AL VIA LA III EDIZIONE DELLA MARISICILIA CUP

mmAUGUSTA – Nei locali  del Club Nautico di Augusta, si svolge oggi la conferenza stampa di presentazione delle attività a carattere sportivo e culturale correlate con le regate veliche della III edizione della Marisicilia Cup e della XI edizione della Xifonio Cup. Alla conferenza parteciperanno il Comandante Marittimo Sicilia contrammiraglio Nicola de Felice, il sindaco di Augusta  avv. Maria Concetta di Pietro, il presidente del Club Nautico Augusta Dottor Sebastiano Ventura e il presidente dell’associazione ICOB Alessandro D’Oscini. L’impegno della Marina Militare nelle attività di promozione e coesione è sempre attivo e volto allo sviluppo e alla promozione della didattica marinaresca a favore della collettività. Proprio per promuovere questi valori, il Comando Marittimo Sicilia (MARISICILIA) ha organizzato degli eventi e delle manifestazioni che si svolgeranno dal 9 al 11 giugno 2017, in concomitanza delle regate, presso il Comprensorio Terravecchia di Augusta. Le regate veliche si svolgeranno nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 nello specchio acqueo che collega il Golfo Xifonio alla piccola frazione e suggestivo borgo di pescatori di Brucoli. Anche quest’anno la “diretta in web-streaming” della regata velica racconterà le interessanti e spettacolari fasi della partenza, commentate dal vivo con ospiti e interviste da Piazza delle Grazie già dalle ore 10.00 di sabato e di domenica, oltre alla diretta streaming su augustaeventi.it. All’insegna dell’amore per il mare, il golfo Xifonio sarà il teatro di molteplici iniziative che renderanno questi due giorni particolarmente interessanti: dalle acrobazie freestyle dei windsurf  all’evoluzioni in aria dei kitesurf, dall’esercitazione di recupero naufrago dei reparti specializzati della Marina Militare  per passare al raduno zonale della classe Optimist sulle cui quale avviene il “battesimo” dei futuri skipperalle regate tecniche della classe 555 FIV. All’interno del comprensorio Terravecchia, il programma dell’Open Day vedrà altresì effettuate interessanti conferenze, dimostrazioni ed esercitazioni dei Palombari della Marina, di unità di salvamento cinofile in acqua, esibizioni sportive, raduno auto d’epoca, mostra statica di aeromodellismo, esposizione di quadri d’autore e numerosi street food dove si possono gustare tipici specialità locali e regionali. Domenica sera uno spettacolo musicale farà da cornice alla premiazione delle regate, nonché la chiusura della manifestazione e dell’open day edizione 2017 di MARISICILIA.

     M.S.

MARINA MILITARE: “NESSUNA MENZOGNA, PRONTI A OGNI INIZIATIVA PER TUTELARE L’ONORE DELLA FORZA ARMATA”

nave-amerigo-vespucci-4In merito alle ricorrenti notizie apparse su “L’Espresso” riguardanti l’inchiesta in corso per il tragico naufragio di un barcone carico di migranti del 11 ottobre 2013 che vide l’intervento di Nave Libra e di una motovedetta maltese, la Marina Militare “respinge fermamente le accuse di aver mentito o di aver fatto asserire cose inesatte o di aver fornito informazioni incomplete. Preso atto di quanto riportato dalla settimanale, sarà valutata ogni iniziativa utile a salvaguardare la Forza Armata e l’onore, la professionalità, l’attaccamento al servizio e alle istituzioni delle donne e degli uomini della Marina Militare. Nello specifico le dichiarazioni rese in ogni occasione rilevano essere coerenti con le risultanze delle indagini svolte dall’autorità giudiziaria inquirente, già in possesso di tutte le registrazioni sottoposte al relativo vaglio, ora rese note, solo parzialmente, dagli organi di stampa.” La Marina Militare “conferma la propria grande fiducia nell’operato della magistratura a cui è stato fornito, sin da subito, tutto il materiale disponibile presso il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) e presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera nella sua funzione di Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo (I-MRCC – Italian Maritime Rescue Coordination Centre).” La Marina Militare afferma “d’ aver fatto il proprio dovere come istituzione, attende con serenità gli esiti del procedimento giudiziario. Qualora dovessero emergere, in sede giudiziaria, responsabilità definitive dei singoli, saranno adottati con tempestività, fermezza e decisione i provvedimenti del caso.La vicenda umana, quella giuridica, le iniziative mediatiche – legittime e comprensibili – nonché le ricostruzioni giornalistiche quando ancora le attività giudiziarie sono in corso, non possono scalfire, delegittimare o sminuire l’evidenza del servizio reso dagli uomini e le donne della Marina Militare che da sempre con slancio, mettendo a repentaglio anche la propria incolumità, con spirito di sacrificio , si sono prodigati nel salvataggio, negli ultimi anni, di centinaia di migliaia di persone in mare e in difficoltà”.  La M.M ha ribadito   “il cordoglio per le migliaia di sfortunate persone che hanno perso la vita in mare ed è vicina e solidale ai famigliari e ben ne comprende il dolore e la tristezza.”

     M.S.

 

AMIANTO, VICARIO “NON POSSIAMO TOLLERARE CHE LA STRAGE CONTINUI”

Il rischio amianto ci fu per “tutti i lavoratori del Petrolchimico di Priolo e, addirittura, gli abitanti della zona” ecco perché l’operaio siracusano C.L. aveva diritto alla rendita a carico dell’INAIL

vicario, al centro, intervistat o da Giorgio CàsoleLa Corte di Appello di Roma, a distanza di due giorni, motiva la condanna dell’INAIL che ribalta il giudizio di primo grado, con una motivazione shock: l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA e legale dei familiari della vittima, dimostra che “dalla documentazione prodotta (indagine epidemiologica del 1997 a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e Registro Tumori della Provincia di Siracusa) emerge come l’esposizione ad amianto riguardasse tutti i lavoratori del Polo Petrolchimico di Priolo e, addirittura, gli abitanti della zona”. L’INAIL ha negato a C.L., operaio di Priolo Gargallo, poi trasferito a Roma, il riconoscimento della rendita per malattia professionale, e, difeso dall’Avv. Ezio Bonanni, aveva fatto causa all’INAIL, che resisteva, e nel frattempo è deceduto il 15.07.2015, mentre il giudizio di primo grado era ancora in corso. Il Tribunale aveva accolto le tesi dell’INAIL e rigettato anche la domanda giudiziale. «La Corte di Appello di Roma ribalta l’esito del giudizio di primo grado, condanna l’INAIL, ma soprattutto afferma che il mesotelioma va sempre indennizzato, tanto più per “tutti i lavoratori del polo petrolchimico di Priolo” e afferma il rischio amianto anche per “gli abitanti della zona”. Questa sentenza quindi impone l’applicazione della Legge Regionale Siciliana in materia di amianto, ragione per la quale, anche in qualità di Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, rinnovo l’appello al Presidente On.le Crocetta e gli ricordo ancora che è urgentissima l’istituzione della sorveglianza sanitaria su tutta la Sicilia e la creazione del polo di riferimento medico presso l’Ospedale di Augusta così come previsto dalla legge regionale» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, legale dei familiari della vittima e Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.La Corte di Appello di Roma, con la sentenza n. 3000 depositata il 01.06.2017, ha motivato la sua decisione, e afferma dei principi innovatori: “La Suprema Corte, ha ritenuto la natura monofattoriale e il nesso di causalità con l’esposizione all’amianto del mesotelioma pleurico … si tratta d’altra parte di malattia tabellata in rapporto all’esposizione amianto e quindi sussiste la presunzione propria del regime tabellare. Quanto alle mansioni svolte va rilevato che dalla documentazione prodotta … emerge come l’esposizione all’amianto riguardasse tutti i lavoratori del polo petrolchimico di Priolo e, addirittura, gli abitanti della zona. L’esposizione è quindi dimostrata indipendentemente dalle mansioni svolte, come d’altra parte ritenuto dal CTU di primo grado … immotivatamente disattesi dal primo Giudice. Pertanto … accertata l’origine professionale del mesotelioma … con condanna dell’INAIL di corrispondere agli eredi … pro quota i ratei arretrati dall’01.12.2014 al 15.07.2015 …”. Calogero Vicario, Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Regione Sicilia, ribadisce che l’associazione è operativa in tutto il territorio della Regione Sicilia, fin dal 2008, e presta assistenza tecnica, medica e legale, in modo assolutamente gratuito.Tutti i cittadini che ne hanno necessità possono prima di tutto consultare il sito osservatorioamianto.jimdo.com dal quale acquisire ogni utile informazione poi, nel caso fossero necessari chiarimenti e assistenza medica e legale, ci si potrà rivolgere direttamente all’associazione inoltrando una e-mail all’indirizzo: osservatorioamianto@gmail.com.«L’associazione provvederà immediatamente a soddisfare, per quanto possibile, ogni esigenza che fosse manifestata. Continueremo a dare battaglia per il rispetto dei diritti dei lavoratori siciliani e siracusani. Il Presidente della Regione, nonostante abbia il potere per emettere atti equipollenti equivalenti agli atti di indirizzo ministeriale, non provvede ad emanare alcun provvedimento, di conseguenza i lavoratori sono obbligati ad intraprendere atti legali. Ci chiediamo le ragioni di tanto ostracismo nei nostri confronti. Siamo forse i figli di un dio minore? Siamo stati e siamo carne da macello delle imprese del nord Italia che fanno business nel nostro territorio e che portano via il profitto e ci lasciano i cancri e il territorio contaminato? Chiediamo una risposta dalle istituzioni, primo fra tutti il Presidente della Regione ,Crocetta, che fa parte di diritto delle riunioni del Consiglio dei Ministri. Che fa? Cosa ha fatto? Mentre i nostri lavoratori continuano a morire, la legge rimane inattuata. Sento di dire: mentre a Roma i politici discutono, Sagunto brucia! Solo che qui non c’è un generale cartaginese come Annibale, ma le nostre istituzioni che hanno tradito la Costituzione, che hanno permesso l’utilizzo di amianto, che porta morte e distruzione e quando ognuno di noi cade, nel senso che si ammala e muore, ci pensa l’INAIL a negare l’origine professionale della patologia. Denunceremo questo ancora alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo e in sede internazionale. Non possiamo tollerare che questa strage continui», afferma Vicario con fermezza

     Mariangela Scuderi

FINALE CHAMPIONS AL MAXISCHERMO IN PIAZZA A TORINO

419261-995x662C’erano anche ragazzi di Augusta ad assistere alla finale Champions davanti al maxi schermo in piazza S. Carlo a Torino quando per cause ancora da accertare, forse il botto di un petardo o il boato del cedimento di una ringhiera, si è scatenato il panico tra la folla che ha cominciato a correre senza meta nel delirio della psicosi da attentato. La testimonianza di quanto accaduto e degli attimi di terrore ci arriva da Fabrizio Saraceno, 21 anni, studente del Politecnico di Torino che insieme agli amici augustani, si trovava proprio in Piazza S.Carlo a vedere la partita. “Eravamo al centro della piazza, io con altri ragazzi di Augusta, alcuni studenti del politecnico e altri dell’Università di Torino, e altri ragazzi venuti apposta da Augusta per la finale Champions. Non ci siamo nemmeno resi di quello che stava succedendo. Stavamo guardando lo partita che era circa 80esimo minuto quando c’è stato un botto e la gente ha cominciato a correre verso di noi. L’unica cosa che abbiamo fatto, quindi, è stato correre anche noi.  Dalle ricostruzioni apprese sino ad oggi è emerso che il fragore udito dalla massa dei tifosi derivasse proprio dal crollo di una ringhiera così descritta da Francesco: “Questa ringhiera era una grata che copriva delle scale. Cè un parcheggio sotterraneo in piazza S. Carlo che era chiuso, la ringhiera andava a chiudere quelle scale, e quanto ho capito alcune persone sono caduti al di là della ringhiera ceduta. Sul momento abbiamo sentito solo il botto. Inizialmente si diceva che fosse una bomba perché la gente gridava “ bomba bomba scappate” poi subito dopo si è pensato a una persona che sparava con la pistola. Gente che cadeva, la folla che spingeva. Io sono caduto sopra una persona, però per fortuna non mi sono fatto nulla, solo una sbucciatura al ginocchio, ma gli altri ragazzi alcuni hanno subito escoriazioni e tagli per i cocci del vetro delle bottiglie rotte.” “Quando si vede la folla che improvvisamente ti viene contro, nel panico l’unica cosa che puoi fare è scappare. Sapevano solo la direzione dove andare che era opposta a quella dello schermo. Era una massa che si spostava tutta insieme. Poi dopo 100-200 metri ci siamo distribuiti tutti nelle varie vie, con gli altri miei amici ci siamo persi quasi subito. Abbiamo passato la notte a chiamarci l’un l’altro per sapere cosa ci fosse successo. Molti sono stati medicati nei pronti soccorso vicini. Io non ho avuto bisogno di medicazione ma un ragazzo ha dei punti nel braccio, una ragazza ha dei punti sia nel braccio che nelle gambe per le ferite causate dai cocci di vetro a terra. L’abbiamo vissuto come ci fosse stato un attentato. Da questa esperienza ne traggo che vogliamo reagire, non vogliamo chiuderci in casa o avere paura. Vogliamo vivere tutte le esperienze che ci si prospetta la vita”.

  G.C.

L’AERONAUTICA MILITARE E LA CORNICE DI SICUREZZA DEL VERTICE G7 DI TAORMINA

Il Tricolore della PAN sopra il Teatro Greco di Taormina saluti i Capi s...Firma albo d'onore Presidente USAUomini e mezzi dell’Aeronautica Militare hanno concorso al potenziamento delle attività di sicurezza, di prevenzione e controllo dei siti e degli obiettivi sensibili, messo in atto dalla Difesa in supporto al Ministero dell’Interno, in occasione della riunione G7 dei Capi di Stato e di Governo di Taormina del 26 e 27 maggio scorso. In tal senso, per contribuire a garantire il regolare svolgimento del Vertice, l’incolumità della popolazione e dei partecipanti nel complesso dispositivo di protezione dell’area interessata all’evento, l’AM ha implementato le misure di sorveglianza e difesa dello spazio aereo, costituendo un Comando di Componente Aerea (ACC) che ha coordinato tutti gli assetti dell’AM in campo. L’ACC, operando dal Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico (FE), si è avvalso di una struttura “avanzata e replicata” presso l’Aeroporto di Sigonella, composta da un Deployable Air Operation Center (AOC-Forward) e dal Deployable Air control system, Recognized air picture production center, and Sensor fusion post (DARS), per l’esercizio del controllo tattico delle componenti aeree. La capacità di controllo dello spazio aereo è stata incrementata attraverso l’utilizzo di sistemi radar mobili di difesa aerea rischierati per l’occasione dalla 4ª Brigata Telecomunicazioni e sistemi per la difesa aerea e assistenza al volo di Borgo Piave e dal 2° Stormo di Istrana. Da Trapani sono stati attivati pronti al decollo i velivoli Eurofighter F2000 del 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani, mentre da Sigonella gli elicotteri HH101 – HH139 del 15° Stormo di Cervia, gli elicotteri HH212 del 9° Stormo di Grazzanise, i velivoli P-72A del 41° Stormo, gli aeromobili del 31° Stormo di Ciampino per concorso al trasporto VIP, i velivoli APR del 32° Stormo di Amendola (FG) per attività di intelligence sorveglianza e ricognizione. Nel periodo 25-28 maggio, è stato attivato altresì il dispositivo di massima attenzione durante il quale sono state implementate tutte le predisposizioni già in atto con l’aggiunta di velivoli – sempre in volo – del 14°Stormo e con assetti del Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica “ReSTOGE” di Pratica di Mare. A Taormina, già dal mese di febbraio 2017, l’AM ha iniziato ad approntare le sedi stanziali e il rischieramento del dispositivo dove sono state attuate tutte le predisposizioni logistiche per permettere l’atterraggio delle delegazioni G7, provenienti in elicottero dall’Aeroporto Militare di Sigonella. Il 3° Reparto Genio Campale AM di Bari Palese ha costruito due elisuperficie: la prima definitiva in contrada Bongiovanni nei pressi della piscina comunale e la seconda, provvisoria, in grelle di alluminio in località Piano Porto. Inoltre, sono state allestite tre piazzole temporanee presso la località di Calatabiano (CT).

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“A PORTE APERTE”, PERSONALE DI SANDRA RIZZA ALLA GALLERIA QUADRIFOGLIO

locandina-800x800SIRACUSA – Venerdì 16 giugno alle ore 18,30 nella Galleria Quadrifoglio Arte contemporanea (Via Santi Coronati 13, Ortigia) sarà inaugurata una personale dell’artista siracusana Sandra Rizza dal titolo “A porte aperte”, a cura di Mario Cucè. L’autrice espone una serie di disegni a matita o a tempera su carta e su cartoncino, concepiti come opere a sé stanti o assemblati come installazioni e disposti liberamente nello spazio espositivo, che raffigurano concetti geometrici, forme e linee, comunicando all’osservatore l’aerea impressione di trovarsi in un luogo aperto. Così l’artista illustra il significato del proprio lavoro, in una nota esplicativa: «Spazi senza limiti, mentali si scoperchiano ad un angolo visuale o pensabile come la cupola di un osservatorio stellare. Si abbattono muri e confini per aprirsi all’incontro sociale ideale e materiale attraverso cui ogni uomo ha modo di confrontarsi con se stesso e con gli altri. Il segreto dell’esistenza? Un incrocio di destini di percorsi inconsci e casuali che creano ordine nel disordine, senso nel non senso». Una mostra, questa, che prova a risalire all’origine del concetto di spazio, alla sua relazione fisica e mentale con il soggetto che lo percepisce, per arrestarsi dinanzi a una domanda che resta inevitabilmente aperta, sospesa: «non so se sta dietro al pensiero la linea, più dietro o più avanti, ancora più avanti».  Un interrogativo, questo, che porta l’opera d’arte a sconfinare nel mistero del reale, come osserva l’artista Francesco Lauretta, autore del testo inserito nel dépliant della mostra: «Le geometrie sono offese dello spazio, sono domande e risposte del creato. Al cospetto il pensiero è tremulo. Sandra sfilaccia le forme e si lascia come fosse la prima volta a ‘sapere’ delle cose». La mostra, aperta fino al 30 giugno, potrà essere visitata da martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00.