TERZA TAVOLA ROTONDA DEL PROGETTO-CONCORSO UNITRE

Il tema, “Donarsi per una vita piena e gioiosa”

Terza tavola rotonda 2Terza tavola rotonda 4Augusta. “L’amore e il dono di sé e del servire per una vita piena e gioiosa” è stato il tema del terzo dei quattro incontri previsti nell’ambito del progetto-Concorso Unitre. Il progetto dal titolo “Quale impegno personale per un mondo migliore: essere, amare, donare, servire”, è iniziato nel mese di dicembre e coinvolge più di duecento studenti del triennio dei due Istituti di Scuola Secondaria di 2° grado della città. Nella serata del 18 febbraio a fare gli onori di casa, il Presidente Unitre Dott. Caramagno, il vice-presidente, nonché moderatore, Dott. Cannavà e la scrivente responsabile del concorso prof. ssa Daniele. Ospiti d’eccezione i due relatori: la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Orso Mario Corbino” prof. ssa Maria Giovanna Sergi e il parroco della Chiesa di Santa Lucia padre Angelo Saraceno. Invitata a parlare per prima, la professoressa Sergi ha intrattenuto i presenti con una sua preziosa analisi delle tre parole chiave del titolo della serata: amore, dono e servire. Citando lo psicanalista Erich Fromm, l’amore presenta quattro aspetti: premura o cura, responsabilità, rispetto e conoscenza. Pertanto occorre aprirsi agli altri e diventare un cosiddetto animale sociale, che apprezza le altre persone, le ascolta e le comprende.  Quanto al dono, la relatrice fa riferimento a una frase di Papa Francesco pronunciata il 14 maggio del 2013: “Per vivere la vita come un dono bisogna avere un cuore largo”. E continua affermando che, secondo lei, il dono più grande che si possa fare è il dono della presenza. Presenza, non tanto come contrario di assenza, ma come opposto di indifferenza. Servire gli altri, poi, significa prestare molta attenzione alle loro richieste, seppure, a volte, non sono esplicite. La professoressa Sergi, inoltre, espone poche ma chiare riflessioni riguardo la sua esperienza personale di insegnante e di dirigente scolastica. Quello dell’insegnante, dice, è uno dei lavori più belli, ma anche uno dei più difficili. A scuola si può amare, servire, fare dono di sé. Continua a leggere