Allarme sui finanziamenti UE a rischio. Parlano i deputati Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, la sindacalista Vera Uccello e i consiglieri comunali Pasqua e Tribulato – di Cecilia Càsole
Augusta. Il porto di Augusta è al centro del Mediterraneo e può servire la Sicilia orientale. Per questo motivo l’U.E. ha promesso finanziamenti di centinaia di milioni di euro per tutta una serie di opere al fine di far diventare più funzionale e competitivo il porto che non può essere più considerato solo porto di Augusta, dunque. Per questo motivo l’Autorità portuale di Augusta sarà denominata Autorità di sistema portuale di cui il ministro ai Trasporti, Delrio, ha già designato il nuovo presidente, Andrea Annunziata, salernitano, già sottosegretario ai trasporti, dal 2006 al 2008, nel governo Prodi II, già deputato della Margherita nella legislatura dal 2001al 2006, presidente uscente, per otto anni, dell’Autorità portuale di Salerno. La nomina di Annunziata non è ancora esecutiva. Il porto commerciale di Augusta è da oltre tre anni meta di sbarco dei migranti, con obiettivo rallentamento delle attività produttive. Da tre anni l’Autorità portuale è commissariata. L’attuale commissario, in proroga, è il capitano di vascello Donato, comandante della capitaneria di porto. All’inizio della settimana alcuni sindacati di categoria lanciano un forte allarme che rimbalza sui quotidiani locali, stampati e nel web: l’Unione Europea ritira il finanziamento di 2oo milioni di euro per il porto di Augusta, che con il nuovo sistema, farà sinergia con quello di Catania. Dopo un giorno l’allarme viene ridimensionato e si inizia a far luce sul rischio reale che l’Unione europea cancelli risorse per il porto di Augusta in assenza di progetti esecutivi e immediatamente cantierabili. La disputa è solo sui numeri, come emerge dalle note dei parlamentari del Pd Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, con cui si ricorda che il finanziamento europeo (Pon reti e mobilità) relativo al potenziamento del porto commerciale di Augusta ammonta a 67 milioni di euro. Di questi, riferisce Zappulla, che già lo scorso agosto aveva segnalato la questione al ministro Delrio, rischiano di esserne cancellati i 13,5 milioni (circa 20, considerate le quote di cofinanziamento) previsti originariamente per l’allargamento del piazzale del porto commerciale, stando alla motivazione addotta dalla Commissione europea e condivisa dal Ministero che un ampliamento dei piazzali non sarebbe giustificato dall’attuale attività e dalla stessa previsione futura. Sarebbero confermati, invece, gli investimenti previsti per i lotti 2 e 3 relativi alla realizzazione del Terminal Container e al consolidamento delle banchine. Per quanto riguarda l’ampliamento dei piazzali, la deputata Amoddio afferma che la Commissione europea ha chiesto al Ministero una “ridefinizione del progetto“, che il Ministero avrebbe recepito intendendo utilizzare per lo stoccaggio “aree sottoutilizzate e vuote già esistenti“, il suo collega di partito Zappulla, richiederà al ministro Delrio di “sostenere le ragioni di Augusta e, in ogni caso, di non consentire la cancellazione delle risorse“, proponendo di “rimodulare gli stessi fondi per interventi sulla Diga foranea e per l’allacciamento e il collegamento con la Ferrovia“, collegamento tra le condizioni indispensabili previste per mantenere la classificazione di porto cosiddetto core.