NACQUE NEL MARE DI AUGUSTA LA SIRENA LIGHEA, SECONDO IL RACCONTO DI GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA

hqdefaultAUGUSTA – Siamo a Torino. Un giovane giornalista siciliano fa conoscenza con un personaggio importante, il senatore Rosario La Ciura, grecista famoso in tutto il mondo, il quale gli racconta ciò che molto tempo addietro, nella sua giovinezza, gli accadde con una sirena, Lighea. Ritiratosi ad Augusta nella casetta di un amico, vicina al mare, il professore, mentre alle sei del mattino sulla propria barca sta declamando versi greci all’ombra di un roccione, riceve la visita della sirena. Ne nasce un amore che dura venti giorni. Poi Lighea scompare, ma prima di andarsene dice al professore: “Non mi dimenticherai”. Per tutta la vita questa promessa e il ricordo della sirena ossessionano la mente del professore. Ed ecco che, durante un viaggio in mare per raggiungere Lisbona, fra Genova e Napoli, il richiamo si fa sentire. Il professor La Ciura si sporge dall’imbarcazione in cerca della sirena amata, la chiama e lei non si fa attendere… l’uomo infine si lascerà cadere in mare per raggiungerla. Pubblicato nel 1961 da Feltrinelli, il racconto (il cui manoscritto era stato consegnato da Elena Croce, figlia di Benedetto, filosofo e critico, a Giorgio Bassani, curatore e prefatore del volume) narra l’incontro fra Rosario La Ciura, classicista e professore in pensione, e il giovane nobile Paolo Corbera di Salina, laureato in legge. Il professore rivelerà al giovane l’incontro fatato con la sirena Lighea, avvenuto sulle coste ancora selvagge di Augusta, in una Sicilia a metà tra la realtà e il mito.

    Giuseppe Tringali

 

A Sigonella il Comandante delle Forze di Supporto e Speciali dell’Aeronautica Militare

Sigonella_Visita Comandante CFSS (1)SIGONELLA – Martedì 6 febbraio 2018, il Comandante delle Forze di Supporto e Speciali (CFSS) dell’Aeronautica Militare (AM), Generale di Divisione Aerea Gianpiero Miniscalco, è stato in visita a Sigonella per valutare la crescita strutturale e le capacità operative dell’Aeroporto Siciliano. Si è trattata della prima visita da neo Comandante del CFSS. Ad accogliere il Gen. Miniscalco il Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Francesco Frare. La giornata ha avuto inizio con una presentazione delle attività del Base Aerea, e i relativi progetti in atto e quelli futuri, soprattutto in considerazione dell’importanza strategica che Sigonella riveste negli scenari operativi internazionali per la presenza tra gli altri degli USA, della componente NATO-AGS, dei velivoli a pilotaggio remoto (APR) e degli assetti di Frontex ed Eunavformed. A seguire una visita guidata alle principali infrastrutture della Base. La giornata si è conclusa con la consegna del tradizionale crest ricordo. In questo contesto, il Gen. Miniscalco a nome della Forza Armata ha voluto assicurare il pieno supporto alla Base Siciliana nel costante ampliamento dei campi d’azione per una reale e sinergica integrazione interforze ed interagenzia al fine di garantire l’assolvimento dei compiti assegnati e la massima utilità alla collettività e al sistema Paese.

C.S.

 

AUGUSTA, TDS PER IL “MUSCATELLO”: DOBBIAMO INCONTRARE L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ – di Cecilia Càsole

conferenza stampa TDSAugusta. Conferenza-stampa indetta dall’associazione cittadina Tutela della salute e del presidio ospedaliero (TdS), nata di recente per decisione di alcuni componenti del Tribunale dei diritti del Malato (TdM), presieduto fino a marzo scorso da Domenico Fruciano, lo stesso chiamato alla presidenza della nuova associazione. Fruciano ha ripercorso le varie fasi che stanno portando l’ospedale “Muscatello”, un tempo prestigioso ospedale di zona, ai minimi livelli assistenziali, mettendo in evidenza le responsabilità dell’ASP siracusana, cioè l’Azienda Sanitaria Provinciale diretta dal ragusano Brugaletta fino all’insediamento alla presidenza della Regione Siciliana di Nello Musumeci che lo ha nominato commissario a tempo, fino alla nomina del nuovo direttore generale. Fruciano ha ricordato che l’attuale ministro alla Salute, Lorenzin, in seguito a unì interrogazione parlamentare, rispose che erano stati stanziati più di 9 milioni di euro, ma la Regione siciliana doveva fornire le giustificazioni di spesa, giustificazioni che ancora devono essere fornite, penalizzando l’ospedale di Augusta. Un ospedale che è stato oggetto d’una guerra fra poveri, visto che due reparti significativi, quello di ostetricia-ginecologia e quello di pediatria gli sono stati sottratti per essere assegnati a Lentini, un ospedale, unico in provincia, privo dell’Osservazione breve e intensiva (Obi), obbligatoria per legge in ogni Pronto Soccorso, un ospedale in cui le sale operatorie vengono chiuse a fasi alterne – in questo periodo lo sono da più di un mese, vuoi per carenze igienico-strutturali, vuoi per l’insufficiente numero di anestesisti. “Ci è stato riferito che gli anestesisti di Lentini si rifiutano di venire ad Augusta”, ha sottolineato Fruciano, preoccupato anche perché l’ASP non applica in pieno la normativa regionale che prevede funzionanti e funzionali i reparti di oncologia e oncoematologia e prevede anche che il Muscatello sia un vero polo di riferimento regionale per le malattie derivanti dall’esposizione all’amianto. Dopo aver elencato quelle che lui ha definito ”anomalie dell’ASP, Fruciano ha rivolto un appello affinché le madri sostengano la battaglia perché il Muscatello non sia ridotto al rango di presidio territoriale e ha assicurato che, con tutti i soci della TdS, si sta adoperando per organizzare un pubblico incontro con l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, se non sarà possibile assicurare la presenza del presidente Nello Musumeci che a marzo 2017 venne ad Augusta nella sua  qualità di presidente della commissione antimafia, invitato  dallo stesso Fruciano, allora  presidente del TdM.

L’OSPEDALE E LE REAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

MUSCATELLOAugusta. L’ospedale Muscatello potrebbe diventare un semplice presidio territoriale se non ci si muove. Questo è il senso di una nota preoccupata e preoccupante pubblicata giorni fa dal medico-sindacalista Giuseppe Vaccaro e subito ripresa da alcuni sindacati. Vaccaro ha messo in evidenza il potenziamento degli ospedali di Avola e Lentini a danno di quello di Augusta e immediatamente l’attuale commissario dell’ASP di Siracusa, Brugaletta, in carica ancora per poco più di un mese, ha rintuzzato le accuse di Vaccaro. Sul tema è intervenuto il sindaco Di Pietro. Su quest’intervento il consigliere  Comunale di #perAugusta Giuseppe Di Mare ha esercitato la sua ironia con questa nota: “ E’ proprio vero: la campagna elettorale fa miracoli, compreso quello di far capire all’Amministrazione che al presidio ospedaliero Muscatello le cose non vanno bene, e poco importa se con il proprio comportamento omissivo e distratto, l’Amministrazione, insieme alle costanti scelte discriminatorie della direzione generale sanitaria dell’Asp, di fatto stanno spogliando il nostro ospedale  riducendolo, forse, in un Pronto Soccorso.Che senso ha richiamare una mozione consiglio comunale del 2015, da sempre disattesa, solo oggi, rimane un mistero, a meno che la massima autorità in materia sanitaria cittadina, il sindaco, non abbia di fatto aperto ufficialmente la campagna elettorale del proprio consulente alla sanità”. Il riferimento è indubbiamente verso il candidato locale grillino al Sento, Pino Pisani. “Affermare di assistere da mesi a “manovre” è il simbolo” – dice Di Mare – “dello stato di quest’ amministrazione che assiste a tutto, come si assiste a un concerto o a uno spettacolo teatrale, inerme, facendo decidere ad altri il futuro della città amministrata. Si abbina a questo concetto “l’aver appreso dalla stampa” che i fondi destinati ad Augusta con l’art. 6 della legge 5 del 2009 sono stati probabilmente usati in altri luoghi, siamo al paradosso dell’attività amministrativa. Ricordo ancora che il Consiglio Comunale del 05/10/2015, quando,  dinanzi al mio grido di allarme, al mio appello  per evitare il depotenziamento del nostro ospedale, al mio non esser d’accordo con la dotazione proposta dall’ASP, l’allora assessore alla Sanità, oggi consulente in materia sanitaria del sindaco, [lo stesso Pino Pisani, ndr.] giustificò tutte le scelte dell’Asp che aveva avallato in conferenza dei sindaci, compreso lo spostamento del reparto di ginecologia fino alla scelta di portare ad Augusta delle UOS concludendo il proprio intervento con le seguenti parole ‘…aiutando questa dirigenza (sanitaria) a realizzare quanto previsto. Oggi, finalmente o pretestuosamente, si rendono conto che quel “quanto previsto” era un piano scellerato per il presente e futuro del nostro ospedale, piano di cui molti sono i complici anche nell’Amministrazione. In aula consiliare ci siamo sempre opposti a un certo modo di intendere il futuro e il presente del Muscatello anche quando l’Amministrazione giustificava tutte le scelte, anche quando l’Amministrazione condivideva piani e progetti della direzione sanitaria e sbandierava risultati raggiunti e cronoprogrammi. Forse il sindaco non sa che parla di un ospedale che non c’è più, che allo stato attuale si tratta solo di un grande pronto soccorso, che il responsabile di questa situazione è anche chi ricopre la carica di maggior responsabile sanitario della città, cioè il sindaco stesso. Oggi è facile e propagandistico svegliarsi in prossimità della campagna elettorale e lanciare la volata ai propri amici, quindi si torna a parlare di ospedale, tema su cui si possono e devono cercare consensi pre elettorali.” Fin qui l’accusa o, meglio, gli stati lanciati dal consigliere di Mare verso il sindaco Di Pietro, verso  Pino Pisani, per più di un anno assessore alla sanità e vicesindaco, oggi candidato al Senato per CinqueStelle.

    M.S.

 

“INVASIONI”: INNO ALLA VITA E ALLA COMUNICAZIONE TRA GLI ESSERI UMANI PER SUPERARE IL GUSCIO DELLA FORMA, ALLA SALA VERGA DAL 6 AL 18 FEBBRAIO.

CATANIA – «Il cuore batte ininterrottamente. La nascita è un dono del cielo, dell’altrove, Invasionidell’insondabile. Invasioni racconta la vita così com’è e deve essere. Né puoi fare alcunché per arginarla, più alti e spessi sono i bastioni, più tenace è l’assedio, più certa la vittoria. È invasione la vita. Invasione di corpi, menti, gesti, suoni. Il ritmo lo dà il battito. Indica il percorso, galvanizza le truppe nella battaglia quotidiana. E si combatte con una danza mai danzata così, con un canto mai cantato così, con parole mai recitate così, con attori mai visti così, con il pubblico mai presente così». Il poeta e drammaturgo Piero Ristagno e la regista e attrice Monica Felloni, compagni d’arte e vita, riassumono in questa intensa riflessione l’essenza stessa dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Catania in collaborazione con la pluripremiata Associazione culturale Neon, fondata dalla coppia nel 1989, raggiungendo in trent’anni importanti traguardi e ottenendo prestigiosi riconoscimenti, tra cui, nel 2013, il Premio Teatri delle diversità’, abbinato a quello promosso dall’Associazione nazionale dei critici. La sinergia con Neon ha portato ad inserire Invasioni nel cartellone principale, in considerazione dell’assoluto valore artistico, che si somma ai risvolti significativi dell’apertura dello Stabile etneo ad una piena cultura dell’inclusione. L’allestimento, dedicato al geniale fotografo Mustafa Sabbagh, che ha firmato backdrops e tracce audio originali, sarà in programmazione al Teatro Verga dal 6 al 18 febbraio, per la sapiente regia di Monica Felloni, che è altresì tra i creatori del titolo insieme a Patrizia Fichera, Stefania Licciardello e Manuela Partanni, la quale ha anche curato i movimenti coreografici. I costumi sono di Gaetano Impallomeni, i video di Jessica Hauf (sempre per la regia della Felloni), il disegno luci di Francesco Noè. Il nutrito cast degli interpreti annovera Alessandro Barilla, Kevin Cariotti, Anna Cutore, Emanuela Dei Pieri, Danilo Ferrari, Antonio Fichera, Alfina Fresta, Angela Longo, Manuela Munafò, Dorotea Samperi, Gaia Santuccio, Carmelo Sciuto, Giovanni Sturiale, Antonino Torre; in particolare Gaia Santuccio esegue la danza aerea e Alfina Fresta il canto lirico. «La nostra invasione – sottolineano ancora Ristagno e Felloni – è comunicazione fra umani che permette prodigi momentanei ed eterni. È arte, perché ogni essere umano è un capolavoro, un’opera unica. Così come lo è l’arte di Mustafa Sabbagh, al quale lo spettacolo è dedicato, che dallo spettacolo è stato invaso, che dello spettacolo è invasore, con le sue foto. Si può volare anche se non si è in grado di stare in piedi. Si può scrivere anche se non è in grado di reggere in mano una penna o di potere muovere le dita su una tastiera. Invasioni è un unicum in cui la comunicazione non verbale e quella verbale si fondono, in cui riti tribali e ancestrali si attualizzano, esaltano la divinità del grano, della pioggia, dello straniero che giunge da lontano ed è straniero solo a chi si volta, a chi non ha il coraggio di specchiarsi». Invasioni è un inno all’urgenza di vita, alla necessità di vivere, di essere quel che si è perché così è. Invasioni è esso stesso un organismo che è come deve essere: il teatro dello straordinario reso ordinario, così come dovrebbero essere i rapporti nella società ideale, dove ognuno occupa il posto che ha e lo condivide con chi gli sta accanto, con chi incontra, rispettando. Significativa ed emblematica, in questa visione, è la scelta dei testi di William Shakespeare, Walt Whitman, Piero Ristagno, Danilo Ferrari, Stefania Licciardello, Federico Ristagno: un ordito cucito dalla regista Monica Felloni per raccontare che i confini sono fatti per essere superati, che il limite è una convenzione, un punto di vista, che Vivere non è il prodotto di un regolamento, ma è quel che è, Vivere, e lo si fa come si può, ognuno unico e gruppo, individuo e famiglia, cittadino e società. Nulla è lasciato al caso. Dalla nascita alla battaglia finale. Attraverso la disgregazione dei ruoli, dei luoghi comuni, dell’apparire dettato da bugie, convenzioni, strutture che vengono demolite. Mentre osservi quel che avviene sul palco e in video, non puoi non capire. Non puoi non dire che ancora non sai. Invasioni è strutturato, come una composizione letteraria, in cinque capitoli: La bellezza ferisce, La necessità della fuga, La pelle della Terra, XI Comandamento: non dimenticare, Ogni preparativo è fatto. Ed è un susseguirsi di colpi di scena; un’esplosione di voci, canti, danze, interpretazioni. Emozioni, visioni, suggestioni. Poesia pura, la poesia dei movimenti, delle parole, degli sguardi. È la vita che si manifesta con la forma che devi accettare ma che non devi subire. Devi anzi pretendere che sia inaccettabile il non saperla osservare per quel che è: forma. Soltanto forma. Invasioni è l’imposizione del “siamo” umani che camminano su questa Terra accanto ad altri umani. Non dimenticare è l’XI comandamento di Sabbagh. Non è un’autocitazione. È un messaggio: non dimenticare la tua umanità.

Mariangela Scuderi

AUGUSTA, IL LICEO “MÈGARA” RICORDA SHOAH, FOIBE E ALTRI GENOCIDI DIMENTICATI

liceo ricordaAugusta – Il liceo “ Mègara” ha testimoniato l’adesione alle proposte del Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR), che invita a organizzare eventi per commemorare le giornate del 27 gennaio – Shoah – e del 10 febbraio, “pulizia etnica” contro gli italiani nella Jugoslavia comandata dal maresciallo Tito, comunista non allineato all’Unione sovietica. Al Mègara l’evento è stato intenso per le forti emozioni suscitate, elegante nella corale partecipazione dell’intero istituto, incisivamente culturale per la scelta dei contenuti che lo hanno animato. L’evento, coordinato dalla docente Francesca Solano (referente del dipartimento di Storia ), che si è avvalsa della preziosa collaborazione di due altri docenti di Storia, Adelaide Scacco e Alfio Castro, si è articolato in due momenti significativi: la prima vissuta nelle classi, la seconda nel cortile della cittadella degli studi. Una prima proiezione ha riguardato una testimonianza di Liliana Segre, sopravvissuta al campo di Auschwitz, recentemente nominata senatrice a vita dal presidente Mattarella, il cui racconto costituisce una testimonianza di grande valore per la memoria storica contro le mistificazioni storiche e ideologiche e contro il negazionismo. Una seconda proiezione ha riguardato la visione del cortometraggio “Violini vibranti di memoria” realizzato dagli alunni del nostro liceo, vincitore, lo scorso anno , della fase regionale di un concorso indetto dal MIUR e che ha rappresentato una riflessione sulla shoah che, pur partendo da un’indagine su fatti, atti, documenti ,notizie, testimonianze, ha superato il solo strumento informativo, giungendo attraverso immagini, suoni, evocazioni, musiche, a un’ interpretazione dei fatti che ha risvegliato coinvolgimento emotivo e spirito corale; infine, suggestive riflessioni sulla shoah presentate da una serie di personaggi del mondo dello spettacolo.
Mariangela Scuderi

AUGUSTA, IL PORTICCIOLO TURISTICO VISITATO DA UNIVERSITARI DI CATANIA

marina-xifonio-fazio-160530093220_bigAugusta. Un folto gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria civile delle acque e trasporti del Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’università di Catania, ha visitato il costruendo porto Xifonio. Gli studenti universitari, insieme alla propria docente, sono stati accompagnati dal portavoce della società Porto Xifonio Augusta (PXA), Alfio Fazio, coadiuvato dall’ingegnere Francesco Giordano, progettista per i lavori marittimi, e dal geologo Domenico La Fera. Hanno avuto modo di perlustrare tutto il banchinamento che sarà sostanzialmente diviso in due aree: una non accessibile al pubblico, con  uffici e magazzini, e l’altra  destinata all’ormeggio delle imbarcazioni. Non solo. Entro settembre di quest’anno si  prevede il completamento di un club house, aperta agli ormeggiatori e al pubblico in genere.. La visita è proseguita  a Priolo Gargallo nei cantieri COMAP di  cui Alfio Fazio è  presidente.

    Cecilia Càsole

DISTRUTTE A CASSIBILE DODICI BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

6bbbfd25-5e4d-4256-b490-16bac68b2c8dcassibile-00MediumAUGUSTA – Dodici pericolosi residuati bellici sono stati neutralizzati e distrutti in una operazione di bonifica congiunta dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare in servizio al Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (SDAI) di Augusta, dislocato alla base del Comando Marittimo in Sicilia (MARISICILIA), e gli artificieri dell’Esercito in  forza al  4° Reggimento Guastatori di Palermo nella mattinata di mercoledì scorso, 17 gennaio,  nelle acque antistanti il litorale di Cassibile (SR). L’intervento dei due reparti di eccellenza è stato richiesto dalla Prefettura di Siracusa in seguito ad una segnalazione di privati che avevano individuato gli ordigni, risalenti alla II Guerra Mondiale e di manifattura inglese. “Effettuato il sopralluogo e messa in sicurezza la zona – ha dichiarato il Tenente di Vascello Marco Presti, capo Nucleo SDAI di Augusta – abbiamo effettuato il recupero delle bombe, situate in una fascia di fondale compresa tra le batometriche dei 2 e 5 metri, le abbiamo imbragate, sollevate delicatamente dal fondale e rimorchiate fino alla riva dove  le abbiamo consegnate ai colleghi dell’Esercito”, i quali hanno trasportato le stesse, utilizzando apposite opere di contenimento, in una cava in zona isolata, e provveduto al brillamento. L’interdizione dell’area è stata assicurata dalle motovedette della Guardia Costiera di Siracusa e dalle locali Forze di Polizia. E’ stato necessario trasportare i colpi da mortaio in altra area per motivi di sicurezza e tutela della pubblica incolumità. “Questi ordigni – ha spiegato l’ufficiale del GOS – contengono una sostanza chimica che a contatto con l’ossigeno dell’aria va in autocombustione e per questo motivo non è stato possibile la distruzione in mare”. Necessità che ha portato alla collaborazione con il 4° Reggimento dell’Esercito:

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