“DONNA E’” ANCHE AD AUGUSTA – a cura del centro antiviolenza “Nesea”

 8 MARZO 2015 TUTTI IN PIAZZA

oltre la danzaAUGUSTA. L’Associazione Centro Antiviolenza “NESEA”, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, presenta “Donna è…” – Chi non si muove non può rendersi conto delle proprie catene. (R.Luxemburg),Con il patrocinio del Comune di Augusta, la manifestazione si svolgerà nella Piazza Duomo di Augusta dalle ore 10 alle ore 13.La protagonista sarà la donna in tutte le sue sfaccettature. Lo scopo del Centro Antiviolenza Nesea infatti è quello di esaltare il ruolo della donna oggi, impegnata nel mondo contemporaneo nella famiglia, nel lavoro, nella società, nella politica, nell’arte,  nella cultura e nel volontariato, lì dove opera e si trova. L’esperienza concreta  dimostra quanto la forza e la perseveranza delle donne, sono occasioni straordinarie per mettere in discussione l’intera società, e quanto dalle conquiste femminili  possano trarre vantaggio uomini e donne. E’ importante combattere le discriminazioni e promuovere iniziative che garantiscano dignità, autonomia e partecipazione, perché le donne con il loro impegno quotidiano sono fondamentali, non solo per la famiglia, ma anche per la società. E’ ora di passare dalle enunciazioni ai fatti e attuare un percorso che veda la valorizzazione del ruolo femminile in tutti i campi.La manifestazione vedrà la partecipazione, a fianco di NESEA, di tante realtà associative presenti e attive nel territorio, per offrire agli abitanti della Città di Augusta un evento di intrattenimento culturale, ludico e ricreativo a scopo di informazione, sensibilizzazione e di prevenzione sociale e nello specifico,  l’evento avrà inizio alle ore 10 sono tutti invitati: a visitare gli 8 stand informativi delle associazioni aderenti, ad ammirare la mostra Personale della pittrice Laura Saccomanno presso i locali del Comune di Augusta, Piazza Duomo “orario apertura: h9:00-h 14:00”, a partecipare alle Ore 11:15 all’incontro con l’autrice Katia Inserra per la presentazione del suo libro “L’uomo che abitava in me” organizzato da Libreria Mondadori Augusta , ad assistere alle ore 12:15 Esibizione Folkloristica a cura di Gruppo AugustaFolk. Per concludere alle ore 12,45 tutti in movimento con il  FLASH MOB a cura di “Oltre la Danza” 

S.- D .

LA GUARDIA COSTIERA AUGUSTA SEQUESTRA 30 KG DI NOVELLAME DI SARDA

Senza titolo-1AUGUSTA. Ieri mattina, 30 chilogrammi di novellame di sarda sono stati sequestrati dalla sezione operativa della Guardia Costiera, facente capo alla Capitaneria di Augusta. I militari di una pattuglia, in perlustrazione lungo il litorale che da Augusta arriva alla foce del fiume Simeto, si erano appostati per sorprendere i pescatori di frodo, i quali,  alla vista della pattuglia,   si sono dati alla fuga. Sul posto è stato abbandonato un recipiente di plastica contenente oltre 3o kg di novellame di sarda. Sono in corso indagini della Capitaneria di Porto finalizzate all’identificazione dei responsabili del reato. Il prodotto ittico sequestrato , analizzato dall’Asp, è stato dichiarato commestibile ed è stato donato ad associazioni benefiche. La Capitaneria di Augusta rammenta che :”La comunità europea mira a colpire duramente chi pratica la pesca illecita di novellame che mette a repentaglio il delicato ambiente marino e l’esistenza di molte specie ittiche come il pesce spada la cui pesca è vietata nel periodo dal 1 al 31 marzo al fine di favorire il ripopolamento del Mediterraneo di una specie ittica in via d’estinzione”.

F. L.

Davide C.M. Ortisi riceve i ringraziamenti da parte del Presidente della Repubblica

ortisi davideAUGUSTA. Nel giorno delle elezioni del nuovo capo dello stato, Davide C.M. Ortis,i autore del pamphlet Filosofia in Pillole, ha inviato un messaggio di auguri a Sergio Mattarella, qui riportato: Esimio Presidente Prof. Sergio Mattarella. Sono Davide C.M. Ortisi, siciliano di Augusta (Siracusa), scrittore, autore del libro Filosofia in Pillole. Nel giorno del suo giuramento a camere riunite a Palazzo Montecitorio, le scrivo per farle i piu’ sinceri e sentiti auguri per il settennato alla Presidenza della Repubblica. Sperando in un’ Italia piu’ unita, compatta e meno litigiosa nel risolvere i problemi del paese, puntando sulla cultura, l’istruzione, il turismo, l’occupazione per i giovani e i meno giovani, contro la crisi, le mafie, le discriminazioni, il terrorismo e la corruzione. W La Repubblica, W l’Italia, W il nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con Affetto Davide C.M.Ortisi.  Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un telegramma delle poste italiane ha ritenuto di dover ringraziare Ortisi per gli auguri rivoltigli.

O.D.

“NESSUN DORMA” SULLA TASSA RELATIVA ALLA SPAZZATURA, PER CUI IL COMUNE SPENDE OLTRE 9 MLN DI EURO L’ANNO

NDAUGUSTA.  Si è tenuta una conferenza informativa, rivolta agli esercenti di Augusta, sul tema Tari, tassa sui rifiuti solidi. Il relatore è stato l’avvocato Cosimo Burti, presidente della commissione Bilancio del Comune di Siracusa. Il dibattito, presieduto da Marcello Guagliardo, è stato moderato dal professore Giorgio Càsole.  L’avvocato Burti in una prima fase ha chiarito il significato (e la diversa funzione nel tempo) dei termini TARSU, TARES e TARI. Parlando di Tari si è soffermato in particolare sul sistema di tassazione per i commercianti. Questa categoria ha pesantemente avvertito gli effetti di queste salatissime cartelle esattoriali per le quali, alcuni di loro, potrebbero rischiare la cessazione dell’attività. Burti ha evidenziato come sia possibile chiedere alla Commissione Straordinaria che amministra Augusta  modifiche al Regolamento. In primis perchè è iniquo che un anziano che vive solo in una casa di 100 metri quadrati debba pagare lo stesso importo di una famiglia di 6 persone che vive in un casa con la medesima metratura. Parimenti è assurdo che non si debba, nel computo della tassazione, tenere conto anche del fatturato dell’azienda,  ma solo della metratura. Il costo per la gestione dei rifiuti che paga il Comune di Augusta ammonta a oltre 9 mln di euro  l’anno, di cui 400.000 vanno per il pagamento della TEFA (Tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali).

Continua a leggere

FORZA ITALIA: PROPOSTA PER APPIANARE IL DEBITO DEL COMUNE DI AUGUSTA

Paolo Amato2AUGUSTA.  2 marzo,  Villa de i Cesari, salone delle conferenze: nel parterre: il “grande vecchio”di Forza Italia, il notaio Bellucci (marito di Stefania Prestigiacomo), il  sempre rinascente deputato regionale Edy Bandiera (che all’ARS ha nuovamente sostituito Pippo Sorbello),  l’ex assessore provinciale Rino Lazzari, cronisti con il taccuino o il microfono  nella sua doppia veste di padrone di casa e di ano, attivisti e simpatizzanti. Prende per primo la parola  Paolo Amato, vice coordinatore provinciale di Forza Italia. Amato si scaglia contro la politica ventennale di centrosinistra che ha danneggiato Augusta giacché per oltre vent’anni sono state le forze di centro sinistra a governare il Comune. Critica gli altri partiti che si muovono solo per cercare il candidato sindaco dei candidati consiglieri comunali e afferma che, invece, Forza Italia si muove per le cose concrete e illustra immediatamente la proposta che,  avanzata proprio dallo stesso Amato, il gruppo parlamentare di F.I. farà all’ Assemblea Siciliana per chiedere al governo Crocetta di destinare al Comune di Augusta per ripianare il bilancio, che ha un buco accertato di 60 milioni di euro, una parte degli introiti che lo Stato dà alla Regione sulle accise, cioè sulle imposte, relative ai prodotti petroliferi. Un altro incontro politico o, meglio, partitico, anche se si tratta di un Movimento, il Movimento 5 Stelle, è previsto per sabato 7 marzo nel salone “Monna Lisa” di Palazzo Zuppello, in Via Epicarmo, con inizio alle ore 17,30.

Giulia Càsole

UN EXCURSUS AVVINCENTE DELLO STORICO AUGUSTANO UGO PASSANISI

DA BISANZIO AI NORMANNI  (I p.)

normanni2AUGUSTA. Nel drammatico momento storico che stiamo attraversando in cui la sanguinaria violenza dell’autoproclamato Stato islamico dettata dall’odio per veri o presunti torti subìti, da antichi rancori, desiderio di vendetta e, soprattutto, dall’integralismo religioso, spaventa e impressiona duramente l’opinione pubblica, si risvegliano ovunque in Europa ataviche paure e forti sentimenti anti-islamici, sentimenti oggi, forse più ancora che in passato, ampiamente condivisi da gran parte della società occidentale. Si aggiungono a questo stato di malcelata ostilità nei confronti del mondo musulmano il disagio e i timori alimentati dalla inarrestabile ondata migratoria proveniente dai Paesi del NordAfrica e del Medio-oriente che ha assunto ormai i caratteri di una vera e propria invasione di massa. In un contesto così conflittuale come quello presente, perciò, potrebbe apparire impopolare, se non inopportuna, la scelta di  un argomento che rivaluta non solo la storia ma anche, e soprattutto, i risvolti positivi della dominazione araba in Sicilia. In realtà non è così, poiché la storia non può tenere in conto le emozioni del momento: la storia è il fedele resoconto degli eventi e delle loro conseguenze così come sono avvenuti nel tempo, e merito e compito dello storico è la capacità di analizzarne gli effetti con la fredda imparzialità dovuta all’epoca storica in cui tali fatti si sono verificati senza lasciarsi fuorviare emotivamente nei propri giudizi da avvenimenti negativi come quelli attuali. Dico questo poiché i quasi tre secoli in cui la Sicilia fu dominata dai Musulmani furono senza alcun dubbio, dopo le inevitabili distruzioni e devastazioni causate dalla guerra di conquista, tra i più felici e positivi della storia della nostra terra, e certamente quelli in cui, come dice Leonardo Sciascia, si forma come in un crogiolo il carattere peculiare della nostra gente, con tutte le sue uniche e irripetibili caratteristiche: quelli in cui gli abitanti della Sicilia che fino a quel momento erano stati sicani, siculi e poi greci, fenici, romani, e greco-bizantini acquistano coscienza della propria identità e divengono finalmente “siciliani”.

Continua a leggere

IL CALIFFATO ISLAMICO E LA MINACCIA PLANETARIA

L’analisi dell’augustano Fabrizio Vaccaro, ex studente del liceo “Mègara

ISIS2AUGUSTA. Mentre ad Augusta, in area cosiddetta Borgata, viene aperto un centro di cultura islamica, riteniamo sia interessante e utile leggere l’analisi di un giovane studente universitario sullo scottante fenomeno, per noi terroristico, dell’ISIS. Lo Stato Islamico di Iraq e Siria ( o ISIS, o ISIL, o Daesh) è una minaccia seria per chi gli sta intorno. Perlomeno così esso vuole apparire attraverso le tv, i giornali e gli anatemi continui rivolti all’Occidente. Stando a queste descrizioni, non sarebbe ardito paragonare questa realtà politica a uno degli stati totalitari del ‘900. Anche in questo caso, infatti, siamo di fronte a un’ideologia, l’Islam radicale, che prevale sul diritto e la dignità del singolo. Anche in questo caso abbiamo una classe dirigente con poteri assoluti. Anche stavolta un capro espiatorio. Abu Bakr al-Baghdadi è un terrorista iracheno, “Califfo” dell’autoproclamato Stato Islamico, entità statuale non riconosciuta sita tra l’Iraq Nord-Occidentale e la Siria Orientale. È riconosciuto come il leader dell’ISIS. Se durante il nazismo di questo non invidiato compito erano investiti gli ebrei, adesso sono i cristiani e l’Occidente crociato il bersaglio. Ma non solo. Il maggior numero di vittime provocato dall’ISIS, infatti, non è tra i cristiani, ma tra gli arabo-islamici. E sarebbe un grave errore equiparare indistintamente il mondo islamico mediorientale all’ISIS. Di questo ci siamo accorti durante il rogo del giovane pilota giordano Al Kasasbeah, catturato dalle truppe di al-Baghdadi (il Califfo dello Stato Islamico) e giustiziato in mondovisione. Il nemico vero non è l’Occidente crociato, ma chiunque si opponga al disegno di potere assoluto del Daesh. L’obiettivo è conquistare il mondo. Arrivare a San Pietro e convertire l’umanità all’Islam e alla devozione per la shari’a, la legge islamica, dedotta secondo una rigidissima interpretazione del Corano. In questo senso, il pericolo è planetario. Ma allora perché non intervenire subito militarmente, con azioni più incisive degli sporadici raid aerei attuali. La domanda è stata posta al Segretario Generale della Farnesina e all’on. Casini. E le risposte vertono essenzialmente su due-tre punti. Dinanzi alle minacce di un’invasione e di continui attentati, dinanzi a violenza e barbarie così sadicamente ostentate, è evidente che l’intervento armato sarebbe la risposta più semplice e immediata, ma una scelta dettata più dall’emozione, che dalla ragione.

Continua a leggere