AUGUSTA/ HOT SPOT MIGRANTI: “L’IPERATTIVISMO E LE DIMEMTICANZE DI VINCIULLO”

2760newsAUGUSTA. Il problema dell’hot spot migranti, come ormai viene definito il centro di accoglienza, che dovrebbe sorgere in Augusta, per tutti i profughi che sbarcano in Italia è un problema divenuto più scottante proprio ora che ad Augusta è stata assegnata l’Autorità portuale di sistema per la Sicilia orientale. C’è un nuovo interesse, dunque, per questa tematica, che suscita sentimenti e reazioni disegno contrario. I coordinatori di “Fratelli d’Italia-ASN, Inzolia e Failla, ci hanno trasmesso questa nota in cui si critica duramente “l’iperattivismo” del deputato regionale Enzo Vinciullo, oggi NCD, un tempo   militante di Alleanza  Nazionale. Ecco il testo”E’ probabile che l’iperattivismo dell’on. Vinciullo possa averlo distratto dalla realtà; egli, infatti, accusa la città di Augusta -citiamo letteralmente- di “essere sorda e indifferente come se il problema dell’hotspot non la interessasse” sicché egli sente il dovere morale e politico di intervenire per difenderne gli interessi. Ma dimentica che alla tematica sia stata, recentemente, dedicata una appassionata seduta del Consiglio Comunale con l’adozione di una mozione unitaria. Dimentica, soprattutto,  che da due anni (nel corso dei quali l’on. Vinciullo ha brillato per un assordante silenzio in magnifica compagnia di tutte le altre forze politiche) Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Augusta sia stato, ed è, l’unico partito a battersi per una soluzione diversa da quella inconsistente, deleteria e pericolosa proposta dal governo nazionale di cui il partito dell’on. Vinciullo è parte fondamentale avendo, tra l’altro, la responsabilità degli Affari Interni con il suo leader Alfano. Dimentica che Fratelli d’Italia-AN ha realizzato, insieme a comitati civici spontanei, l’unica vera mobilitazione cittadina raccogliendo ben duemila firme (certificate) contro ogni forma di invasione del territorio  impedendo la trasformazione delle cd. scuole verdi in centro di accoglienza per restituirle alla popolazione scolastica; impedendo la realizzazione di eguali progetti sull’ex foresteria della RASIOM e interessando del problema -senza aspettare suggerimenti- sia l’Autorità Giudiziaria che quelle politico-amministrative. Soprattutto il deputato dimentica che Fratelli d’Italia-AN ha denunciato e denuncia da due anni i pericoli connessi all’arrivo di clandestini nel porto di Augusta; pericoli (che da soli basterebbero) non connessi solo alla operatività del porto medesimo e alle ricadute, tutte negative, sull’occupazione e sull’economia dell’intera provincia. Siamo stati infatti gli unici a prospettare, in tempi non sospetti, i pericoli per la sicurezza dell’intera area rivierasca e per quanti attorno ad essa vivono; parliamo della sicurezza delle installazioni militari ed industriali che costituiscono obiettivi di eccezionale sensibilità ed estremamente paganti, sotto ogni profilo, per eventuali azioni terroristiche. Dunque non è spostando di qualche centinaio di metri, ma sempre in piena zona a rischio, l’ubicazione del centro per clandestini (inevitabilmente si trasformerà in struttura di permanenza a tempo indeterminato come quello di Mineo tanto caro al NCD) che il problema potrà essere risolto se è vero, come è vero, che i due terroristi che hanno compiuto gli attentati allo Stadio di Francia sono sbarcati in Grecia con barconi, mimetizzati fra profughi siriani.L’on. Vinciullo dica che nell’intera  rada di Augusta non dovrà sorgere alcun centro per clandestini e potremmo trovare un comune percorso.” Fin qui la lunga nota di Inzolia e Failla. Vinciullo risponderà? Ne siamo convinti!

D. C.

AUGUSTA/ INCENDIO DOLOSO AL MONTE

incendio-sterpaglieAugusta. I carabinieri della  Compagnia di Augusta nutrono già forti sospetti nei confronti di chi, qualche notte fa, ha appiccato il fuoco a un’automobile parcheggiata all’interno del cortile di una villetta nella zona dello Sbarcatore dei Turchi,  nell’area collinare che gli augustani chiamano il “Monte”. Stando alle prime informazioni, uno sconosciuto, intorno all’una di notte, ha scavalcato il cancello della villa avendo una tanica con liquido infiammabile. Dopo aver versato il liquido sulla Fiat Sedici   parcheggiata, lo sconosciuto è fuggito, ma già i carabinieri sarebbero sulla pista buona per individuarlo. La Fiat Sedici è andata distrutta, ma altre due auto sono state raggiunte dalle fiamme. Infatti, le fiamme, propagatesi velocemente, hanno danneggiato anche le due autovetture parcheggiate vicino e di proprietà della stessa persona: un “Ford C Max” e una “Ligier XTOO”.

Cecilia Càsole

AUGUSTA COME ROMA? DENUNCIATO UOMO CON MAZZA PER PROCURATO ALLARME

mazza-da-baseball-di-legno-12196458AUGUSTA – Qualche giorno fa alla stazione Termini di Roma gli agenti della polizia di Stato hanno bloccato un uomo che andava in giro con un fucile-giocattolo, imitato, però, così bene che sembrava vero, tanto da aver seminato una sorta di panico fra le persone che sostavano alla stazione. Dato vigente  clima di terrorismo, diffuso dai mass media, la gente, nel vedere l’uomo con il fucile, ha avuto paura. L’uomo si è giustificando dicendo  di non essersi accorto del panico e comunque ha dimostrato che il fucile era proprio un giocattolo acquistato come dono per il figlio. L’uomo è stato lasciato libero, ma denunciato per procurato allarme. Anche ad Augusta un altro uomo è stato denunciato. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Augusta, hanno denunciato B. V. di 42 anni,  di Augusta, per il reato ingiustificato possesso e porto di mazza da baseball.

Giulia Càsole

L’AUGUSTANO SALVINO STRANO EMOZIONA I SIRACUSANI

Concerto pianistico con musiche da  film al “Privitera” 

salvino stranoSIRACUSA – Il concerto  è stato promosso dalla Associazione culturale “Per la città che vorrei” di Siracusa. Si è svolto nel salone dell’Istituto Musicale Privitera di viale Regina Margherita e aveva come titolo: “Heaven on our minds”. Una carrellata di celebri e splendide musiche tratte da grandi film a carattere religioso, con una proiezione simultanea di fotogrammi e didascalie esplicative. I film trattati sono innanzitutto “Fratello sole sorella luna”, del grande Zeffirelli, che contiene alcune riprese effettuate nel duomo di Monreale. Le musiche di questo film sono di Riz Ortolani e sono legate dal famoso tema cantabile di “Dolce sentire”. “Ho scelto questa musica sia per la sua delicata bellezza, sia per la mia devozione alla figura di San Francesco, che considero un esempio insuperabile di coerenza cristiana.”, ha osservato Salvino Strano” E’ seguito  il tema di Mosè, di Ennio Morricone, tratto dall’omonimo film televisivo del 1984, in cui riecheggiano le drammatiche atmosfere dell’esodo attraverso il deserto e di un popolo in fuga dalla schiavitù, in cerca della terra promessa. La musica del film “The mission”, di Ennio Morricone, attraverso il tema Gabriel’s oboe, ci  ha portato  invece in un’ atmosfera mistica, essendo ambientato in piena foresta amazzonica,  in una “missione” cristiana del 17 secolo. Il famoso tema da “Gesù di Nazareth”, grandioso film di Franco Zeffirelli, ci ha fattto  rivivere la dolcezza del messaggio di  Gesù, ma anche la tragica storia della sua Passione e il messaggio di speranza e di fratellanza da Lui lasciato a noi tutti. Il concerto si è concluso con una carrellata di brani tratti dal musical e film americano Jesus Christ Superstar, opera rock sinfonica musicata da Andrew Lloyd Webber nel 1972. In questo splendido film la figura di Gesù Cristo è affiancata anche da quella particolare di Maria Maddalena e di Giuda Iscariota, a cui è dato ampio rilievo. La proiezione conteneva molti fotogrammi dai film trattati, ma anche alcune immagini di dipinti del Caravaggio, del Sassoferrato e di Bouguereau, riguardanti le figure sacre incontrate. E’ sta una serata molto densa di emozioni.

D. C.  Nella foto: Salvino Strano

CONCORSO UNITRE, PROSEGUONO GLI INCONTRI A TAVOLA ROTONDA

L’amore e il dono di sé…parliamone con i ragazzi

2° tavola rotonda - 21 genn. 2016AUGUSTA – Nell’ambito del progetto-concorso Unitre dal titolo “Quale impegno personale per un mondo migliore: essere, amare, donare, servire” si è svolto giovedì scorso il secondo dei quattro incontri a tavola rotonda.  A relazionare sul tema della serata “L’amore e il dono di sé e del servire nell’ambito familiare e sociale” due illustri ospiti: la professoressa Gabriella Rista, vicaria del Liceo Classico “Megara” e il signor Giuseppe Carrabino, presidente della Commissione Comunale di Storia Patria. Presenti all’incontro, svolto, come di consueto, nell’aula magna dell’Istituto “A. Ruiz” numerosi soci Unitre e oltre duecento studenti dell’ultimo triennio del Liceo “Megara” e dello stesso “A. Ruiz”. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito da parte del Presidente Unitre, dott. Giuseppe Caramagno, la parola è passata al vicepresidente dott. Salvatore Cannavà, il quale, nella sua veste di moderatore dell’incontro, ha elegantemente presentato i due relatori. La collega di lettere Gabriella Rista spiega di aver impostato la propria relazione sulla base del suo operato di educatrice nel doppio ruolo di madre e di docente. Cita parole di Monsignor Costanzo a proposito della vita come dono e il dono della vita. Secondo questo principio noi dobbiamo donare a chi ci sta intorno il nostro tempo e la nostra attenzione; la famiglia è il luogo in cui si impara ad essere per l’altro, perché sapersi amare e sentirsi amati è fondamentale per crescere.

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CONCORSO UNITRE – AL VIA GLI INCONTRI A TAVOLA ROTONDA

IMG_8416AUGUSTA – Nella splendida cornice della gremita aula magna dell’Istituto “A. Ruiz” si è svolto, giovedì scorso, il primo dei quattro incontri a tavola rotonda propedeutici al concorso a premi rivolto agli studenti degli ultimi tre anni degli istituti “Megara” e “A. Ruiz”. Alla serata erano presenti oltre duecento studenti e numerosi soci Unitre. Dopo i saluti e i ringraziamenti sentiti del Presidente, dott. Giuseppe Caramagno, alle due relatrici, si è ricordato il tema del progetto di quest’anno: “Quale impegno personale per un mondo migliore: essere, amare, donare, servire”. In particolare, nell’ambito del primo incontro, le due relatrici sono state chiamate a intrattenere gli astanti su: “Conoscere se stessi per realizzare la propria vocazione, in armonia con gli altri, e per contribuire a un mondo migliore”. Ad aprire la conversazione è stata la professoressa Angela Gigli, docente di Lettere presso l’Unitre, la quale ha esordito ricordando che nella data del 10 dicembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti umani e, da poco, anche animali. Ha successivamente articolato la sua relazione su quattro concetti ben precisi, estrapolati dal tema della serata: conoscenza, vocazione, armonia e mondo migliore. A tal proposito ha richiamato l’attenzione su alcune frasi celebri, come quella di Michelangelo Buonarroti: “Scavando bene a fondo nella nostra personalità, rischiamo di imbatterci in uno sconosciuto”. Ha poi citato Benjamin Franklin secondo cui esistono tre cose estremamente dure: il diamante, l’acciaio e la conoscenza di se stessi. Luigi Pirandello scrisse: “Ciò che noi conosciamo di noi stessi, non è che una parte, forse una piccolissima parte, di quello che noi siamo”. Incisiva la frase con cui Socrate sintetizzò tutta la sua filosofia: ΓΝΩΘΙ ΣΑΥΤΟΝ, il famoso “Conosci te stesso”.

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AUTORITA’ PORTUALE , AUGUSTA ASSORBE CATANIA

Sindaci pro porto 8AUGUSTA. Dopo il consiglio comunali ad hoc di Augusta e Priolo, dopo la riunione in Piazza Duomo di otto sindaci del siracusano per rivendicare il diritto di Augusta di mantenere la sede dell’Autorità portuale, dopo le perorazioni di deputati ragionali, come Vinciullo,  e nazionali, come Amoddio, rappresentanti delle forze che sostengono l’attuale governo Renzi,  finalmente la notizia sospirata da mesi. Il Consiglio dei Ministri ha deciso in data 21 gennaio: Augusta, già individuato come porto “core” nell’àmbito della classificazione europea, sarà la sede dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia orientale,  con giurisdizione su Catania, città che, dunque, perderà la  propria Autorità portuale. La mattina del 21 gennaio un brivido era corso lungo la schiena di coloro che auspicavano  la soluzione Catania. un brivido di soddisfazione evidentemente, un brivido di delusione per coloro che, invece, si aspettavano la scelta dovuta per legge, cioè Augusta, giacché la legge di riforma dei sistemi portuali prevedeva, appunto, che la sede della nuova Autorità dovesse essere quella di un porto core, quale è quello di Augusta. Perché questo doppio, contrastante, brivido? Perché la mattina del 21 , sul sito istituzionale del Ministero dei Trasporti, è apparso il nome di  Catania anziché quello di Augusta. E, immediatamente, sono apparsi sui vari siti  vari e opposti commenti. Poi nel pomeriggio , la correzione sullo stesso sito del citato ministero: è  il nome della città di Augusta che compare con i nomi di  Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Palermo,  Gioia Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste. Perdono la loro autonomia, Savona, Carrara, Piombino, Salerno, Olbia, Messina, Catania, Brindisi e Manfredonia. Respiro di sollievo per quanti si sono battuti per Augusta. Ovviamente ha gioito il sindaco Di Pietro, che a ottobre 2015, dopo la riunione in Piazza con gli altri sindaci, s’era recata a Roma per un colloquio con il ministro Delrio, tanto d’aver diffuso questa nota: “L’Amministrazione comunale di Augusta accoglie con soddisfazione la riforma del sistema portuale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, avendo avute accolte tutte le richieste in termini di governance e di sede di Autorità di Sistema portuale presentate già a ottobre dello scorso anno durante il colloquio col ministro Delrio.” Dopo circa 22 anni, dunque, è stata portata a compimento la riforma dei sistemi portuali italiani , che comporterà risparmi di pubblico denaro e una semplificazione burocratica tale da mettere sostanzialmente l’Italia sullo stesso piano dei sistemi portuali europei.

Giorgio Casole 

IL BARBIERE DI SIVIGLIA A CITTA’ DELLA NOTTE

BarbiereAUGUSTA. E’ iniziata  martedì 19 la stagione della lirica con l’opera buffa più famosa, il  rossiniano  “Barbiere di Siviglia” al teatro “Cannata” del complesso “ Città della Notte, direttore artistico il maestro Marcello Giordani, tenore di fama internazionale, che non ha mai smesso di investire per il proprio paese. Appena qualche tempo fa espresse il desiderio che Augusta diventasse la città della lirica, un sogno che passo dopo passo sta per diventare realtà.  L’opera di Giochino Rossini è stata rivisitata in chiave moderna per suscitare  l’emozione anche di coloro che si approcciano per la prima volta alla lirica. Uno spettacolo in grande stile in cui le arance hanno fatto da scenografia:  “ Fil rouge di questo Barbiere”-  ha detto il regista Davide Garattini- “ le arance,  come simbolo di due terre calde e generose come la Spagna e la Sicilia” . L’Orchestra Yap, diretta da  Antonio Manuli e il Coro Lirico Siciliano diretto da  Francesco Costa hanno accompagnato le esibizioni degli artisti: Figaro il factotum della città, interpretato da un accattivante Gabriele Nani, la vezzosa Rosina incarnata da una  pimpante Leyla Martinucci  Rosina, il Conte D’Almaviva interpretato di Gianluca Bocchino, Gian Luca Tumino era Don Bartolo, Matteo Ferretti vestiva il ruolo di Don Basilio, e ancora Fiorello, Berta, Ambrogio ( il  comicissimo servo muto) e il notaio,  interpretati rispettivamente da Marco Zàrbano, Noemi Moschetti, Giovanni Di Mare e Marco Finagu. Marcello Giordani si è riservato  due cammei, provocando caldi applausi. Calorosi gli applausi tributati dal pubblico a tutta la compagnia, nonostante le perplessità espresse all’uscita da spettatori che non hanno gradito la scenografia composta esclusivamente da cassette di plastica per la frutta,  impilate e smontate e rimontate, utilizzate come quinte mobili. Dietro un’incastellatura di cassette sale Rosina , come per affacciarsi a un balcone , e lo spasimante canta,  dando del tutto le spalle alla bella, in un buffo play back- mentre dal vivo Giordani “contamina” l’opera cantando una popolare serenata siciliana, “E vui durmiti ancora”. La bella Rosina non dorme, ma non può vedere nemmeno  il volto del conte che spasima per lei. Per un’indisposizione, il popolare attor comico catanese Tuccio Musumeci, ottantenne, non è stato presente sulla scena. Avrebbe dovuto “interpretare” in modo ìlare l’introduzione all’opera e spiegare le intenzioni del regista.

Cecilia e Giorgio Càsole

ANPPIA, CONCLUSO IL CONVEGNO SUL “CONTRIBUTO DEI SICILIANI ALLA LIBERAZIONE”. PRESENTATO IL LIBRO DI GIORGIO E CECILIA CÀSOLE SULL’ANTIFASCISTA AUGUSTANO GIUSEPPE MOTTA

copertina mottaSi è conclusa domenica la “tre giorni” organizzata dall’ Associazione nazionale perseguitati politici Italiani antifascisti (ANPPIA) di Ragusa-Siracusa, in collaborazione con l’Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti (ANEI) e l’Associazione nazionale partigiani italiani (ANPI) con il patrocinio del Comune di Scicli per celebrare il 70° anniversario della Liberazione. Il convegno sul “Contributo dei siciliani alla Liberazione”, è stato introdotto da  Orazio Carpino (ANPPIA)  a Scicli nella Casa delle Culture, gestita dalla locale comunità valdese, con l’alternarsi di vari relatori. Nel corso del convegno si è data lettura dei messaggi inviati da Piero Fassino,  sindaco di Torino e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e da altri sindaci. Al tavolo dei relatori si sono alternati storici, docenti, figli e nipoti di partigiani, fuoriusciti, antifascisti, perseguitati politici, internati militari. Tra gli altri, particolarmente interessanti gli interventi di Boris Bellone di Torino e di Ulisse Signorelli di Enna che hanno parlato degli eroismi dei rispettivi padri nelle valli del Piemonte, mentre la studiosa Maria Malesani Bongiovanni ha ricordato la figura e l’impegno antifascista di Concetto Marchesi, grande latinista siciliano, che fu  Rettore dell’università di Padovai. Il nostro collaboratore prof. Giorgio Càsole, sulla base di un suo recente studio condotto con la figlia Cecilia (laureata in scienze politiche), e pubblicato dall’ANPPIA, ha presentato la figura di Giuseppe Motta da Augusta, eroico personaggio che sotto il fascismo scontò 13 anni di confino in varie isole e a Ventotene dove conobbe Altiero Spinelli e Umberto Terracini, padri dell’Europa e della Costituzione. Toccanti le voci dei prigionieri nei lager nazisti, raccolte da Roman Herzog nel suo documentario, trasmesso anche dalla RAI. Nella sala “Corrado Ventaglio” a Siracusa, infine, si è svolta la premiazione della 30° edizione del “Premio della Resistenza”, con la consegna delle borse di studio per lavori di ricerca, multimediali e grafico-pittorici sui temi dell’Antifascismo siciliano e delle vittime della mafia e del terrorismo. Premiati in particolare gli studenti della classe II E dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Aurelio Costanzo” di Siracusa, per un lavoro teatrale su Peppino Impastato, dal titolo “Peppino è vivo”. Riconoscimenti e borse di studio sono andate anche agli alunni delle scuole elementari di Scicli e Donnalucata, agli studenti del corso musicale della Scuola “Giovanni XXIII” di Modica che si sono esibiti in occasione dei festeggiamenti per il 25 aprile a Modica; agli alunni del liceo “Quintino Cataudella” di Scicli per la produzione di un cortometraggio sulla lotta per la Libertà; e ancora agli studenti dell’Istituo d’Arte di Noto (SR) e “G.B. Vico” di Ragusa. «L’ANPPIA – ha dichiarato Orazio Carpino, animatore dell’iniziativa – intende ringraziare tutti coloro che hanno preso parte alla manifestazione, ma anche gli assenti in vista di un loro augurabile interessamento futuro, anche perché come disse Piero Calamandrei, la Resistenza fu fatta per chi ci credeva, per chi non ci credeva e anche per chi era contrario».

C. S.

Alla Galleria d’arte Katàne, lectio magistralis e vibrante interpretazione

kataneCATANIA/ Ormai è diventato un ospite fisso della galleria d’arte Katàne, nella centralissima Via Umberto, dove sono esposte in permanenza opere pittoriche e plastiche di artisti catanesi e dove, periodicamente, si organizzano appuntamenti culturali aperti al pubblico. Il docente augustano Giorgio Càsole, con alle spalle un passato di attore al teatro greco di Siracusa, che negli anni giovanili, dopo una dura selezione,  frequentò la scuola del teatro stabile di Catania, viene invitato come ospite dalla direttrice della galleria, la pittrice Sarah Angelico, per “Lecturae Dantis” o per rivisitare testi classici, come “I sepolcri” di Foscolo o come “L’Eneide” di Virgilio. E proprio su questo grande poema epico della romanità, è stato invitato a tenere una vera “Lectio magistralis”,  al termine della quale ha recitato, con grande trasporto, l’episodio , tratto dal libro IX del poema, di Eurialo e Niso, coppia di amici fino alla mort, modello di un’amicizia a tutta prova fino alla morte. Anche quella di Giorgio Càsole è stata una vibrante prova attoriale, tanto che non pochi, alla fine, si sono avvicinati per confessare che, leggendo l’Eneide da studenti,  mai avevano provato forti emozioni come quelle che Càsole ha saputo suscitare in loro.

    Lina Solarino