AUGUSTA/L’AMMIRAGLIO FOFFI: “AUGUSTA, TERRA DI ACCOGLIENZA E DI SOLIDARIETA’” – di Giorgio Casole

ammina bandieraAUGUSTA – Quando la Marina Militare scrive nell’invito un orario, l’orario è quello. Non sono ammessi ritardi. Altro che quarto d’ora accademico, cioè quei quindici minuti che, tradizionalmente all’epoca dei baroni universitari e forse anche oggi,  i professori, detti appunto baroni, per il potere che esercitavano in àmbito accademico, sottraevano, a loro assoluto arbitrio, all’ora di lezione che dovevano tenere, per cui erano (e sono)  pagati profumatamente.  Addirittura si potrebbe ipotizzare l’ipotesi che la Marina Militare abbia scritturato un regista, tanto è  curata la cerimonia cui si è invitati, sotto ogni aspetto formale:   entrate, uscite, scenografia, coreografia, con tanto di fanfare, inni, salve di cannone, che, ovviamente, emozionano gli astanti, com’è successo giovedì 10 marzo, quando,  davanti a un foltissimo pubblico, composto per lo più da ex equipaggi delle due navi  e dai familiari degli equipaggi uscenti, è stato dato l’addio, dopo quasi trent’anni di attività,  a due corvette, Urania e Danaide, della flottiglia di pattugliamento del Mediterraneo, che ha la base e il comando ad Augusta. E proprio ad Augusta, alla sua popolazione  contraddistinta da senso di accoglienza e solidarietà, ha fatto riferimento il comandante  in capo della Squadra navale italiana, Filippo Maria Foffi, già venuto ad Augusta, circa un anno fa, in occasione d’un’analoga cerimonia: l’ultimo ammaina bandiera delle  corvette Minerva e Sibilla.

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FB: COMUNICATO DI DON PALMIRO PRISUTTO

Logo-giubileo-450x300AUGUSTA – La situazione è in evoluzione ed é stato riaperto il dialogo con le confraternite. Al di là di ciò che si dice o si sta scrivendo su fb o sulla stampa, si sta cercando di ricucire il rapporto con le realtà ecclesiali di Augusta.  Evitiamo di inasprire gli animi e soprattutto di avere rispetto per l’autorità ecclesiastica. Sono sicuro che con l’impegno di tutti e con la forza della preghiera e della vera “carità” questa crisi potrà essere risolta e la chiesa di Augusta ne trarrà un indubbio vantaggio. Pettegolezzi, odio e cose del genere devono rimanere fuori dalla chiesa. Ognuno si adoperi per realizzare solo ed esclusivamente quello che Cristo vorrebbe.

     Don Palmiro Prisutto