LA CORALE POLIFONICA IUBILAEUM ONORA IL SANTO PATRONO, SAN DOMENICO

corale maggio 2015 bisAUGUSTA – Tre giorni intensi nel contesto del Novenario in onore al Santo Patrono della Città di Augusta – San Domenico, quelli che vedranno la Corale Polifonica Iubilaeum animare le celebrazioni del 20 – 21 e 24 Maggio pv. Due appuntamenti fissi quelli del 20 maggio, serata di animazione a cura delle Comunità Parrocchiali di San Sebastiano e San Francesco di Paola, a cui la Corale appartiene, e quella del 21 Maggio, serata, per tradizione dedicata alla Fraternità Laica Domenica che ha fermamente voluto che fosse proprio la Corale Iubilaeum ad animare la solenne celebrazione. Senza sminuire i due precedenti impegni, è con grande gioia che ringraziamo l’Arciprete don Palmiro Prisutto per averci conferito l’incarico di animare il solenne Pontificale di San Domenico Patrono della Città di Augusta. La Corale Polifonica Iubilaeum della Parrocchia San Francesco di Paola, vanta una storia lunga 19 anni: 19 anni di trasferte nazionali ed internazionali, 19 anni di celebrazioni, 19 anni di rassegne, concerti, concorsi,… ed è con con grande gioia ed entusiasmo e, permetteteci di dire con “grande orgoglio”, che è stata accolta la notizia dai coristi tutti che vedono, dopo 19 anni, un grande segno di riconoscimento nell’animazione del Solenne Pontificale del Patrono. La Corale Polifonica Iubilaeum non è nuova a questo tipo di esperienze, ricordiamo che proprio lo scorso 21 Dicembre in occasione della Visita delle Sacre Spoglie di Santa Lucia a Siracusa, l’Arcivescovo Metropolita – Mons. Salvatore Pappalardo, ha voluto che fosse proprio la Corale Iubilaeum ad animare la solenne Liturgia Eucaristica presieduta da S. Eminenza Rev.ma Il Caridinale Paolo Romeo. Oltre ad una accurata e consolidata attività concertistica, in questi lunghi 19 anni, la scelta del direttore artistico è stata quella di indirizzare la Corale verso lo studio della musica liturgica. Vastissimo è il repertorio classico liturgico di cui si dispone, repertorio che, grazie all’instancabile lavoro dei coristi, cresce arricchendosi di nuovi brani di rilevante spessore classico che, sapientemente coniugati con brani relativamente moderni di musica sacra polifonica, conferiscono alle Sacre Funzioni la giusta solennità, non sfarzosa ma sempre modesta. La conoscenza accurata della Liturgia è una cosa seria, e come sostiene il nostro Arcivesco, che nutre una profonda stima ed ammirazione per la Corale, «non si canta a Messa, ma, SI CANTA LA MESSA». Il coro non deve essere inteso come un “complemento d’arredo”, ma bensì come parte integrante della liturgia.

    Marilena Scatà

FIORELLO A RAGUSA NEL GIORNO DEL SUO 55°COMPLEANNO

fioreAUGUSTA. Il “mitico” e popolare showman Rosario, detto Saro, Fiorello ha compiuto 55 anni mentre si trovava, tra sabato e lunedì,  per tre giorni a Ragusa, nel cui Teatro 2000 ha portato in scena lo spettacolo “L’ora del Rosario”, già rappresentato a Marsala. A poche ore dalla prima delle tre serate lo showman augustano, nato però a Catania, ha incontrato i giornalisti per una chiacchierata informale. Lui, maglietta di Siculamente con l’asso di bastoni, si presenta, accetta i numerosi auguri di compleanno, ci fa vedere il video augurale che stamane Cremonesi e la band gli hanno inviato, risponde alla chiamata del fratello Peppe, mentre ad Augusta Giorgio Càsole intervistatore e Marco Bertoni, operatore, realizzavano video augurali da trasmettere sul web, su Happy Tv e su  Antennauno. Fiore, come lo chiamano a Roma, non  entrare nei dettagli dello spettacolo, anticipa solamente di un video che ha girato nei due giorni che ha trascorso a Ragusa  “Voglio che le persone si possano svagare per due ore. Voglio raccontare di cose semplici, voglio parlare del quotidiano, di ciò che tocca tutti noi”. Della scelta di toccare i teatri di provincia, in un tour faticoso ma ricco di soddisfazioni, spiega: “Eravamo partiti con l’idea di fare lo spettacolo nei palazzetti, poi ho dato un’occhiata alla lista delle location ed ho esclamato: ‘mi siddiai’. Volevo fare qualcosa di diverso, visitare città più piccole, nei teatri di provincia. Un’esperienza che mi sta dando molto. Sto girando il Paese, arrivo nelle città qualche giorno prima dello spettacolo per conoscerle meglio. Una grande opportunità“. Certo, anche fatica. Fiorello racconta della ‘traversata’ della Sicilia, da Marsala a Ragusa. E, inevitabilmente,  parla delle pessime condizioni delle infrastrutture e di una Sicilia che non sembra cambiare mai. “Inutile prendersela con l’ultimo politico, la situazione è così da sempre. La Sicilia è come ‘nà fimmina lassata’. Tradita e abbandonata da chi avrebbe potuto esaltarne le bellezze. Noi siciliani siamo rassegnati, purtroppo. Eppure proprio dalle province, soprattutto da quelle più marginali, partono i nuovi progetti, quelli ambiziosi, quelli fatti da giovani spinti da passione e voglia di sognare”. Uno degli ultimi argomenti, la televisione e il rapporto con la tecnologia che inevitabilmente ha cambiato il modo di comunicare e di approcciarsi alle notizie. “Non possiamo opporci”, afferma atteggiandosi simpaticamente a vecchio saggio: “ma adeguarci con rassegnazione“. Eppure lui per primo ha modificato e  innovato il proprio modo di fare spettacolo, creando con il proprio smartphone programmi radio e web di grandissimo impatto e successo. E, sebbene il mezzo cambi, in Fiorello non muta la voglia di entrare in contatto con le persone. Un’empatia che crea facendo sempre il primo passo. In conferenza  stampa  ha raccontato della sua giornata trascorsa a Ragusa Ibla con la moglie e la figlia. Questa la scintilla del suo successo, donarsi agli altri, attraverso anche piccoli episodi personali attraverso i quali riesce a raccontare un Paese difficile ma ricco di qualità. La prossima tappa in Sicilia sarà Taormina a luglio.

C. C.

ASSEMBLEA REGIONALE DEL FORUM SICILIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA

RuggeroAUGUSTA. L’associazione “Acqua bene comune” di Augusta ha partecipato all’assemblea regionale tenutasi pochi giorni fa a Troina per ribadire la necessità che il bene più prezioso al mondo ritorni a essere gestito dalla cosa pubblica. Dalla riunione regionale del Forum Acqua Bene Comune, tenutasi a Troina il 16.05.2015, sul tema della ripubblicizzazione dell’acqua, a seguito del referendum nazionale del 2011 votato favorevolmente dalla stragrande maggioranza degli italiani, e’ emerso : 1) che in questi anni non sono servite a niente gli incontri con gli assessori regionali  Marino – Callari e Contraffatto perche’ essi da una parte si sono mostrati favorevoli, a parole, alla ripubblicizzazione dell’acqua e dall’altra, durante o dopo il loro mandato nei fatti,  hanno presentato delle proposte di legge che vanno tutte verso la privatizzazione. 2) Che in IV Commissione all’ARS attualmente ci sono delle incomprensioni e delle forme di protagonismo sia tra le varie forze politiche, che all’interno degli stessi partiti o movimenti, che rallentano o bloccano l’iter della legge di ripubblicizzazione. Mentre si avvicina sempre piu’ la scure del commissariamento nazionale della gestione idrica della Sicilia. 3) Che il Governatore Crocetta, che e’ stato eletto anche con i voti del sostenitori dell’acqua pubblica,  non avendo una sua maggioranza, e’ di fatto alla merce’ del governo nazionale, che gli impone i nomi degli assessori e le  linee politiche, economiche e gestionali da applicare nel territorio regionale. 4) Che il primo ministro Renzi, subito dopo la sua nomina da parte di Napolitano,  ha iniziato l’invasione burocratico-politica della Sicilia, (anche baipassando lo statuto siciliano ),  prima facendo nominare  i suoi uomini piu’ fidati a capo degli assessorati siciliani strategici,  che successivamente dovranno applicare le sue direttive legislative nazionali, che vanno, tutte, a favore  dei potentati economico-speculativi che hanno contribuito alla sua salita e verso i quali ha degli obblighi. 5) Che i sindaci siciliani, nonostante le loro uscite bellicose contro il parlamento siciliano, tacciato di inerzia legislativa sulla legge di ripubblicizzazione dell’acqua, ad oggi hanno fatto poco o niente nei confronti dei cittadini, che li hanno votati.

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LA VALORIZZAZIONE DELLE DONNE CORRISPONDE A MAGGIORE EFFICIENZA E CRESCITA ECONOMICA – di Cecilia Càsole

ceciliaGli studiosi cominciano a prendere coscienza che la valorizzazione delle donne corrisponde a maggiore efficienza e crescita economica, formulando il termine womenomics (econodonne). La womenomics è stata diffusa da Kathy Matsui, analista del  Goldman Sachs [1], la quale nel 1999, quando era già mamma-lavoratrice, scrisse le sue teorie sui vantaggi che avrebbe l’intera economia se si incoraggiasse il lavoro delle donne. La Matsui trasse ispirazione dalla crisi economica in cui versava il Giappone in quegli anni, come l’Italia oggi: scarsa occupazione e bassissima presenza nei ruoli direttivi delle donne. L‘Italia, come abbiamo avuto modo sottolineare, sotto il profilo delle politiche paritarie, è in Europa uno dei paesi più arretrati per ciò che riguarda l‘occupazione femminile, le forme segregazione verticale sia nelle imprese che in politica, e le disparità di trattamento retributivo. A proposito di parità e retribuzione,  nel paragrafo successivo, sara` riferito un caso importante caso, un caso  che ha dato luogo a importanti interventi legislativi da parte della Comunità europea, in tema di pari opportunità.

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MAMMOGRAFIE, GRILLO O VERONESI? – di Fabrizio Giovanni Vaccaro

aircAUGUSTA. Anche ad Augusta si ricorda il 50° anniversario dell’AIRC, l’associazione per la ricerca sul  cancro, voluta dall’oncologo Umberto Veronesi.  A cinquant’anni dalla nascita dell’AIRC, i tumori rappresentano ancora una grande sfida per la medicina contemporanea. La seconda causa di morte in Italia, dopo le malattie cardiovascolari, pari a 175.000 decessi nel 2011. Ma i motivi di ottimismo ci sono e vanno considerati. Le scoperte degli ultimi vent’anni, infatti, hanno superato in numero le scoperte fatte nell’intera storia dell’umanità. L’impegno della comunità scientifica internazionale è risoluto. Anche se appare lontano il giorno in cui debelleremo il cancro, è sempre più frequente sentir dire che certi tumori sono diventati guaribili. E questo grazie all’intensa attività di ricerca profusa negli ultimi decenni.Per lungo tempo, quella tra medicina e cancro, è stata una partita a scacchi in cui la scienza si trovava innanzi a tattiche sempre nuove e imprevedibili. Oggi, invece, conosciamo in anticipo molte mosse che il cancro può giocare, e in funzione di queste possiamo programmare delle contromosse. In questo senso la cura dei tumori è diventata negli ultimi decenni molto più scientifica e sistematica laddove agli inizi, non conoscendo le caratteristiche molecolari e cellulari dei singoli tumori, le nuove scoperte erano spesso dovute al caso o alle grandi intuizioni di singoli ricercatori.Ma prima di andare avanti occorre chiarire alcuni concetti. La parola tumore, o neoplasia, indica una neoformazione proliferativa in senso generale. Se quest’ultima ha delle caratteristiche di malignità, e quindi di pericolosità, la si può chiamare cancro. Ma con il semplice termine di tumore, neoplasia, o cancro non ci riferiamo a  una precisa malattia. Il tumore in quanto tale, infatti, non esiste. Esistono piuttosto i tumori, anche più di cento differenti, in funzione del tessuto o del tipo cellulare da cui la proliferazione ha avuto origine. Ma nonostante queste enormi differenze, esistono alcuni aspetti comuni a tutti i tipi di cancro. Innanzitutto la nascita.Ogni cellula del nostro corpo può dare origine a un tumore.

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NAVE SCUOLA PALINURO TOCCHERA’ LA SICILIA

PalinuroInizialeE’ partita,  dal porto di La Maddalena, la nave scuola Palinuro della Marina Militare per la Campagna d’Istruzione 2015 che si svilupperà in tre fasi. Nella prima fase, quella di pre-campagna la nave Goletta avrà a bordo il personale dell’Associazione Nazionale Mariani d’Italia (ANMI), della Sail Training Association-Italia (STA-I)e della Lega Navale Italiana e toccherà i porti di Messina, Bari, Porto Corsini (RA) e Venezia. Da quest’ultima sosta, il 16 giugno nave Palinuro partirà per la seconda fase della campagna d’istruzione a favore dei giovani allievi della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” e giungerà nelle città di Ancona, Ortona (CH), Catania e Livorno. La terza fase della campagna d’istruzione avrà inizio il 12 luglio, a Livorno, quando gli allievi della Scuola Navale “F. Morosini” sbarcheranno per lasciare il posto agli allievi ufficiali della 1ª classe dell’Accademia Navale di Livorno. La campagna d’istruzione è la prima tappa fondamentale per la preparazione marinaresca degli allievi dell’Accademia Navale rappresenta una solida esperienza per la formazione professionale di chi un giorno comanderà una nave ed il suo equipaggio. In questa fase nave Palinuro effettuerà le soste di Ajaccio (FRA), Cagliari, Palamos (SPA), Palma (SPA), Port Mahon (SPA), Tolone (FRA), Montecarlo (MCO) e infine Livorno. Nel corso della campagna d’istruzione non mancheranno le iniziative della Marina Militare, volte a promuovere l’educazione ambientale e la difesa del mare e delle sue risorse, in collaborazione con le istituzioni scientifiche come il WWF, con le università, gli istituti di ricerca.

Nicola Lombardo