AUGUSTA/HANGAR, GIUNTA COMUNALE MOLLA, “HANGAR TEAM DEPLORA E IMPLORA” di Giorgio Casole

Riconsegnare il parco dell’Hangar al Demanio significa condannarlo all’abbandono e al degrado chissà ancora per quanti anni, vanificando tutto ciò che è stato fatto finora per il suo recupero e mortificando le aspettative dei cittadini. I segni di questo abbandono sono già evidenti; il parco infatti si trova già alle mercé di vandali, profittatori e ladri che fanno scempio del parco e il recente taglio drastico degli alberi, non certo per finalità botaniche o ambientali, ne è un’eloquente testimonianza.

hangarAUGUSTA. Appare un vero e proprio quaderno di doglianze quello che l’associazione Hangar team ha diffuso alla stampa per protestare contro alcune decisioni riguardanti lo storico hangar per dirigibili e parco annesso, prese dall’attuale amministrazione pentastellata al Comune. Su questo prezioso monumento militare, un vero antro ciclopico,  forse unico in Europa, costruito durante la prima guerra mondiale per ospitare i dirigibili, sono intervenuto più volte, nel corso degli anni, pubblicando articoli di richiamo su varie testate della carta stampata e no,  quali LA SICILIA, Il GIORNALE DI AUGUSTA, DIARIO, RADIO TROPICAL, AUGUSTANEWS per richiamare l’attenzione di tutti: dai cittadini semplici ai pubblici amministratori. Ecco perché volentieri pubblico questa lunga e circostanziata “Lettera aperta”, firmata da Ilario Saccomanno, presidente dell’Hangar team. Eccola:

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I LICEALI DEL MÈGARA “TOCCANO CON MANO” LE OPERE D’ARTE A SIRACUSA

Bellomo2AUGUSTA. Un tiepido sole primaverile ha accompagnato una nutrita rappresentanza di alunni del lieo “Mègara” alla scoperta delle opere pittoriche e scultoree esposte alla “Galleria Nazionale di Palazzo Bellomo”; esse occupano i due piani dell’edificio e si snodano all’interno delle singole sezioni, secondo un criterio espositivo rigorosamente cronologico. Il museo ha sede nel prestigioso edificio di Palazzo Bellomo che, con la sua severa struttura, l’alto basamento e l’Aquila Imperiale ancora ben in vista, è chiaro esempio dell’architettura federiciana del XII secolo. Il piano terra della Galleria espone esempi scultorei della cultura bizantina del XVI secolo; il “Sarcofago con tre croci sulla fronte” per  esempio, proveniente dall’Ospedale Civico di Siracusa, risale a maestranze bizantine databili tra IX e X secolo d.C. e presenta tre croci latine poste su due piccoli gradini sovrapposti. Rilevante la presenza dei “Polittici Quattrocenteschi”, rappresentazioni su supporti in legno le quali mostrano un’iconografia e motivi che hanno subito influssi catalani. E’ senza dubbio fiore all’occhiello del museo “L’annunciazione” di Antonello Da Messina,  al piano superiore della Galleria.  Il suggestivo dipinto di olio su tela è caratterizzato da un impianto prospettico e luminoso che rimanda alle opere di Piero Della Francesca, ma gli effetti lenticolari e la tecnica derivano dall’arte fiamminga; successivamente, liceali e docenti sono andati nella hiesa di “Santa Lucia alla Badia”, dove hanno ammirato  la suggestiva tela di Caravaggio,  “Il seppellimento di S. Lucia”, la quale, attraverso un gioco di luci e ombre, mette in primo piano una realtà concreta e oggettiva.  Grazie a questa costruttiva e interessante piccola “gita” di istruzione, i ragazzi  hanno potuto essere vicini, quasi “toccare con mano” le testimonianze del patrimonio culturale e artistico che da sempre caratterizza e nobilita la nostra terra.

       Claudia Rocco

UN ITINERARIO VERISTA DA CALTAGIRONE A VIZZINI, MINEO E CATANIA, AL MUSEO REGIONALE DELLA CERAMICA, DAL 27 NOVEMBRE AL 7 GENNAIO 2015

museo_caltagironeCALTAGIRONE – Un salto nel passato, così lontano ma così drammaticamente vicino, nel progressivo depauperamento economico che stiamo vivendo, la ricerca dei luoghi e delle tradizioni quasi dimenticate, il verismo siciliano, saranno l’anima della mostra d’inverno che il Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone ospiterà a partire dal prossimo 27 novembre. L’occasione: gli sgargianti costumi di “Cavalleria Rusticana”, gli stessi che sono stati utilizzati per la messa in scena dell’’opera, sotto la straordinaria regia del maestro Enrico Castiglione, nell’ambito di Taormina Arte 2014 e del Taormina Opera Festival, esposti insieme alle opulenti composizione ceramiche e le raffinatissime plastiche terrecotte di Bongiovanni Vaccaro, che servirono quasi da ispirazioni, da spunto ai racconti delle novelle dei giovani scapigliati siciliani come Verga, Capuana e De Roberto. Proprio quei costumi, disegnati dalle abili mani di Sonia Cammarata, i cui colori sono ispirati ai caratteristici decori ceramici calatini, alla scoperta dei forti legami tra le forme d’’arte e le decorazioni degli abili maestri vasai che si sono succeduti nel tempo e i tessuti dei vestiti esposti, reinterpretati, stavolta, in chiave contemporanea.

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NASCE “AUGUSTA LAB CONNECTION”, CON IL PATROCINIO DEL CIRCOLO UNIONE PER LA VALORIZZAZIONE DI MONUMENTI E HABITAT

Castello svevo dall'altoAUGUSTA. E’ possibile mettere in connessione le Istituzioni con le idee per una città migliore? E quello che proverà a fare Augusta Lab Connection nei primi giorni del mese di  agosto al Circolo Unione Augusta, luogo oramai consolidato per la diffusione della cultura e del sapere in città. Durante questi tre giorni infatti faremo dialogare Università e operatori di cultura e turismo, Istituzioni locali e studenti, laureandi e dottorandi, studiosi e cittadini. Abbiamo invitato progettisti e studiosi di varie discipline, architettura, economia del turismo, storia dell’arte, recupero, archeologia, ecc. a esporre la loro idea per recuperare manufatti o intere aree del territorio mettendo in luce una buona parte della nostra terra cosi come vorremmo un giorno vederla. Il grande progetto dell’Area monumentale dell’Hangar di Augusta farà da apertura a questa serie di incontri. Il primo giorno sarà infatti dedicato alla presentazione di progetti esecutivi redatti da studi professionali di architettura e che hanno per tema appunto i nostri beni ambientali e culturali. Dal secondo giorno daremo spazio alle presentazioni di tesi di laurea delle facoltà di Architettura ed Economia e Commercio di Catania che interessano gli aspetti propriamente economico-turistico –ambientali e di architettura. Il tema, lo ribadiamo è quella discreta quantità di edifici di interesse storico e aree del nostro territorio che, se anche vengono parzialmente o interamente restaurati, all’indomani dell’inaugurazione restano chiuse. Non vogliamo con questi incontri metterci in polemica con nessuno, vorremmo invece aiutare la città a cercare le soluzioni a questo particolare momento di stallo. I forti cinquecenteschi Garcia e Vittoria posti all’interno del porto, il Castello Svevo e le sue fortificazioni, l’area monumentale del parco dell’Hangar, le Saline, l’Antico Macello, il parco del Mulinello, il Convento di San Domenico, il litorale di Augusta e di Brucoli,  sono questi alcuni dei punti nevralgici che sottoporremo all’attenzione del  pubblico. Molti di questi monumenti sono preziosi per la loro unicità e riteniamo che questo dato di fatto vada ulteriormente ribadito. Inoltre siamo convinti che esistono ancora spazi inesplorati pronti per studi e approfondimenti su molte discipline laddove, soprattutto, manca uno studio economico sul potenziale produttivo derivato da questi beni.

Elena La Ferla

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AUGUSTA/ I GIOVANI DEL LEO CLUB ILLUSTRANO MONUMENTI E BELLEZZE AI LORO COETANEI

studentAUGUSTA. Il Leo Club , presieduto da Celine Villino, hanno organizzato il terzo incontro dedicato al progetto “Visite nei territori”, dei Leo Club della IV Area Operativa del Distretto 108 Yb di cui è delegata la socia Albera Romano. La presidente Celine Villino, unitamente ai suoi soci, ha guidato per le via della città i Leo dei club viciniori illustrando ai partecipanti il nostro patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico. L’attività ha visto impegnati tutti i soci del club in questo delicato compito di “Cicerone”. La giornata è iniziata con la visita della chiesa di San Domenico dove i ragazzi sono stati accolti dal presidente della commissione comunale per il piano di studi di storia patria, Giuseppe Carrabino che nel dare il benvenuto agli ospiti si è congratulato per l’iniziativa e si è poi soffermato sulla storia della chiesa e sui dipinti che la impreziosiscono. Successivamente i ragazzi si sono recati al museo della Piazza Forte dove sono stati ricevuti e poi guidati dal direttore, Antonello Forestiere, che  si è soffermato a illustrare i vari cimeli di guerra custoditi. Nel corso della giornata i ragazzi hanno ammirato: la Porta Spagnola, il castello federiciano, Piazza Castello e il palco della musica. Nel pomeriggio si sono recati a visitare le  ex saline, il Faro Santa Croce e dal promontorio del Tauro hanno potuto ammirare lo “Sbarcatore dei Turchi”. A conclusione della giornata i soci del club ospitante hanno avuto il piacere di regalare ai partecipanti  alcune pubblicazioni sulla Città di Augusta.

 V.C.

DOVE SONO FINITI I MLN DI EURO PRO CASTELLO SVEVO DI AUGUSTA? GLI ULTIMI BAGLIORI DI MARIA RITA SGARLATA, ASSESSORE AI BENI CULTURALI

castsvevoaugustaAUGUSTA.  Abbiamo assistito agli ultimi bagliori, quale assessore ai BeniCulturali,  di Maria Rita Sgarlata, siracusana, docente di Archeologia cristiana all’università di Catania, chiamata da Rosario Crocetta, un anno fa, a reggere le sorti dell’Assessorato ai Beni Culturali, suscitando grandi speranze a Siracusa e provincia.  Molte speranze sono andate deluse, soprattutto per la gente di Augusta, che ancora aspetta i milioni di euro promessi per il Castello Svevo, ma, specialmente, somme e opere per il Rivellino, già quasi tutto rovinato a mare. Forse, però, Maria Rita Sgarlata ha confidato troppo nella politica, tanto che è Crocetta l’ha destibnata ad altro assessorato.  L’ultimo bagliore della Sgarlata è  stato   il  progetto  “Gli italiani restaurano l’Italia – la Sicilia” presentato,   domenica 6 aprile. al “Vinitaly 2014” di Verona, nella sala business del padiglione Sicilia. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione onlus “Amo l’arte, Amo l’Italia” in collaborazione con l’assessorato ai Beni culturali e con il patrocinio dell’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia (IRVOS). L’assessore  Sgarlata ha stipulato nel mese di febbraio 2014 una convenzione con l’associazione “Amo l’Arte, Amo l’Italia Onlus”, finalizzata al sostegno dei costi per  il restauro e il recupero alla fruizione di beni culturali  siciliani attraverso il contributo di imprese vitivinicole operanti nel territorio.

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PER I LAVORI AL CASTELLO SVEVO, L’ASSESSORE SGARLATA AVEVA PROMESSO DIECI MLN DI EURO

imagesAUGUSTA – Continua a infittirsi il mistero sul finanziamento per i lavori al Castello Svevo di Augusta. Adesso una interrogazione parlamentare presentata dal deputato regionale .Enzo Vinciullo su richiesta del Circolo “Ezra Pound” servirà a fare chiarezza sulla vicenda. L’Assessore Regionale ai Beni Culturali aveva annunciato proprio ad Augusta, il 23 novembre 2013, lo sblocco del primo lotto di lavori per il Castello Svevo, per un importo pari a € 2.000.000, su un totale previsto di € 10.000.000. Il progetto prevede l’istituzione di un polo museale denominato “Museo del Mediterraneo Moderno” all’interno del Castello Svevo di Augusta, attingendo dai fondi europei “POIn: Attrattori culturali, naturali e turismo”. Nei fatti però, nessun atto ufficiale sembrerebbe confermare le dichiarazioni dell’Assessore, che non si è più espresso sul prosieguo dello specifico intervento. Ing. Claudio Forestiere: “I nostri sospetti sul mancato avanzamento dell’iter burocratico riguardante il finanziamento dei lavori per il Castello Svevo  di Augusta si sono rivelati fondati: infatti, il Decreto MiBACT n.5 del 3 marzo 2014 non include affatto l’intervento in questione tra quelli programmati e approvati per la Sicilia. Sulla base di questa evidente esclusione del Castello Svevo, non avendo avuto finora risposte alle nostre perplessità da parte dell’Assessore Regionale ai BB. CC., abbiamo deciso di presentare insieme con l’on. Enzo Vinciullo una interrogazione parlamentare alla Regione con richiesta di risposta scritta, affinchè i cittadini di Augusta ricevano le dovute spiegazioni sul mistero del finanziamento annunciato e mai attuato. Andremo fino in fondo alla questione: le Istituzioni non devono abbandonare Augusta ed il suo monumento simbolo”. Vinciullo: “ L’assessore non si sottragga alle sue responsabilità e faccia luce sul mancato avvio dei lavori al Castello Svevo di Augusta. Non vorrei che si trattasse dell’ultima, cocente delusione ai danni dei cittadini augustani, dopo quella dei lavori di somma urgenza al Rivellino mai iniziati, per i quali avevo presentato analoga interrogazione. Augusta merita di riappropriarsi del suo maniero federiciano, il più grande della Sicilia orientale, quindi il Governo mantenga la promessa fatta alla cittadinanza e si attivi per correre ai ripari e recuperare il finanziamento dell’opera, prima che sia davvero troppo tardi.”

  G.C.

RICOLLOCHIAMO LE STATUE ACROTERIALI DELLA CHIESA MADRE DI AUGUSTA

!BhuNi3QCGk~$(KGrHqQOKjIEsnIpRhScBLKgBosTtQ~~_12AUGUSTA – Le 2 statue rappresentanti S. Domenico e S. Giuseppe, collocate  per secoli sulla facciata del Duomo di Augusta, dopo il terremoto del 1990 furono rimosse per i lavori di ristrutturazione della chiesa. Successivamente, a completamento dei lavori, non furono più riposizionate sul prospetto del Tempio; lo stesso dicasi per le fiamme in decoro poste in alto nella stessa chiesa, e per la campana. Nello stesso periodo, inoltre, scomparvero 2 vasi che sormontavano i due pilastri all’ingresso di Piazza Risorgimento. Oggi,  la campana si trova all’interno della chiesa,  mentre le statue si trovano abbandonate all’aperto e all’interno di 2 contenitori di ferro, ormai arrugginiti, in condizioni precarie, consegnate all’incuria ed alle intemperie, depositate dentro un sito comunale lungo la strada provinciale Augusta-Brucoli. Degli altri elementi decorativi non è chiara quale destinazione abbia riservato loro la sorte. Dopo gli interventi per il recupero e la ristrutturazione esterna della Chiesa Madre di Augusta, conclusasi oramai da anni, si ritiene necessario che finalmente si completi l’opera di restauro e di recupero dell’ integrità dell’intero edificio di culto, affinché il prospetto del Duomo torni al suo antico splendore,  ornato dalle due statue benedicenti la piazza; le due effigi dei santi a cui la tradizione popolare è particolarmente affezionata, simbolo della nostra città, della nostra storia, ed immagine significativa e qualificante del nostro paesaggio urbano.

    Italia nostra – Sez. di Augusta

Gli augustani hanno il diritto di riprendersi i loro luoghi storici. “I Commissari decidano la destinazione d’uso dell’ex Convento di San Domenico ad Augusta”

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AUGUSTA- L’ex Convento di San Domenico di Augusta continua a versare in uno stato di totale abbandono. I lavori di ristrutturazione sono fermi dal 2009 per l’esaurimento dei fondi necessari a completare l’opera. E’ inaccettabile che una struttura storica così maestosa e così importante per tutta la cittadinanza augustana resti interdetta alla pubblica fruizione e venga lasciata in balìa dei vandali e del degrado; è altrettanto inaccettabile che a oggi non vi sia un chiaro indirizzo per la destinazione d’uso a cui si voglia adibire l’immobile, di proprietà dell’Ente Comune. In tal senso sollecitiamo i Commissari del comune di Augusta affinché vogliano ufficialmente dichiarare cosa ne sarà dell’ex convento domenicano, in modo tale da poter reperire celermente alla Regione le risorse necessarie a completare la ristrutturazione. Durante la passata legislatura, in data 16 aprile 2012, fu presentata (con l’on. Vinciullo primo e unico firmatario) l’interrogazione parlamentare n.2524 in cui si chiedeva alla Regione Siciliana di  attivarsi per il reperimento di nuovi fondi, atti al completamento dell’ex Convento risalente al XIII secolo. Riteniamo che la destinazione d’uso caldeggiata anche dal precedente Commissario Regionale, cioè il riuso dell’ex convento come centro servizi dove poter aggregare alcuni uffici comunali di Augusta, potrebbe essere una buona soluzione in tempi di ristrettezze economiche, perché permetterebbe di risparmiare i canoni di affitto delle rispettive sedi di tali uffici che gravano sul bilancio comunale. Gli ampi spazi a disposizione all’interno dell’ex convento permetterebbero anche l’uso contestuale di alcune aree da adibire a mostre permanenti. A ogni modo, occorre far presto, a beneficio del convento e della città tutta: non si indugi oltre perché Augusta e i cittadini augustani hanno il diritto di riappropriarsi dei loro luoghi storici. 

    Vincenzo Vinciullo –  Claudio Forestiere