“L’ora dei lupi”, al Cerchio si presenta l’antologia poetica di Luca Campi

CoverSIRACUSA – Mercoledì 11 aprile alle ore 18,30 l’accogliente sala del Centro Studi Arti e Scienze “Il Cerchio” di via Arsenale 40/a ospiterà la presentazione del libro “L’ora dei lupi” di Luca Campi, edito da Youcanprint (Tricase, 2017). Ne discuteranno con l’autore: Corrado Di Pietro, presidente del Centro Studi “Il Cerchio”, e il critico letterario Raimondo Raimondi, direttore di dioramaonline.org. Rosetta Barcio leggerà alcune liriche tratte dal libro. Sarà presente, inoltre, la benefattrice rwandese Grace Kantengwa, presidentessa della Inshuti Italia-Rwanda onlus (www.inshuti.it), associazione alla quale andrà parte del ricavato delle vendite del libro. Inshuti è un’organizzazione umanitaria attiva dal 2007 che si occupa di sostegno a distanza dei bambini, dell’aiuto a famiglie in stato di bisogno e di micro-credito in Rwanda e nell’Africa orientale. L’autore è originario di  Tradate (VA), ma vive e lavora a Siracusa. L’esordio poetico risale alla fine degli anni Ottanta quando le sue liriche fecero la loro comparsa sulla rivista “Graffiti”, pubblicata dal gruppo di poesia Arteviva di Varese. Dopo una pausa di trent’anni, Luca Campi (foto in basso) ha ritrovato una nuova fonte di ispirazione tra la terra e il mare di Sicilia. E i suoi versi, pubblicati con case editrici affermate nel panorama nazionale, gli sono valsi premi, riconoscimenti e menzioni. “L’ora dei lupi” è una antologia di poesie composte tra il 1987 e il 2017. Si articola in quattro parti: “Di maghi e di farfalle”; “Di un altro mondo”; “Lettere dallo scoglio”; “Frammenti ed altri segni”. Particolarmente intensa è la terza sezione, che raccoglie le liriche scritte dopo il suo arrivo in Sicilia (lo scoglio cui il titolo Luca Campiallude è appunto Ortigia). Tra queste, spiccano i versi scritti per l’apneista Enzo Maiorca «ultimo grande eroe greco d’Occidente» (“Meno 101”), per il giudice Paolo Borsellino (“666 – 19 Luglio 1992”) e la lirica “Ramingo”, vincitrice del Premio nazionale OK Arte 2017, che evoca immagini di luoghi esotici, dalle isole Andamane a Lisbona, tra tormenti d’amore e melodie gitane. Il verseggiare di Luca Campi, spiega Raimondo Raimondi nella densa prefazione al volume, è «moderno, spregiudicato, evocativo e ricco di suggestioni di vita e di viaggio (ma cos’è la vita se non un viaggio?)». «Versi liberi e moderni – continua il prefatore – variabili nella metrica, ma assolutamente musicali e godibili non solo nella lettura, ma anche e soprattutto nell’ascolto dal vivo, in un magico reading, laddove la poesia può essere ascoltata e laddove, con il linguaggio del corpo e il modo di leggere, il testo viene interpretato, aggiungendo alla meraviglia del verso la dimensione teatrale della dizione e della recitazione». L’ingresso è gratuito.

  INPRESS

IL TELEPOSTO AM DI MESSINA APRE ALLE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

Momento delle giornate FAI (5)MESSINA –  Anche il Prefetto di Messina in visita al piccolo Ente della Forza Armata, oltre a migliaia di studenti e cittadini messinesi. Da venerdì 23 a domenica 25 marzo 2018, il Teleposto Meteorologico dell’Aeronautica Militare (AM) di Messina ha aperto le porte al pubblico esterno per essere visitato come uno di quei monumenti poco conosciuti e meritevole di attenzione generale, nell’ambito della 26^ edizione delle “Giornate di Primavera 2018” organizzate dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI). Il Teleposto è stato scelto tra 1000 luoghi aperti in Italia, 114 solo in Sicilia, e visitabili alla scoperta del patrimonio artistico e culturale, nonchè della storia e dell’importanza del bene nel contesto del Territorio, in considerazione dell’importanza istituzionale rappresentata e per la dislocazione in zona panoramica della città in una vecchia villa dell’800. L’apertura del Teleposto, avvenuta per la prima volta verso l’esterno, in modo assolutamente gratuito, è stata l’occasione per studenti e cittadinanza di confrontarsi con i professionisti dell’AM e di far meglio conoscere il servizio meteorologico nazionale, una di quelle attività quotidiane che la Forza Armata assicura sempre al servizio della Collettività e delle istituzioni. Tutti i momenti di conoscenza personale e collettiva sono stati supportati dai volontari del FAI e da studenti apprendisti ciceroni. La giornata del 23 è stata dedicata ai più giovani. Ben 12 gli istituti scolastici aderenti in visita al piccolo Teleposto con oltre 700 studenti. Nelle giornate del 24 e 25 sono stati oltre 3000 i visitatori complessivi, tra cui diverse le Autorità cittadine con in testa il Prefetto di Messina, Dott/ssa Maria Carmela Librizzi. Ricevuta dal Capo del Teleposto Maresciallo Giovanni Capodivento, l’Autorità ha palesato parecchio interesse per le attività ivi assicurate e ha tenuto a ringraziare tutto il personale dipendente per l’impegno profuso quotidianamente al servizio del paese. A conclusione dell’evento, la Delegazione FAI di Messina e provincia, rappresentate dalla Dott/ssa Giulia Miloro e Giacometta Arena, si è detta particolarmente soddisfatta per l’interesse suscitato dalla cittadinanza nei confronti del Teleposto, auspicando analoghe collaborazioni in futuro. In particolare, ha detto che: “I sentiti ringraziamenti di tutto il FAI vanno all’Aeronautica Militare che ha reso possibile la visita e alla grande disponibilità del proprio personale. Siamo contenti della buona riuscita della manifestazione e del consenso avuto dai migliaia di visitatori che nella giornata di domenica non sono stati trattenuti neanche dalla pioggia”. Il M/llo Capodivento ha tracciato un bilancio più che positivo della manifestazione. Ha detto che l’essersi confrontati con il mondo esterno è stato un momento di ulteriore crescita professionale e culturale per tutti i componenti del sito. In particolare, quella con gli studenti è stata: “Un’esperienza veramente gratificante quella di poter raccontare ai ragazzi del futuro come l’AM svolge il servizio meteorologico allo scopo di assicurare una serie di attività che hanno come destinatari istituzioni militari e civili. Il loro interesse è stato costante e le curiosità molto evidenti ogni qualvolta venivano citati o mostrati loro i vari strumenti utilizzati per le nostre misurazioni. Così parlare dei vari anemografo e termoigrografo o di psicrometro, barografo e barometro nonché di eliofanografo, e pluviografo è diventato per i ragazzi quasi un divertente un gioco a quiz nell’intento di scoprirne il funzionamento e l’utilità”.

Continua a leggere

AUGUSTA, NUOVO J’ACCUSE DEL CONSIGLIERE DI MARE

DI MARE consigliereAugusta. Il consigliere comunale Giuseppe Di Mare lancia un nuovo atto d’accusa contro l’Amministrazione comunale. Questa volta il consigliere eletto nella lista di #perAugusta afferma esserci “irregolarità” nell’albo pretorio informatico del Comune, cioè lo strumento attraverso il quale tutti i cittadini possono informarsi, attraverso la pubblicazioni degli atti pubblicati sulle attività intraprese dall’Amministrazione comunale. L’Albo pretorio informatico è uno strumento prezioso per la cosiddetta democrazia partecipativa, reso possibile dalla moderna tecnologia. Fino a un recente passato, i cittadini, se volevano documentarsi, dovevano andare in municipio e leggere delibere e determinazioni su documenti cartacei affissi in alcune bacheche nell’androne del municipio. Leggiamo il testo dell’atto di accusa di Di Mare: “Avevo sollecitato già diverso tempo fa la sistemazione dei mezzi di pubblicazione degli atti del Comune, oggi continuano a essere presenti troppe mancanze, motivo per cui ho chiesto agli organi competenti la verifica di validità per tutti gli atti che non rispettano la legge. Non è bastato l’intervento della funzione ispettiva pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la nota indirizzata al nostro Comune per porre fine a una situazione che può creare grossi problemi a diversi atti, il più delle volte pubblicati attraverso una semplice scansione (non sempre leggibile in alcuni casi) in contrapposizione a quello previsto dalla legge, e cioè che la pubblicazione sia autentica, integra e immodificabile, cosa che può farsi solo attraverso l’apposizione della firma digitale del responsabile, che non è presente in tutti gli atti pubblicati. La legge stabilisce che la pubblicazione riguarda tutti gli atti prodotti, deliberazioni, ordinanze, determinazioni, avvisi, manifesti, gare, concorsi e altri atti del Comune, tutti i documenti pubblicati devono essere firmati con firma elettronica qualificata o firma digitale, da parte del responsabile del procedimento che ha generato l’atto o da parte del responsabile del procedimento di pubblicazione. Purtroppo, nell’Albo Pretorio on line del Comune di Augusta non tutte le norme sono rispettate, per esempio lo stesso Bilancio di previsione 2016-2018 è stato pubblicato, di recente, con scansioni tagliate e riproducibili senza l’apposizione di firma digitale, motivo per cui ho chiesto l’immediata revoca della pubblicazione. Per cercare di risolvere la problematica ho protocollato, contemporaneamente, una proposta di deliberazione di regolamento per la gestione delle procedure di pubblicazione nell’albo pretorio online, che sarà cura della presidenza del consiglio calendarizzare dopo che l’iter normativo si sia concluso. Non ho potuto fare a meno, considerato che nonostante le sollecitazioni non si è risolto definitivamente il problema, di chiedere agli organi preposti, la verifica della validità degli atti pubblicati con divergenze rispetto al dettato normativo ed eventualmente accertate tali irregolarità procedere con l’avvio della dichiarazione di nullità degli atti non validamente pubblicati”.

  M.S.

AUGUSTA, TRAGEDIA DELLA SOLITUDINE – di Giorgio Càsole

I funerali di Alessandro Maci in settimana

maciAugusta. Il male oscuro della depressione è oggi considerato  un disturbo della mente, tanto che  sono stati individuati, dal punto di vista clinico, un “disturbo distimico”, cioè un’alterazione dell’umore oltre accettabili variazioni, legate a esperienze positive o negative, e un “disturbo depressivo maggiore”, cioè una condizione di depressione estrema, considerata la causa più comune di suicidio. Non è facile diagnosticare un disturbo siffatto,  che può essere causato da varie esperienze traumatiche, da cui è difficile uscire, dalle difficoltà di adattamento all’ambiente circostante, dalla povertà affettiva vissuta dal soggetto. Dice lo psichiatra Vittorino Andreoli  che il soggetto che soffre di questo disturbo “avverte di non essere più in grado  di svolgere attività prima ordinarie ed eseguite con grande facilità”. La percezione di negatività che il soggetto avverte è fortissima. La crisi può degenerare all’improvviso, anche senza segnali espliciti, anche perché  il depresso, come sottolinea Andreoli, “tende a ritirarsi, a non disturbare, a non mostrare, a non chiedere”. Fino  all’ultimo  non ha manifestato segnali evidenti il 41enne Alessandro Maci, noto in città per essere  frequentatore del Lungomare Rossini per l’attività di jogging, il cui corpo privo di vita è stato scoperto da un donna rumena (sua ex amica che lo aiutava in casa, di cui aveva le chiavi), nel primo pomeriggio di sabato 24 marzo, nell’appartamento in cui  egli abitava da solo, da circa un lustro, da quando, cioè, era morta  la madre cui era legatissimo, come ci conferma il fratello Giovanni, l’unico familiare,  che,  da Trieste dove risiede e lavora, si è precipitato ad Augusta, dopo aver appreso la notizia  per telefono. “Avevo sentito mio fratello al telefono qualche giorno fa, il 19 marzo: ha parlato una mezzora con me e una mezzora con mio figlio. Ci sentivamo spesso. Il 19 marzo sembrava che tutto fosse a posto.” Giovanni e Alessandro sono rimasti orfani del padre  quando essi erano bambini: Alessandro aveva appena cinque anni. Poi le vicissitudini della vita hanno separato i fratelli e anche una  separazione di questo tipo può generare un lutto di difficile elaborazione. Per il fratello, Alessandro ha lasciato una lettera, attualmente al vaglio degli organi inquirenti, in cui spiega le ragioni del suo gesto estremo. “Non si muore solo di cancro in questa città, ma anche di solitudine”, ci dice amareggiato  Giovanni  Maci, preannunciandoci che i funerali saranno definiti in settimana. La notizia si è diffusa rapidamente nei social, unanime il cordoglio.

AUGUSTA, AL “CARMINE” LA TRADIZIONE RIVIVE IN SICILIANO

Con Stefano Bagnara, Giorgio Càsole, Francesca Ussia, Marco Zàrbano e l’ensemble “In coro…nate”

Carmine 2018Augusta. La chiesa del Carmine  ha come rettore don Palmiro Prisutto, il sacerdote noto per le sue battaglie ambientaliste, ma è Marcella Spanò, appartenente al terz’ordine carmelitano, l’animatrice e l’organizzatrice delle attività che nella chiesa si svolgono durante l’anno liturgico. Negli ultimi cinque anni Spanò ha organizzato un fitto calendario di avvenimenti durante il tempo  della Quaresima, per fare rivivere, “una tradizione rimasta viva nella mente e nel cuore di chi ha avuto modo di assistere a quelle antiche celebrazioni, riproposta in una chiesa che ne era custode e che si pone sempre più come luogo di recupero e riproposizione di quella memoria del passato che non può restare solo argomento di discussione ma va riportato in vita , pur adattato all’odierna liturgia, quale importante testimonianza di quella Fede che ieri come oggi  resta immutata e immutabile nel suo messaggio”, ha detto la Spanò nel chiarire le intenzioni delle iniziative di quest’anno. Una novità di quest’anno è stata la copertura dell’intero altare con un vistoso telo viola, il colore che la Chiesa cattolica adotta come simbolo della penitenza: una scenografia di sicuro impatto che è stata utilizzata come fondale per una sorta di sacra rappresentazione che ha tenuto avvinto l’uditorio per oltre un’ora, durante la quale si sono alternati Giorgio Càsole, interprete magistrale di testi, come la “Passio Domini” secondo l’evangelista Giovanni e “U chiantu di Maria” di anonimo siciliano e  l’ensemble  “In coro… nate”, diretto da Francesca Ussia, esibitasi anche come soprano solista, che hanno eseguito inni italiani e siciliani, accompagnati dall’organista Salvatore Passanisi. Stefano Bagnara ha cantato lo  “Stabat Mater” in latino, mentre il baritono Marco Zàrbano ha eseguito lo stesso Stabat in siciliano, accompagnato dall’ensemble “In coro… nate”.

Mariangela Scuderi

UN ACCORATO APPELLO DEL DOTT. GIUSEPPE D’ONOFRIO: “SI NEGA IL DIRITTO DI ACCESSO ALLE CASE DEI RESIDENTI INVALIDI AL CENTO PER CENTO”

AUGUSTA, VIA MARINA DI LEVANTE O VIA DI MARINA FRANANTE?

29391768_1011328715687442_1816415601_oAugusta. Prima ancora che si insediasse l’attuale amministrazione comunale penta stellata, per un quinquennio il tratto di collegamento fra la Via Xifonia e la Via Marina di Levante è stato transennato per anni, a causa dell’incombente pericolo di frana. Poi furono compiuti i lavori di consolidamento, ma per poco e di nuovo il transennamento che, dura ormai da un biennio, come ci ricorda in una nota indirizzata a noi il lettore Giuseppe d’Onofrio, medico radiologo, che sottolinea: “Sono ormai trascorsi due anni dal transennamento a causa del continuo franare anche di questo tratto di pendici del golfo Xifonio, nell’indifferenza che si potrebbe ormai ritenere colpevole e non più giustificabile dell’amministrazione Comunale 5 Stelle. Tutto ciò nonostante le continue richieste di interventi dei residenti e di associazioni cittadine, per impedire danni ambientali ingravescenti e incidenti che purtroppo si stanno ormai verificando sempre più spesso. Interventi inizialmente semplici, ma nel tempo sempre più complessi e costosi, che impediscono allo stato attuale il diritto all’accesso alle abitazioni di residenti, anche con invalidità del 100 x100. Le pendici di levante sono, a prescindere dei diritti di chi paga le tasse, un patrimonio della città. Lo scarica barile degli uffici competenti   adducendo scuse di ipotetiche altrui competenza, ma forse purtroppo, di mera incompetenza, stanno ormai raggiungendo il limite di una ragionevole pazienza.
Sicuro dell’onestà morale come importante strumento di informazione della nostra Città, porgo a questa cortese direzione i mie più sinceri, saluti in attesa di un vostro riscontro. Giuseppe d’Onofrio”.

 

IL FOTOGRAFO AUGUSTANO PETRACCA ESPONE A GIARRE

Il racconto per immagini che già aveva avuto successo al Circolo Unione

29391507_1011692425651071_2020721866_oAugusta. Dopo la mostra al Circolo Unione di Piazza Duomo, il fotografo di Augusta Enrico Petracca ci ha riprovato. Lo ha fatto nella sede dell’associazione “Foto per passione” di Giarre, in cui, come al Circolo Unione ha messo in mostra il suo acconto fotografico dal titolo “Recisa”: 40 scatti in bianco e nero, in cui viene ritratta una coppia di cui l’autore si è servito per raccontare la drammaticità del fenomeno della violenza sulle donne e dei casi di “femminicidio”. Le foto viste in sequenza compongono un racconto al quale Petracca ha dato due finali: uno tragico, in cui la donna muore ammazzata, e uno di speranza in cui la protagonista si salva, riesce a non farsi “recidere”, ponendo fine a ogni forma di abuso sul suo corpo e sulla sua anima. La mostra è divenuta un progetto “itinerante” realizzata grazie alla collaborazione tra Petracca e le volontarie del centro antiviolenza, NESEA di Augusta, che opera quotidianamente nel territorio per fornire aiuto, supporto, nonché assistenza legale alle donne che denunciano maltrattamenti. La presentazione di “Recisa” ha avuto inizio con i saluti del presidente dell’associazione “Foto per passione” Angelo Spina, seguito dagli interventi della past-president della sezione “Fidapa” di Giarre, Anna Castiglione, e del direttore artistico dell’associazione Naxos Lege, la netina Marinella Fiume, entrambe docenti. La Castiglione ha esposto un interessante excursus storico-legislativo relativo al tema delle battaglie e conquiste sul fronte della parità di genere dal dopoguerra a oggi. La professoressa Fiume ha fornito un’interpretazione personale delle dieci foto esposte in sala. Attraverso le sue parole, le immagini hanno preso movimento attraverso un vero e proprio racconto che il pubblico e lo stesso autore hanno seguito con molta attenzione. Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Cecilia Càsole, è intervenuta la presidente dell’associazione Nesea di Augusta, Stefania Caponigro, che ha illustrato le principali attività svolte dal centro antiviolenza, sottolineando l’importanza delle campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere e ricollegandosi ai dati allarmanti dei casi di femminicidio a livello nazionale e dei numerosi casi di maltrattamenti sulle donne registrati a livello locale.

     M.S.

AUGUSTA, LA DIVERSITA’ DEI PORTI COSTITUISCE UNA RICCHEZZA – di Cecilia Càsole

Convegno del Rotary a Palazzo di città sui porti di Augusta e Catania

29251216_1011489742338006_1625908558_oAugusta. Com’era intuitivo, nel salone di rappresentanza del Palazzo di Città, nella conferenza sui porti di Augusta e Catania, venerdì 23 marzo, il presidente Andrea Annunziata, dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) di Augusta-Catania, sostanzialmente, non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto riferito, appena qualche giorno fa, nella medesima sede, ai rappresentanti della stampa locale, rappresentanti ai quali ha rivolto un accorato appello perché collaborino con l’Adsp perché l’Europa ci guarda e monitora tutto quello che accade. Annunziata ha riferito che, tempo addietro, quando egli governava l’Autorità portuale di Salerno, trovandosi in una sede europea gli mostrarono un servizio pubblicato “su un giornale che a Napoli vende dieci copie” in cui si vedono gli agenti della DIA in area portuale; un’immagine del genere, ha sottolineato Annunziata, procura danni per lo sviluppo. Un appello simile ha rivolto agli ambientalisti, messi sul chi vive per il ventilato progetto di un deposito di gas metano o GNL.  “In questo momento nel mondo si stanno costruendo trecento navi di oltre trecento metri e vanno a GNL”, ha precisato Annunziata, che ha rassicurato ambientalisti e no, che “la modernizzazione delle nostre sedi si può fare, così come si possono coniugare ambiente e sicurezza facendo business” e ha rassicurato i giovani che ci può essere un futuro nell’industria del porto, perché “noi siamo imprenditori, pubblici imprenditori, con i vincoli che derivano dall’essere pubblici, ma abbiamo il dovere di creare lavoro”, una vera e propria pronuncia di “captatio benevolentiae” questa di Annunziata che ha  rivendicato le sue radici meridionali e ha sottolineato che i meridionali al nord  dimostrano pienamente le proprie capacità, che devono essere messe al servizio del sud,  per creare sviluppo in questo territorio della Sicilia orientali che non ha eguali in tutt’Italia:  le diversità del porto di Catania dentro la città e del porto di Augusta fuori della città, sono una ricchezza anche perché questo territorio è “una miniera da esplorare”,  “è una terra vergine”,anche se, ovviamente non mancano le difficoltà, ma se anche le difficoltà sono elevatissime non lo sono mai tanto da superare l’ingegno umano, ha ripetuto più volte durante la conferenza, preceduta dai saluti del presidente del Rotary, Romano, e del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, la quale ha fatto una semplice notazione, quando ha detto che “Augusta è una città problematica”. Annunziata ha informato l’uditorio d’essersi recato a Miami, in Florida, la città più importante al mondo per il settore crocieristico, come rappresentante d’un’Adsp che unisce due porti: quello di Catania, dove già attraccano le navi da crociera e quello di Augusta dove potrebbero attraccare.  Durante il suo soggiorno negli USA, Annunziata si è sentito porre dagli imprenditori non domande sul paesaggio ma sulle cosiddette ZES, le zone economiche speciali, quale potrebbe essere quella di Augusta-Catania e che il governo deve ancora individuare. Annunziata ha pure fatto riferimento a Malta, storico concorrente della Sicilia orientale, rassicurando il folto pubblico che “non siamo in competizione con Malta, la vera concorrenza ci viene dal nord Africa, Malta anzi vuole collaborare con noi, cerca spazio e noi della Sicilia orientale l’abbiamo”. L’altro relatore, Davide Fazio, agente marittimo, presidente della neonata Unionports, con associate  aziende che operano nei porti di Augusta-Catania e di Siracusa, è stato piuttosto critico quando ha affermato che “il porto di Augusta può essere considerato una banchina con delle bitte” e quando ha ricordato che “per quanto riguarda la via della seta siamo indietro di trent’anni” e, quasi in dissenso con Annunziata, ha detto che “la vera ricchezza c’è quando una nave può scaricare e caricare anche nei luoghi più impensati” e ha auspicato che “noi dobbiamo fare cose che gli altri non fanno, per esempio fare depositi di oli vegetali”.

COMMEMORAZIONE DI “SAN GIUSEPPE OPERAIO” ALL’ARSENALE MILITARE DI AUGUSTA

dav

AUGUSTA – E’ un’antica tradizione, ogni anno, commemorare “San Giuseppe operaio” all’Arsenale Militare Marittimo di Augusta. La stessa affonda le sue radici nel tessuto operaio delle maestranze dello Stabilimento che rinnovano, sino ai nostri tempi, questa traccia di fede e di cristianità. La cerimonia, anche quest’anno, 19 marzo 2018, si è svolta all’insegna della sobrietà, più sensibile alla ritualità religiosa che all’appariscente vanità esteriore. Vuole significare, simboleggiare, la figura di S. Giuseppe dell’Arsenale, l’operosità, il lavoro, la coesione della famiglia dei lavoratori, in genere, che svolgono silenziosamente il proprio lavoro nella grande fucina arsenalizia. L’evento ha avuto inizio con il Simulacro del santo tratto dalla splendida “nicchia” incastonata in un antico passaggio ad arco di pietra “giuggiulena” del possente muro spagnolo che attraversa l’Arsenale e che, a suo tempo, limitava il perimetro, a sud-ovest della città federiciana fortificata. Opportunamente, la funzione religiosa ha avuto luogo nell’ampio locale dell’officina Motori, officiata dall’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Pappalardo, accresciuta dal coro dei cantori della “Jubilaeum” di Augusta, diretta dal maestro Luigi Trigilio (foto in basso). L’alto prelato, nella sua omelia ha definito San Giuseppe “uomo giusto e operoso”, strumento in terra a compiere i disegni e la volontà di Dio. Di seguito, il significativo intervento dell’Amm Giuseppe Sica, direttore pro tempore dell’Arsenale. Sintetizzando, in premessa, la positiva attività dello Stabilimento nel pregresso 2017, ha sottolineato che “in termini di programmazione, l’Arsenale si prepara ad essere pronto a potere ospitare le nuove navi e mezzi della Marina Militare, ed acquisire nuove capacità sia nelle competenze interne che esterne, intese quali forze sostanziali ad assicurare le funzioni istituzionali”. Preannuncia, poi, che “si renderanno disponibili spazi per la Scuola Allievi Operai, sistemi avanzati e più funzionali per la Sezione Bacini, per il carenaggio delle unità navali, l’ammodernamento dei sistemi, tutti, sostanzialmente mirati a migliorare sia i servizi interni che esterni.” Ha posto, altresì, in rilievo che l’Arsenale, nell’ambito della propria attività tratterà con molta attenzione la gestione ambientale. Interessante il passaggio del “progetto alternanza scuola-lavoro”, vale dire che studenti delle scuole di Augusta – Siracusa – Catania, parteciperanno a corsi formativi presso l’Arsenale, per un arricchimento reciproco con i lavoratori dell’Arsenale, confidando così una solida

dav

sinergia lavoro-scuola. Di forte spessore, la conclusione dell’intervento, laddove auspica che maestranze e compagine militare, tutti insieme, sapranno assumersi i difficili compiti in tutti i settori operativi per conseguire traguardi d’eccellenza. La cerimonia si conclude con il simulacro del Santo portato in processione all’interno dell’Arsenale con, al seguito, le autorità civili e militari e un gran numero di operai. Abbiamo nutrito fiducia sulle potenzialità dell’Arsenale di Augusta, sempre fonte di benessere dell’indotto cittadino. E in questa occasione, analizzando quanto prospettato dall’ Amm. Sica nel suo intervento, conferma tale fiducia, anzi, ci rassicura, perché in avvenire, questa grande “fiducia di lavoro” continuerà a essere uno dei fulcri solidi e duraturi dell’economia locale, che sprona a non perdere la spinta per approdare a lidi sempre più sicuri, accompagnati dalla protezione di San Giuseppe, oggi tanto onorato.

   Francesco Migneco

ATLETICA AUGUSTA PROTAGONISTA DOMENICA, A SIRACUSA, NEL CAMPIONATO PROVINCIALE DI CROSS

IMG_6998Augusta – La società megarese ha partecipato, con 12 atleti, alle gare che si sono svolte al campo “Pippo di Natale”, piazzando due atleti sul podio, mentre la categoria C, riservata agli atleti nati nel 2011, è stata vinta dall’atleta Puleo Marco, con una gara condotta fino alla fine con grande  determinazione. Nella categoria A, riservata ai nati nel 2007/08, nella distanza di mt 600 è giunto ai piedi del podio Di Giovanni Lorenzo, costretto a fine gara, purtroppo, a cedere il passo a due atleti di maggiore spessore. Nella stessa categoria, comunque, ben 5 atleti della società megarese hanno ottenuto, tutto sommato, buoni piazzamenti: Sarcià Gabriele, Morello Morgan, De Luca Giulio e Musumeci Giovanni. Nella Categoria B, riservata ai nati nel 2009/10, sulla distanza di 400mt, hanno partecipato, distintamente, Bramanti Daniele, Riciputo Alessandro, Cipriano Mattia e Riso Bruno. Infine, per la categoria ragazzi, nella distanza di 1.600mt, un unico partecipante megarese, Scampurrino Ludovico, che è giunto al traguardo in settima posizione, tenendo testa ad atleti molto più esperienti. Una bella giornata di sport organizzata dalla “Siracusa atletica”, che ha  coinvolto più di 300 atleti, e che ha visto per una domenica il campo “Pippo Di Natale” riempirsi di giovani promesse.

   Lino Traina, Nuccio Gianino e Ennio Salerno