende omaggio alla Madonna di Ognina e alla festa organizzata in suo onore dalla parrocchia guidata da Padre Fallico. Rispondendo con piena disponibilità all’invito del Comune di Catania e della comunità di Ognina, lo Stabile conferma la propria presenza e il proprio contributo tecnico e artistico con il concerto dei Dioscuri, impaginando una serata all’altezza di quella che lo scorso settembre ha visto protagonisti l’ensemble di Mario Incudine e l’intervento di Vincenzo Pirrotta. Lo Stabile – sottolinea il direttore Giuseppe Dipasquale – proporrà in riva al mare, di fronte al Santuario, il concerto di un gruppo siciliano prestigioso come i Dioscuri, con il loro portato di musica, poesia ed emozioni, che rimandano alla millenaria tradizione isolana e alle sue stratificazioni multiculturali. L’appuntamento è per giovedì 11 settembre alle ore 21; l’ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti. Il patrimonio della tradizione popolare siciliana, emerge nitido nel concerto ideato dai Dioscuri, dove si descrive una terra dalle esplosioni violente e dai sentimenti profondi, evitando la retorica e la oleografia che spesso accompagnano una scorretta conoscenza della civiltà e della cultura siciliana. Questo ricco materiale raccolto dai Dioscuri è documento e testimonianza, atto di fede, una riappropriazione meditata della lingua e della musica siciliana. Nel dialetto –-  spiegano i Dioscuri – è la storia del popolo che lo parla.

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