HOLODOMOR, IL GENOCIDIO PER FAME IMPOSTO DAL COMUNISMO ALL’UCRAINA

memoriale-alle-vittime-di-holodomor-kiev-ucraina-31334705Se il Genocidio Armeno, il “Metz Yeghérn”, il Grande Male, ha aperto il secolo dei genocidi pianificati dai governi (e ancora oggi gli eredi di quel governo, in Turchia, sostengono una campagna di negazionismo attiva e incurante delle evidenze storiche) il silenzio e l’omertà hanno circondato per decenni un altro genocidio: quello ucraino. Fu un genocidio voluto da Stalin, una strage portata avanti con determinazione, uno dei tanti crimini attribuibili all’applicazione pratica di quella che si è rivelata l’ideologia più mortifera dei nostri tempi, il comunismo, con buona pace di personaggi certo non insignificanti, nl panorama dell’orrore, come Hitler e i suoi accoliti. Fu un genocidio per fame. Il “Piccolo Padre” cercò di spezzare la resistenza e l’opposizione silenziosa di un popolo, quello ucraino, che non sembrava abbastanza prono alle magnifiche sorti e progressive del bolscevismo. L’Holodomor viene commemorato il 25 novembre, adesso che l’Ucraina è tornata libera, e può parlare liberamente dei suoi morti di novant’anni fa. Resta ancora da capire – ma forse è facile farlo, visto il monopolio culturale esercitato in occidente, e in particolare in Europa, dagli intellettuali organici al comunismo, ancora ben fiorente nelle università e nei media – perché ideologie come il nazismo siano giustamente esecrate, ma non accada lo stesso per altre. Il quarto sabato del mese di novembre, ad ogni anno, si ricorda l’Holodomor, la strage perpetrata per anni al popolo ucraino e i cui numeri sono spaventosi: solo nel 1933 si calcola che morirono tre milioni e mezzo di civili, mentre le ultime ricerche stimano che, complessivamente, morirono di fame fino a dieci milioni di persone.

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AUGUSTA LA MARINA MILITARE A SOSTEGNO DELLA “GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”

25_novembre_memorie_urbane_zigulineAugusta, Anche nella città federiciana, come nel resto d’Italia, sabato 25 novembre 2017, a similitudine di altri edifici storici di pregio delle più importanti città del mondo, la Marina Militare ha illuminato in notturna di luce arancione, a sostegno della campagna mondiale di sensibilizzazione intitolata “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, palazzi storici e installazioni. La giornata voluta e istituita su scala mondiale dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite, mira ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema molto delicato della violenza sulle donne e a combattere l’indifferenza e i pregiudizi verso tale fenomeno. In particolare sono stati illuminati di arancione il Castello Aragonese di Taranto, il Castello Svevo di Brindisi, il Castello Carlo Felice a La Maddalena, Palazzo Marina e la caserma Lante della Rovere a Roma, l’entrata dell’Arsenale di La Spezia, le ancore dell’ingresso del Comando Scuole ad Ancona, il Palazzo allievi e il Palazzo studi dell’Accademia Navale di Livorno, l’entrata delle Scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena, la Palazzina comando della Scuola Telecomunicazioni di Chiavari, i Circoli ufficiali e sottufficiali di Ancona e l’infermeria  del comprensorio Terravecchia  di Augusta. La Marina Militare ha aderito alla lodevole iniziativa e, in tal modo, intende supportare l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica da parte dell’ONU.

 

Mariangela Scuderi