RISULTATI DEFINITIVI DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE AD AUGUSTA e le considerazioni di Giorgio Casole

Al ballottaggio andrà Cettina Di Pietro, che ha ricevuto il 30,93% dei voti e Nicky Paci, con il 24,98% di voti. Hanno votato complessivamente il 68,20% degli aventi diritto.

AUGUSTA. Cettina Di Pietro, 5Stelle, e Nicky Paci (5 liste) andranno al ballottaggio domenica 14 e lunedì 15 giugno. Già è certo che Di Pietro non cercherà accordi con alcuno e ha ironizzato sui suoi avversari con la battuta: “La Santa Alleanza non mi fa paura”. Già ha incassato la fiducia del tenore Guagliardo, Nessun dorma, che ha scelto immediatamente dopo la certezza del ballottaggio, di schierarsi a favore di Di Pietro, pur senza essere stato invitato a farlo da 5Stelle. Totis, (L’Orgoglio dell’appartenenza e PD) a chi scrive ha detto che per quanto riguarda la sua lista, l’intendimento è quello di non dare indicazioni di voto; lo stesso si pensa dovrebbe fare la segreteria del PD verso i propri. Paci si sta muovendo per accordare le varie anime del centro-destra, cui egli fa riferimento, oggi sparpagliate in varie liste civiche, liste che hanno sostenuto Morello e Stella. Se riuscisse a trovare gli accordi, potrebbe superare Di Pietro, la quale è stata votata più della lista stessa, segno che il suo essere donna, donna con in più grinta e determinazione, è stato davvero un valore aggiunto. Alcune liste non hanno superato lo sbarramento del 5 per cento e, quindi, non saranno rappresentate in consiglio comunale. L’esclusione più clamorosa è quella di “Prima Augusta”, rappresentante con altre sembianze di “Fratelli d’Italia”, il partito guidato in campo nazionale da Giorgia Meloni, la quale è stata coadiuvata da Pietro Forestiere, portavoce in loco di “Fratelli d’Italia. Evidentemente ha nuociuto alla lista non aver esibito il logo nazionale in cui gli elettori si identificano. Simile evenienza si può ipotizzare per Azzurra che, nel nome richiamava Forza Italia. Anche Azzurra, qui guidata dal forzista Paolo Amato, non ha superato lo sbarramento. Un’altra lista che non avrà rappresentanti in consiglio è quella del Popolo della rete, fondata e guidata da Antonino Di Silvestro. Sorprendente è stato il basso piazzamento di Marcello Guagliardo, nonostante l’intenso battage pubblicitario degli ultimi giorni, compreso uno spettacolo in piazza Fontana con alcuni comici catanesi di richiamo. Evidentemente, le costose manifestazioni all’americana non pagano più in termini di consensi elettorali.

Giorgio Casole

Ecco i dati relativi alla votazione per i sindaci e poi per le liste:
CETTINA DI PIETRO 5.246 voti, 30.93%
NIKI PACI, 4237 voti, 24.98%
GIAMBATTISTA TOTIS, 2316 voti, 13.66%
MARCO STELLA 1837 voti, 10.83%
DOMENICO MORELLO 1615 voti, 9.52%
MARCELLO GUAGLIARDO 1347 voti, 7.49%
ANTONINO DI SILVESTRO, 362 voti, 2.13%.

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AUGUSTA AL BALLOTTAGGIO FRA 2 SETTIMANE

AUGUSTA –  Il prossimo 14 e  il 15 giugno ci sarà il ballottaggio, fra la candidata di 5 Stelle, Cettina Di Pietro e Nicky Paci , il candidato di 5 liste (Civico 89, Noi per la Città, Attivamente, Prima Augusta, Tu Territorio Unito). Entrambi hanno reso pubbliche dichiarazioni di sentirsi sereni e soddisfatti. Certo più soddisfatta Di Pietro, che sarebbe già sindaco se non ci fosse il sistema alla francese, quello del ballottaggio fra  i due .più votati.  Sin da subito, non appena iniziato lo spoglio, si è avuta la percezione della netta affermazione della pentastellata, che si presenta con una sola lista contro Paci sostenuto da ben  apparentate. Di Pietro ha già affermato che non pensa minimamente a un qualsiasi forma di apparentamento. Certo non rifiuterebbe i voti “offerti” dal tenore Marcello Guagliartdo, la cui sconfitta gli brucia alquanto, essendo prima di lui Giovanni Totis, esponente della vecchia nomenclatura, che certo non ha speso i quattrini investiti da Guagliardo nella campagna, avviata quasi un anno fa, mentre Totis, sostenuto solo da due liste, si è presentato all’ultimo momento. Di Pietro  in cima al gradimento degli elettori  con il 31,19 % delle preferenze, segue l’ex assessore provinciale Paci distaccato di 7 punti, con il 24,51%, quasi doppiando Giambattista Totis (Ricostruiamo l’orgoglio dell’appartenenza con Totis e Partito Democratico) al 13,21%.

Giulia Càsole