SIRACUSA. Martedì 14, durante i consueti controlli all’interno del Porto Grande di Siracusa finalizzati al contrasto alla pesca illegale, personale militare a bordo della motovedetta CP764 della Capitaneria di Porto di Siracusa congiuntamente a personale a terra, procedevano all’arresto di un cittadino extracomunitario sul quale gravano le accuse di tentato omicidio, incendio doloso, resistenza a pubblico ufficiale e minacce. Lo stesso, infatti, sorpreso a pescare all’interno dello specchio acqueo portuale dove, come noto, la pesca è vietata, veniva scortato in banchina dai militari per gli accertamenti amministrativi ed il successivo sequestro di quanto utilizzato per l’attività illecita. Nel corso degli adempimenti previsti, il sedicente cittadino egiziano gettava un ingente quantitativo del combustibile contenuto nelle taniche di bordo sulla propria unità, sull’attrezzatura da pesca ed in parte sui militari della Capitaneria di Porto, innescando un incendio a mezzo di due accendini. Tempestivo l’intervento dei militari presenti sul posto che, a mezzo estintori, estinguevano l’incendio divampato. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, i militari procedevano pertanto all’arresto del cittadino extracomunitario – già noto alle autorità – che, dopo le procedure di identificazione e foto segnalamento presso il locale Commissariato di Polizia di Ortigia, veniva condotto presso la casa circondariale di Contrada Cavadonna. L’unità da pesca e la relativa attrezzatura nonché quanto utilizzato per appiccare il fuoco sono stati posti sotto sequestro probatorio. La Capitaneria di Porto di Siracusa ha, già da qualche tempo, intensificato l’attività di vigilanza all’interno del Porto Grande di Siracusa e della limitrofa Area Marina protetta del Plemmirio.

  C.P.

AUGUSTA. Apprendiamo dalla stampa, con sorpresa, della proposta dell’A.C. sul possibile accorpamento del liceo Mègara ad altra scuola. Sembra opportuno  sottolineare che  nessuno del personale del Ruiz auspica l’accorpamento del liceo Mègara al nostro istituto per una serie di considerazioni sulle quali è opportuno riflettere. – I finanziamenti del FSE, ormai di fatto  uniche somme a disposizione delle scuole, non dipendendo dal numero di alunni, ma sono per istituto pertanto le le risorse disponibili sarebbero di fatto dimezzate. – Riteniamo  che la presenza di offerte formative diverse, nella città, migliori la qualità delle stesse con benefici notevoli per gli alunni. – Consideriamo  però retorici e per certi aspetti demagogici i riferimenti a presunte perdite di identità culturali derivanti da un accorpamento di scuole, in quanto il provvedimento non determinerebbe  la chiusura della scuola che continuerebbe  ad operare senza alcuna interferenza con la didattica,  trattandosi di un provvedimento amministrativo che riconduce ad un’unica dirigenza ed un unico DSGA e null’altro. Un esempio è senz’altro l’esperienza dell’ITC, oggi ITSE, che nonostante accorpato all’ITIS ha  mantenuto la sua identità,  è cresciuto come iscrizioni ed  ha ottenuto notevoli riconoscimenti a livello nazionale. Premesso questo, vogliamo con amarezza evidenziare che l’iniziativa dell’Amministrazione comunale è sorprendente per la sua irritualità, superficialità e, potenzialmente, pericolosità. Irrituale perché se l’AC aveva una proposta doveva farla nei modi e nelle forme previste dalle norme vigenti: il tavolo provinciale al quale è stato assente. Qualche giorno prima della riunione del tavolo di proposta provinciale, abbiamo chiesto all’Assessore competente se il Comune avesse una sua proposta, ci fu detto che il Comune aveva già espresso quanto di proprio  interesse nella precedente riunione, riguardante le scuole del primo ciclo che dipendono dai Comun, e che nulla avevano da proporre.  perché tecnicamente non realizzabile in quanto il Liceo di Scienze Applicate di Augusta non può in alcun modo essere scorporato tutto o in parte dall’ITST non avendo un suo codice meccanografico.Irriguardosa nei confronti degli alunni considerati da una simile proposta una mandria da potere spostare anche senza il loro assenso.Potenzialmente pericolosa perché se con qualche “magia politica” fosse stata presa in considerazione un effetto sicuramente l’avrebbe prodotto: l’instabilità del posto di lavoro di tutti quei docenti che attualmente titolari su una cattedra oraria interna si sarebbero trovati titolari su cattedra oraria esterna o addirittura perdente posto con trasferimento su ambiti territoriali regionali come previsto dalla L 107/15 la cosiddetta “Buona scuola”. Vogliamo però stigmatizzare, ora che la proposta è stata rigettata al tavolo regionale, la mancanza, e non solo, di sensibilità istituzionale, nel momento in cui si è pensato di poter recepire una proposta (è evidente che la proposta non parte dall’Amministrazione comunale non avendola presentata a suo tempo) che coinvolge la nostra scuola senza nemmeno interpellare la dirigente che questa scuola rappresenta. Auspichiamo che in futuro non debba più accadere che per rincorrere gli eventi e cercare un facile consenso si metta in discussione il lavoro e i sacrifici di quanti con impegno e dedizione hanno consentito al 2° IIS di Augusta di essere un riferimento per tutta la provincia per la sua progettualità e capacità di essere in sintonia coi bisogni del territorio, proponendo un’offerta formativa che di anno in anno è cresciuta con riconoscimento di quanti chiedono di iscriversi alla nostra scuola che è l’unico risultato a cui ambiamo                                                                                       I docenti del  II.I.I: S.”RUIZ” – Augusta 

AUGUSTA. Gli alunni del liceo ubicati all’interno della cittadella degli studi posso continuare a svolgere l’attività d i educazione fisica all’interno della palestra “Stampanone” ubicata nell’area di Marisicilia,  la base militare più importante della nostra Isola. L’autorizzazione è arrivata dopo la firma della convenzione fra la Marina Militare e il commissario Barresi che attualmente amministra l’ex Provincia di Siracusa,  l’ente da cui dipendeva  il liceo dal punto di vista amministrativo. La firma è avvenuta a pochi giorni, dopo una trepidante attesa, di circa due mesi,  dopo le proteste degli alunni sulla stampa e dopo le sollecitazioni della dirigente scolastica del liceo Mègara, Maria Concetta Castorina, che ha già segnalato pubblicamente “il diritto negato” agli alunni d’avere una palestra nella stessa area dove insiste il plesso scolastico che ospita il liceo. Lo ha fatto in occasione dell’intitolazione del cortile  davanti ai plessi che ospitano il liceo classico, il linguistico, lo scientifico e quello delle scienze umane, Quando la dirigente Castorina  ha sottolineato questo “diritto negato” erano presenti le massime autorità civili di Augusta e della provincia: la commissaria Librizzi, facente funzione di sindaco, e il prefetto Gradone,  che a Siracusa rappresenta il governo nazionale. Eppure non si muove foglia, nemmeno sul piano delle prospettive per il futuro. Eppure oltre dieci anni fa la palestra ora degradata e abbandonata era funzionale e funzionante. Che dobbiamo fare? Domanda il prof. Giorgio Càsole, componente del Consiglio d’Istituto e della Giunta esecutiva dirigente, “dobbiamo organizzare una colletta fra studenti, genitori e spònsor per rimetterla in funzione?” La dirigente Castorina suggerisce il crowfunding visto che non ci sono progetti finanziati. Chi lo sa? Di questi tempi, potrebbe diventare una proposta seria e fattibile.

C.C.