AUGUSTA, IL TENORE GUAGLIARDO RESPINGE INSINUAZIONI E RILANCIA LA CANDIDATURA

Fidapa GuagliardoAUGUSTA. Marcello Guagliardo ha deciso di mettersi in gioco per il desiderio di “cancellare l’onta che ha macchiato Augusta offrendo con il suo impegno una possibilità di rivalsa, offrendosi come sigillo di garanzia per una squadra che opererà per il bene collettivo.” A supporto della candidatura di Guagliardo c’è la lista civica Nessun Dorma, il movimento Futuredem e ancora altre liste civiche che verranno presentate nei prossimi giorni. Nelle liste collegate a Guagliardo non ci sono nomi legati alla passata amministrazione, a nessun titolo, sostiene il tenore, che chiarisce: “Non vi nego che ho ricevuto proposte di volti noti che, non contenti dei danni che hanno commesso, vorrebbero tornare in campo vestendosi con l’abito della domenica. A tutti loro dico no, nella mia lista per loro non c’è posto. Se questo vorrebbe dire perdere il famoso pacchetto di voti io sono pronto a perdere con coraggio e soprattutto con dignità.” Guagliardo che qualora dovesse diventare sindaco rinuncerebbe al suo compenso che confluirebbe nel  fondo sociale per le emergenze della città. Come aveva già espresso alla stampa, ribadisce la sua totale disponibilità alle primarie in linea con quanto dichiarato dalla segreteria regionale e provinciale, convinto che il sindaco debba essere scelto dai cittadini e non imposto dai partiti. I punti cruciali della costituenda agenda programmatica sono: Tari, rimodulazione servizio di tassazione tributi comunale, Ambiente , Piano regolatore: comunale e portuale, Impiantistica sportiva, Riqualificazione e fruizione beni artistici e Illuminazione pubblica. La speranza di Guagliardo è quella di poter svolgere il ruolo di vettore per quelle fondazioni estere che vogliono investire in una città come la nostra ma che sono demotivate per l’assenza di un piano regolatore e per lo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose. Per capitalizzare fondi serve ritrovare credibilità. Nei consigli aperti, nella pre giunta, nella trasparenza e nell’apertura verso i cittadini sta la base della rinascita, dove la democrazia partecipata sia imperante e non marginale.”

   I.M.

L’ARSENALE MILITARE DI AUGUSTA IL 19 MARZO FESTEGGIA, DA 64 ANNI, IL PATRONO SAN GIUSEPPE

sgiuseppesgiuseppe2sgiuseppe3 (2)AUGUSTA – Il 19 marzo 2015, l’ Arsenale Militare di Augusta ha celebrato la ricorrenza del Santo Patrono San Giuseppe, il falegname di Nazareth, la cui memoria rimane indistruttibile e incorruttibile, soggioga il tempo, e rievoca il passato cruento della fede cristiana. La prima parte della cerimonia si è svolta all’interno dell’ampia e restaurata officina dei carpentieri in ferro, laddove era stato allestito l’altare, a cui faceva sfondo una grande bandiera tricolore, sulla quale campeggiava lo stemma delle quattro Repubbliche Marinare. Alla presenza del C.te Militare Marittimo di Sicilia, con sede in Augusta, Amm. Nicola De Felice, accompagnato dalla gentile consorte, donna Maria Pia Mirenna, dell’ Amm. Fabio Giulietti Virgulti, Direttore dell’Arsenale, nonché della nutrita partecipazione di Ufficiali della Base e di altre Forze Armate, delle Maestranze arsenalizie ed eminenti personalità civili, il Reverendissimo Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo ha officiato, in forma solenne, la S. Messa, arricchita dalla Corale polifonica Iubilaeum, diretta dal M° Luigi Trigilio, che ha contribuito a dare solennità alla celebrazione. A conclusione della Messa, prendeva la parola l’ Amm. Giulietti il quale, in modo succinto ma abbastanza efficace, delineava la nuova organizzazione degli Arsenali, intesa a “valorizzare le capacità lavorative degli Stabilimenti, a beneficio delle unità navali della Marina”. Di seguito, poi, rilevava che malgrado le sfavorevoli risorse economiche, l’ Arsenale, grazie alle sue qualificate Maestranze, col valido supporto di Ufficiali e Sottufficiali, esperti e competenti nei vari settori operativi, è riuscito a far fronte a tutte le esigenze insorte nell’ambito delle operazioni navali della Base. Concludeva, infine, ed è motivo di orgoglio riportarlo testualmente: “Anche quest’anno i miei collaboratori civili e militari, in maniera assolutamente spontanea, hanno deciso di celebrare questa ricorrenza che, mi piace sottolineare, non riveste obbligo di carattere istituzionale, e non è prevista dai protocolli della Forza Armata, bensì un momento d’incontro tra le generazioni di una stessa comunità cresciuta nei decenni”. Noi a questo squisito pensiero aggiungiamo che proprio questa comunità rappresenta l’atavico vincolo di amicizia con quella militare che, con entusiasmo e ampia stima, definiamo imprescindibile. In prosieguo, tra sciabolate di tiepida luce solare e il capriccio di nuvole diffuse, il Simulacro del Santo, retto da quattro operai dell’ Arsenale, veniva portato in processione lungo i viali dello Stabilimento, sostando davanti le nuove officine per la benedizione dei locali. Infine, la Statua veniva riposta nella istoriata nicchia incastonata nell’antico e possente bastione spagnolo, che risiede, ab immemorabili, dentro l’ Arsenale. Rileviamo, con piacere, che la manifestazione si è svolta e conclusa in clima di stupefacente serenità e composta partecipazione, in cui si avvertiva chiaramente il comune senso della sacralità del momento.

  Francesco Migneco

AUGUSTA. PRESENTATA LA LISTA “PRIMA AUGUSTA”

In vista delle elezioni del 31 maggio, si cercano candidati per il consiglio comunale

AUGUSTA. Palazzo Zuppello, giovedì 19 maggio, festività di San Giuseppe: presentazione  ufficiale, con una conferenza stampa pubblica, della lista “Prima Augusta”, la prima lista civica dell’unica, grande coalizione alternativa all’ultimo ventennio, coalizione che vedrà la luce a giorni. La lista è promossa dalla comunità politica e umana all’opposizione di quei sindaci, assessori, consiglieri che hanno male amministrato il Comune fino allo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose e che hanno lasciato agli Augustani oltre sessanta milioni di euro di debito pubblico. E’ una lista frutto della condivisione di alcune cruciali battaglie territoriali condotte insieme da diversi movimenti politici del cosiddetto centrodestra, associazioni, comitati popolari, che hanno quindi deciso di andare oltre i rispettivi steccati e di unire le forze. Tra gli ideatori della lista “Prima Augusta” figurano Pietro Forestiere, dirigente nazionale di “Fratelli d’Italia”, che ne sarà il portavoce, il generale Enzo Inzolia, già candidato sindaco alternativo a entrambi gli schieramenti alle ultime elezioni, Silvia Di Grande, promotrice dello “Sportello legale per il cittadino”, Mimmo Di Franco, promotore del movimento “L’Altra Augusta”, Roberto Bellistrì, promotore del “Comitato X Ottobre”, Stefano Lombardo, rappresentante del “Circolo giovanile Ezra Pound”, Marco Failla, past president di un noto club service giovanile. Nel corso della conferenza stampa si sono registrati  anche i contributi tecnici del dott. Cesare Failla, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, e dell’avv. Piero Adamo, consigliere nazionale dell’Anci. Un terzo delle candidature nella lista civica è ancora a disposizione di quei cittadini onesti e liberi che intendano rispondere all’ultima chiamata per sanare, risollevare e far ripartire il nostro Comune. Mentre la squadra dei candidati già coinvolti nel progetto civico non solo registra una forte componente giovanile, garanzia di dinamismo e rinnovamento, ma vanta tutti profili di specchiata moralità per garantire alla Città quell’inversione di rotta attesa per decenni.

 P.F.

LILT METTE RADICI AD AUGUSTA CON L’APERTURA DI UNA STRUTTURA AMBULATORIALE DI PRIMO LIVELLO

lilt1AUGUSTA – Il 13 marzo 2015, presso la sede dell’U.N.U.C.I. il Dott. Claudio Castobello, Presidente Regionale della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (L.I.L.T) ha incontrato i presidenti dei Club Service della città di Augusta (Lions, Kiwanis, Rotary, Fidapa, Inner Whel, Unuci). Nella riunione desiderata dal dott. Castobello, egli ha esordito ricordando la data del 21 marzo del 2014, quando nel contesto dei due spettacoli teatrali dedicati alla raccolta di fondi, salì sul palco del teatro “Città della Notte” ed assunse pubblicamente l’impegno di portare la LILT nella nostra Città. Quest’anno, ha riferito il dott. Castobello, il 21 marzo, sempre nello stesso posto e sempre in occasione di uno spettacolo teatrale, che vuole avere il sapore della festa, egli ricalcherà il palco per annunciare la data d’apertura della sede e la sua ubicazione. La LILT ha dunque messo le radici ad Augusta, producendo un ottimo frutto, per com’è già avvenuto in altre città della provincia, si veda in particolare il caso di Pachino dove è stata proprio la popolazione a chiedere una struttura LILT. Quella di Augusta sarà una struttura ambulatoriale di primo livello che mirando alla difesa dal cancro, sarà messa al servizio della popolazione, la quale, non meno delle altre del siracusano, manifesta l’esigenza di approcciarsi alla diagnostica preventiva con la tempestività che al momento è disattesa dalle strutture pubbliche. Strutture alle quali però non si vuole sostituire, ma intende affiancarsi come “sussidiaria”, in un momento storico in cui la spesa del Servizio Sanitario Nazionale è oltremodo falcidiata dal controllo della spesa. Quindi, nonostante l’incredulità diffusa e comprensibile, avvertita nella popolazione ormai disincantata, anche a causa dell’assenza della politica, il centro è pronto nella sua location all’interno del Convento delle Suore Francescane in Via Xifonia, dove la LILT ha preso in affitto una parte dello stabile che ha ristrutturato e attrezzato per lo scopo, grazie anche alla sottoscrizione di un consistente leasing. Gli ambulatori allestiti per la diagnosi precoce, che saranno affidati alla gestione dei professionisti del settore che offriranno il loro servizio a titolo gratuito, riguardano i seguenti settori: ginecologia, senologia, gastroenterologia, prostata, dermatologia, colonscopia. Il centro di Augusta usufruirà anche della concessione di alcuni posteggi antistanti riservati. La LILT che al momento conta circa 2000 donne augustane tesserate che usufruiscono del centro di Siracusa, con i relativi problemi logistici dovuti alla distanza, in questa prima fase affronterà il problema della prevenzione, incoraggiata dai dati scientifici che cominciano a dimostrare quanto la diagnosi precoce favorisca la guarigione, mentre la diagnosi tardiva può contribuire solo alla cura. Nella seconda fase la Lega si organizzerà per un servizio di assistenza a 360 gradi, che comprenderà anche la soddisfazione delle necessità elementari e il cui adempimento sarà affidato al volontariato qualificato e gestito in conformità alle norme previste dalla Legge 266. In quest’avventura il dott. Castobello riferisce di aver purtroppo notato come l’associazionismo augustano, nonostante conti molte realtà, si presenta e rappresenta frastagliato, ma non per questo egli non confida nelle possibilità e nel suo sostegno, che si può certamente rendere concreto attraverso la creazione di una rete strutturata all’insegna dell’unità e dell’attivismo intelligente che sappia e vuole condividere un progetto ambizioso a sostegno della LILT di Augusta. Per esempio: attraverso l’organizzazione di una capillare campagna di tesseramento e l’adozione di un ambulatorio. Per questi motivi egli ha voluto anche incontrare i presidenti dei Club Service, in quali hanno garantito la loro disponibilità e il loro impegno  nel sostenere la LILT ad Augusta.

 Salvatore Romano 

L’ALLEGRA BRIGATA RACCOGLIE ALLORI CON IL CAPOLAVORO DI EDUARDO SCARPETTA

Al teatro di Città della notte “Miseria e nobiltà” in siciliano

Allegra brigataAugusta. Il paragone era schiacciante, ma l’Allegra Brigata, diretta da Pietro Quartarone, è riuscita a non farsi schiacciare. Ci riferiamo alla rappresentazione, al teatro di Città della notte,  della gustosa commedia parodistica Miseria e nobiltà, considerata il capolavoro del teatro di Eduardo Scarpetta, acclamato autore-attore e capocomico napoletano di fine Ottocento e primi del Novecento, famoso interprete della maschera napoletana Felice Sciosciammocca,  padre naturale dei fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina.  Il paragone schiacciante era con una memorabile trasposizione della commedia sullo schermo con un formidabile Totò nei panni di uno dei miserabili napoletani che, per  ragioni di sopravvivenza, impersona un anziano aristocratico nella casa di un cuoco parvernu.  Quartarone e i suoi compagni dell’Allegra Brigata non si sono fatti schiacciare perché la commedia è stata ridotta,tradotta in siciliano e arricchita di trovate comiche che hanno divertito il foltissimo pubblico che riempiva il teatro, decretando il successo di questa compagnia amatoriale che tale non sembrava non solo per recitazione e regìa, ma anche per scene e costumi. Un successo che ha bissato quello della scorsa stagione,  quando l’Allegra brigata ha voluito fare uno strappo alla regola rappresentando Filumena Marturano”, capolavoro del teatro di Eduardo De Filippo, figlio dello stesso Scarpetta.  A contribuire al successo sono stati, oltre a Pietro Quartarone, nella triplice veste di adattore-traduttore, regista e attore, Puippo Galofaro, Roberto Corbino, Manuela Majeli, Giovanni Spinali, Concetta Carriglio, Mimmo Terranova, Aldo Pansera, Franco Bari, Tania Tudisco, Enrico Spinelli.

Giorgio Càsole

ECLISSI DI SOLE IL 20 MARZO 2015

imagesCATANIA – Un’eclissi di Sole avrà luogo il 20 Marzo 2015. L’eclisse sarà totale in una regione molto limitata oltre il circolo polare artico, entro cui ricadono le isole Faroe e le Svalbard. A Catania l’eclissi sarà parziale e avrà inizio alle 09:23. Il massimo (frazione del disco solare eclissato pari al 40.9%) si avrà alle 10:28. A Catania l’eclisse terminerà alle 11:37.Dettagli e animazioni sono disponibili alla pagina: http://www.oact.inaf.it/visite/ L’osservazione del Sole è molto pericolosa anche durante le eclissi. Osservare il Sole anche con piccoli telescopi o binocoli senza opportuni filtri può causare danni permanenti alla vista. Raccomandiamo di effettuare eventuali osservazioni solo sotto la guida di esperti. Non sono previste attività per il pubblico presso le sedi dell’ Osservatorio Astrofisico di Catania, ma sarà possibile osservare l’eclisse grazie ai telescopi che il Gruppo Astrofili Catanesi istallerà al Parco Gioeni. Nel seguito pubblichiamo il comunicato ricevuto dal Gruppo Astrofili Catanesi, in quanto riteniamo che le attrezzature messe a disposizione sono del tutto adeguate per effettuare le osservazioni dell’eclisse nella massima sicurezza. La partecipazione è libera e gratuita e non occorre prenotazione.

5^ Edizione Concorso Nazionale “Cronista per un giorno”

Michele Giordano, sul tema: “ Corruzione e malaffare, piaghe del nostro tempo: quali i rimedi ?”

AUGUSTA –  Domenica 8 marzo 2015 ore 09:00: armato di penna e block notes scendo in strada e decido di intervistare in maniera del tutto anonima e casuale qualunque passante mi capiti a tiro. Il tema? Corruzione e malaffare, piaghe del nostro tempo: quali i rimedi. Sempre domenica, qualche ora dopo, leggo, rileggo, esamino e riesamino gli appunti sulle mie domande, formulate a raffica e a cui ho chiesto di rispondere di getto.  Ai  passanti ho posto le stesse domande e di tutte le risposte citerò solo le più gettonate.  Qualcosa non torna? O forse sì  Per te la legalità è un dovere? Sì. Cosa sono la corruzione e il malaffare? Un reato grave. Chi è il corruttore?  Un ladro. Chi si fa corrompere è…? Una persona debole o che abusa del suo potere. In quali campi della società credi siano più diffusi? Politica, pubblica amministrazione, commercio. Ritieni sia un atto di corruzione chiedere un favore ad un funzionario pubblico per riceverne un beneficio illegalmente? Sì. Ritieni doveroso denunciare un atto di corruzione di cui sei a conoscenza o che ti ha coinvolto direttamente? Sì. Quale danno arrecano principalmente la corruzione e il malaffare? Diminuiscono la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Perché tante persone fanno cattivo uso della cosa pubblica abusando del loro ruolo? Perché sono senza valori e ingordi di denaro e del potere che esso dà. Dimmi quali rimedi o strumenti ritieni fondamentali per combattere la corruzione e il malaffare? Processi certi e rapidi, obblighi di trasparenza per tutti, meno burocrazia, informazione e formazione nelle scuole. Ultima domanda. Ora chiudi gli occhi e immagina di essere il sindaco del tuo paese. Ti senti di affermare che mai e poi mai, per nessuna ragione al mondo abuseresti del tuo potere?  Forse no, ma scrivi sì.  Perché? Sei ancora un ragazzo per capire certe cose. Scusa se replico, ma questo ragazzo ti dice che forse basterebbe rimanere onesti a prescindere. Fine, grazie.

    Giulio Gianino 

LA CAPITANERIA DI PORTO DI SIRACUSA SEQUESTRA ATTREZZI DA PESCA NON CONSENTITI

DSC_1801-300x200SIRACUSA. Nel tardo pomeriggio di sabato 13 marzo, l’equipaggio della dipendente Motovedetta CP 764 durante un’attività di controllo all’interno delle acque ricadenti nel Compartimento Marittimo di Siracusa ha sorpreso, nello specchio acqueo denominato “Pillirina” in zona “B” dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, una unità da diporto intenta alla pesca sportiva con attrezzi da pesca non consentiti, nello specifico rete da posta di circa 50 mt. A carico del trasgressore è stato elevato un processo verbale amministrativo di €. 1000,00 ed il relativo sequestro dell’attrezzo di pesca. La Guardia Costiera ribadisce, ancora una volta, la necessità di porre attenzione sul rispetto delle norme previste in materia di pesca sportiva a tutela dell’ambiente marino.

  C.P.

AUGUSTA/ FA RIDERE E PIANGERE IL TEATRO STABILE A CITTA’ DELLA NOTTE

Di primissimo ordine la prova attoriale di Pippo Zanti, diretto da Mauro Italia

Foto0389Foto0384AUGUSTA. Oltre mille le presenze per il Teatro Stabile di Augusta al Teatro Cannata di Città della Notte, la compagnia diretta da Mauro Italia che ha concluso la seconda rassegna del consorzio Teatro in Movimento, ha portato in scena temi sociali importanti e di grande impatto emotivo. Troppo spesso si tende a ridurre la commedia popolare a  un semplice frullato di costumi, usanze e luoghi comuni appartenenti a una determinata cultura, dimenticando il grandissimo lavoro di ricerca socio culturale che si trova dietro uno spettacolo di questo genere. Così lo spettatore che siede in sala in attesa di assistere a una commedia popolare ė preparato e pronto a ridere di gusto dimenticando per qualche ora la realtá frustrante che lo attende ogni giorno fuori dal teatro. Francesca Sabáto Agnetta, con il suo lavoro, riesce a ribaltare completamente questa visione classica della commedia popolare. “U sapiti com’é” questo é il titolo della commedia messa in scena, ha una trama che da una parte diverte per la comicitá brillante degli interpreti, e dall’ altra commuove per la sensibilità  dello studio dell’animo umano. La trama dello spettacolo ruota  intorno a una storia d’amore fra una madre, Donna Gati, Graziella Spinali anziana saggia e ammalata che si appresta a vivere gli ultimi giorni della sua vita, ė un figlio, Cola interpretato da Pippo Zanti, affetto da un ritardo mentale e considerato da tutti ” u babbu “. Tra amori, tradimenti, intrighi, gas e topos siciliani, la vicenda andrá avanti fino al sorprendente finale.  La regia affidata all’attore Mauro Italia sorprende per la cura dei particolari e per lo studio approfondito del testo originale della Agnetta riadattato per l‘occasione dal regista. L’aspetto emozionale è infatti posto in primo piano, come si nota dalla conclusione dei tre atti, al termine dei quali corrisponde sempre una scena carica di pathos. La comicità naturalmente fa da padrona, e in questo maestro assoluta è senz’altro il protagonista,un  sorprendente Pippo Zantim, abile nel rendere perfettamente il duplice aspetto di Cola, quello allegro e gioioso e quello triste e consolato, che ha reso una prova attoriale di primissimo ordine. Ottima anche l’interpretazione di Giorgia Messina nel ruolo della frizzante Za Pidda, di Sabino Andriani nei  panni di Gartano e soprattutto Ninetta Lavio nelle vesti di Mara moglie grintosa e coraggiosa , e poi Domenica Pugliares nel ruolo di una Vennira passionale e provocante al punto giusto. Bravi anche Martina Giangrande , Giuseppe Trupia,  Pippo Solano, Davide Passanisi e Corradina Firrincieli. Eclettica e ben curata l’interpretazione dell’avvocato Mangia reso eccezionale da Santo Riffa. Le luci di Sandra Italia e Demetrio Morello della Loudness e le musiche composte per l’occasione da Mauro Italia si sono abbinate perfettamente alla rappresentazione, così come i costumi di Graziella Spinali che ci rimandano a una Sicilia della prima metà del Novecento. Una nota di merito va  alla elaborata scenografia di Santo Riffa e Corradina Firrincieli. Uno spettacolo seguito e vissuto fino in fondo. E se ê vero che nel teatro é più difficile far ridere che piangere.  lavoro del Teatro Stabile di Augusta ha lasciato veramente soddisfatto il numeroso pubblico intervenuto, l ‘alternanza di lacrime e sorrisi infatti, ha suscitato grandi emozioni e profonda riflessione. Del resto, cos’ è il teatro se non emozione?

    I.M.

PORTATA A TERMINE LA DELICATA RIMOZIONE DEI DUE RELITTI NAVALI MILITARI NELLO SPECCHIO ACQUEO DEI FORTI GARCIA E VITTORIA – di Francesco Migneco

sin3AUGUSTA – Dell’argomento ci eravamo dettagliatamente occupati in un servizio dell’Aprile dell’anno scorso, allorquando l’Amm. Abbamonte, Direttore pro tempore dell’Arsenale Militare Marittimo di Augusta, in una pubblica conferenza tenuta proprio nei locali del restaurato Forte Garcia, comunicava che il progetto e rimozione relitti navali militari, semiaffondati nel porto megarese, cominciava la sua fase di attuazione. Per memoria, sintetizziamo che il progetto, l’Arsenale di Augusta l’ha curato e portato avanti, superando con tenacia e pervicacia l’inestricabile e complessa ragnatela di leggi, decreti e codicilli vari, in quanto attività svolta all’interno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) e quindi soggetta a vincoli sin2molto stretti in materia di tutela ambientale. La rimozione dei sette relitti, ricordiamo, interessa due siti in rada. Il primo riguarda lo specchio acqueo antistante i due Forti spagnoli laddove giacevano, ora non più, semiaffondati gli ex dragamine Loto e Giaggiolo, nonché un MTF (moto trasporto fari), per complessive 1.000 tonnellate. Il secondo, Punta Cugno, laddove giacciono ancora altri 2 relitti (2 sono stati già rimossi) che tratteremo in un prossimo servizio, in quanto le operazioni di recupero richiedono un più accurato intervento, attesa la stazza e la posizione dei natanti. Va subito sottolineato che i lavori di recupero sono stati seguiti costantemente da un qualificato Staff arsenalizio, guidato dall’ instancabile Capitano di Vascello Edoardo Di Gennaro, Direttore Lavori e sinServizi dell’Arsenale, con la fattiva collaborazione del Capitano di Fregata Marco Merluzzi, che ha curato in particolare la fase progettuale e di affidamento dell’appalto, del Capitano di Fregata Maurizio Fareri, del personale civile della Direzione Amministrativa ed altri, sotto l’attenta vigilanza del Direttore dell’Arsenale Ammiraglio Fabio Antonio Giulietti Virgulti, succeduto, frattanto, all’Ammiraglio Abbamonte. Di recente, quindi, è stato portato a termine la prima parte del progetto, cioè il recupero del Loto e del Giaggiolo, senza alcun inconveniente e rispettando rigorosamente le prescrizioni imposte per la protezione dell’ambiente, ed in particolare quello marino. A breve sarà rimosso anche la chiglia di MTF non identificato.  A tal proposito rispetto a quanto previsto nel progetto originale, cioè di creare attorno al tratto di mare dei relitti il cosiddetto “bacino di demolizione”, consistente in una cintura di barriere fissate al fondale al fine di contenere gli eventuali sversamenti di liquidi oleosi e il diffondersi di materiale di fondale eventualmente contaminato, è stato utilizzato ed impiegato, anche su specifica prescrizione della ARPA territoriale, un doppio sbarramento di panne galleggianti, uno interno ed altro esterno e un sistema rafforzato di sonde multiparametriche per il monitoraggio ambientale. Detti sbarramenti altamente protettivi e assorbenti e la presenza del sistema di monitoraggio, hanno consentito di operare nella massima sicurezza, consentendo agli Organi di Controllo, quasi in tempo reale, il monitoraggio delle acque interessate al recupero. Come noto il contratto del servizio di rimozione, demolizione e smaltimento dei 7 relitti fu, a suo tempo, aggiudicato per un valore complessivo di € 2.300.000 al gruppo Mammoet Salvage B.V. di Rotterdam, consorziata con la Chelab di Treviso (sede distaccata a Priolo), la prima una delle più qualificate in campo internazionale in ordine al recupero dei relitti navali, anche a grandi profondità, la seconda leader nel settore della tutela ambientale. Siamo ritornati sui luoghi, e constatiamo con grande compiacimento, che quella sgradevole scena è scomparsa, come quei foschi e butterati fumaioli, e le sovrastrutture divorate dalla salsedine che, per tempo, deturpavano l’armonia dell’ambiente. Ora essa è ritornata, e il tratto di mare è libero e pulito su cui si specchiano fluttuanti le sagome delle due antiche fortezze che, ancor oggi, provocano una gradevole sensazione. Finalmente, dunque, e sottolineiamo l’avverbio “finalmente”, sono scomparsi gli incomodi rottami, e si spegne il vento di una irriverente polemica mediatica, la sterile critica e la maldicenza gratuita, spesso feroce, verso l’istituzione arsenalizia di Augusta, alla quale, al contrario, dobbiamo tutto il nostro plauso per aver saputo e dato prova di aver gestito e gestire e portare a termine operazioni così complesse nel campo navale con competenza e capacità professionali di rilevante livello.  Ed infine, fuori sacco, per segnalare il degrado e l’abbandono, specie del forte Vittoria che pare spegnersi sotto l’inesorabile maglio del tempo, nonché delle scorribande dei vandali e di cacciatori, o meglio predatori, di pietre antiche. In particolare è in atto lo sgretolamento del ponticello in pietra che unisce le due fortificazioni, ed anche qui, ci è sembrato, che qualche pietra squadrata sia stata asportata. Sarebbe auspicabile opportuna vigilanza in mare per evitare, verosimilmente, prima o poi, che sia il tempo, che gli ignobili vandali e predatori, insieme all’incuria di chi dovrebbe intervenire alla tutela di tale bene, diventi una FORTEZZA FATISCENTE.

     Francesco Migneco