AUGUSTA – ARRIVA IL BARCONE CON I CADAVERI DEI MIGRANTI, MENTRE NON SI E’ MAI INTERVENUTI PER RECUPERARE I 22 MARINAI ITALIANI SEPPELLITI ALL’ INTERNO DEL SOMMERGIBILE “ASCIANGHI”, INABISSATOSI AL LARGO DI AUGUSTA

IevoliAUGUSTA. Arriverà al pontile NATO, il barcone, con tutti i morti a bordo, naufragato un anno fa al largo di Lampedusa, che il governo Renzi ha deciso di recuperare, mentre, da oltre 70 anni, a pochi metri di profondità, nei pressi di Augusta, giacciono i corpi di 22 marinai  italiani del sommergibile Ascianghi, della regia marina italiana, che non interessa sostanzialmente nessuno. “Eppure basterebbe un cucchiaio per portare alla luce quei morti”, dice, con evidente provocazione,  Francesco Migneco, storico militare  Il relitto del barcone,  con il carico di migranti morti, è posizionato intorno alle 85 miglia dalle coste libiche e a una profondità di circa 370 mt.. Dopo un’interruzione a causa delle avverse condizioni meteo-marine e dopo la deposizione di una corona d’alloro sulla tolda del barcone ancora in fondo al mare,  le navi della Marina Militare hanno ripreso le operazioni. Il coordinamento dell’intera operazione di recupero in mare è stato affidato alla Marina Militare che, oltre a garantire un’adeguata cornice di sicurezza, fornirà supporto logistico alla ditta trentina Impresub Diving and Marine Contractor che, attraverso la nave Ievoli Ivory, solleverà il barcone dal fondale tramite un sistema di recupero robotizzato, controllato dalla superfice e progettato ad hoc, realizzato sulla base delle dimensioni del peschereccio. Il comando delle operazioni in mare è affidato al contrammiraglio Paolo Pezzutti, comandante del Comando Subacquei e Incursori Teseo Tesei COMSUBIN, imbarcato sulla nave salvataggio Anteo, con a bordo un team di palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS).

Il dispositivo navale comprende anche l’unità anfibia San Giorgio, il cacciamine Alghero e la nave moto trasporto costiero Tremiti che, attraverso l’uso del Remotely Operated Vehicle (ROV) del GOS, effettuerà una verifica del fondale al termine delle operazioni di recupero. L’arrivo del relitto è stimato per la prossima settimana,, a seconda delle condizioni meteo marine ed eventuali esigenze tecnico-operative. L’interno del peschereccio una volta portato a galla, sarà tenuto a una temperatura intorno a 5°/10° tramite l’uso di azoto liquido. Poi sarà collocato su una chiatta dalle dimensioni di 30 metri per 90 e successivamente trasferito al pontile Nato di Melilli (SR). Nel porto di Augusta è stata allestita una tensostruttura, realizzata dai Vigili del Fuoco, refrigerata, lunga 30 metri, larga 20 e alta 10, dove sarà collocato il relitto per l’estrazione delle salme. Saranno proprio i Vigili del Fuoco a entrare nel barcone per effettuare il recupero dei corpi, adottando le procedure stabilite per gli interventi di tipo nucleare – biologico – chimico – radiologico (NBCR). Da settimane le squadre si sono addestrate su imbarcazioni gemelle, sperimentando modalità di accesso, procedure e individuando i metodi più sicuri e di più facile penetrazione. Per velocizzare le operazioni, una squadra dei Vigili del Fuoco è stata imbarcata su nave San Giorgio della Marina Militare, con il compito di effettuare i primi rilievi sul relitto e anticipare informazioni utili alle squadre pronte a terra. Si opererà in sicurezza, con rischio biologico escluso dal Ministero della Salute, sia per gli abitanti nel territorio circostante che per il personale dei Vigili del Fuoco. Verrà condotta, in ogni caso, una verifica costante delle condizioni sul posto. Il relitto sarà bonificato e poi subito smaltito. I corpi saranno esaminati da esperti del Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof), attiva nel dipartimento di Morfologia Umana e Scienze Biomediche di Medicina legale dell’Università di Milano per l’acquisizione di informazioni utili a creare network a livello europeo che permetta di risalire all’ identità dei corpi attraverso l’incrocio dei dati. Tutta l’operazione, del costo preventivato di 22 milioni di euro,  si svolgerà in massima sicurezza, e non ci saranno problemi sanitari per la popolazione legati alla presenza dei corpi, che i saranno tumulati in cimiteri della Sicilia.tutta. “Chi penserà ai poveri corpi dei marinai italiani seppelliti con l’Ascianghi?”, domanda accorato Francesco Migneco.

Giulia Càsole

AUGUSTA – ARRIVA IL BARCONE CON I CADAVERI DEI MIGRANTI, MENTRE NON SI E’ MAI INTERVENUTI PER RECUPERARE I 22 MARINAI ITALIANI SEPPELLITI ALL’ INTERNO DEL SOMMERGIBILE “ASCIANGHI”, INABISSATOSI AL LARGO DI AUGUSTAultima modifica: 2016-05-07T14:42:38+02:00da leodar1
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