AUGUSTA/Anziano cade nella trappola del ricatto sessuale, vittima della “sextorsion” – di Giorgio Càsole

sextruffaAUGUSTA. –  Si sta diffondendo in rete, non solo in Italia, un nuovo reato, monitorato dalla Polizia di Stato, il reato di “sextorsion” o estorsione sessuale grazie a Internet e a Facebook . Le vittime, in genere, sono uomini anziani, spesso soli o alla ricerca di emozioni nuove con donne giovani o giovanissime.  Il ricatto non è nuovo in senso assoluto.  Infatti, in precedenza, sono stati registrati casi di ricatti basati sui rapporti sessuali di uomini, in genere potenti,  ripresi di nascosto,  mentre facevano sesso, da macchine fotografiche o da telecamere. Oggi la modalità è nuova, potremmo dire più semplice, e può coinvolgere anche uomini  qualunque, padri di famiglia insospettabili, nonni irreprensibili, desiderosi di compagnia femminile, specialmente se di  ragazze belle e irresistibili. Queste ragazze, attraverso Facebook, chiedono l’amicizia e, ottenutala, invitano l’uomo a conversare in privato, anche attraverso la telecamera del proprio computer. Dopo qualche convenevole, la ragazza manda in chat foto di lei nuda o si spoglia davanti alla telecamera privata. L’uomo, probabilmente, sbava davanti alle immagini esplicite e si sente coinvolto emotivamente, già pregustando un’avventura erotica. La ragazza lancia la rete. Attraverso parole suadenti,  rassicurando l’uomo che a lei piacciono gli uomini maturi, lo sollecita a inviare foto di lui senza veli o, addirittura, a spogliarsi per lei di fronte alla telecamera che riprende lo spogliarello maschile e qualche altro atto la ragazza lo invita a fare per eccitarsi. L’uomo cede. La trappola è scattata. Quasi sùbito dopo, il sogno accarezzato di poter vivere un’eccitante avventura, anche mediata da internet, si trasforma in incubo. Un incubo che fa sudare freddo, soprattutto se l’anziano vive con una pensione con la quale deve mantenere la moglie coetanea, la casa e una vita dignitosa, soprattutto, poi, se  è controllato dalla moglie anche per  le spese. L’incubo è stato vissuto per mesi da un ottantenne di Augusta, irretito – è davvero il caso di dirlo – da una procace ragazza francese che lo ha indotto a spogliarsi, a mimare azioni, di cui prova vergogna, come riferisce, visibilmente prostrato, e aggiungendo: “Era d’estate, c’era molto caldo, ero solo e credevo d’essere al sicuro”.  Il ricatto è dietro l’angolo e si ripete per l’augustano ottantenne come per tanti altri uomini, anche più giovani, com’è successo a Pesaro a un uomo di quarant’anni: “O mi paghi 4 mila (o più) euro o mando foto o  registrazione filmata a tutti i tuo amici di Facebook.” Ovviamente, è intuitivo che il profilo FB della ragazza è falso. L’augustano, però, ancora non lo sa e, terrorizzato, paga un primo acconto di 500 euro. Chi sta dietro il falso profilo non molla. Insiste per avere il resto della somma entro pochissimi giorni. L’ottantenne non sa come fare.  Non può prelevare un’altra somma perché la moglie gli chiederebbe la ragione. Ricorre al prestito.  Versa un altro acconto di 500 euro.  Pressato dall’organizzazione del ricatto perché paghi il resto,  si fa coraggio e ricorre a un amico avvocato e a un tecnico informatico. Dopo una  breve indagine, l’uomo viene a sapere che chi sta dietro al ricatto è in Costa d’Avorio, ex colonia francese, la cui lingua ufficiale è proprio quella degli ex colonizzatori. Questo spiegherebbe il ricorso allo specchietto per le allodole rappresentato dalla seducente ragazza  d’Oltralpe. Viene consigliato di non pagare più. Così fa, nonostante i vari messaggi minacciosi. Non succede nulla. Sono passati oltre sei mesi dal fatto. L’ottantenne si è tranquillizzato. Ha pagato non quanto richiesto,  ma  si è salvato, forse perché non ha denunciato. Stando alle denunce ricevute dalla polizia postale,  il fenomeno in Italia è in crescita. Quello di Augusta è un caso isolato? Non abbiamo riscontri ufficiali. Chi ci ha riferito è stato il malcapitato anziano che ci ha autorizzato a scriverne, con le dovute cautele,  come mònito per altri, affinché non cadano nella stessa trappola in cui  è caduto lui.

  G.C. 

AUGUSTA/Anziano cade nella trappola del ricatto sessuale, vittima della “sextorsion” – di Giorgio Càsoleultima modifica: 2016-02-04T16:34:30+01:00da leodar1
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