ANPPIA, CONCLUSO IL CONVEGNO SUL “CONTRIBUTO DEI SICILIANI ALLA LIBERAZIONE”. PRESENTATO IL LIBRO DI GIORGIO E CECILIA CÀSOLE SULL’ANTIFASCISTA AUGUSTANO GIUSEPPE MOTTA

copertina mottaSi è conclusa domenica la “tre giorni” organizzata dall’ Associazione nazionale perseguitati politici Italiani antifascisti (ANPPIA) di Ragusa-Siracusa, in collaborazione con l’Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti (ANEI) e l’Associazione nazionale partigiani italiani (ANPI) con il patrocinio del Comune di Scicli per celebrare il 70° anniversario della Liberazione. Il convegno sul “Contributo dei siciliani alla Liberazione”, è stato introdotto da  Orazio Carpino (ANPPIA)  a Scicli nella Casa delle Culture, gestita dalla locale comunità valdese, con l’alternarsi di vari relatori. Nel corso del convegno si è data lettura dei messaggi inviati da Piero Fassino,  sindaco di Torino e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e da altri sindaci. Al tavolo dei relatori si sono alternati storici, docenti, figli e nipoti di partigiani, fuoriusciti, antifascisti, perseguitati politici, internati militari. Tra gli altri, particolarmente interessanti gli interventi di Boris Bellone di Torino e di Ulisse Signorelli di Enna che hanno parlato degli eroismi dei rispettivi padri nelle valli del Piemonte, mentre la studiosa Maria Malesani Bongiovanni ha ricordato la figura e l’impegno antifascista di Concetto Marchesi, grande latinista siciliano, che fu  Rettore dell’università di Padovai. Il nostro collaboratore prof. Giorgio Càsole, sulla base di un suo recente studio condotto con la figlia Cecilia (laureata in scienze politiche), e pubblicato dall’ANPPIA, ha presentato la figura di Giuseppe Motta da Augusta, eroico personaggio che sotto il fascismo scontò 13 anni di confino in varie isole e a Ventotene dove conobbe Altiero Spinelli e Umberto Terracini, padri dell’Europa e della Costituzione. Toccanti le voci dei prigionieri nei lager nazisti, raccolte da Roman Herzog nel suo documentario, trasmesso anche dalla RAI. Nella sala “Corrado Ventaglio” a Siracusa, infine, si è svolta la premiazione della 30° edizione del “Premio della Resistenza”, con la consegna delle borse di studio per lavori di ricerca, multimediali e grafico-pittorici sui temi dell’Antifascismo siciliano e delle vittime della mafia e del terrorismo. Premiati in particolare gli studenti della classe II E dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Aurelio Costanzo” di Siracusa, per un lavoro teatrale su Peppino Impastato, dal titolo “Peppino è vivo”. Riconoscimenti e borse di studio sono andate anche agli alunni delle scuole elementari di Scicli e Donnalucata, agli studenti del corso musicale della Scuola “Giovanni XXIII” di Modica che si sono esibiti in occasione dei festeggiamenti per il 25 aprile a Modica; agli alunni del liceo “Quintino Cataudella” di Scicli per la produzione di un cortometraggio sulla lotta per la Libertà; e ancora agli studenti dell’Istituo d’Arte di Noto (SR) e “G.B. Vico” di Ragusa. «L’ANPPIA – ha dichiarato Orazio Carpino, animatore dell’iniziativa – intende ringraziare tutti coloro che hanno preso parte alla manifestazione, ma anche gli assenti in vista di un loro augurabile interessamento futuro, anche perché come disse Piero Calamandrei, la Resistenza fu fatta per chi ci credeva, per chi non ci credeva e anche per chi era contrario».

C. S.

QUALI SONO “LE CORDE DELL’ANIMA” DI UNA SEDICENNE?

Il romanzo d’esordio di Giorgia Lo Re presentato al pubblico di Augusta

corde 4 terziAUGUSTA. L’età adolescenziale è considerato il periodo più critico della vita umana. Gli adolescenti di oggi vivono nella bambagia. I ragazzi di oggi non sanno che cosa vuol dire fare sacrificio”. Chi non ha mai sentito affermazioni del genere alzi la mano. Non c’è dubbio che gli adolescenti odierni tendono a un’omologazione più definita che non cinquant’anni fa. Pier Paolo Pasolini fu profetico in questo. Ma le reazioni verso il mondo degli adulti, i sentimenti provati verso i coetanei, le crisi di identità che si attraversano in questo delicato periodo dell’esistenza  quasi certamente hanno avuto e avranno caratteristiche simili.  Il sentimento di attrazione verso qualcuno,  che ci fa provare palpitazioni, ansie, ma anche  esaltazioni o delusioni, è quello che può essere considerato eterno. Può essere descritto in vari modi. In questi ultimi anni ci sono stati autori, come Federico Moccia (diventato persino regista), che hanno fatto una vera fortuna con i loro libri  sugli amori adolescenziali: “Tre metri sopra il cielo” può essere considerato il capostipite di questo filone. Altri autori si sono affermati in quest’area. Pensiamo a Alessandro D’Avenia e a Federica Bosco. Li citiamo anche perché sono i modelli di riferimento d’un’adolescente augustana, ancora studentessa al liceo linguistico,   che, da lettrice accanita dei libri di questi autori, è diventata, nel giro di  un anno, ella stessa un’autrice. Alla tenerissima età di quindici anni ha scritto un romanzo di oltre 180 pagine, “Le corde dell’anima” – fatto già assolutamente sorprendente -, ben costruito , con un linguaggio scorrevole, senza cadute di stile, con un intreccio coinvolgente, ma è riuscita anche a vederlo stampato, nero su bianco (altro che e-book) dall’editore Boemi di Catania, che l’ha presentato ufficialmente  nella storica libreria Prampolini del capoluogo etneo, davanti a un pubblico coinvolto e interessato. Più coinvolto e più interessato, per via del fatto che era costituito per buona parte dai coetanei dell’autrice, il pubblico augustano che ha assistito, nella sala dell’associazione Quattro terzi, alla presentazione del libro a cura del prof. Giorgio Càsole, nostro storico collaboratore. Càsole ha esordito leggendo in gran silenzio,  senza preamboli, la pagina iniziale del libro, che già rivela maturità di pensiero e di stile da romanzo davvero sorprendenti  in una sedicenne;  poi ha messo in luce i rapporti con l filone letterario ricordato sopra, ha parlato di “tensione narrativa” che non viene mai meno, ha sottolineato il “finale aperto” del libro,  in cui non mancano i colpi di scena, con metafore e immagini da ricordare, come, per esempio, quando dice: “E senza di lui ero come la forchetta per il brodo. Inutile e insensata.” C’è stato  chi, a sedici anni, aveva già scritto un romanzo: il francese George Simenon, il famoso autore del  ciclo basato sul popolare commissario Maigret. Un George Simenon in gonnella ad Augusta? E’ presto per dirlo. Certo è che, come ha ricordato il prof. Càsole, Giorgia Lo Re è la quinta donna di Augusta che si fa conoscere per la pubblicazione di un romanzo. Le altre sono: Lia Fendes, con “vecchio balcone”, il primo  ambientato,  ad Augusta,  (2002), Anna Maria De Martino, con “Aileen” (2006), Barbara Spucches, con “Nanciscor” (2012-2013), Giulia Gulino, con “Alice e il principe giallo”. E gli uomini?  Diamo loro  tempo.

Lina Solarino – Nella foto di Mariangela Scuderi, Giorgia Lo Re a fianco del prof. Càsole

A 4/3 GIORGIA LO RE PRESENTA IL SUO ROMANZO

L’opera prima di una giovanissima augustana

Corde dell'animaAUGUSTA.  Martedì  5 gennaio,  sala  di 4/3 Lab, in Via Garibaldi, 54,  nel centro storico di Augusta-isola, ore 18°°: presentazione del libro “Le corde dell’anima”, opera prima della giovanissima linguistico  di Augusta. Si tratta di un romanzo che racconta i travagli d’un’adolescente italiana che  vive e studia a Londra. L’opera, pubblicata dall’editore Boemi di Catania, è stata presentata nella libreria Prampolini di Via Vittorio Emanuele a Catania.  L’ingresso nella sala di Quattro Terzi sarà  libero. Il pubblico presente potrà porre domande all’autrice, dopo la presentazione a cura del prof. Giorgio Càsole.

LA COMMISSIONE COMUNALE DI STORIA PATRIA, IERI E OGGI. IL NUMERO 35 DEL “NOTIZIARIO STORICO” DA DOMANI NELLE LIBRERIE E NELLE EDICOLE DELLA CITTÀ

notizAUGUSTA – Come nacque nel 1965 la Commissione Comunale di Storia Patria? Eredità che abbiamo accettato con umiltà e con qualche paura perché essa è il frutto dell’impegno di tanti appassionati cultori di cose patrie che nel tempo si sono impegnati nel lavoro di raccolta e di scrittura delle memorie e degli avvenimenti storici della nostra città, memorie e avvenimenti che altrimenti avrebbero rischiato di cadere per sempre nel dimenticatoio. Tra tutti i cultori di storia patria vogliamo qui ricordare i più antichi: Francesco Vita, Cesare Zuppello, Sebastiano Salomone e Sebastiano Blasco. Nella seconda metà del Novecento un gruppo di appassionati della storia di Augusta guidati ora dall’Avv. Peppino Amato, ora da Peppino Motta, iniziarono a pubblicare i loro articoli sulla cultura e le tradizioni di Augusta sul “Corriere di Augusta” e sul “ Popolo di Augusta”, due fogli locali prevalentemente impegnati a diffondere notizie di cronaca, vita locale  e sport. Erano quelli gli anni del primo dopoguerra del 2° Conflitto Mondiale, gli anni in cui si poneva rimedio ai danni della causati dalla Guerra, ma anche al patrimonio culturale, la cui identità frantumata come le cose materiali attendeva di essere amorevolmente raccolta, ricomposta e riconsegnata alla collettività. Erano anche gli anni in cui l’Italia intraprendeva la sua svolta economica e sociale.  Svolta da cui Augusta, paese prettamente marinaro, non restò esclusa; essa, infatti, con la sua economia basata sulla pesca praticata con imbarcazioni di umile cabotaggio, sull’artigianato, sull’agricoltura praticata ancora con metodi rurali, sulla produzione artigianale del sale, diveniva al contempo sempre più avamposto della Marina Militare e quindi sede di una delle più rilevanti basi navali strategiche del Mediterraneo con l’annesso stabilimento arsenalizio, nonché sede di un polo petrolchimico proiettato a diventare per le sue capacità produttive  tra i più importanti d’Europa. Con lo scorrere degli anni quel gruppo primigenio di cultori di cose patrie si rese conto che quei “fogli” locali erano sì importanti, ma non permettevano, per esiguità degli spazi concessi, di argomentare e approfondire i temi trattati.  Nei primi anni Sessanta, l’Archivio Storico Siracusano, edito dalla Società Siracusana di Storia Patria, ospitò lo studio redatto dall’avvocato Elio Salerno dedicato a Torre Avalos, mentre il dott. Mario Mentesana pubblicava periodicamente sulle pagine del quotidiano LA SICILIA gli esiti delle sue indagini archeologiche. Fu proprio l’avvocato Elio Salerno a suggerire nel 1965 all’Amministrazione Comunale, presieduta dal Sindaco Avv. Sebastiano Pustizzi, d’istituire una Commissione di Storia Patria, cioè di creare un gruppo omogeneo che posto sotto l’egida del Comune si occupasse di storia locale, ovvero di condurre indagini in tal senso, attraverso la consultazione degli archivi notarili, parrocchiali, comunali e dello Stato Civile. Un’idea ambiziosa basata sul lavoro gratuito fatto di ricerca e di studio, ma che valeva la pena intraprendere perché esso avrebbe permesso con lo scorrere del tempo di scrivere una “Storia di Augusta” ovvero di analizzarne le sue dinamiche storiche, economiche e culturali. Così il 21 maggio 1965  con la Delibera del Consiglio Comunale n° 30, sotto la Presidenza del Sindaco Avv. Sebastiano Pustizzi,  fu istituita la Commissione Comunale di Storia Patria e nominati i suoi primi 10 componenti che qui vogliamo ricordare:  la Dott.ssa Laura Roggio  – l’ Avv. Elio Salerno – il Sig. Sebastiano Paci – l’Ing. Tullio Marcon – l’Insegnate   Angelo Gulino – il Sig. Giuseppe Amato – il Sig. Diego Saccomanno – il Dott. Mario Mentesana – il Sig. Giovanni Costanzo – l’Ing. Giovanni Vaccaro. Questi elessero come presidente l’avv. Elio Salerno e lo comunicarono al Sindaco Pustizzi , che col documento emesso il 6 settembre 1965 augurava alla Commissione il  buon lavoro. Nel  dicembre del 1967 la Commissione pubblicò il n.1 del Notiziario Storico di Augusta coi suoi primi quattro articoli:  La Gisira  di Mario Mentesana;   Augusta nella seconda metà del 17° secolo  di Giovanni Vaccaro;  Storia e tradizioni della chiesa di San Giuseppe di Elio Salerno;  Augusta nella Guerra Italo-Turca di Tullio Marcòn. L’originaria Commissione in 50 anni si è arricchita e integrata di competenze sempre più specifiche nel campo dell’archeologia, della storia medioevale e moderna, nel campo delle tradizioni, dell’arte; ha ricevuto contributi di valenti  latinisti e grecisti, di docenti nelle Lettere, di architetti e ingegneri, di economisti, di antropologi, di esperti di musica e teatro; di collezionisti per nulla gelosi delle loro raccolte di documenti e fotografie riguardanti Augusta e il suo territorio. Le competenze, la passione e la buona volontà di questi operai della cultura, così li definisce il presidente Carrabino, hanno permesso in questi primi cinquant’anni di pubblicare ben 35 numeri del“ Notiziario” per un totale di 220 articoli,  rivista che ci piace simpaticamente paragonare a una sorta di “enciclopedia di cose augustanesi”. A essa la Commissione ha affiancato anche l’edizione dei “Quaderni del Notiziario” e nel 2014 la collana “Claradea”.

Continua a leggere

“AUGUSTA NEL MONDO”, IL NUOVO EBOOK DI DANIELA DOMENICI

Senza titolo-1“Un omaggio alla città siciliana di Augusta e uno spunto per partire insieme per un tour virtuale nelle città che nel mondo hanno, o hanno avuto, il nome Augusta”. Così scrive Daniela Domenici nel suo nuovo ebook intitolato “Augusta nel mondo”, in formato Kindle e acquistabile su Amazon a meno di 1 Euro.. Un viaggio virtuale sulle “Augusta” del mondo, partendo da quella siracusana, dove l’autrice ha vissuto 26 anni e “nelle cui Xifonie acque Tomasi di Lampedusa immagino’ che la sirena Lighea nacque”.

(http://www.amazon.it/dp/B016LO2Z7E/ref=rdr_kindle_ext_tmb).

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL TARLO E LA QUERCIA – STRATEGIE DI CURA DEL PEDOFILO”a PALAZZO VERMEXIO

copertina_il_tarlo_e_la_quercia_v002-sitoSIRACUSA.  Venerdi 17 Aprile, alle ore 18,30 nella sala Borsellino di Palazzo Vermexio, presentazione del libro dal titolo “Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo”. Il libro è il racconto testimonianza di un’esperienza di trattamento, in corso da 6 anni presso la Casa Circondariale di Siracusa, condotta dalla Dott.ssa Teresa Tringali, esperta psicologa, e dalla Dott.ssa Felicia Cataldi responsabile dell’Area Educativa dell’istituto di pena. Il testo è rivolto a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato, e ha l’obiettivo di affrontare e analizzare in modo innovativo una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia. Calandosi nella profondità più oscura del pedofilo, il libro cerca di rispondere all’ interrogativo più grande che la collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse sessuale nei confronti di un minore. Il libro rimanda  all’immagine della quercia, albero dalla struttura nodosa, pesante e dura per la corazza che si è costruita nel tempo. Le sue fantasie devianti sul minore, il desiderio martellante di sopraffazione, richiamano l’azione del tarlo. Ma attraverso la terapia un nuovo tarlo si insinua: il rimorso, la vergogna, l’immedesimazione nell’altro, la coscienza. Il libro è la descrizione di un processo di cambiamento, attraverso la riflessione retrospettiva dei suoi protagonisti. Questi, divenuti consapevoli della loro devianza e del bisogno di aiuto, hanno scavato nella loro interiorità per comprendere essi stessi e far comprendere agli altri i propri meccanismi mentali, a vantaggio della ricerca e della possibilità di cura. Insieme alle autric, la deputata  Sofia Amoddio, Don Fortunato Di Noto (Presidente Associazione Meter onlus a tutela dell’infanzia), Paola Iacono, neuropsichiatra infantile, che hanno avuto la possibilità di incontrare i detenuti coinvolti nell’esperienza, e  Maurizio Guarneri, docente dell’Istituto di psicanalisi di gruppo di Palermo, e l’avv Toto Bianca.

D.C.

Un po’ di mare siracusano all’Eurasia Boat Show di Istanbul

L’AUGUSTANO ROMEO FA APPREZZARE SIRACUSA IN TURCHIA

Romeo in TurchiaAUGUSTA. Il Salone Nautico Internazionale di Istanbul è stato la meravigliosa cornice di un evento di grande rilievo anche per Siracusa ed il suo mare: la presentazione del libro “Son Sungerci” di Mehemet Bas (l’indiscusso e molto conosciuto pescatore di spugne della Turchia e fra i migliori di sempre al mondo) che ha eletto proprio le sue soste nel porto aretuseo avvenute in due occasioni (nel 2010 e nel 2013, con il suo tipico caicco turco nell’ambito di un progetto voluto dal Kap Mehmet  e sviluppato tra la Municipalità  e la Marineria di Bodrum ed il Consolato di Turchia in Sicilia), come due delle più belle ed indimenticabili tappe dei suoi 50 anni di “vita di mare”.  Per questo motivo, a tale evento ha voluto che fossero presenti anche coloro che lo hanno guidato lungo il litorale siracusano durante le sue brevi ma intense soste nella città di Archimede: Enzo Majorca, Ernesto Cataldi (nella veste stavolta di siracusano appassionato di mare) ed il dinamico Console Generale Onorario della Turchia, Domenico Romeo, accompagnato dall’addetto stampa del Consolato, Orazio Pistorio (Vice direttore del Museo del Cinema di Siracusa). A tale invito non ha potuto aderire, per impegni precedentemente assunti, il grande Enzo Majorca, mentre Ernesto Cataldi ed il Console Romeo durante la presentazione del libro hanno avuto la possibilità di ringraziare personalmente Mehemet Bas ed il suo editore, Mr. Turgay Noyan (molto conosciuto in tutta la Turchia perché editore della prestigiosa rivista “Naviga Magazine“)  per l’inaspettata quanto gradita “convocazione” nella meravigliosa Istanbul. Nel libro, le pagine dedicate alla sosta siracusana ripercorrono a mo’ di diario di bordo i momenti che hanno scandito la sosta stessa, con particolare riferimento alle bellezze del nostro litorale, agli incontri con i suoi tre “ciceroni” e ad un sogno che si realizza per l’autore Mehemet Bas: l’incontro con Enzo Majorca. Per un pescatore di spugne, abituato a raggiungere profondità ragguardevoli, conoscere la leggenda del profondismo in apnea è stato un qualcosa di unico ed indimenticabile. Nel commentare l’evento, Ernesto Cataldi riferisce: “Veramente commovente è stata l’accoglienza che abbiamo ricevuto al nostro arrivo al Salone Nautico di Istanbul: le persone intervenute alla presentazione del libro ci hanno tributato un indimenticabile applauso dopo aver ascoltato dalla viva voce di Mehemet Bas il modo con il quale il Console, Enzo Majorca ed io lo avevamo accolto, insieme al suo equipaggio, nella nostra Siracusa. E da siracusano non mi sono lasciato sfuggire l’occasione, nel mio breve intervento, di decantare anche le bellezze della mia Siracusa, sottolineate peraltro dalle bellissime immagini che per l’occasione aveva preparato il Sig. Pistorio. E al termine dell’evento tante sono state le persone che si sono avvicinate a me ed al Console per chiedere maggiori informazioni su Siracusa

     M. M.  –  Nella foto di gruppo, Romeo è il primo a sin. 

LA STORIA DEL MONUMENTO DEDICATO AI CADUTI, IL “MILITE IGNOTO”, RACCONTATA DA ANGELO PATANIA E SALVATORE ROMANO

romanoAUGUSTA – Sarà presentato il 20 febbraio 2015 alle ore 18,30 presso la sede del Circolo Unione ad Augusta, il secondo numero della Collana “Claradea” che ospita le ricerche che prendono forma dalla consultazione degli Archivi Storici locali. Essa è curata dalla Commissione Comunale per il piano di Storia Patria Istituzioni e Ricerche e affianca l’inossidabile e tradizionale rivista “NOTIZIARIO STORICO DI AUGUSTA” che quest’anno con la Commissione compie i suoi primi 50 anni di attività e diffusione.  Questo numero intitolato “Storia e analisi del monumento dedicato agli Augustani caduti nella Grande Guerra”, come afferma il presidente della commissione Giuseppe Carrabino, coglie l’occasione offerta dal «Centenario dello scoppio della Grande Guerra e del Novantesimo anniversario dell’inaugurazione del monumento dedicato agli Augustani che in essa caddero. Evento per il quale Angelo Patania e Salvatore Romano hanno ricostruito il percorso che dopo sei anni dalla fine del Conflitto e tre dalla tumulazione della salma del Milite Ignoto a Roma, spinse la nostra comunità alla costruzione del Monumento. Il lavoro, pubblicato grazie al sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa, e in particolare grazie alla sensibilità culturale del dott. Leone La Ferla, è corredato da un’introduzione storica con le motivazioni che portarono alla Guerra e riporta in appendice quei documenti che permettono al Lettore di dedurre i veri motivi per cui l’Italia decise di prendere parte a quella smisurata tragedia, dove nell’adempimento del loro dovere perirono 650.000 Italiani, tra i quali vi furono anche 176 nostri concittadini. Attraverso la cronaca locale di quel periodo gli Autori hanno ricostruito uno spaccato di vita cittadina che mostra il comportamento dei politici e della popolazione sin dalle prime ore dell’entrata dell’Italia in Guerra, in un clima  politico-culturale in cui l’élite locale, mista di politici e di qualche personaggio della “cultura”, si preoccupò di alimentare il sentimento patriottico attraverso iniziative a sfondo sociale, talvolta anche col sostegno dei Militari di stanza nella nostra Città.

Continua a leggere

Gol di rapina: quando lo sport diventa show business

Il Teatro Stabile di Catania accende il dibattito sul calcio e il suo lato oscuro

palloneCATANIA – Il Teatro Stabile di Catania rinnova il proprio impegno volto a stimolare il dibattito culturale e sociale all’interno della città, espletando la funzione di pubblica utilità che gli compete, attraverso la proposta di temi attuali e di grande interesse per la comunità. Impegno che va avanti da sempre e s’intensifica nelle numerose iniziative promosse dal presidente Nino Milazzo e dal direttore Giuseppe Dipasquale. Il prossimo appuntamento, al Teatro Musco di Catania, venerdì 7 novembre alle ore 17.30, sarà incentrato sulle problematiche che affliggono il mondo dello sport professionistico e del pallone in particolare. La riflessione prenderà le mosse dalle pagine del libro “Gol di rapina”. Il lato oscuro del calcio globale, volume di recente pubblicazione del giornalista Pippo Russo, già docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Firenze. Sarà lo stesso presidente dello Stabile, il giornalista Nino Milazzo, ad introdurre l’autore e condurre il confronto aperto al pubblico. Interverranno il giornalista Andrea Lodato, coordinatore dei servizi sportivi e inviato del quotidiano La Sicilia; Filippo Solarino, storico del Calcio Catania; il giudice Santino Mirabella, che affianca l’attività di magistrato alla scrittura e Tino Vittorio, studioso di storia internazionale contemporanea, docente presso l’Università degli Studi di Catania.

Continua a leggere

AL CIRCOLO UNIONE CARMELO FAZIO PRESENTERA’ IL 25 OTTOBRE IL SUO ROMANZO “A MAZZUCCA”

Copertina A MazzuccaAUGUSTA.  Il 25 ottobre Carmelo Fazio scenderà apposta da Milano, dove da anni gestisce con successo un bar, per presentare il suo breve romanzo storico intitolato “A Mazzucca” e ambientato ad Augusta. Non è il primo. Circa undici anni fa, nel 2003, ho avuto il piacere e l’onore di presentare un altro romanzo storico ambientato ad Augusta, “Il vecchio balcone” di Lia Fendes, nome d’arte di una signora di cui aspettiamo la seconda prova. Il Vecchio balcone fu pubblicato, in loco,  per i tipi del Centro Augustano di Documentazione, di cui sono presidente. A Mazzucca è stato pubblicato, per i tipi della Grafica Monti, a Milano, dove, appena pochi giorni fa, Carmelo Fazio, molto attivo anche nel campo delle lettere (ha pubblicato persino una silloge di poesie), lo ha presentato a una cerchia di estimatori che hanno acquistato il libro perché restituisce un’immagine della Sicilia non contaminata dagli stereotipi per  cui la nostra isola è famosa nel mondo. Potremmo dire che A Mazzucca non è altro che una storia d’amore, come quella  raccontata da Lia Fendes, che, come molte storie d’amore,  potrebbe essere trasferita sullo schermo cinematografico e televisivo: la storia di una giovane di famiglia aristocratica che s’innamora perdutamente di un marine americano, uno di quelli sbarcati in Sicilia durante l’occupazione anglo-americana, ma è un amore contrastato e non vissuto pienamente, ma desiderato e sognato, sognato fino allo sfinimento.

Continua a leggere