AUGUSTA – Dopo 6 anni difficili, comincia la ripresa. “Fino al 2040 possiamo stare tranquilli perché Il petrolio non mancherà”. L’affermazione è stata pronunciata all’Open Land dall’ing. Giovanni Murano, presidente, amministratore delegato e direttore generale della Esso Italiana, facente capo alla multinazionale Exxon-Mobil. Murano ha tenuto il discorso di prolusione alla serata di celebrazione del 65° anniversario della Raffineria Esso di Augusta, ex Rasiom, raffineria fondata da quell’Angelo Moratti cui Il “Diario1984”, giusto un anno fa dedicò un convegno ad Augusta, presente il figlio Massimo (a sin, nella foto), accolto da uno stuolo di sfegatati interisti e di ex operai della RASIOM, così si chiamava la raffineria prima che Moratti la cedesse del tutto alla Esso. Fra gli ex operai presenti un anno fa al convegno è da ricordare Sebastiano Viola, ex dirigente sindacale ed ex vicesindaco di Augusta nella prima metà degli anni Settanta. Viola, con una sua lunga testimonianza, è presente nel grande volume illustrato “Raffineria di Augusta-storia di uomini e di progresso”, firmato da Carmelo Miduri, giornalista siracusano di origini augustane, edito dalla Exxon Mobil, per ricordare compiutamente i 65 anni della Raffineria Esso, senza omettere, di ricordare e la Rasiom e Moratti stesso e il contesto storico nazionale e internazionale che portarono l’ex operaio in una fabbrica di maniglie d’ottone, Angelo Moratti, appunto, a impiantare una raffineria in questo estremo lembo del sud Italia con i rottami di un’ex raffineria di Longview nel Texas. La serata di celebrazione, coordinata dall’augustano Salvo Bella, capo dell’ufficio relazioni esterne, ha avuto come principale relatore il direttore della raffineria di Augusta, l’ing. Andrè Haus, francese, che ha letto la relazione, senza l’ausilio di un traduttore, interamente in italiano; relazione da cui sono emersi due dati: in Italia sono state chiuse ben 5 raffinerie, la raffineria di Augusta ha attraversato 6 anni difficili: dal 2009 al 2014. Il 2015 potrebbe rappresentare l’anno dell’inizio della ripresa.
G.C.