UNA GRANDE SCIAGURA ALLA RAFFINERIA ENI VERSALIS DI PRIOLO

imagesPRIOLO – La mattina del 9 settembre 2015 si è consumata una tragedia inaudita nella zona industriale  di Priolo. Due operai- Michele Assente, 33 anni, siracusano e Salvatore Pizzolo, 37 anni, di Melilli, dipendenti della ditta Xifonia, hanno perso brutalmente la vita all’interno dello stabilimento Versalis. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti è emerso che i due operai stavano eseguendo la manutenzione di un pozzetto della rete fognaria nell’impianto di etilene della Versalis. Più precisamente stavano collocando una telecamera in quel pozzetto di minute dimensioni, 40 cm per lato, quando improvvisamente un operaio è piombato da quel pozzetto. Benchè sia stato tutto vano, il contubernale dimostratosi davvero filantropo nei confronti dell’operaio in procinto di cadere, tentò di afferrarlo ma precipitò insieme a lui. Sembra che entrambi abbiano respirato in ingenti quantità nocive esalazioni di idrocarburi. Dopo aver bloccato immantinente l’impianto, due uomini hanno provato a rianimarli con un messaggio cardiaco, ma la caduta e le esalazioni si sono rivelate letali. Il pm Tommaso Pagano ha disposto il sequestro della zona in cui è avvenuto il terribile incidente. Tutte le categorie impegnate nell’indotto e nella Raffineria hanno aderito alle otto ore di sciopero annunciate da Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia ed Emanuele Sorrentino, segretario generale della Uiltec Sicilia. Invece in una nota l’altro sindacato Fim Cisl afferma che  “ E’ inconcepibile morire sul proprio posto di lavoro, occorre accertare i fatti e rendere più efficiente i controlli e la prevenzione. La Fim Cisl manifesta la propria presenza al dolore delle famiglie di Salvatore e di Michele, che fra qualche mese sarebbe diventato padre di un bimbo”.

Sebastiano Gianino

INFORTUNIO A PERSONALE MILITARE PRESSO NUCLEO PONTILE NATO DI AUGUSTA

infortuni-lavoro-620x3504.jpgAUGUSTA – Nella tarda mattinata di oggi, 26 aprile, un Sottufficiale della Marina Militare si è accidentalmente ferito ad una mano durante l’attività lavorativa presso il “Nucleo Pontile NATO”, ad Augusta dove lo stesso presta servizio.  Soccorso sul luogo dell’incidente dai propri colleghi e avvisati i familiari, è stato subito trasportato all’Ospedale Civile di Siracusa dove è tuttora ricoverato. Sono in corso accertamenti per verificare le dinamiche dei fatti.

   G.C.

 

AD AUGUSTA, SALVATI 6 MINORENNI AL LARGO DI AGNONE BAGNI

Capitaneria di porto: “Come fare per essere salvati”

IMG_8421.JPGAUGUSTA. Alle ore 1.30 della notte di lunedì 9 luglio la sala operativa della capitaneria di porto è stata a messa in allerta, attraverso  il  numero blu 1530, da due segnalazioni relative  a  un natante in difficoltà nello specchio acqueo antistante la spiaggia di Agnone Bagni. Immediatamente la Guardia Costiera  ha disposto l’invio della motovedetta SAR CP879 e dell’unità navale CP525, dirottata sul punto dopo essere rientrata dal servizio di vigilanza al pontile NATO, due autopattuglie per dare sostegno da terra alle operazioni di soccorso. Alle ore 2.20 circa la CP879 ha intercettato il natante in difficoltà a circa mezzo miglio di distanza dalla costa. Si trattava di un “pattino” con sei ragazzi a bordo, due dei quali minorenni, che, anche se spaventati e infreddoliti, erano in buone condizioni di salute. Il gruppetto era uscito con il piccolo natante (di proprietà di uno di loro) intorno alle ore 23 per un giro notturno, ma in seguito si erano accorti di aver perso in mare la pala del timone, e pertanto, non potevano  più tornare a riva. Impauriti, avevano iniziato a chiedere aiuto con urla che , per fortuna, sono state udite dalle persone che si trovavano sul lungomare di Agnone. I ragazzi, tutti residenti ad Augusta e dintorni, dopo essere stati recuperati sono stati sbarcati presso la nuova darsena servizi di Augusta, dove ad attenderli c’era il personale della Guardia Medica di Augusta che era stato allertato dalla sala operativa per eseguire i controlli sanitari.  L’ episodio dimostra una volta la necessità di evitare di andare per mare con mezzi di fortuna, che bisogna evitare quei comportamenti irresponsabili che spesso mettono a repentaglio, non solo la sicurezza di chi li compie, ma anche dei tanti che, invece,  rispettano le regole del mare. Con l’occasione,. La Capitaneria d porto   ricorda “che l’emergenza in mare può essere segnalata sia via radio sul canale 16 che via telefono al Numero Blu 1530 della Guardia Costiera oppure direttamente a questa Capitaneria di porto tramite la linea di emergenza della Sala Operativa 0931/977777 o tramite il centralino 0931/978922, avendo cura di fornire, al fine di rendere più efficaci e celeri gli interventi dei mezzi della Guardia Costiera in caso si soccorso/assistenza a unità navali o bagnanti, le seguenti informazioni:
– dati identificativi del chiamante e relativo numero telefonico, in quanto rappresenta un utile punto di contatto sul luogo dell’emergenza; – individuazione quanto più precisa possibile del punto/luogo dove si è verificata l’emergenza; – numero di persone coinvolte e relative condizioni di salute; – descrizione dettagliata dell’unità al fine di facilitarne l’individuazione in mare; – descrizione dell’evento (avaria, incendio, falla, incaglio, malore, ecc.); – altre notizie utili”.

  C.P.

La nave cisterna “Gelso M” si incaglia sugli scogli a Siracusa a causa del maltempo

 

SIRACUSA, 10 MAR – Una nave cisterna si è incagliata sugli scogli a causa del maltempo a Santa Panagia, una contrada periferica sita a nord-ovest di Siracusa. La nave “Gelso M” era diretta ad Augusta. Sul posto sono intervenuti motovedette della guardia costiera e due elicotteri. 19 membri dell’equipaggio della nave sono stati salvati. La “Gelso M” , che è vuota, si trova inclinata sul fianco sinistro con la prua in direzione Siracusa, a pochi decine di metri dalla riva. La nave ha una stazza lorda di oltre 11 mila tonnellate, é lunga 150 metri e larga 22. Nel registro nautico risulta di proprietà di un armatore di Augusta. Sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Catania, due elicotteri della Guardia Costiera ed uno della Marina Militare hanno terminato le operazioni di evacuazione di emergenza dei membri dell’equipaggio rimasti intrappolati a bordo della nave. Le persone sono tutte in buone condizioni. (ANSA)

 

Tragico incidente sul lavoro ad Augusta

cronaca, incidente sul lavoroGravissimo incidente sul lavoro avvenuto in mare questa mattina, alle ore 8 circa, nella rada di Augusta. Nell’incidente ha perso la vita Domenico Settipani (nel tondo) di 58 anni, che sarebbe dovuto andare in pensione il 1° luglio di quest’anno, mentre un secondo marittimo, Giuseppe Passanisi di 43 anni, si trova attualmente ricoverato in gravi condizioni al Centro grandi ustionati del presidio ospedaliero “Cannizzaro” di Catania.

Giuseppe Passanisi, cognato del deceduto,  è stato trasportato con un elicottero del 118, dopo un primo soccorso ricevuto presso il civico ospedale Muscatello di Augusta, lo stesso che si vorrebbe chiuso e  per il quale si coglie l’occasione, seppur tragica,  per ricordare che sono attualmente in atto un crescendo di iniziative contro la chiusura del presidio:  la  prossima  è lo sciopero generale indetto dal comitato per giorno 30 maggio c.a..   

Secondo una prima ricostruzione, i due uomini erano a bordo di una bettolina quando,  nel corso delle manovre all’interno della rada, l’imbarcazione avrebbe violentemente urtato un deposito galleggiante, in quel momento sottoposto alle fasi di pulizia degli idrocarburi di scarto. I vapori ancora contenuti nel deposito avrebbero causato una terribile deflagrazione, avvertita fino in terraferma dalla vicina popolazione.

Inutile ogni  tentativo di soccorso da parte delle forze dell’ ordine, della guardia costiera e dei vigili del fuoco recatisi immediatamente sul posto dove,  dopo l’incidente,  è intervenuta  la squadra investigativa anti – infortunistica della Procura di Siracusa, coordinata dal procuratore capo Ugo Rossi e dal sostituto Andrea Palmieri, per gli opportuni rilievi che daranno seguito alle indagini.

Il Sindaco di Augusta Massimo Carrubba, accorso assieme all’ arciprete Gaetano Incardona sul luogo della tragedia, ha dichiarato (video sotto) sospese le celebrazioni civili dei festeggiamenti in onore del Patrono San Domenico, attualmente in corso ad Augusta.  

   Giuseppe Tringali

 

Spettacolare incidente nel cavalcavia

cavalca.jpgSpettacolare quanto tragico l’incidente stradale di ieri sera lungo il cavalcavia.  

Cinque macchine coinvolte in un tamponamento a catena a seguito di uno scontro frontale successivo a un sorpasso effettuato a velocità sostenuta.

Per fortuna non si sono registrate vittime tra gli automobilisti ma solo tanto spavento, tanti danni materiali alle autovetture e qualche viaggio in ospedale per qualche lesione guaribile in breve tempo.

Il cavalcavia è rimasto chiuso al traffico dalle ore 18,30 per circa due ore; l’accesso consentito solo ai mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco, alle autoambulanze del 118 e alle forze dell’ordine.

Stante alle dichiarazioni degli sfortunati automobilisti coinvolti alla guida dei mezzi,  al momento dell’impatto  il timore più grosso è stato di poter prendere il volo aereo per andare a picco verso il mare ma questo, per loro fortuna, non è avvenuto.

   G T  

Quante vittime tra la comunità Melillese trapiantata a Middletown, in Connecticut?

 

Non si conosce ancora il numero delle vittime, tra i nostri emigranti siciliani partiti dalla vicina Melilli nel XX secolo e trapiantati a Middletown in Connecticut, vista la  numerosa comunità italiana che vive e lavora proprio lì dove oggi è avvenuta questa grave tragedia.

Si tratta di un catastrofico incidente che ha mietuto decine di morti e circa 250 feriti, dovuto allo scoppio della centrale elettrica  Kleen Energy Systems”  e il cui botto s’è sentito fino a una distanza di  15 Km. Di nuova costruzione, l ‘impianto saltato per aria doveva già essere in funzione lo scorso novembre e  avrebbe dovuto fornire energia elettrica  attraverso  un processo industriale che vede l’ utilizzo  di gas naturale.

Tempestivo l’intervento dei mezzi di soccorso.

   G.T.

Antonio Munafò

munaf___03.jpgA causa di un incidente stradale nei pressi dei centri commerciali tra Priolo e Belvedere è morto questa notte il Capitano di Vascello Antonino MUNAFO’ fino a pochi mesi Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa. L’ufficiale proveniva da Catania per fare rientro a Siracusa a bordo della sua Mercedes, per cause ancora d’accertare, l’autovettura si è schiantata sul guard-rail. Era stato trasferito a Roma a dirigere l’ufficio “Personale Ufficiali del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto”. 52 anni laureato in giurisprudenza, Ufficiale dalle grandi doti umane aveva prestato servizio all’inizio della sua carriera proprio ad Augusta. Domani mattina (mercoledì) presso la sede della Guardia Costiera di Siracusa sarà possibile rendere omaggio alla salma del Comandante Munafò a partire dalle 10 e sino alle 18. Il Comandante Munafò lascia la moglie e la figlia Alessandra.Le Esequie saranno celebrate in Cattedrale giovedì prossimo alle 12.
fonte  www.unuciaugusta.com

La famiglia Cardile informa

La famiglia Cardile scrive al blog sugli articoli dedicati al tragico incidente che ha coinvolto il loro caro Rosario, chiedendoci una immediata pubblicazione. Per quanto, partecipando alla  rabbia e al  cordoglio, nel più ampio rispetto del loro dolore ne pubblichiamo testualmente i commenti  perchè da loro richiesto:

< la famiglia cardile precisa di essere a conoscenza di chi ha recuperato il corpo ormai senza vita del caro figlio e fratello e ne siamo immensamente riconoscenti. le cose potevano andare meglio se c’erano i soccorsi immediati di conoscenza i familiari lo avrebbero potuto vedere disteso,feririto su un letto di ospedale anziche’ su una lettiga di un obitorio privo di vita. ringraziamo il prof giorgio casole per l’articolo nei confronti del nostro caro. riguardo alla medaglia d’oro non ci sembra opportuno poichè rosario è stato strappato dal mare senza vita. ringraziamo nuovamente chi si è prodigato per salvare rosario>

Scritto da : la famiglia cardile | 17 gennaio 2009

e ancora:

<mentre collegato su augusta news, leggevo il comunicato del prof. giorgio casole,riguardo la vicenda del nostro caro. in cui si diceva di proporre la medaglia d’oro? ma a chi?? la famiglia cardile precisa di essere a conoscenza di chi a recuperato il corpo ormai senza vita del caro figlio e fratello.e siamo immensamente riconoscenti. le cose potevano andare diversamente se vi erano i tempestivi soccorsi.di conseguenza i familiari lo avrebbero potuto vedere disteso ferito su un letto di ospedale, anziche’ su una lettiga di un obitorio privo di vita. ringraziamo il prof. giorgio casole per l’articolo riguardante il nostro caro.riguardo alla medaglia d’oro non ci sembra opportuna, poiche rosario è stato strappato dal mare senza vita. ringraziamo nuovamente a tutte le altre persone che anno estratto, il corpo ormai senza vita di rosario. vogliamo rispetto per il nostro caro rosario,che riposa in pace. prima di scrivere certe frasi vogliamo la verita’ di come sono andati veramente i fatti. ringraziamo le persone che ci sono state vicino, in questo moento triste. spero tanto che questo mio articolo venga pubblicato al piu’ presto. la famiglia cardile>

Scritto da : famiglia cardile | 18 gennaio 2009

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Il responsabile di questo portale mi ha autorizzato a rispondere brevemente alla famiglia Cardile, dolorosamente colpita dal tragico evento di cui abbiamo dato tempestiva notizia, con l’aggiunta di un  editoriale di chi scrive. Innanzitutto cogliamo l’occasione per esprimere direttamente ed esplicitamente il cordoglio mio e dell’editore del portale alla famiglia Cardile, che, speriamo, sia soddisfatta del fatto che  è stato dato, in apertura di pagina, ampio risalto ai due interventi che, comunque, erano stati già pubblicati nella sezione dei commenti. Il  secondo loro “commento” non è altro, in sostanza, che la ripetizione del primo, che era già di pubblico dominio, immediatamente dopo l’invio. Forse la famiglia Cardile, con la reiterazione, desiderava risalto e risposta. Abbiamo subito “lanciato il risalto. Diamo ora la risposta che contiene una domanda. Come mai  la famiglia Cardile  nelle sue “precisazioni” non nomina mai Angelo Caramagno che, coram populo, risulta essere colui che, per primo e con senso di abnegazione, s’è adoperato per salvare il loro congiunto? C’è un mistero sotto? La famiglia Cardile sa ciò che noi non conosciamo ancora? A chi scrive risulta, attraverso una testimonianza degnissima di fede, che Caramagno in questo momento, nel suo letto, soffre atrocemente per due ordini di motivi: fisico e psicologico. Il motivo fisico deriva dalle costole rotte in séguito al tentativo di salvare, vivo, il compagno-amico cui era affezionato, quello psicologico deriva, ovviamente, dall’improvvisa, fulminea, tragica perdita del compagno che egli non è riuscito a sottrarre, non per imperizia né per scarsa generosità (stando alle attuali risultanze) alle grinfie della morte. Nel mio editoriale,che qui è ancora leggibile, propendevo per la tesi della fatalità , causa della morte del vostro caro congiunto. Ho ascoltato varie testimonianze che m’hanno confortato riguardo a questa tesi, anche se, ovviamente, non bisogna mai stancarsi di predicare d i stare sempre attenti riguardo alla sicurezza nel mondo del lavoro. Dovrebbero essere subito processati e condannati  i responsabili di àmbiti lavorativi non sicuri, che, per risparmiare qualche soldo, mettono a rischio la vita dei loro dipendenti.  Siamo tutti in attesa delle conclusioni degli inquirenti. Nel frattempo, m’ero permesso di segnalare al sindaco di  Augusta il gesto altruistico, che mi risulta non essere il primo, di Angelo Caramagno, che, date le condizioni meteo, comunque ha rischiato e s’è sùbito dato da fare per salvare il compagno. Non ho mai scritto di medaglia d’oro, ma di medaglia al valor civile, come esempio per tanti  giovani, molti dei quali – ne so qualcosa perché insegno –  vivono ancora nella bambagiai e non  conoscono la dura realtà dell’esistenza quotidianao fanno i bulli. La famiglia Cardile può darmi atto anche che allo stesso sindaco avevo proposto di proclamare il lutto cittadino per onorare il vostro Rosario. Non l’ha fatto. Purtroppo.  Vi rinnovo il mio cordoglio.  

       Prof. Giorgio Càsole

Rosario Cardile

Rosario Cardile, l’operatore portuale di Augusta morto ieri in un incidente sul lavoro, è deceduto per annegamento. L’autopsia,  eseguita dal medico legale Francesco Coco, ha rilevato un grosso trauma al torace dell’ormeggiatore. Secondo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Siracusa Antonio Nicastro, l’operatore sarebbe finito in mare durante le manovre di disormeggio e nella caduta potrebbe aver urtato contro qualcosa e perso i sensi. Dalle ore 6.00 di stamani è in corso lo sciopero dei lavoratori portuali siciliani indetto dalle segreterie regionali dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. L’astensione dal lavoro durerà fino alle ore 6.00 di domattina.