AUGUSTA/ Piazza Duomo, il cuore del centro storico, dove un tempo si svolgevano i comizi canonici per propaganda elettorale. Sono le 18,30 di lunedì 18 aprile. E’ l’indomani del giorno del fallito referendum sulle trivelle a mare. Davanti al gazebo di 5 Stelle c’è un assembramento di persone e un nugolo di giornalisti e di operatori di ripresa. La ressa è tale che si arriva a litigare per accaparrarsi il posto migliore. Si attende Alessandro Di Battista, considerato uno dei leader naturali del movimento fondato da Grillo e da Casaleggio. Casaleggio è morto qualche giorno fa, ricordato ad Augusta da Roberto Fico, che provoca un lungo e fragoroso applauso. Di Battista è stato fotografato mentre piangeva al funerale, ma pur contristato ha deciso di venire ad Augusta perché è divenuta il centro di attrazione mediatica in séguito all’affare che potremmo definire più propriamente “Gemellopoli”, giacché Gianluca Gemelli, di Augusta, titolare d’un’azienda augustana, già compagno dell’ex ministra allo Sviluppo economico Federica Guidi, si è adoperato, attraverso maneggi vari, per avere la concessione di un pontile consortile in area Punta Cugno, in Augusta. In quest’affare, “Gemellopoli”, appunto, è emersa la figura dell’attuale commissario dell’Autorità portuale, Alberto Cozzo, funzionale a Gemelli secondo i magistrati di Potenza, nominato dal ministro alle Infrastrutture, Lupi, prima e poi riconfermato dal successore Delrio, per ben due volte. Delrio ha affermato d’aver ricevuto pressioni da parte del sindaco Di Pietro per la riconferma della nomina in occasione di un incontro a Roma fra il ministro e la stessa Di Pietro. Circostanza che ella ha negato decisamente. Ad avallare l’affermazione della Di Pietro, interviene il portavoce all’ARS, Giancarlo Cancellieri, che grida in difesa di Cettina: “Al colloquio con Cettina Di Pietro e il ministro, io c’ero e vi posso assicurare che Cettina non ha detto nulla di quello per cui viene accusata”.
Archivi giornalieri: 22 aprile 2016
PARCHEGGIARE AL FARO S. CROCE DI AUGUSTA
AUGUSTA – Nonostante sia inconcepibile e inverosimile che gli abitanti di un’isola come Augusta abbiano difficoltà a recarsi a mare per fare un sano bagno ristoratore nel periodo estivo, consideriamo lodevole l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale circa l’istituzione del servizio navetta nella località balneare del faro S. Croce, in contrada Sant’Elena di Augusta. Detta iniziativa, oltre ad evitare inquinamento da smog causato dalle autovetture e a ridurre il potenziale rischio di incidenti stradali, renderebbe più fruibile la zona balneare, anche in considerazione della scarsa viabilità. Abbiamo però motivo di ritenere che la soluzione che si vorrebbe adottare sia allo stesso tempo onerosa per i cittadini e che il servizio dovrebbe anche essere correlato da una serie di altri necessari servizi. Ciò nonostante, riteniamo che ci possano essere altre soluzioni al problema che andrebbero valutati, auspicando che l’Amministrazione Comunale le prenda in seria considerazione. Nella zona balneare di Faro S. Croce, per esempio, esiste una zona demaniale in uso alla Marina Militare che, partendo proprio da località S. Elena, si protrae fino a contrada Granatello, lì dove sono ubicati anche i lidi della stessa Marina. Molto di questo terreno sembrerebbe non utilizzato. Perchè non richiederlo per la realizzazione di ampi parcheggi, senza compromettere altre aree utili? La concessione di un fazzoletto di terra nella zona balneare del Faro S. Croce, per la realizzazione di parcheggi fruibili dalla cittadinanza, farebbe onore alla Marina Militare, che ha sempre dimostrato di essere vicina alle esigenze della città e del cittadino.
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