L’ULTIMO AMMAINA BANDIERA DELLE NAVI MINERVA E SIBILLA

sibillasibAUGUSTA – Allorquando nell’antica marineria si dismetteva un vascello, il rituale assumeva toni di sacralità, permeati di intrisa commozione nel vedere scendere quel vessillo che consuma la sua ultima razione di vita. È l’ultimo ammaina bandiera! Il 14 maggio 2015 alle ore 10:30, presente il Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Di Squadra Giuseppe De Giorgi, nonché di alte cariche militari e civili della Regione, presso la Banchina Torpediniere di COMFORPAT Augusta, ha avuto luogo la cerimonia dell’ultimo “ammaina bandiera” delle due corvette MINERVA e SIBILLA. L’evento si è svolto in una splendida e seducente cornice organizzata, curata con rigoroso protocollo, personalmente dal dinamico C.te di COMFORPAT Amm. Mario Culcasi e dall’attento C.te di Marisicilia Nicola De Felice. La cerimonia ha inizio con l’ingresso sul piazzale, dei labari delle associazioni combattentistiche e del Comune di Augusta, seguito da quello di Nave Urania, in rappresentanza di tutte le forze navali presenti nella Base. A poppa delle due Unità ormeggiate appaiate alla banchina erano schierati i rispettivi equipaggi accanto alla bandiera, per cui di lì a poco, echeggerà nell’aria il grido impietoso e irreversibile di “ammaina”, accompagnato dal lungo fischio del saluto d’amore del nocchiero di bordo. Quindi, quel simbolo che per ben 26 anni è sventolato al servizio della Patria, piegato secondo il costume militare, viene consegnato al CSM De Giorgi, che lo depositerà al Sacrario delle bandiere delle Forze Armate presso il Museo all’interno dell’ Altare della Patria Roma. Le due Unità hanno svolto per lungo tempo un intenso e proficuo lavoro nella costante attività di pattugliamento e difesa costiera, vigilando sui flusso migratori clandestini e svolgendo, altresì, la imprescindibile attività di preparazione dei giovani Ufficiali di Marina al Comando delle navi. In nome imposto alla corvetta Minerva si rileva dalla mitologia greca e romana, a rappresentare la forza e il vigore della “dea guerriera”, e nel caso il vascello che sprezzante e con ardimento affronta le insidie, la forza dei venti e dei flutti del mare. La SIBILLA, più giovane della prima, varata nel 1990, ha svolto le medesime funzioni, facendo base ad Augusta ha operato attivamente nel Mediterraneo ed in particolare nel Canale di Sicilia. Si è distinta per le sue capacità operative nell’importante BASIC OPERATIONAL SEA TRANING nel Nord Europa, riscuotendo l’apprezzamento delle altre Marine partecipanti. Anch’essa riporta un nome mitologico che si identifica con la tenebrosa sacerdotessa Sibilla capace di leggere il futuro, sentenziare premonizioni, intrise di segni ed elementi, spesso, poco confortanti per ciò che sarebbe potuto accadere nell’immediato vivere quotidiano. Tuttavia, in contrasto con la mitologica suggestione, la nave Sibilla, ha svolto degnamente il suo servizio, superando i “sublimi responsi” della ombrosa sacerdotessa, e non a caso, ha mantenuto fede al suo motto “Timeo, sed timorem”, cioè “Temo, ho paura, ma solo la paura”. L’Amm. De Giorgi, nel suo intervento, posto con toni pacati e grande profilo tecnico, ha rivelato l’attuale condizione della Marina Italiana, anch’essa sfiorata dalla sfavorevole contingenza economica nazionale, e pur tuttavia, ha mantenuto e mantiene vivo il suo ruolo nella difesa nazionale. Anche, quando, nei prossimi anni la nostra Squadra Navale, ridurrà la propria consistenza del 45%, non verrà meno la capacità di garantire la sicurezza della nostra costa e frontiera marittima. La cerimonia sino all’ultimo della consegna al De Giorgi, è stata rigata da attimi di ricorrente silenzio e palpabile era l’intensa commozione dei presenti ed in particolare in quei marinai ed ufficiali che per anni avevano guidato e governato i due battelli, vincendo la violenza del mare e la rabbiosità dei venti nell’adempiere il proprio dovere. Al termine della cerimonia, l’Amm. De Giorgi, accompagnato dall’Amm. Mario Culcasi e Nicola De Felice, ai quali spetta il merito della ineccepibile organizzazione, lascia i luoghi, così finisce un altro segmento di vita marinara, ma che va ad aggiungersi alla Storia della Marina.

    Francesco Migneco

L’ULTIMO AMMAINA BANDIERA DELLE NAVI MINERVA E SIBILLAultima modifica: 2015-05-22T10:54:35+02:00da leodar1
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