AUGUSTA/GUAGLIARDO, “CHIAMATEMI TENORE, NON CANTANTE”

giordaniAUGUSTA. Marcello Guagliardo, augustano, in arte Marcello Giordani, tenore professionista in giro per il mondo, si è candidato per la sindacatura di Augusta con la propria lista “Nessun dorma” e ha scoperto che ci sono i detrattori, oltre i plauditori. Ai primi Guagliardo ha indirizzato questa lettera aperta: Scrivo questa nota di rimbalzo a quella “lanciata”, con sfogo personale, dal “collega” Antonino Di Silvestro che mi ha fatto molto riflettere. Questa campagna elettorale, in dirittura d’arrivo, sta producendo i peggiori veleni e le peggiori brutture. Non ho mai pensato che potesse essere una scampagnata tra amici che si riuniscono ad un tavolo e consumano, festanti, il convivio. Non ho mai creduto potesse svolgersi in festa ed idillio, tra canti e la serenità delle Domeniche di Aprile. E continuo a non crederlo. Tuttavia, mi duole di dover assistere alla peggiore delle mistificazioni in fatto di competizione. Una competizione è scontro leale, eleganza e profili di dignità mantenuti sempre ad alti livelli. Pensiamo allo Sport, nella sua più alta accezione. Pensiamo ai grandi campioni ed al fair play. Pensiamo a quanto bello possa essere stringere la mano dell’avversario dopo uno “scontro” pulito. E mentre ci pensiamo, sforziamoci di trasporre lo Sport, nella sua accezione più alta, alla realtà locale di Augusta ad un passo dalle elezioni. Impegniamoci a non denigrare la persona dell’avversario politico, a non perpetrare “furti” di partito, a non accanirci impietosamente su quelli che mi piace definire “Colleghi” di questa avventura ed a relazionarci con essi e con l’elettorato utilizzando strumenti consoni. Rispettiamo l’avversario prima di rispettare noi stessi. Rispettiamone anche i trascorsi, politici e non. E l’umanità che porta con sé. Mi duole moltissimo dover subire non tanto gli attacchi politici, quanto quelli alla persona. Tuttavia, ove fossero attacchi meritevoli di avere risposta l’avrebbero. Di certo tale non è l’attacco che scredita, denigra, infama e diffama.E’ in uso, da quando la mia candidatura è stata ufficializzata, la triste pratica di definire la mia persona con espressioni che riducono il Canto ad elemento semplicistico delle mie capacità. Quanta amarezza nel dover riscontrare che ci si scaglia anche contro i traguardi raggiunti con sacrificio ed abnegazione! Cosa io sia nella vita è noto a tutti: sono un Tenore professionista. Ammiro i Cantanti che hanno fatto e fanno della nostra splendida terra, l’Italia, paese famoso nel mondo. Non userei mai l’espressione “cantante” se volessi denigrare chicchessia. Ma noto, con profondo dispiacere, che viene spessa utilizzata per denigrare il Tenore. Abbiate la dignità di onorare l’impegno ed anche il coraggio del Tenore che vorrebbe cedere il passo al Politico, riversando in questa competizione il sacrificio cui è abituato. Non conosco resa e non permetterò ci si rivolga al sottoscritto riducendo la sua carriera ad immagine di copertina dei peggiori rotocalchi rosa.A quanti vorranno scontrarsi con il politico chiedo una competizione alta e pulita. Quanti, invece, vorranno attaccare il Tenore sappiano che riducendolo a “cantante”, nel significato che solo essi danno al termine in senso dispregiativo, manifesteranno tutta la loro miseria umana e la scarsa capacità di riconoscimento dell’Arte Italiana che, molto umilmente, mi sforzo tutti i giorni di rappresentare nel mondo. Siate coraggiosi, siate corretti”.

D. C.

AUGUSTA/GUAGLIARDO, “CHIAMATEMI TENORE, NON CANTANTE”ultima modifica: 2015-04-13T09:43:03+02:00da leodar1
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