MARINA MILITARE: NAVE ALISEO SBARCHERA’ QUASI 800 MIGRANTI AD AUGUSTA SOCCORSI DALLE NAVI IMPEGNATE IN MARE SICURO

migranti1AUGUSTA/ Le navi della Marina Militare Grecale, Borsini e Aliseo, tutte impegnate nell’Operazione Mare Sicuro, hanno soccorso oggi 6 gommoni in difficoltà nello Stretto di Sicilia recuperando 690 migranti. Il primo intervento di soccorso si è svolto questa mattina e i 119 migranti soccorsi dalle idrobarche di nave Borsini sono stati portati su nave Aliseo. Nave Grecale è stata impegnata nel soccorso di 4 gommoni, con il supporto della CP 940 delle Capitanerie di Porto, recuperando 447 migranti che a breve saranno traferiti su nave Aliseo che a sua volta ha soccorso un gommone con 124 migranti. Anche nave Frankfurt inserita nel dispositivo Eunavformed ha effettuato un intervento di soccorso recuperando 106 migranti che saranno trasferiti su nave Grecale. Al termine delle operazioni di trasbordo nave Aliseo dirigerà per Augusta per lo sbarco dei migranti.

 N.L.

AUGUSTA/IL LEO CLUB DONA I PANDORINI AL “BUON SAMARITANO” LA MATTINA DI PASQUA

Leo Pandorini PasquaAUGUSTA/Ogni anno, durante il periodo natalizio e pasquale, il Leo Club di Augusta è impegnato nella vendita dei pandorini e delle colombine Leo, nell’ambito del Tema operativo nazionale “Leo4Children”. La mattina di Pasqua, alle ore 11:00, il presidente del Leo Club Augusta, Gaia Petracca, i soci Giorgio e Marco Failla, si sono recati all’associazione di volontariato “Il buon samaritano”, che ha sede nei locali dell’ex convento delle suore di Sant’Anna, per donare alcune scatole contenenti “La Colombina Leo”. Così il presidente Petracca: ‹‹Quest’anno il nostro club ha voluto donare le tradizionali colombine pasquali Leo all’associazione “Il buon samaritano” di Augusta. Il nostro pensiero è andato alle persone più bisognose e meno fortunate che, durante i periodi di festa, percepiscono sempre più la condizione di difficoltà.›› Il tema operativo nazionale dei Leo Club d’Italia “Leo4Children” ha come obiettivo il miglioramento e l’allestimento delle sale ricreative dei reparti di pediatria delle strutture ospedaliere presenti sul territorio italiano. Il fine del progetto è, quindi, quello di sostenere i bambini in un momento di criticità, apportando un sensibile miglioramento alla loro qualità di vita durante il loro periodo di permanenza ospedaliera.

P. G..

AUGUSTA/ANTHEA ODES E GIORGIO CÀSOLE EMOZIONANO ALLA “VELATIO”, AL CARMINE

velatio1me stesso alla Velatio del 16 marzo 2016Augusta/ La Chiesa del Carmine è l’unica chiesa di Augusta ad aver mantenuto la velatura delle immagini dalla V settimana di Quaresima; tuttavia mantenere la prassi di velare le immagini senza comprendere e diffondere il forte segno e richiamo spirituale in esso contenuto, diverrebbe ostentazione di uno scenografico apparato decorativo dai più percepito come anacronistico, e, pertanto, inutile. Proprio per ovviare a questo e, soprattutto, per farne comprendere il significato tanto stimolante anche per cristiano del terzo millennio, si è voluto creare un evento che mettendo in luce la ricchezza spirituale della Velatio ne riproponesse e diffondesse il richiamo spirituale, così forte e attuale anche o, forse, soprattutto per il credente del XXI secolo. Quest’anno la “ Velatio” giunta alla terza edizione è stata preceduta dalla solenne liturgia Eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Greco , direttore della Biblioteca Alagoniana di Siracusa, facendo così coincidere il precetto pasquale del Terz’ Ordine Carmelitano con la serata –evento. Preziose presenze il questa terza edizione sono stata la strepitosa Corale Polifonica Anthea Odes diretta da Maria Grazia Morello, impegnata in un coinvolgente repertorio di musica sacra che ha abbracciato ben cinque secoli di musica, partendo dalle composizioni dell’inglese William Bird, compositore del XVI secolo, passando per le composizioni barocche quali le partiture di Antonio Lotti e  Haydn per giungere ad altrettanto preziose pagine di autori contemporanei quali  Bardos, Dubra, Frisina e Garau. La vibrante ed emozionante  parte recitativa ha visto impegnato  Giorgio Càsole eccellente interprete dei testi sacri di Isaia e Luca, dello struggente ” Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi e del maestoso Canto alla Vergine posto da Dante Alighieri sulle labbra di San Bernardo da Chiaravalle nel celeberrimo trentatreesima canto del “Paradiso”. Una serata magnificamente condotta in porto malgrado le pessime condizioni atmosferiche che non hanno consentito la massiccia partecipazione prevista, ma che sarà ricordata come un vero evento artistico e religioso che ha donato profonde mozioni ai presenti, in attesa di poterle rivivere nella “ Velatio” 2017.

   Marcella Spanò

AUGUSTA/QUALCUNO SI VUOLE APPROPRIARE DEI 40 MILIONI DI EURO AUGUSTANI PER LA DEPURAZIONE? – di Giorgio Càsole

Ruggero intervistatoAUGUSTA/ Augusta dal 1968 avrebbe dovuto avere un collettore fognario per la depurazione delle acque reflue. Sono passati quasi 50 anni. Risultato?  Il nulla. In più il disonore, la vergogna di vedere Augusta sputtanata  in vari programmi televisivi nazionali in cui sono inquadrati tratti di costa dove si vedono  le tubazioni che scaricano le produzioni “casalinghe”  di rifiuti organici direttamente a mare, con  relativo inquinamento oro-fecale e, quindi, con l’impossibilità di fare i bagni di mare in una città circondata dal mare. Un vero paradosso, che potrebbe essere eliminato con la costruzione di un depuratore che, però, costa fior di milioni. Milioni a rischio, come  avverte Francesco Ruggero, coordinatore di “Augusta agli Augustani” e responsabile locale di “Zero Waste Sicilia”. – Ruggero, che sta succedendo? “Rischiamo di non avere il depuratore per la bocciatura dei fondi europei destinati per la realizzazione della rete fognaria approvati con la delibera CIPE 60/2012 e previsti nel Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 avente per oggetto ” DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE ” che prevedeva: il collettore (da Augusta isola e Borgata ai depuratori),  il progetto, l’impianto di depurazione e la rete fognaria di Augusta,  lo scarico dell’impianto di depurazione,  le reti fognarie di Monte Tauro con la – Zona faro Santa Croce, la zona Cipollazzo, la zona Campolato,  l’impianto di depurazione e la rete fognaria di Agnone per circa 40 MILIONI DI EURO.” – Siete stati considerati profeti di sciagure? “ NOI di Augusta agli Augustani, più volte, avevamo preannunziato la perdita dei finanziamenti al sindaco Carrubba, al commissario regionale La Mattina, alla Commissione Straordinaria antimafia, in cui   M.C. Librizzi aveva funzioni di sindaco, e in piccola parte all’attuale amministrazione,  attraverso l’assessore all’Urbanistica e lavori pubblici , Suppo, avevamo comunicato nel mese di luglio 2015 le nostre perplessità e manifestato allora la paura, oggi confermata, che la nomina dell’assessore regionale imposto da PD di Renzi a Crocetta, Vania Contraffatto,  in qualità di commissario ad acta ci avrebbe FATTO PERDERE i progetti finanziati dall’Unione Europea, facendo scadere i termini previsti al 31.12.2015.” – Come mai avevate questa preoccupazione? “Avevo fatto notare che il commissariamento era una forzatura-sospetta nei confronti di un’ amministrazione a 5Stelle da poco insediata, senz’alcuna  colpa, e pertanto, avevo suggerito d’impugnare la nomina e avviare le procedure, perlomeno, dei progetti finanziari,  cosi come stavano facendo tantissimi Comuni del palermitano,  che avevano avviato la procedura o presentando loro i progetti o affidando all’impresa sia la progettazione che la realizzazione.  Oggi quei comuni si trovano con gli impianti realizzati o in fase di completamento e liberi da eventuali multe dell’UE. Chi poteva allora non ha fatto niente e IL POPOLO DI AUGUSTA veniva rabbonito con articoli tranquillizzanti pubblicati sulle testate quotidiane cartacee e non.” – Voi siete stati ascoltati da noi del Diario in tempi non sospetti. – “Sì, è vero. Grazie. NOI DEL MOVIMENTO POLITICO CULTURALE DI AUGUSTA AGLI AUGUSTANI  avevamo lanciato l’allarme e dato suggerimenti con gli articoli: del 28.07.2012 “I fondi del Cipe per il depuratore devono essere assegnati al Comune e non ai privati” del Diario  del 28.07.2012.” 

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SOLARINO/L’ASSOCIAZIONE ITALIA-MALTA PORTA AL SUCCESSO IL II CAMPIONATO MONDIALE DI PIZZA BIANCA

Campionato mondiale pizza biancaSolarino – E’ visibilmente soddisfatto Pippo Paolini, presidente dell’associazione Italia-Malta, per la riuscita organizzazione del “II campionato mondiale di pizza bianca”, svoltosi nei giorni scorsi in un noto hotel di Solarino, dove si sono radunati centinaia di  pizzaioli italiani, maltesi e di altri Paesi per  mostrare la propria abilità nel presentare le  produzioni di pizza bianca, cioè senza salsa di pomodoro. “Erano permessi soli i pomodorini di Pachino”, precisa Pippo Paolini,   siracusano d’ò scogghiu, cioè di Ortigia, pendolare di lusso da 37 anni, da quando, cioè, ha rilevato un ristorante senza clienti  in Augusta, trasformandolo in  pizzeria aperta tutte le sere, dando lavoro a molti giovani e l’opportunità di apprendere i segreti del mestiere. A Solarino i pizzaioli chiamati a  raccolta  si sono sbizzarriti tanto da realizzare non soltanto pizze più o meno tradizionali, con abilità acrobatica, ma anche nel realizzare veri dolci, come i cannoli siciliani, con pasta di pizza. Questi i nomi dei vincitori:  Fabrizio BORELLI primo assoluto,  poi Antonino BORELLI, Piero Giuffrida Luca Rossitto,  Salvatore Zingales,  Antonino Aielo,  Massimiliano Nastasi,  Alessia Ferri, Jessica Porcu, Giorgio Selvaggio, Roberto Grano,  Vincenzo  Mineo, Giovanni  Manforte.

Giulia Càsole

CAMBIO COMANDO ARSENALE M.M. DI AUGUSTA

imagesAugusta. Giovedì 24 marzo alle ore 10.00  cerimonia di avvicendamento al Comando dell’Arsenale Militare Marittimo di Augusta (MARINARSEN) tra il contrammiraglio Fabio Antonio Giulietti Virgulti (cedente) e il capitano di vascello Giuseppe SICA (accettante), con la partecipazione delle più alte cariche istituzionali provinciali e locali,  all’interno del Circolo Ufficiali, a causa delle raffiche di vento, alla presenza del Comandante Marittimo Sicilia, contrammiraglio Nicola de Felice. Durante il proprio periodo da direttore – a partire dall’aprile 2014 – l’ammiraglio Giulietti Virgulti ha raggiunto importanti obiettivi quali la ristrutturazione dell’officina carpentieri in ferro e dell’officina tornitori. Inoltre ha dato un prezioso supporto  al comandante marittimo Sicilia nell’àmbito della stipula dell’accordo di collaborazione tra Marina Militare e Regione siciliana nell’importante opera di rilancio della Scuola Allievi Operai. La direzione dell’Arsenale di Augusta è stata affidata al Capitano di Vascello SICA proveniente dal delicato incarico di direttore dell’Ufficio Tecnico Territoriale di Genova.

  Diletta Càsole 

NUOVO COMANDANTE A COMFORPAT AUGUSTA

maffeisAUGUSTA – Il 18 Marzo 2016 l’Ammiraglio Mario Culcasi ha passato il Comando Forze da Pattugliamento (COMFORPAT) all’Ammiraglio (grado funzionale conferito per l’occasione) Roberto Maffeis. Talvolta il silenzio è più forte di ogni parola, ma nel caso, non possiamo esimerci dal parlarne. E’ proprio perché l’Ammiraglio Culcasi, silenziosamente, senza clamore di cronaca, o suono di campane, nei suoi oltre due anni e mezzo di Comando a Comforpat, ha svolto uno straordinario, proficuo e tenace lavoro. Siciliano doc, nativo di Trapani, indiscutibilmente, e a buon diritto, resterà negli Annali Storici della Base, in cui ha lasciato un tangibile segno, profondo come il solco dell’aratro in fertile campo, per via delle sue molteplici attività, sia sul campo addestrativo dei Comandanti delle Unità Navali, ma soprattutto sul versante operativo, ove non risparmiando il faticoso lavoro necessario alle concretizzazioni, ha annotato con soddisfazione le loro conclusioni. Ha caratterizzato il suo Comando, allorquando per più volte, è stato Comandante del 29° Gruppo Navale, impegnato, senza soluzione di continuità nelle missioni umanitarie di Mare Nostrum, Triton, Frontex, annotando il salvataggio in mare di circa 60.000 profughi. Ha profuso un particolare impegno nella formazione del personale, ed in modo incisivo, al fine della valutazione dei rischi che la specialità dei compiti demandati alle Unità Navali, comportano.

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LA TRADIZIONALE FESTA DI SAN GIUSEPPE DELL’ARSENALE M.M. DI AUGUSTA

“TOGLIETECI TUTTO, MA NON IL NOSTRO SANTO”, HANNO ESCLAMATO LE MAESTRANZE

SGiuseppe3AUGUSTA – Il personale civile della difesa che opera all’interno dell’ Arsenale Militare di Augusta è sempre stato devoto a San Giuseppe. Lo ha dimostrato anche lunedì santo, rimanendo in attesa del proprio Protettore, di ritorno dalla Chiesa San Domenico, per accompagnarlo in corteo “nato spontaneamente” fino alla sua dimora, un locale ricavato nelle antiche mura spagnole. Ciò è successo a distanza di qualche giorno dalla conclusione della tradizionale festa di San Giuseppe, svoltasi quest’anno il 17 marzo, per la prima volta dal 1951 senza la rituale processione all’interno dello Stabilimento. Il simulacro si trovava nella chiesa di San Domenico in quanto le incerte condi-meteo sconsigliavano la funzione religiosa in un luogo aperto all’interno dell’Arsenale. La messa avrebbe lì dovuto essere celebrata dall’arciprete della Chiesa Madre di Augusta, don Palmiro Prisutto. Ma, di lì a poco, la decisione di svolgere la cerimonia nel cortiletto ricavato tra le nuove palazzine direzionali dell’Arsenale. Ha avuto così inizio la messa, presieduta dal cappellano militare, mentre Il simulacro del Santo rimaneva in custodia presso la Chiesa San Domenico. Alla funzione partecipava il personale militare, il Comandante di Marisicilia, il Direttore dell’Arsenale, assenti i dipendenti civili della difesa che, decidevano di non partecipare, in quanto gli stessi reclamano un ritorno alla tradizione nata nel lontano 1951 ad opera del defunto dipendente Carmelo Spirio. Carmelo Spirio, il fabbro che nel 1951 ebbe l’idea di fare costruire, coi mattoni rossi pressati di Sicilia, dentro lo stabilimento un’edicola votiva dedicata al Santo patrono degli artigiani e degli operai, proprio davanti l’officina dove egli stesso prestava servizio. In quell’anno, con il consenso dell’ amministrazione militare, Spirio riuscì a realizzare, assieme al suo reparto, la prima festa di San Giuseppe dell’Arsenale, probabilmente inconsapevole di avere dato inizio ad una vera e propria tradizione. Da quel momento la festa venne organizzata a turno dai vari reparti dell’ Arsenale militare. Al mattino veniva portato in processione un piccolo simulacro di San Giuseppe, poi veniva celebrata la messa a cui partecipavano tutti i lavoratori con le rispettive famiglie, le autorità civili e militari e le orfanelle dell’ Istituto Parisi-Zuppello Santangelo, ricorrenza questa ultimamente emulata  anche dagli Arsenali di Taranto e La  Spezia. “Abbiamo registrato che con il passare degli anni la festa delle maestranze operaie organizzata a turno dai vari reparti dell’Arsenale, nostro malgrado, è stata pian piano snaturata diventando sempre più cerimonia militare e sempre meno festa delle maestranze e dei relativi familiari, facendo discostare sempre più quell’orgoglio nato nel 1951 e il senso di appartenenza ad una comunità che in quella festa riconosceva il proprio mestiere come opera indispensabile doverosa e fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi comuni cosi come l’aveva concepita “onorevolmente” il defunto dipendente Carmelo Spirio, fabbro dell’Arsenale militare di Augusta. Quanto avvenuto giovedì scorso non passi semplicemente come mero fatto di cronaca, ma costituisca un punto di riflessione affinchè la tradizionale Festa di San Giuseppe dell’Arsenale, sia restituita alle maestranze civili”.

     Sebastiano Trigilio –  Cgil Funzione Pubblica 

CANOTTAGGIO PIEDILUCO – 1° MEETING NAZIONALE

MEETING 2016.jpg PREM.LAGO DI PIEDILUCO – Come prima selezione degli atleti che rappresenteranno  l’Italia alle olimpiadi e ai campionati del mondo juniores. Alla selezione juniores l’augustano Sebastiano Galoforo, in forza al Circolo Canottieri Peloro di Messina, ha gareggiato sabato nel singolo e domenica sul “quattro senza”.  Sabato mattina nel singolo, con 67 concorrenti  iscritti,  Seby si classificava 2° nella sua batteria eliminatoria, a mezzogiorno 2° nella sua semifinale  e nel pomeriggio 4° nella finalissima, ennesima medaglia di legno, però questa molto pesante. Domenica il “quattro senza”, nella batteria di qualificazione si classificava 2° e  accedeva alla finale, dove in una gara molto appassionante , per il pubblico che per 2 giorni ha riempito la tribuna gli spalti e gli spazi antistante il campo di gara, in una lotta durissima punta a punta per il 2 posto, ha visto la barca con Galoforo doversi accontentare  del terzo posto per solo 14/100 di secondo. Viva soddisfazione del tecnico della C.C.Peloro,  Alda Cama, anche per la combattutissima vittoria del 2 senza pesi leggeri senior , del campione del mondo  in 2 senza pesi leggeri under 23 Giovanni Ficarra. In serata  il coach cama riceveva una comunicazione dal capo settore della nazionale juniores che convocava sebastiano per il “memoria paolo d’aloja”  1 regata internazionale in europa in linea sui 2000 metri, per partecipare alla manifestazione sul doppio juniores dell’Italia.

V.G.

UNA COPRODUZIONE DEI TEATRI STABILI DI CATANIA E DI NAPOLI, IN SCENA AL VERGA (1-17 APRILE) E AL MERCADANTE (20 APRILE – 1 MAGGIO). L’AUGUSTANO LUIGI TABITA NEL CAST

“”Lear, la storia”: tracotanza e delirio del re sacro

CATANIA – La sfida è ora la più apocalittica delle tragedie del Bardo, Re Lear, anzi Lear, la storia. Mariano Rigillo e Giuseppe Dipasquale proseguono la loro collaborazione artistica nel segno di un’altra ambiziosa avventura teatrale, sulla scia del successo nazionale riportato per ben tre stagioni consecutive con Erano tutti miei figli di Arthur Miller. Il grande attore napoletano approda al ruolo shakespeariano con l’autorevolezza acquisita in oltre sessant’anni di straordinaria carriera. A sua volta il pluripremiato regista, direttore del Teatro Stabile di Catania, prosegue l’esplorazione dei capisaldi della drammaturgia universale, che nell’ultimo periodo lo ha visto affrontare con profondità testi come I giganti della montagna di Pirandello eIl giardino dei ciliegi di Cechov. Di Lear, la storia Dipasquale ha curato anche l’adattamento avvalendosi della traduzione di Masolino d’Amico. La nuova coproduzione, realizzata dai Teatri Stabili di Catania e di Napoli, debutterà in prima nazionale nel capoluogo etneo al Verga, dall’1 al 17 aprile, e sarà quindi in programmazione nella città partenopea al Mercadante dal 20 aprile al 1 maggio. Accanto a Rigillo un cast di qualità che schiera Anna Teresa Rossini (il Matto), Sebastiano Tringali (Gloucester), David Coco (Edmund), Filippo Brazzaventre (Kent), Silvia Siravo (Cordelia), Giorgio Musumeci (Edgar), Luigi Tabita (Regana), Cesare Biondolillo (Re di Francia/Oswald), Enzo Gambino (Curan), Roberto Pappalardo (Goneril). Le scene sono dello stesso Dipasquale in consonanza creativa con le opere in scena realizzate da Angela Gallaro, che ha concepito anche i  costumi. A firmare le musiche è Germano Mazzocchetti, i movimenti coreografici Donatella Caprao, le luci Franco Buzzanca. «Lear – sottolinea Dipasquale – è un ossimoro vivente. Come Giobbe è tragicamente solo sul cammino dell’espiazione del dolore, ma non potrà né salvare sé stesso né tantomeno il mondo che inesorabilmente si è incrinato. Perché la sofferenza di Lear ha il suo opposto nella follia del delirio, nella ricerca del lavacro per la sua Ybris. L’abdicazione inscenata come una sorta di ordalia dell’amore delle figlie, è il fatto, in sé semplice, che inaugura la catastrofe del Re Sacro. Egli compie la più banale delle azioni che determinano l’infezione del suo mondo: apre le porte al male. Un mondo che è il suo stesso corpo divino, che egli divide, smembra, dilania nella libido isterica del potere. Lear è parte del male, tanto quanto lo è del bene. Lear è entrambe le facce di una irrisolta divinità. Già dalle prime battute di Kent e Gloucester abbiamo la visione di un re che agisce per predilezione.

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