LE SUGGESTIVE TRADIZIONI DI AUGUSTA ANTICA – di Francesco Migneco

IL COPRILETTO  – 2^ parte

copriletto-300x240AUGUSTA – Finita la fase dell’esposizione del “copriletto”, al passaggio della processione del Corpus Domini, placatesi l’ammirazione, le critiche più o meno benigne, che il popolino non risparmiava, spesso con accidiosi giudizi, il “copriletto” ha un seguito che ci accingiamo a narrare. Il seguito, proprio quello sussurrato, laddove esso diventa il muto testimone del consumato atto d’amore. Vale premettere, per rendere più vivo da vicino il racconto, l’usanza preparatoria del matrimonio: essa, ancora nei primi decenni del ‘900 veniva praticata in alcuni settori della comunità cittadine. La sposa ricca arrivava in chiesa con la carrozza baronale, tirata da un cavallo strigliato, a pelo lucido, e con lussuosa bordatura. La fanciulla povera, volgarmente detta “a viddna”, invece, arrivava in chiesa a piedi, con un modestissimo strascico sorretto da due ragazze, seguita da un nutrito codazzo di invitati e curiosi. Anche nella celebrazione del matrimonio la distinzione era netta, ove il lusso per la ricca si coglieva a piene mani, mentre per la popolana, appena un candelabro, niente organo, e con un prete quasi annoiato. Ultimata la cerimonia, la ricca riprendeva la sua carrozza, mentre la coppia popolana, tornava a piedi col solito codazzo, sino alla casa dei genitori della sposa. La festa, se così si vuol chiamare, si svolgeva nelle due o tre stanze della modesta dimora, con gli invitati seduti su sedie dal fondo di corda, allineate lungo le pareti delle stanze. Si cominciava con gli sposi che ringraziavano gli invitati, mentre le madri di entrambi offrivano dolci fatti in casa, insieme a frutta secca, ai “ciciri brustuliti” (ceci), ed arachidi, tutto riposto in un ampio cesto di vimini. A seconda della possibilità, in tale circostanza si allestiva, anche, un tavolo con pane fresco, cotto al forno in pietra, con salumi, olive, formaggio e vino nostrale. Il momento culminante verso mezzogiorno, detto della “favorita”, cioè un modo tipico di augurio diretto alla sposa. Consisteva che la “comare di casa” si metteva al centro della stanza, ove erano gli sposi, sorreggendo un canestro pieno di “paste secche”, un tipo di dolce leggero, dal colore rosa tenue, puntellato da tanti chicchi di zucchero. Tenendo in alto il canestro, pretendeva il silenzio assoluto dei presenti, e a voce alta gridava: “chista in onuri della spusa, che pussa aviri longa vita e tanta furtuna”. Seguiva, quindi, la “spartanza” delle paste secche agli invitati, con una passata di bicchierino di rosolio, liquore fatto in casa, di colore verde, al sapore di menta, o giallo, al sapore di limone, o rosa, il più preferito, fatto di succo di mandarino con alcol puro e stagionato per l’occasione. Nei matrimoni della povera gente, la musica era impensabile, capitava raramente che qualche invitato sfoggiava la sua bravura con un vecchio mandorlino. Spente poi le poche luci, sopiti i lieti rumori della festa, gli invitati lasciavano la casa, ad eccezione di pochi amici stretti che la madre della sposa, tratteneva più a lungo, non tralasciando di ripetere “amici, capiti che chista è l’ultima iurnata di ma figghia a casa mia”. Al calare della notte, i giovani sposi venivano accompagnati dai parenti alla dimora, sicuramente presa in affitto dai loro genitori. Qui, giorni prima, era stato preparato con cura il letto matrimoniale con lenzuola odoranti di fresco gelsomino.

La prossima settimana, la terza parte del “copriletto”.

    Francesco Migneco     

LA CORALE POLIFONICA IUBILAEUM DI AUGUSTA E IL SALUTO DEL SANTO PADRE

34MA RASSEGNA CORALE SANTA MARIA GORETTI 

DSC_5122bisDSC_5215NETTUNO (RM) – Si è concluso Mercoledì 29 Giugno il tour della Corale Polifonica IUBILAEUM di Augusta nella Capitale, dove ha partecipato alla 34ma Rassegna di Corali Polifoniche organizzata nel contesto dei festeggiamenti di Santa Maria Goretti presso la Città di Nettuno (RM). Grande soddisfazione è stata espressa dal Consiglio Direttivo e dal Direttore Artistico per l’ottima performance dell’Associazione che ha avuto il privilegio di confrontarsi con una formazione d’eccellenza messa in campo dalla Corale Polifonica di Ipswich (U.K.) che vanta oltre 150 anni di storia e di curriculum. La Corale Iubilaeum non è certo stata da meno, ha avuto il privilegio e l’onore di rappresentare la Sicilia e la Città di Augusta, portando e promuovendo proprio quella sicilianità che scalda e riempie il cuore. Un repertorio d’eccellenza quello proposto dal Direttore Artistico: dall’Inneggiamo al Signore – celebre aria della Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, all’omaggio al Grande compositore romano Ennio Morricone, dai celeberrimi “Mi votu e mi rivotu – E vuje durmiti ancora” al medley di brani tradizionali romani. Repertorio molto variegato, ricco di musica che per 40 minuti intensi hanno risuonato all’interno del Santuario di Santa Maria Goretti, per essere poi accompagnati da oltre 5 minuti di applausi del numerosissimo pubblico partecipante. Impeccabile l’accoglienza riservata alla Corale da parte della Corale organizzatrice.  Il Direttore, Luigi Trigilio, ha affidato la parte del soprano solista alla calda ed intensa voce di Silvana Caldarella, del Tenore Solista ad Enzo Riera, alle percussioni la coinvolgente Angela Fascilla, al pianoforte Salvatore Passanisi.  Un sabato sera ricco di emozioni e soddisfazioni. Ma l’emozione è continuata la Domenica mattina, quando, nonostante le ore piccole della sera precedente, la Corale IUBILAEUM schierata in Piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus è stata salutata dal Santo Padre – Papa Francesco. La Città di Augusta è dunque stata sul leggio del Papa e non per fatti di cronaca, ma perché la CORALE IUBILAEUM l’ha degnamente rappresentata. Un ringraziamento va certamente al nostro Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo per l’interessamento e per l’apprezzamento che anche in questa occasione ci ha manifestato. Altra pagina di storia da inserire nel vasto e ricco curriculum della Corale Polifonica Iubilaeum che vanta 19 anni di storia. Prossimo appuntamento per la corale domenica 12 Luglio presso il teatro Trifelitti di MILAZZO (ME) dove parteciperà alla Rassegna Musicale “InCanto Mediterraneo”.

  Marilena Scatà