AUGUSTA, SOLENNE COMMEMORAZIONE DEI 22 MORTI DEL SOMMERGIBILE ASCIANGHI AL LARGO DI AUGUSTA – di Giorgio Càsole

A bordo della nave-scuola “Palinuro”, presente il comandante di Marisicilia, Nicola De Felice, Il promotore dell’iniziativa. Lo storico militare Francesco Migneco, di Augusta, ha ricordato l’ordine “scriteriato” di Supermarina e l’eroismo dell’equipaggio del sommergibile affondato il 23 luglio 1943 dalle navi inglesi.

Corona  caduti AscianghiPavoneAUGUSTA. Bordo della nave-scuola Palinuro, mattina del 13 luglio 2016. Circa cinquanta persone, di varie associazioni d’arma, provenienti da Acireale e da Siracusa, sono ospiti del veliero dove si addestrano i futuri sottufficiali della Marina italiana. Sono ospiti perché a bordo del Palinuro (nome dello sfortunato nocchiero del mitico eroe troiano Enea) perché hanno chiesto espressamente di assistere a una cerimonia di commemorazione, nel ricordo del sacrificio di ventidue uomini sepolti nel fondo marino al largo di Augusta, dal 23 luglio 1943.Sono gli uomini che componevano l’equipaggio di un piccolo sommergibile, l’Ascianghi, affondato dalle bombe delle navi inglesi che incrociavano quelle acque per l’avvenuto sbarco in Sicilia degli Alleati, cioè delle forze anglo-americane. Il 13 luglio 1943 le truppe britanniche erano proprio entrate in Augusta, ridotta in macerie dal bombardamento del 13 maggio precedente per opera delle fortezze volanti americane. Dare l’ordine al piccolo sommergibile Ascianghi, di raggiungere Augusta da Napoli per contrastare le forze alleate fu un “ordine scriteriato” che provocò la tragedia, come ha ricordato l’autore del libro sul bombardamento del 13 maggio , Francesco Migneco, che da anni si batte perché questa commemorazione diventi un evento istituzionale a cura di Marisicilia. Grazie all’iniziativa tenace di Migneco, questa è la quarta commemorazione di quella tragedia, ma è la prima in forma solenne, non solo perché a bordo di una unità prestigiosa qual è la Palinuro, ma perché realizzata con un taglio cerimoniale di sicuro impatto emotivo: il picchetto d’onore, il silenzio intonato dalla tromba di un fante in divisa, il lancio della corona (con relativa benedizione religiosa), la lettura di tutti i nomi dei caduti , le allocuzioni. La prima allocuzione è stata quella dello stesso Migneco , presentato come storico militare, che ha intrattenuto gli ospiti parlando a braccio, giustamente commosso, ma senza esitazioni. E’ scoppiato, invece, in pianto il figlio di uno dei sopravvissuti, Sebastiano Pavone di Acireale. Pavone ha ricordato una scena straziante di un commilitone del padre che, pur ferito in modo grave, continuava a prodigarsi per gli altri. “Mio padre” – ha sottolineato Pavone – “si sentiva in colpa per essersi salvato mentre i suoi compagni erano morti”. Migneco ha ricordato che è ancora in vita uno dei superstiti del piccolo sommergibile, ma, ultranovantenne, è privo dell’uso delle gambe e risiede a Napoli. Sopravvissero perché il giovanissimo comandante, il sottotenente di vascello Marco Fiorini, decise di fare emergere il sommergibile che pure aveva danneggiato l’incrociatore inglese Newfoundland. I sopravvissuti furono sì salvati dagli stessi inglesi, ma prima dovettero subire i colpi dei mitra britannici , tanto che uno di loro morì a Malta, dove furono portati come prigionieri. L’ammiraglio De Felice, che ha sottolineato il senso del dovere di quell’equipaggio, è stato pubblicamente ringraziato da Francesco Migneco per la solennità impressa quest’anno alla ricorrenza, una solennità che non sarebbe stata tale se non ci fosse stata la Palinuro, che ha compiuto una sosta di vari giorni nel porto di Siracusa, da dove è partita per raggiungere il luogo presumibile dov’è affondato l’Ascianghi, che ancora giace al fondo . Il veliero doveva ripartire per la sua crociera di servizio. Ecco perché la commemorazione è stata anticipata al 13 luglio, dieci giorni prima, una commemorazione solenne sì, ma “fatta con il cuore”, per citare ancora Migneco.
Giorgio Càsole

AUGUSTA, SOLENNE COMMEMORAZIONE DEI 22 MORTI DEL SOMMERGIBILE ASCIANGHI AL LARGO DI AUGUSTA – di Giorgio Càsoleultima modifica: 2016-07-17T20:12:48+02:00da leodar1
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