SI SONO SVOLTI IERI IN CHIESA MADRE AD AUGUSTA I FUNERALI DI CARMELO PATANIA, ALLA PRESENZA DELLE MAESTRANZE E DELLE AUTORITA’ MILITARI DELLA BASE

IL RICORDO DI UN EX DIRETTORE DELL’ARSENALE MILITARE

11836670_1065276650151248_5271598463263572186_nCi tenevo molto a ricordare Carmelo. Ma mi ci è voluto un po’ di tempo a maturare cosa fosse successo, che cioè ci aveva lasciato per sempre. Tuttora mi sembra impossibile e non riesco a farmene una ragione così come non riesco neppure ad immaginare quanto sia grande il dolore dei familiari per la perdita che hanno subito. Quando arrivai in Arsenale Salvatore Patania, in realtà Carmelo per noi che lo conoscevamo meglio, era il Capo Reparto Impianti Elettrici di Bordo. Per chi non ha familiarità con le navi, beh l’impianto elettrico e’ il sistema che vanta la maggiore diffusione a bordo, invadendo l’intera piattaforma, la propulsione ed il sistema di combattimento. Conoscerlo a fondo, come era il caso di Carmelo, significa conoscere un po’ tutta la nave. Carmelo era una persona speciale. Un vero punto di riferimento per noi dirigenti per i suoi dipendenti, ma in realtà per tutto l’Arsenale. Carmelo era un siciliano vero. Era un uomo di poche parole, anzi, di parola ne aveva una sola e su quella parola potevi contarci in maniera assoluta. Era un ottimo tecnico, sapeva individuare i problemi e indicare la giusta soluzione. Le sue competenze spaziavano dal campo elettrotecnico a quello meccanico e non a caso Carmelo era un eccellente ed affidabile collaudatore e, negli ultimi tempi, stava dirigendo con successo anche l’officina meccanica. Era un ottimo gestore di uomini, rispettato e benvoluto da tutti. Pretendeva dai suoi uomini come dai suoi capi, ma tutti noi desideravamo soddisfare le sue richieste perché sapevamo a priori che erano giuste e motivate. I problemi dei suoi uomini erano problemi suoi, e non esitava a rappresentarli con ardore e con la giusta insistenza. Perché non chiedeva per se, ma per gli altri e non si fermava finché non si trovava una soluzione. Era impegnato sindacalmente ed era uno di quei rappresentanti dei lavoratori, non rari per la verità ad Augusta, che interpretavano il proprio ruolo con concretezza, correttezza, pragmatismo, senso di responsabilità. L’officina Impianti Elettrici di Bordo era la sua creatura. L’aveva pensata, realizzata, rifinita, messa in funzione. Diceva che il suo Reparto, la sua officina, avevano capacità tecniche non riscontrabili in alcun altro ente o impresa presente in tutta l’Italia meridionale, è assai probabilmente aveva ragione. Di certo la sua creatura e’ un autentico fiore all’occhiello di cui noi arsenalotti siamo sempre stati fieri. Ed il merito è tutto di Carmelo, della sua competenza e della sua caparbietà. Ricordo perfettamente il giorno della sua inaugurazione, in cui invece di tenere il discorso che noi pensavamo avesse preparato, distribuì i berretti personalizzati con il nome ed il logo del Reparto ai propri collaboratori con un sorriso a 32 denti ed una totale soddisfazione per quanto tutti loro erano riusciti a realizzare. E ricordo tanti altri episodi, scambi di opinioni, discussioni, ma anche battute, momenti di relax che hanno caratterizzato il nostro rapporto sia lavorativo che umano. E mi sembra davvero impossibile pensare che non potranno essercene mai più in futuro. Addio Carmelo. Non dimenticheremo mai il tuo sorriso, la tua determinazione, il tuo attaccamento al lavoro, la tua serietà, il tuo carisma. Alla tua famiglia tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. E, speriamo, il conforto di sapere che la tua persona ed il tuo esempio resteranno con noi. Per sempre.

Giuseppe Abbamonte

PREMIO POSIDONE DI FIUMEFREDDO DI SICILIA

Foto di gruppo a fine serataFIUMEFREDDO (CT) – Domenica 2 agosto 2015, una significativa rappresentanza di personale dell’Aeronautica Militare del 41° Stormo Antisom di Sigonella, capitanata dal loro Comandante, il Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, ha preso parte alla serata di gala per la XXIII edizione del “Premio Posidone” che si è tenuto a Fiumefreddo di Sicilia (CT). Il Premio Posidone viene conferito annualmente a persone, enti e strutture che si sono distinte in diversi ambiti per la professionalità ed il contributo alla crescita sociale, morale e culturale della società, basandosi, nel loro operato, sull’approfondimento e la divulgazione di valori essenziali come la pace e sul corretto rapporto uomo-natura/cultura-istituzioni. La serata ha visto la consegna del “Posidone 2015” al 41° Stormo Antisom di Sigonella per la diuturna attività svolta a mezzo del velivolo BR-1150 Atlantic per la sicurezza e per la ricerca e soccorso nel mediterraneo, già prima, durante e dopo la fine dell’operazione Mare Nostrum per la salvaguardia della vita umana dei migranti che intraprendono il viaggio della speranza verso le coste Italiane. Il presentatore ha sottolineato: per l’encomiabile lavoro svolto con straordinaria semplicità d’animo e dedizione, proprio la semplicità, intesa come virtù, è il valore celebrato da questa edizione del Posidone”. Il premio è stato ritirato dal Colonnello Sicuso con sul palco tutto un intero equipaggio dell’Atlantic in tuta da volo. Chiamato ad intervenire prima della consegna del premio, al Col. Sicuso viene chiesto di parlare dell’attività del 41° Stormo e di quella dell’Aeronautica Militare. Nel ringraziare l’Associazione Posidone a nome di tutta l’Aeronautica, la risposta è molto semplice e chiara: “…onorati della credibilità che ci si riconosce con questo premio, l’Aeronautica Militare è fiera di servire il Paese, per dare ed assicurare servizi essenziali come il trasporto sanitario d’urgenza, informazioni meteo, gestione del traffico aereo e ricerca e soccorso.

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ATLANTIC DEL 41° STORMO AVVISTA IMBARCAZIONI CON MIGRANTI A BORDO

Sigonella: senza sosta l’impegno nell’operazione di Sorveglianza Marittima Nazionale

Equipaggio Atlantic alle proprie postazioni20150802_Atlantic_AvvistamentoMigranti3SIGONELLA (CATANIA) – Senza sosta l’attività degli equipaggi del 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella che a bordo del velivolo BR-1150 Atlantic, nell’ambito dell’operazione di “sorveglianza marittima nazionale”, hanno localizzato nel Mediterraneo diverse imbarcazioni con numerose persone a bordo. Domenica 2 agosto 2015, durante la perlustrazione del velivolo decollato dalla Base Aerea di Sigonella nella nottata, in una vasta zona di mare a sud est della Sicilia, i sensori e le vedette a disposizione dell’Atlantic, hanno individuato due imbarcazioni con a bordo numerose persone che procedevano verso le coste siciliane, lentamente ed in apparenti buone condizioni di navigabilità. Mercoledì 5 agosto 2015 è avvenuto un analogo avvistamento di un fatiscente peschereccio stracolmo di migranti a bordo. In entrambi i casi, allo scopo di formalizzare i soccorsi, la notizia è stata immediatamente comunicata alla centrale operativa di Roma. In attesa che giungevano sul posto i soccorsi via mare, l’attività di pattugliamento dell’Atlantic si è concentrata a fronteggiare imminenti situazioni di pericolo per gli occupanti delle imbarcazioni ed a monitorare eventuali altre situazioni anomale nell’area circostante. Il 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella, comandato dal 10 settembre 2013 dal Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, è dotato di velivoli “Breguet 1150 Atlantic” con i quali garantisce la propria missione primaria consistente nel contrastare la minaccia subacquea e navale e nel fornire il servizio di ricerca e soccorso in mare a lungo raggio mantenendo sotto controllo, a protezione delle principali vie marittime, le unità navali subacquee e di superficie potenzialmente ostili. Inoltre, assicura il controllo del traffico mercantile, nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale, ed il supporto alle attività volte al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo giornalmente – a mezzo del “Atlantic” che è in grado di condurre autonomamente ricerche sistematiche su tutto il Mediterraneo – la copertura delle ampie zone di mare d’interesse, consentendo la tempestiva localizzazione dei profughi in mare e l’allertamento degli organi preposti e garantendo al contempo un costante e pronto intervento SAR (search and rescue: ricerca e soccorso) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi.

Carmelo Savoca

PER FERRAGOSTO, I TRADIZIONALI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA MADONNA ASSUNTA, L’ ULTIMA FESTA RIONALE DI AUGUSTA – di Emanuele Di Grande

assunta4AUGUSTA – La devozione genuina popolare della fede Cristiana Cattolica ad Augusta, come in tutto il meridione italiano, si concretizza durante l’anno liturgico anche attraverso le manifestazioni di fede esterne comunemente chiamate processioni. Nel corso dei secoli le varie congregazioni hanno perpetuato il culto delle principali solennità religiose e dei santi protettori attraverso varie attività che coinvolgevano la popolazione in un calendario dettagliato  che mirava ad incentrare l’attenzione su queste ricorrenze. Accadeva spesso che nelle vie, negli angoli delle strade, o nelle abitazioni, si decideva di scavare nel muro della  facciata una “nicchia” dove posizionare una statuetta raffigurante Gesù, la Madonna o qualche santo a cui si era particolarmente affezionati. Questi piccoli gesti di fede talvolta erano un forte stimolo al culto per gli abitanti del posto in cui queste edicole votive venivano collocate. E’ questo il caso del rione San Giuseppe, sito nel cuore del centro storico della nostra città. Dal 1867 si hanno infatti notizie di un’ edicola votiva dedicata alla Madonna Assunta proprio all’angolo tra le odierne assuntavia San Giuseppe e Via Carluccio Amato. Qui, il 15 Agosto di ogni anno, in occasione della festività dell’ Assunzione di Maria i fedeli del rione usavano riunirsi per la recita del Santo Rosario e di varie preghiere davanti l’edicola votiva. Usanza, quest’ultima, che stava per perdersi negli anni 50 dello scorso secolo, con la morte di una delle anziane donne che si occupavano di mantenere viva questa piccola tradizione devozionale. La mancanza di questo appuntamento si fece ben presto sentire tra gli abitanti del Rione San Giuseppe, dove abitava l’allora giovane barbiere Franco Bellistrì, insieme alla sua famiglia. Proprio questa famiglia nel 1955 si occupò di effettuare una raccolta tra i vicini di casa, per acquistare una composizione floreale che

assunta3venne posizionata in occasione della Solennità nell’edicola dell’Assunta, segnando il ritorno dei festeggiamenti in suo onore. In quegli anni grazie alla dedizione della famiglia Bellistrì i festeggiamenti in onore della Madonna si fecero sempre più vivi tanto da coinvolgere nella recita del Rosario anche le suore di Sant’Anna con gli orfanelli. Sempre in quel periodo, su commissione della madre del barbiere Franco venne acquistata una statua della Madonna da portare in processione. Sebbene il simulacro rappresentasse Maria Immacolata Concezione, quest’ultimo fu il riferimento della festa  del Rione fino agli anni 60. Dopo la morte della madre, l’organizzazione dei festeggiamenti passo all’ormai noto barbiere che acquistò, tra l’altro, un simulacro raffigurane proprio l’Assunzione di Maria, custodito ancor oggi in una teca all’interno della sua abitazione. In quegli anni i festeggiamenti si ingrandirono; infatti, nella ricorrenza della festa veniva celebrata la Messa nel Rione e, successivamente, portato in processione il Simulacro della Madonna. E’ vivo ancora nella memoria di molti augustani il  ricordo dei giochi organizzati nel rione, in particolare la corsa con i sacchi e il gioco della pignatta erano, per i giovani del posto, un ‘occasione di aggregazione e divertimento, alla devozione verso la Madonna. Indimenticabili, a detta di chi c’era, anche i festival canori in cui si dilettavano i gruppi e  cantanti locali in esibizioni che allietavano le serate estive in un clima di genuina convivialità. Con la morte del Barbiere Franco Bellistrì non è venuta meno la voglia di continuare i festeggiamenti in onore della Madonna Assunta anche se in forma lievemente diversa rispetto al passato. Oggi come allora l’apertura dei festeggiamenti è segnata il 14 Agosto alle ore 12,00, quando tutte le campane della città suonano a festa e i fedeli gettano davanti l’uscio di casa e dai balconi un secchio d’acqua. Gli anziani raccontavano che  così facendo trovavano refrigerio le anime dei fedeli defunti. Ecco perché con un pizzico di commozione oggi quest’usanza è ancora molto sentita in tutta la Città. Il 15 Agosto, si celebra nella Chiesa Madre di Augusta dedicata proprio all’ Assunta la Santa Messa. Qui il simulacro della Madonna, acquistato con devozione degli abitanti del rione per una festicciola di quartiere, ha trovato fisso collocamento nella navata destra. La Domenica dopo il Ferragosto (quest’anno cade il 16 Agosto) a seguito della Messa serale la processione che oggi ha inizio dalla Chiesa Madre, percorre la via Principe Umberto tornado tra le strette viuzze del  Rione San Giuseppe dove questa festa è nata. Accompagnata dalla  Banda musicale di Augusta la processione termina con il rientro il Chiesa Madre e un piccolo sorteggio in ricordo dei vecchi giochi del rione. La festa della Madonna Assunta non era l’unica festa rionale infatti sono ancora molte le persone che ricordano la “Madonnina di terrevecchia” che purtroppo non è più celebrata. Quella del Rione San Giuseppe è tutt’oggi una festa semplice ma salda nella devozione a Maria madre di Gesù.

   Emanuele Di Grande