DUE ALLIEVE AUGUSTANE DELLA FUEGO LATINO CAMPIONESSE REGIONALI

fuego LATINOAugusta. Giovanna Tobia e Silvia Castrogiovanni si confermano campionesse regionali settore Danze Caraibiche, della Accademia Fuego Latino Augusta di Andrea Giordano in Arte Mojito, succursale ad Augusta di una delle piu importanti accademie di Danze Caraibiche, il Fuego Latino di Catania diretta dal campione mondiale Mirko Stefio. Si sono esibite in un duo al World Salsa Competition al campionato regionale LIDCI svoltosi a Catania aggiudicandosi la prima posizione sul podio. La Fuego Latino Augusta di Andrea Mojito si conferma così uno dei punti fermi per il settore delle danze caraibiche della nostra città.

    Mariangela Scuderi

CATANIA, GRANDE SERATA IN GALLERIA, con Zàrbano e Càsole

Galleria con sArah e ZàrbanoCatania. “Grande serata in galleria, a con la stupenda voce di Marco Zarbano, il pianista Passanisi e il prof. Giorgio Càsole come voce recitante. Emozioni vere ! Il prof Càsole con le sue performance recitative dona sempre un tocco magico a ogni serata”, così ha commentato nella sua pagina social l’apprezzata pittrice Antonella Tornello, socia della galleria d’arte Katàne, diretta da Sarah Angelico. Dopo la performance di Marco Zàrbano e di Giorgio Càsole, in gennaio, MERCOLEDI’ 14 MARZO, A CATANIA, ANTONIO POLITI E GIORGIO CASOLE in “NON SOLO BLUES” nella stessa galleria Katàne di via Umberto 244, CON INGRESSO LIBERO, ore 18,00.

     M.S.

AUGUSTA/ Al Circolo Unione: “Un altro Mediterraneo è possibile” di Salvo Andò

circolo unioneAugusta – Insolito lunedì pomeriggio al Circolo Unione quello di lunedì 12 marzo, giacché, di norma, non vengono presentati libri il primo giorno di settimana. Eppure non è mancato l’uditorio per la presentazione dell’ultimo libro di Salvo Andò “Un altro Mediterraneo è possibile”, un ponderoso volume, delle dimensioni di un dizionario, edito da Aracne di Ariccia, un’imponente raccolta di vari articoli, brevi saggi e considerazioni, dal 2011 a oggi, sulla complessità del mondo arabo nel nord Africa e in medio Oriente.  L’uditorio ha ascoltato in religioso silenzio, con grande attenzione, dopo la rituale introduzione della presidente Gaetano Bruno Ferraguto, la dotta relazione del docente universitario Roberto Tufano, che ha evidenziato il caos contemporaneo nel quale sono confusi il fenomeno della globalizzazione, che comprende la volontà degli americani di imporre la loro visione della democrazia, e il fenomeno del flusso migratorio che sta attualmente interessando l’Italia e che diverrà  esplosivo nel giro di   quindici-vent’anni.  L’autore, Salvo Andò, socialista craxiano, potente Ministro della Difesa durante il periodo della cosiddetta prima repubblica, rettore anni fa dell’università Kore di Enna, ha ringraziato il Circolo Unione dove, ha detto, è ormai di casa per aver presentato libri o per aver discusso di problematiche di rilevante interesse nazionale. “Il Mediterraneo è un laboratorio straordinario”, ha sottolineato Andò, “per come sono e come saranno le relazioni fra le due sponde”. Non ci sono blocchi monolitici né nei Paesi islamici e nemmeno nella civiltà europea, non ci sono scontri fra civiltà, ma scontri dentro le civiltà. Andò ha ricordato l’esempio della donna che in Iran si è tolta il velo per protestare contro la condizione di subalternità delle donne che nel mondo arabo non possono guidare l’auto, non possono nemmeno uscire di casa se non in compagnia di un maschio; ha messo l’accento sulle differenze, sulle diversità culturali, come valore per poter instaurare un dialogo tra i Paesi delle due sponde del Mediterraneo, un dialogo che ci esorta  anche a tenere conto delle istanze generazionali emerse negli ultimi anni. Tenendo conto di queste differenze, di queste contraddizioni, è possibile prevedere uno sviluppo d’un’Europa bi-continentale, utile soprattutto all’Unione Europea, grazie al “continente liquido che è il Mediterraneo”, da non considerare più come “mare nostrum”, con un’Africa compartecipe a sostenere la competizione con le grandi potenze mondiali.

   Cecilia Casole

AUGUSTA, SEMINARIO AL SAN BIAGIO SULLE PESCA SPORTIVA E RICREATIVA – di Cecilia Càsole

presentazione-convegno-fiops-sicilia-pesca-sportiva-augustaAugusta. “Alcuni studiosi hanno accertato che noi italiani mangiamo il pesce pescato nelle nostre acque solo per due mesi all’anno; nei restanti dieci mesi mangiamo pesce importato da altri Paesi, dove, però, non esistono i parametri che abbiamo qui in Italia.” Questa rivelazione è stata fatta  durante un seminario sulla pesca organizzato, domenica 11 marzo, nell’auditorium del civico palazzo San Biagio, dall’augustano Filippo Tringali, titolare di una ditta di attrezzi per la pesca ricreativa e da turismo, aderente alla Federazione italiana operatori pesca sportiva (FIOPS), nata con lo scopo di esercitare un’attività lobbistica verso gli organismi pubblici italiani e dell’Unione Europea per tutelare, promuovere e diffondere la pesca sportiva e ricreativa nelle acque marine e nelle acque interne italiane e per favorire la difesa, il rispetto e il miglioramento dell’ambiente, degli ecosistemi e della fauna ittica. Al San Biagio, il direttore FIOPS, l’aretino Francesco Ruscelli ha esposto le numerose problematiche che in Italia necessitano di azioni urgenti , ha il bracconaggio ittico e le reti illegali sottocosta e a favore dell’implementazione della popolazione ittica nei nostri mari, “dove si dovrebbe agire come si fa in Giappone”, ha ammonito l’ittiologo Guido Beltrami, il quale ha fatto notare come in Giappone i pescatori non possono pescare ciò che vogliono, ma devo intervenire in modo oculato perché sono diventati gestori dell’ambiente marino. Beltrami ha messo in evidenza l’importanza economica della pesca turistica come volano per l’economia di un territorio e ha citato i tedeschi come grandi appassionati di pesca ricreativa che riescono a spendere molto denaro per questa loro passione. Per questo, in Italia, dove la posidonia è stata distrutta, occorre sul ripristino dell’habitat marino, sulla regolamentazione della pesca nei porti e sulle aree marine protette. Per la pesca nei porti, Ruscelli ha citato il rapporto di collaborazione con le capitanerie e le autorità portuali in Toscana e in Emilia, nei cui porti è possibile accedere grazie a una dichiarazione di responsabilità da parte dell’utente, che solleva gli organi pubblici in caso di incidenti occorsi durante la pesca.  Una simile eventualità non si può prevedere per il porto di Augusta, che, come ha ricordato il sindaco, Maria Concetta Di Pietro, è un porto fortemente inquinato dal polo petrolchimico delle nostre coste, né è possibile prevedere la pesca nel golfo Xifonio attualmente interessato dagli scarichi delle acque reflue, finché non sarà realizzato il sospirato depuratore, atteso da un cinquantennio. La speranza dell’area protetta di Brucoli è stata nutrita dalla presidente della locale sezione di Italia Nostra, Jessica Di Venuta, che ha proiettato un interessante video su Brucoli e dintorni, come area di interesse naturalistico, archeologico oltre che marino. Soltanto in Italia ci sono due milioni i pescatori sportivi e ricreativi che muovono un indotto che si aggira fra i due e i tre miliardi di euro all’anno, ma nell’UE sono dieci volte tanto. Ecco perché è stato realizzato questo seminario anche ad Augusta, città legata al mare sin dalla sua fondazione, perché possa essere stimolata una presa di coscienza nuova per dare al territorio, straziato ormai da settant’anni di petrolchimico, una nuova opportunità di crescita economica e di sviluppo.

  C.C.

AUGUSTA, FOLLA NEL CENTRO STORICO PER LA FESTA DELLA DONNA

mercatini-centro-storico-675x350Augusta. Un’iniziativa altamente meritevole è stata realizzata, per la festa della donna, giovedì 8 marzo, nel salone di un circolo frequentato quasi esclusivamente da uomini: il “Circolo filantropico Umberto I” in pieno centro storico, di fronte a una Piazza Duomo insolitamente animata, come animato era un cospicuo tratto di Via Principe Umberto. L’animazione era dovuta alla presenza di numerose bancarelle, che offrivano merci o servizi vari, grazie al comitato dei commercianti del centro storico che hanno calamitato molte persone con quest’iniziativa, rallegrata anche dalla filodiffusione della locale radioweb Musmea. Molte le persone, nella stragrande maggioranza donne, che affollavano il circolo “Umberto I” per assistere a un mini convegno, organizzato  da Mimmo Di Franco (presidente del circolo), dal titolo,“Il  ruolo della donna nella società attuale”, cui sono state invitate a parlare numerose  donne che nella società augustano occupano posti di responsabilità, a partire dalla prima cittadina, Maria Concetta Di Pietro, sindaco di Augusta dal giugno 2015, la quale ha auspicato che la propria figlia potrà lavorare un giorno in un contesto socio-economico in cui la parità fra i sessi sia riconosciuta pienamente, giacché ancora oggi le “donne devono lavorare di più degli uomini per essere apprezzate e remunerate come loro”. La presidente del consiglio comunale, Sarah Marturana, ha messo l’accento su una caratteristica, la determinazione, che caratterizza la donna nella realizzazione di sé in seno alla società.  Erano state invitate a offrire la propria testimonianza il capitano Rossella Capuano, comandante la Compagnia Carabinieri di Augusta, e la dirigente il  commissariato della Polizia di Stato, Marletta, ma evidentemente sono state occupate dai loro impegni istituzionali, mentre hanno offerto il loro contributo di idee e di testimonianza Giusy Sirena e Adriana Commendatore, rispettivamente assessore alla PI e ai BB.CC.  e all’Urbanistica della Giunta Di Pietro, Marina Noè, imprenditrice portuale, presidente di Assoporto Augusta, con un passato di assessore regionale all’industria, Maria Concetta Castorina e Maria Giovanna Sergi, dirigenti scolastiche rispettivamente dell’”Arangio Ruiz” e del comprensivo “O.M. Corbino”, Elvira Cappelleri, presidente del comitato commercianti, Loredana Crisci, responsabile della Camera del Lavoro, Stefania Caponigro, presidente del centro antiviolenza Nesea, Mariada Panzera, presidente dell’Archeoclub e l’avvocata Rita Càcciolo, già presidente del club Lions. Gli interventi sono stati introdotti da Carmela Mendola, autrice di due libri di gastronomia locale.

Mariangela Scuderi

AUGUSTA, L’ASTA SAN GIUSEPPE E LO “ZU PIPPO PASSANISI” NELLE SCUOLE

zu pippoAugusta. Il 19 marzo, festa cristiana di san Giuseppe, è una giornata di folclore nella città federiciana: all’esterno della chiesa dedicata a San Giuseppe, di pomeriggio, viene bandita una vendita all’asta di prodotti tipici, quali la pizza, ma soprattutto per la vendita del cosiddetto bastone di San Giuseppe, un dolce, a forma di bastone, che è il pezzo pregiato dell’asta. Il banditore degli ultimi anni è Pippo Passanisi, detto zu Pippo, che è stato invitato a simulare l’asta per gli alunni del plesso Cappuccini e del Domenico Costa, la mattina di lunedì 19.

 Giorgio Casole –  a sin. Nella foto, Pippo Passanisi

NOMINA A PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI STORIA PATRIA

migneco-casole-AUGUSTA – Apprendiamo con piacere la decisione dell’Amministrazione comunale della nomina del prof. Giorgio Càsole a presidente della commissionale comunale di storia patria, la sola istituzionalizzata ad assolvere l’interessante compito. Ultroneo, soffermarci sulle qualità e competenze del prof. Càsole nel poliedrico settore storico-culturale cittadino, che dovrà essere supportato dalla civica amministrazione con mezzi adeguati, al fine di poter raggiungere risultati concreti e positivi per non esaurirsi in una inutile e infruttuosa “ordinaria amministrazione”. Siamo fiduciosi che con il prof. Càsole tale ultima ipotesi sarà da escludere. Di ragione, senza demeritare le iniziative provate per il medesimo scopo, ci permettiamo sottolineare un “aspetto specifico”, in ordine alla partecipazione di membri che, contemporaneamente, siedono, a vario titolo, sia nella commissione pubblica che nell’associazione privata. Spieghiamo. Vale ricordare che di recente è sorta in Augusta la “Società augustana di storia patria”. Nulla da eccepire. Ben vengano tali associazioni o gruppi qualsivoglia, purché contribuiscano ad accrescere il patrimonio storico- culturale cittadino. Però, c’è qualcosa che colpisce la comune attenzione, e cioè che membri siedono e fanno parte, al contempo, sia della commissione comunale sia dell’associazione privata. Non c’è dubbio che tanto la prima quanto la seconda perseguono lo stesso scopo, le medesime finalità. Il principio, però, qual è? Come si può stare a conoscere strategie e propositi di un ambito, senza rimanere nell’altro medesimo ambito, anche inconsciamente, condizionati? A lume di naso, in tale evenienza, non è difficile scorgere una certa e definita “incompatibilità personale e ambientale”. La fattispecie propone una soluzione ex officio ovvero i membri incompatibili, opportunamente e, in ogni caso, moralmente, dovrebbero scegliere di appartenere all’una o all’altra compagine. In ratione materiae, vuol dire che non si può stare con un piede in una staffa e l’altro nello stivale. Intelligenti pauca! Poche parole per chi vuol sentire.

Avv. Francesco Migneco –  storico militare (a destra nella foto)