CONCERTO DELLA MEMORIA: “HIMALAYANA” DI CAPOSTAGNO IN PRIMA ESECUZIONE MODERNA E ALTRI RARI BRANI DI BOCCOSI E SELMI, COMPOSITORI ITALIANI PRIGIONIERI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO

Sul podio Paolo Candido, violoncello solista Francesco Montaruli. I brani sono frutto delle ricerche dello studioso pugliese Francesco Lotoro  Sabato 27 e omenica 28 gennaio al Teatro Massimo Bellini di Catania

CandidoCATANIA – Rompe davvero gli schemi il concerto che il Teatro Massimo Bellini presenta nell’àmbito della stagione concertistica per celebrare la “Giornata della memoria”, rispettando la data canonica di sabato 27 gennaio (alle ore 20,30) con replica domenica 28 (alle 17,30). Colpisce intanto la scelta di un programma per nulla scontato rispetto a quelli che si approntano per la ricorrenza, e ciò grazie alle ricerche di Francesco Lotoro, massimo esperto di quella che viene definita “musica concentrazionaria”, in quanto raccoglie il corpus delle composizioni create appunto nei campi di prigionia sparsi purtroppo in tutto il mondo, non solo dunque nei lager di sterminio tedeschi. Lo studioso pugliese lavora da anni in sinergia con il maestro Paolo Candido (foto), chiamato a dirigere l’Orchestra del Bellini, per la quale sono stati selezionati rarissimi brani di compositori italiani deportati e costretti in cattività, non necessariamente dal Terzo Reich. La peculiarità davvero rilevante di questo “Concerto della Memoria” consiste dunque nell’andare oltre la commemorazione della Shoah, fino a riunire in un unico afflato la sorte di quanti hanno condiviso il destino della detenzione nei campi di concentramento, che non sono stati solo di matrice nazifascista, ma rappresentano un fenomeno ricorrente di proporzioni molto più ampie. Basti pensare ai Gulag sovietici, anche se  nessun teatro di guerra o repressione ne è stato esente, sotto qualsivoglia bandiera o ideologia. Il concerto del Bellini esalta in particolare tre esempi di uomini di straordinaria tempra, che – forti della loro formazione musicale – trovarono nella composizione la fonte per dare forza a sé stessi e ai loro compagni.

Continua a leggere