ENZO BOSCHI, “IL TERREMOTO DI SANTA LUCIA, MONITO DA NON DIMENTICARE”, MA NESSUNA TV LO HA RICORDATO

Il libro Di Giorgio Càsole, “Augusta, Cronache di un terremoto annunciato”

copertina Augusta, cronache di un terremoto annunciatoAugusta. <<Il terremoto di Santa Lucia del 1 3/12/1990 colpì una delle aree a maggiore concentrazione di stabilimenti industriali d’Italia e forse del mondo. Tra gli anni ’50 e gli anni ’80 del secolo scorso, infatti, lungo la costa della Sicilia Orientale sono spuntate oltre 200 ciminiere e centinaia di impianti e, fra questi, sette industrie definite “ad alto rischio” dalla classificazione realizzata dal Ministero dell’Ambiente. Una concentrazione industriale impressionante, direi addirittura sconcertante,  in una delle zone con il più alto rischio sismico d’Europa. Quel 13 dicembre 1990 la violenta sollecitazione imposta dal terremoto a tutti gli impianti industriali preoccupò non solo i tecnici, ma, soprattutto, i cittadini. I sistemi di spegnimento automatico delle varie raffinerie, quella volta, funzionarono benissimo, ma il terremoto di Santa Lucia fu un monito che non dobbiamo dimenticare.>>  Questo memento  è stato redatto da Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia fino a  cinque anni fa,  incorporato nella prefazione al volume Augusta, cronache di un terremoto annunciato, per i tipi delle Edizioni La Stampa di Siracusa, con cui l’autore, Giorgio Càsole, docente liceale di lettere e giornalista, ha raccolto i suoi articoli (compreso uno pubblicato su FC n. 45/1991) su  quel  terremoto che ebbe come epicentro il  mare  di Augusta, città con un porto petrolifero e commerciale  e militare fra i più i importanti in Italia, tornata oggi alla ribalta nazionale perché porto di sbarco quasi quotidiano di migranti. Dopo i disastrosi terremoti nell’Italia centrale, il terremoto di Santa Lucia non viene ricordato  nelle classifiche mostrate dalle televisioni nazionali, eppure provocò tredici morti nel vicino  comune di  Carlentini e danni a edifici pubblici, civili abitazioni e chiese nella Sicilia sud-oriente, da Catania a Ragusa.  A distanza di 26 anni, la cappella del cimitero di Augusta è ancora ingabbiata come dopo il terremoto.

  G.T.

ENZO BOSCHI, “IL TERREMOTO DI SANTA LUCIA, MONITO DA NON DIMENTICARE”, MA NESSUNA TV LO HA RICORDATOultima modifica: 2016-11-14T14:54:52+01:00da leodar1
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