MARINA MILITARE A SIRACUSA, AUGUSTA E MILAZZO. LA GIORNATA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI E DELL’ UNITA’ NAZIONALE

coronacLunedì 2 novembre, il Comando Marittimo Sicilia e le Autorità Civili celebreranno la giornata della commemorazione dei defunti. Il programma prevede diverse cerimonie che avranno luogo a Siracusa, Augusta e Milazzo. A Siracusa: Ore  10.00 – Cimitero Inglese: deposizione di una corona di alloro in onore dei Militari caduti / Ore 10.30 – Santa Messa presso la Chiesa del Cimitero comunale. Successivamente sarà reso omaggio alle tombe dei cittadini illustri e dei cittadini caduti in servizio ed insigniti di medaglia al valore tra i quali il primo capitano CEMM Francesco Angelino, Medaglia d’Oro al Valore Militare. Le cerimonie saranno presiedute dal Prefetto di Siracusa, Dott. Armando Gradone, alla presenza del Comandante Marittimo Sicilia, Contrammiraglio Nicola De Felice e del Sindaco di Siracusa, Dott. Giancarlo Garozzo. Ad Augusta:  Ore 10.30 – Ponte Rivellino: deposizione di una Corona di alloro al Monumento dei Caduti del mare da parte del Sindaco della città di Augusta Avvocato Maria Concetta Di Pietro e del Capo di Stato Maggiore di Marisicilia, Capitano di Vascello Maurizio Loi, in rappresentanza del Contrammiraglio Nicola de Felice, Comandante Marittimo Sicilia / Ore 11.00 – Cimitero comunale di Augusta: Santa Messa celebrata da Don Nicola Minervini Cappellano Militare di Marisicilia , seguirà la cerimonia di deposizione di un cuscino di fiori agli ossari, di una corona di alloro sulla tomba della medaglia d’argento 2° Capo Armando Stampanone e di una corona di alloro sulla tomba dei Militari caduti. Alle cerimonie saranno presenti le Autorità militari, civili e religiose cittadine. Nella città di Milazzo: Ore 16.30 – Cimitero di Milazzo: deposizione corone presso la tomba dell’Ammiraglio Luigi RIZZO e Sacrario, deposizione cuscino di fiori presso la tomba del sergente Giuseppe Tusa che ha perso la vita  nel porto di Genova nella tragedia del maggio 2013. Presiederà la cerimonia il Vice Prefetto di Messina, Dott. Valerio De Joannon, alla presenza del Comandante Marittimo Sicilia, Contrammiraglio Nicola de Felice e al Sindaco di Milazzo Dott. Giovanni Formica.

Il 4 novembre, giorno dell’unità nazionale, ex giornata delle forze armate, la marina militare celebrerà in Piazza Castello di Augusta la ricorrenza  con una pubblica cerimonia cui presenzieranno il comandante di Marisicilia, De Felice, e il sindaco di Augusta, Di Pietro.

INCENDIO IN NOTTATA PRESSO L’ARSENALE DI AUGUSTA

arsenAUGUSTA – Un incendio è divampato presso l’arsenale militare di Augusta, all’una di stanotte, in una struttura metallica prefabbricata fatta costruire più di dieci anni orsono, sopra il terrazzo di una palazzina recentemente ristrutturata e in fase di adeguamento alle nuove norme riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro. Il prefabbricato da poco ospitava il nuovo organismo SEN (Servizio Efficienza Naviglio) di Maristanav. Il personale in servizio ha notato le fiamme e dato immediatamente l’allarme, facendo intervenire i Vigili del Fuoco di Augusta e Siracusa, che hanno prontamente preso il controllo della situazione. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 4.30, mentre attualmente sono in atto ispezioni per stabilire eventuali danni strutturali e le cause dell’incendio. Nessun danno alle persone.

  G. T .

AUGUSTA/ INNER WHEEL AL CIRCOLO UNIONE: “VINCIAMO IL TUMORE MAMMARIO CON LA PREVENZIONE, LA CURA E LO STILE DI VITA”

imagesAUGUSTA. Si è svolta nel salone di rappresentanza del Circolo Unione di Augusta la conferenza “Vinciamo il tumore mammario con la prevenzione, la cura e lo stile di vita”.A introdurre l’incontro Ivana Amato Sarcià, presidente dell’Inner Wheel Club Augusta che ha fortemente voluto accendere i riflettori sul tema della prevenzione e ha per tale motivo affiancato l’associazione “Il filo della vita”, composta per lo più da donne “sopravvissute” al terribile tumore mammario. Ivana Amato ha posto l’accento sull’importanza della salute delle donne e dei bambini, soggetti più fragili, ponendosi al centro degli interessi dell’Inner Whheel. La presidente del “filo della vita”, Anna Patrizia Trapanese, ha raccontato la sua personale esperienza, presentato l’associazione impegnata nel sostegno alle donne colpite dal tumore mammario e  ha introdotto il medico oncologo . Francesco Caruso, direttore del dipartimento oncologico Humanitas di Catania. Caruso   ha saputo illustrare con  grande competenza e sensibilità questo terribile male, la sua prevenzione e la cura adeguata. Agnello, ginecologa e nutrizionista,  ha posto l’accento sullo stile di vita e sul regime dietetico come tappa fondamentale del programma di prevenzione delle patologie oncologiche e non. L’importanza dei temi trattati ha attirato nella splendida sala del Circolo Unione  un numeroso e interessato pubblico.

  I.S.

AUGUSTA. “SALVIAMO L’AREA PUBBLICA DELL’EX CAMPO PALMA”

L’appello dell’ex consigliere comunale Carmelo Messina

Carmelo Messina intervistato da meAUGUSTA – C’è un uomo che conduce una battaglia solitaria per la tutela di un bene pubblico che  è costato alla comunità 350 mila euro e costa ogni anno 8.470 euro.  Il bene pubblico cui ci riferiamo è l’ex campo Palma dove, negli anni Cinquanta del secolo scorso, la locale squadra di calcio giocava le partite contro gli avversari. Era un’area di campagna, in anni in cui ancora la zona non era  urbanizzata e, quindi, non  abitata come adesso. Da oltre dieci anni il numero degli abitanti è aumentato perché la Marina Militare, proprietaria dell’area, ha fatto costruire nei pressi,  in piena autonomia, palazzine per  il suo personale. Circa quindici anni fa, Pippo Gulino sindaco, l’area dell’ex campo sportivo fu concessa al Comune, dietro corresponsione di un affitto annuo di 8.470 euro. L’Amministrazione comunale s’impegnò a bonificare l’area che fu attrezzata per parcheggio auto, per 300 posti, e per un campetto di calcio da far fruire dai ragazzi. L’Amministrazione Gulino mantenne l’impegno  che non fu certo indolore: furono impegnati 350 mila euro di fondi pubblici. Sono queste le cifre che ci snocciola Carmelo Messina (a sin. nella foto in alto, nell’ intervista di Giorgio Casole, a destra della foto), ex consigliere comunale che, durante il mandato amministrativo di Gulino, si adoperò per rendere fruibile e godibile l’ex campo Palma. Quindici anni dopo, Messina si è intestata la battaglia “solitaria” di far arrestare il degrado in cui, nel frattempo, è precipitata tutta quell’area, “diventata un cacatoio pubblico per cani”, come ha sottolineato in un esposto, del 30 aprile di quest’anno, inviato al comandante della  polizia municipale, lamentando “lo stato di abbandono” dell’area, “piena di spazzatura, tutta la recinzione è distrutta, piena di buchi e lacerata da tutte le parti, non essendoci nessun controllo dei vigili urbani”, dove “tanti ragazzi che, entrando con le biciclette,  la fanno diventare un cìrcuito, mentre altri ragazzi stanno giocando al calcetto, causando spiacevoli incidenti, investendo con le biciclette i ragazzi che giocano a calcetto”. Considerato il silenzio del comando della polizia municipale, nei mesi scorsi Messina presentò un’altra denuncia al Commissariato della Polizia di Stato, per conoscenza inviata all’allora commissione straordinaria composta da Librizzi Cocciufa e Puglisi, che amministrava il Comune, in odore di mafiosità. Non avendo ricevuto risposta nemmeno da questi organi, mutata nel frattempo l’amministrazione comunale, retta oggi dal movimento fondato dal genovese Beppe Grillo, Messina si rivolge, nostro tramite, “al sindaco pentastellato” invitandolo “a rendersi conto di che cosa si sta parlando e così si renderà conto del grande degrado del quartiere”, aggiungendo: “E non parliamo di zecche e di ogni tipo di animaletti volatili e moscerini”, con l’augurio “che questo sia un messaggio di buona speranza”. Aspettiamo la risposta del sindaco Di Pietro

   Giorgio Càsole

PER LA VICENDA DENUNCIATA DALLE IENE, COLTRARO PER 10 MESI NON PUO’ ESERCITARE L’ATTIVITA’ NOTARILE – di Giorgio Càsole

coltraro con crocettaSIRACUSA – Sono le 12.25 di martedì 27 ottobre 2015: si è da poco conclusa al IV piano del palazzo di giustizia a Siracusa la conferenza stampa convocata per illustrare l’inchiesta condotta dalla Procura aretusea in séguito alle denunce delle IENE e delle persone, residenti fra Carlentini Augusta e  Lentini,   i cui terreni sono stati acquisiti da alcuni soggetti per intascare in maniera truffaldina, secondo l’accusa, i fondi dell’UE. La Procura di Siracusa ha tratto in arresto 17 persone e ha ordinato la sospensione dall’attività di notaio di Giambattista Coltraro, notaio in Augusta. Per ironia della sorte, il giorno prima Coltraro, principale accusato dalle IENE, si era difeso a spada tratta in una propria conferenza-stampa, annunciando clamorose denunce e confermando la sua totale estraneità ai fatti.

Giorgio Casole 

AUGUSTA, DON MATTEO ANTICIPÒ PAPA FRANCESCO

Ricordati gli insegnamenti di p. Pino a un anno dalla morte

padre Pino nel 6o°AUGUSTA. A un anno di distanza dalla morte di don Matteo Pino, già arciprete della Chiesa Madre di Augusta, appare doveroso ricordarne la figura di parroco, di pastore, non tanto per fare una sterile apologia della sua persona, quanto per ricordarne il modello di vita cristiana da emulare. Abbiamo già avuto modo, in altre occasioni, di parlare della storia della sua vita, costellata di lutti, sacrifici, sofferenze, ma anche di tanti risultati e apporti alla comunità cristiana quali l’istituzione in Chiesa Madre della “Conferenza della S. Vincenzo dei Paoli”, della “Caritas”, del Movimento dei focolarini, dell’acquisto di un vecchio immobile, diventato il centro parrocchiale “Agape”, etc.. Oggi pare più opportuno ricordare la persona di don Matteo come uomo. “Vi assicuro che ho fatto veramente poco, pochissimo in relazione a quello che avrei potuto o voluto fare”. Queste, alcune delle sue ultime parole, per lasciare ai suoi fedeli,  parrocchiani, considerati più che famigliari, un messaggio di amore, di servizio. Da buon focolarino amava spesso dire il motto di Chiara Lubich “Dare, dare, dare sempre. Non appoggiarsi a nessuno. Il sacerdote è un sacro, separato che aiuta tutti, ma per sé chiede solo a Dio”. Grazie alle sue doti di bontà, di paterna accoglienza, di massima disponibilità, di semplicità, di profonda umiltà, di amore verso Dio, la Chiesa e il prossimo, si  guadagnò la stima, la simpatia, la fiducia e l’affetto del popolo, soprattutto di quella fascia che, impropriamente, l’attuale società consumistica e produttivistica considera elemento di scarto e che viceversa viene elogiata e valorizzata da Papa Francesco. Don Pino prestava infatti una particolare  attenzione per i deboli, i bisognosi, i sofferenti, le persone anziane, i cosiddetti fragili. Spesso offriva denaro agli indigenti che non potevano pagare le varie bollette di luce, gas o non avevano di che mangiare, ed effettuava delle visite ai malati,  ai moribondi (non potrò mai dimenticare le visite fatte a mia madre sul letto di morte. In tal senso, in effetti, in Padre Pino ognuno ha riconosciuto la continuità di affetto dei vari cari defunti, uno strumento di unione che nel tempo, per diverse generazioni, ha rappresentato un vero amico e un vero prete). Molti gli insegnamenti lasciatoci da padre Pino: essere abbastanza sereni, semplici schietti, sempre disponibili e pronti all’aiuto e all’amore reciproco; instaurare sia all’interno della chiesa che nella vita sociale di ogni giorno dei rapporti di fratellanza, consci di essere figli diversi ma tutti di un unico Padre (negli incontri periodici, in particolare dei focolarini,  che allora avvenivano nella sacrestia, gradiva che gli intervenuti raccontassero dei reali episodi di vita quali validi esempi di testimonianza di servizio cristiano); trovare il tempo per il silenzio, la meditazione l’ascolto della parola di Dio (don Pino trascorreva parecchio tempo, in silenzio a meditare inginocchiato davanti al Santissimo Sacramento conservato nella cappella laterale); valorizzare sia i momenti di liturgia che di catechesi e di preghiera sia singola che comunitaria; recarsi a ricevere l’Eucarestia in fila per due in segno di unione e di condivisione del percorso terreno in nome di Gesù Cristo  e del versetto Mt 18, 20Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò con loro”. Molti altri sono stati gli insegnamenti ereditati da don Pino, ma bisogna ricercarli nell’ombra, lontano dai clamori e dalle varie attività che  oggi si compiono per soddisfare dei protocolli o delle formalità che esaltano l’esteriorità, l’autoreferenzialità, le mode di una società vuota di contenuti e che rischia di perdere molti dei vecchi ma autentici valori etico-morali.

         Gaetano Gulino

AUGUSTA, LILT E PREVENZIONE NELLA SALA DEL “PICCOLO” DI VIA X OTTOBRE 36

Un incontro mattutino alle 10,30 e uno pomeridiano alle 16,30, al  “Piccolo”, diretto da Mauro Italia, in Via X Ottobre 36

intervista LILTAUGUSTA. A conclusione di questo mese in rosa, dedicato alla prevenzione, nell’ ambito della Campagna nazionale Nastro Rosa 2015-Lilt for Woman, la Eliosnatura per ringraziare la Lilt, nella persona del suo presidente, dott. Claudio Castobello, per avere avviato questo importante sodalizio Lilt-Eliosnatura, per diffondere la cultura della prevenzione, terrà un incontro-dibattito , martedì 27 Ottobre.L’ incontro-dibattito sul temaEliosnatura, la prevenzione nello stile di vita”, sarà ospitato , grazie alla generosità della sede Lilt di Augusta e soprattutto della responsabile Eventi, sg.ra Lina Siracusa, nella sala del “Piccolo del l’associazione “ Teatro Stabile”, ubicato nella centralissima via X Ottobre, n°36, grazie alla sensibilità del direttore artistico, Mauro Italia.Il tema della prevenzione nello stile di vita secondo Eliosnatura, sarà affrontato, direttamente, dalla Presidente, dott.ssa Maria De Iulio, che, per raggiungere quante più donne possibile, ha voluto organizzare, nella giornata di martedì 27 Ottobre, due incontri: uno mattutino alle 10.30 e uno pomeridiano alle 16.30.Un consuntivo sul ruolo di Eliosnatura, all’ interno delle quattro sedi Lilt di Siracusa e provincia, sarà tratto dall’ eliossina, Anna Bruno, L’ incontro sarà moderato dalla giornalista e conduttrice, Patrizia Tirendi.

    T. P.

AUGUSTA, A QUANDO IL RIPRISTINO DEL PALCO MUSICALE?

downloadAUGUSTA. Un’altra nota di Mimmo Di Franco mette in luce lo stato di  degrado dello storico palco della musica in stile liberty,  vandalizzato a  più non posso. Ecco il testo: “A fine dicembre del 2012, durante la gestione del Commissario La Mattina lanciai, a mezzo stampa,la proposta per il ripristino del palco Musicale, tramite raccolta fondi ,essendo il Comune di Augusta in piena crisi economica e in spending review. Tale proposta fu lasciata cadere nel vuoto. Rilanciai la stessa proposta ai tre commissari di Governo al Comune di Augusta, per essere autorizzati, insieme ad altri amici e sotto la supervisione dell’ufficio tecnico ,al ripristino del palco della musica, poiché altri, sotto il simbolo del club di appartenenza, avevano espresso il desiderio di realizzare tale ripristino, si fece un passo indietro indirizzandoci su altri obiettivi. Fu organizzata, per raggiungere lo scopo, una serata per la raccolta dei fondi necessari, si sarebbero occupati della parte burocratica, per le autorizzazioni del Comune e della Sovrintendenza. Siamo giunti alla fine 2015 e non si ha contezza di quale sia l’ostacolo che impedisce tale realizzazione. Nel frattempo il palco, costruito alla fine dell’800, è quasi semidistrutto dal vandalismo e dall’intemperie ,oltretutto è pericolo per i bambini che lo frequentano,in quanto la base è rotta e la struttura ha i tubi di recinzione penzolanti. Da mie informazioni, pare sia stata raccolta la cifra necessaria, a tutt’oggi c’è la disponibilità della ditta alla realizzazione dell’opera a titolo gratuito, per il Comune dovrebbe esserci  la supervisione e c’è anche il benestare della Sovrintendenza. La domanda, a questo punto sorge spontanea: per l’inizio dei lavori, da chi dipende? La risposta la si deve a tutti quei cittadini che ,con la loro presenza per la serata organizzata allo scopo, hanno contribuito pagando il biglietto affinché vedano realizzarsi un sogno e passare, come ai vecchi tempi, una domenica di relax ascoltando la gloriosa banda musicale di Augusta.”. Sarebbe opportuno avere risposte dalle associazioni che hanno raccolto i fondi..

  M.D.F.

PIERPAOLO PIAZZA, L’ENNESIMA GIOVANE VITTIMA DELLA STRADA AL “MONTE” DI AUGUSTA. SCRIVONO I SUOI AMICI

IMG_5764DCIM100GOPROAUGUSTA – Ci sono eventi che ci coinvolgono come comunità che possono essere piacevoli o spiacevoli. Quest’ultimi hanno da sempre innescato un dibattito pubblico che, in fondo, mantiene sempre la sua sostanza.  Non me ne vogliano i sostenitori del “anziché scrivere su Facebook, fate questo o quello” perché i social network sono semplicemente un altro modo del bisogno dell’uomo di condividere gioie e dolori, cose importanti e futilità, modo che in passato era il bar o la piazza e che ora è Facebook. Se pensate che questo non sia giusto, amici miei, non solo abbiamo scelto il social sbagliato ma il mondo sbagliato, la specie sbagliata. Diverso è il discorso, però, se si analizza il contenuto delle opinioni espresse in seguito a un particolare evento come quello che ha colpito la nostra comunità nelle scorse ore: la morte di Pierpaolo Piazza. Non voglio entrare nel merito di chi esprime il suo dolore o di chi critica chi lo fa pensando di essere la voce fuori dal coro. Ognuno reagisce a modo proprio. Non voglio nemmeno entrare nel merito di chi esprime la sua opinione e riceve critiche di strumentalizzazione politica o altro. Ognuno custodisce nel proprio cuore le intenzioni con le quali ha espresso il proprio pensiero.  IMG_8628Non voglio neanche entrare nel merito di chi si fa subito magistrato, decretando la responsabilità di una parte piuttosto che dell’altra. È troppo facile giudicare gli altri con severità quando non ci troviamo in quella particolare situazione. Quello di cui voglio parlare è il duplice atteggiamento che si ha davanti alla sofferenza: o ce la prendiamo con Dio o gli chiediamo aiuto.  Vedete, Pierpaolo, faceva parte, e in molti sensi lo fa e lo farà ancora, di un gruppo parrocchiale. Pierpaolo, prima di essere “l’ultimo ragazzo morto in un incidente” è un Cristiano. Ho conosciuto Pierpaolo quest’estate durante il campo estivo in Sila che la Parrocchia di Santa Lucia organizza ogni anno per tanti giovani. Sembra strano al giorno d’oggi ma il numero di ragazzi coinvolti al campo è molto alto, così si rende necessaria la divisione in squadre in modo da poter gestire al meglio la situazione e, soprattutto, in modo che nessuno venga trascurato. Pierpaolo per 10 intensi giorni ha fatto parte del gruppo di cui ero responsabile, “il gruppo Blu”, e ha vinto il campo in Sila come miglior campista.  Pierpaolo non era il miglior campista secondo le logiche del mondo, non era infatti il più bravo nelle attività, non era il più furbo, non era quello che se ne stava buono buono in un angolino, anzi! Pierpaolo, però, non si è mai tirato indietro quando si trattava di aiutare gli altri (anche quelli che venivano lasciati ai margini perché un po’ diversi), senza chiedere nulla in cambio. In quel suo modo semplice di fare nascondeva una sensibilità fuori del comune e si arrabbiava parecchio quando qualcuno rendeva le cose troppo complicate, anche se in realtà non lo erano. Nel momento in cui gli facevano notare la sua bravura, lui ci scherzava su, esasperando la situazione, come quando gli è stato assegnato in premio una Bibbia e un fischietto e ha iniziato subito a soffiarvi dentro, incurante del prete che glielo aveva appena consegnato, tra le risate di tutti. Non pensava di essere il miglior campista, credeva che avessimo sbagliato ad assegnargli il premio.  Pierpaolo avrebbe dovuto aspettare ancora molti anni per capire che il mondo stesso in cui viviamo è già una risposta densa di significato sul senso della nostra esistenza. Ma se il nostro unico “io” viene stroncato per sempre il giorno della morte, che senso ha la nostra intera vita? Dov’è Dio quando succedono queste cose? È questa la domanda che ognuno si pone con tutto se stesso in questo momento. Il popolo di Dio però, di cui Pierpaolo fa parte, crede che la morte non ha l’ultima parola. Non sappiamo perché Pierpaolo è morto, ma abbiamo la possibilità di fare un vero atto di fede. Abbiamo la possibilità di custodire l’amore che ci unisce a lui, impedendo alla morte di prendersi tutto.  L’oscurità della morte va affrontata con un più intenso lavoro di amore. Solo così possiamo impedire che ci avveleni la vita, renda vani i nostri affetti e ci faccia cadere nel vuoto più buio.  Non affanniamoci, quindi, di cercare spiegazioni a eventi che non ne hanno, soffocando così il presentimento che per il nostro cuore esista un infinito. Qualsiasi spiegazione può darci soluzioni ovvie all’apparenza, ma che non raggiungono il livello totale del problema. A te, Pierpaolo, dico Addio. Non dimenticherò mai il tuo sorriso, i tuoi occhi e la tua semplicità. Ovunque tu sia, avrai sempre un posto speciale nel mio cuore.

M.D.G. – nella foto di gruppo, nella fila davanti Pierpaolo Piazza è il secondo da sin. 

AUGUSTA, UN ALTRO RAGAZZO PERDE LA VITA SULLA “STRADA DELLA MORTE” – di Giorgio Càsole

Un gran folla in religioso silenzio ha assistito ai funerali

Luogo tragedia Pierpaolo PiazzaAUGUSTA. Sono le 11 o poco più della sera di venerdì 23 ottobre, quando si consuma la terza tragedia nel giro di tre mesi sulla stessa strada che ha visto le vite spezzate di Jessika Milardo e di Alessandro Amato. Ora è toccato a un ragazzo, ancora più giovane di Jessika e di Alessandro: Pierpaolo Piazza, quindici anni, morto sul prolungamento della nefasta Via Barone Zuppello, cioè Via Pantelleria,  non bene illuminata, con sterpaglie vistose su cigli della carreggiata; in un tratto, addirittura, un arbusto molto alto impedisce la visibilità per chi  proviene da Via Barone Zuppello. Pierpaolo era  stato a un festa di compleanno di una sua coetanea. Dopo  aver  accompagnato un amico a casa nei pressi dell’abitazione propria, non distante da quella della ragazza, si è avviato verso  Via Pantelleria. Per dinamiche che sono in via di accertamento,  Pierpaolo  ha impattato contro un mezzo per la raccolta dei rifiuti, in prossimità dell’angolo con Via Salina. Sconvolti i  ragazzi che hanno partecipato alla festa , sconvolti i loro genitori. Immaginiamo ciò che possono provare i genitori di Pierpaolo che aspettavano il ritorno del loro ragazzo, allegro e spensierato dopo la festa e che rivedono cadavere.  Fonte degne di fede ci riferiscono che il ragazzo portava il casco ed era assolutamente sobrio. Voglio solo accennare a ciò che poche ore prima aveva detto il medico  Giuseppe Vaccaro a una riunione sul Muscatello a proposito dell’elisoccorso che, al buio, non può operare, perché mancano le luci per illuminare l’elisuperficie del “Muscatello”. “E se dovessero  portare al Pronto soccorso  un ragazzino che era sul motorino…” Parole inconsapevolmente premonitrici. I funerali si sono svolti martedì pomeriggio nella chiesa di Santa Lucia, frequentata da Pierpaolo, gremita di gente;  moltissima gente, fuori, ha atteso la conclusione del rito funebre e ha atteso l’uscita del feretro in religioso silenzio (è il caso di dirlo). Sulla  “strada della morte”, dopo tre mesi, dopo tre  vite spezzate di giovani si vedono solo i fiori come al cimitero.

   Giorgio Casole