NAVE ITALIA E IL MARE: UN MODELLO DI CURA CHE ATTRAE PER LA PRIMA VOLTA OSPITI STRANIERI

184122698-abea14ee-6bb0-4efd-8dd6-78e9c8fc5482Genova – Per la prima volta Nave ITALIA, Onlus costituita dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italianodiventa internazionale e, in collaborazione con l’Associazione Chance4Children, imbarca 14 bambini della Repubblica Ceca affetti da diverse malattie oncologiche e disagi sociali e 5 accompagnatori. Per quest’avventura Nave ITALIA, Il brigantino a vela più grande del mondo, è  salpato da Genova il 4 luglio con sbarco a Olbia dopo quattro giorni di navigazione, terapia e cultura del mare. Questo viaggio socio-educativo, reso possibile grazie all’idea e iniziativa dell’Ambasciata d’Italia coadiuvata dall’Associazione Chance4Children, che dal 1997 è uno dei maggiori operatori benefici in Repubblica Ceca, ha come obiettivo quello di regalare un’esperienza speciale a questi bambini appena guariti da malattie gravi. Un’avventura che li possa aiutare a capire che la vita è bella ed è nelle loro mani. Grazie alla Fondazione Tender To Nave ITALIA e al percorso intrapreso i bambini potranno ritrovare un atteggiamento positivo e propositivo nell’affrontare i piccoli ostacoli quotidiani, accrescendo l’autostima e la capacità di agire e scegliere in maniera indipendente. Durante il viaggio gli ospiti a bordo saranno coinvolti nella realizzazione di uno spettacolo e di altre attività, il cui tema chiave sarà il mare. Dopo lo sbarco, in sintonia con lo spirito di solidarietà e condivisione che anima Nave ITALIA, gli ospiti della Repubblica Ceca descriveranno ai bambini del reparto pediatria dell’Ospedale di Olbia l’esperienza appena vissuta in mare al fine di portar loro un segnale positivo che possa essere loro di aiuto.

Mariangela Scuderi 

AL FILMFEST DI TAORMINA IL FAVOLOSO “GNICCHE GNACCHE” DI UNA PROSTITUTA CATANESE

Taormina. Pre-apertura il 5 luglio al Monte di Pietà a Messina con l’anteprima italiana del film Peggio per me di Riccardo Camilli. Al programma si aggiunge la prima assoluta del film di Aurelio Grimaldi La Divina Dolzèldia e l’anteprima italiana del documentario La battaglia di Capo Bon di Ruber Monterosso e Federico Savonitto

TaofestivalLa 63^edizione di Taormina FilmFest conferma il suo legame con Messina, dove il festival è nato nel 1955, con una serata di preapertura il 5 luglio, alle ore 21.00, al Monte di Pietà, con la proiezione in anteprima italiana del film Peggio per me di Riccardo Camilli, con Riccardo Camilli, Claudio Camilli, Tania Angelosanto, presenti alla serata, condotta per l’occasione dal giornalista Massimiliano Cavaleri. Peggio per me è una favola moderna, dei giorni nostri, che in qualche modo abbraccia anche gli anni ‘80. Un film esistenziale, un pizzico surreale, realizzato grazie anche a un crowdfunding. La serata è organizzata da Taormina Arte e dalla Citta Metropolitana di Messina. Al già ricco programma,  si aggiunge una prima assoluta La Divina Dolzèldia di Aurelio Grimaldi e un’altra anteprima italiana il documentario La battaglia di Capo Bondi Ruber Monterosso e Federico Savonitto. Il film di Aurelio Grimaldi ha un cast eccezionale, che vede nel ruolo della protagonista Guja Aielo e, inoltre, grandi attori siciliani come: Francesca Ferro, Mario Opinato, Maria Chiara Pappalardo, Nellina Laganà, Fabio Costanzo, Loredana Marino, Claudio Musumeci, Jacopo Cavallaro, Giovanni Alfieri, Gabriele Vitale, Claudio Caruso, Maria Chiara Signorello. Con la partecipazione straordinaria e amichevole di Tuccio Musumeci, Simona Izzo, Pippo Pattavina, Lucia Sardo. Il noto regista italiano di Ragazzi fuori e La ribelle,in questo suo ultimo film, racconta ventiquattro ore di vita, da sabato mattina al giorno dopo, di Dolzèdia, stagionata prostituta di lunghissimo corso, che ancora riceve ‘clienti’ nella sua casa al centro di Catania, affittando la sua stanza a più giovani colleghe ma anche esercitando ancora il favoloso ‘gnicche gnacche’, gioco erotico ‘segreto’, che i clienti non possono svelare pena una maledizione infernale sulla loro testa; ma che ancora molti clienti ansiosamente richiedono. Il documentario La battaglia di Capo Bondi Ruber Monterosso e Federico Savonitto ci parla dello scontro navale che si compì al largo di capo Bon in Tunisia la notte fra il 12 e 13 dicembre del 1941 tra una formazione di due incrociatori leggeri italiani scortati dalla torpediniera Cigno e una flottiglia di cacciatorpediniere britannici. Il gruppo di lavoro del festival è composto da Ninni Panzera (coordinatore), Sino Caracappa e Paolo Signorelli, questi ultimi in rappresentanza dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici) di Messina,  della Fondazione Albatros, dell’IISS Salvatore Pugliatti di Taormina e della  Fondazione Fiumara d’Arte.

Mariangela Scuderi