AUGUSTA. In occasione della giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia, nelI’ stituto superiore “ A RUIZ” di Augusta, si è tenuto il seminario su “ Che cos’è il cyberbullismo?”. Una campagna di informazione per aprire le coscienze dei giovani adolescenti nati sull’onda della divampante affermazione di Internet , dei social network e delle mille insidie che nascondono. Con stupore dei relatori gli studenti si sono mostrati attenti e partecipi. Sentirli sussurrare tra le file “ i bulli sono degli imbecilli” è stata una sorpresa. Stupore e meraviglia per atteggiamenti e riflessioni che non ci si aspetta dai giovanissimi studenti. L’obiettivo di queste campagne è sensibilizzare i ragazzi su un tema divenuto piaga sociale. Tuttavia, gli adulti in primis dovrebbero avere fiducia nell’intelligenza di questi giovani ancora minorenni ma non più bambini. Tra i relatori il dott. Elio Garozzo past president Kiwanis International, l’ing. Domenico Morello, presidente del club augustano, che ha ricordato l’importanza della giornata a tutela dell’infanzia istituita dall’ONU nel 1989, e di come il club service Kiwanis di cui fa parte si sia da sempre impegnato nei progetti in favore dei diritti inalienabili degli infanti “ protagonisti del futuro”. E come protagonisti del futuro si è rivolto a loro Marcello La Bella dirigente della polizia postale di Catania. Mostrando dimestichezza sull’argomento, La Bella ha dato delucidazioni sui rischi cui si può incorrere quando si naviga su internet “ Che non è un mondo virtuale, ma un mondo parallelo”, perché “ la rete non dimentica; tutto ciò che viene immesso in rete rimane per sempre”. Tra i rischi principali del “ Mondo parallelo” La Bella ne ha elencati alcuni da cui bisogna stare attenti e difendersi: adescamenti in chat, droga on line, gioco d’azzardo, pedopornografia, frodi on line, furti d’identità e cyberbullismo. La pornografia minorile nella maggior parte dei casi non è volontaria; si può diffondere tramite il cosiddetto “ sexting” scambio tra conoscenti e non di messaggi, immagini, video dal contenuto sessuale. E conclude “ Internet è bellissimo e utilissimo, ma bisogna stare attenti come quando si attraversa la strada, non lo si può fare a occhi chiusi”.Degli aspetti psicologici del fenomeno si è occupato Francesco Cannavà : “ Il cyberbullismo spesso nasce come una forma di scherzo. Non esiste il cattivo che prende di mira una persona. Si innescano diverse componenti, oltre al bullo e la vittima , l’elemento determinante è rappresentato dagli spettatori”.Bullismo elettronico o cyberbullismo pare essere prediletto per un presunto anonimato. Infatti Il cyber bullo pensa erroneamente di rimanere sconosciuto. In realtà tutto ciò che viene immesso in rete può essere rintracciato e perseguibile. Cannavà ha poi menzionato una recente statistica realizzata su un campione di 1500 giovani adolescenti italiani, da cui è emerso che di questi circa il 10% è vittima di bullismo e ha suggerito alcune soluzioni per reagire ai soprusi: indifferenza assoluta verso il ribaldo, uso di strumenti alternativi per l’affermazione di sé ( per esempio creare un gruppo nuovo escludendo il bullo e chi gli ha fatto da spalla), chiedere aiuto all’adulto affinché questi si rivolga ai genitori del teppista.
Cecilia Càsole